PROPOSTA DI RISOLUZIONE
12.1.2006
dalla commissione per i bilanci
sulla posizione del Consiglio europeo in merito alle prospettive finanziarie e al rinnovo dell'Accordo interistituzionale 2007-2013
B6‑0049/2006
Proposta di risoluzione del Parlamento europeo sulla posizione del Consiglio europeo in merito alle prospettive finanziarie e al rinnovo dell'Accordo interistituzionale 2007-2013
Il Parlamento europeo,
– visto il trattato CE e in particolare il suo articolo 272,
– visto l'Accordo interistituzionale del 6 maggio 1999 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione sulla disciplina di bilancio e il miglioramento della procedura di bilancio[1] e in particolare il suo punto 26,
– visti le comunicazioni della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo del 26 febbraio 2004 "Costruire il nostro avvenire comune: Sfide e mezzi finanziari dell’Unione allargata 2007-2013" COM(2004)0101 e del 14 luglio 2004 "Prospettive finanziarie 2007-2013" (COM(2004)0487) nonché il documento di lavoro della Commissione del 12 aprile 2005 "Adeguamenti tecnici alla proposta della Commissione per il quadro finanziario pluriennale 2007-2013" SEC(2005)0494,
– vista la sua risoluzione dell'8 giugno 2005 sulle sfide e i mezzi finanziari dell'Unione allargata nel periodo 2007-2013[2],
– vista la sua risoluzione dell'1 dicembre 2005 sull'Accordo interistituzionale sulla disciplina di bilancio e il miglioramento della procedura di bilancio (2005/2237(INI)[3],
– visto l'articolo 54 del suo regolamento,
A. considerando che il Consiglio europeo del 15 e 16 dicembre 2005 ha adottato una posizione comune concernente le prospettive finanziarie 2007-2013,
B. considerando che l'attuale Accordo interistituzionale sulla disciplina di bilancio e il miglioramento della procedura di bilancio, in linea di principio, scadrà nel 2006 e che un nuovo accordo o una proroga dell'attuale potranno essere definiti solo se concordati da Parlamento europeo, Consiglio e Commissione,
C. considerando che, in mancanza di prospettive finanziarie, l'articolo 272 del trattato prevede bilanci annuali,
D. considerando che il bilancio per il 2006, ultimo esercizio delle attuali prospettive finanziarie, ammonta all'1,093% dell'RNL dell'UE in stanziamenti di impegno per 25 Stati membri,
E. considerando che la posizione comune del Consiglio europeo, concordata il 15 e 16 dicembre, prevede un dato medio dell'1,045% dell'RNL dell'UE in stanziamenti di impegno per 27 Stati membri nell'ambito del bilancio UE, con stanziamenti d'impegno complessivi pari a 862,363 miliardi di euro,
F. considerando che la posizione negoziale assunta dal Parlamento europeo l'8 giugno 2005 assicura una migliore rispondenza tra priorità politiche e esigenze finanziarie, la modernizzazione del bilancio attraverso una maggiore flessibilità e il miglioramento della qualità di esecuzione, con un quadro finanziario di 974,837 miliardi di euro che rappresentano una media pari all'1,18% circa dell'RNL dell'UE in stanziamenti di impegno,
1. rileva che il Consiglio europeo ha finalmente trovato una posizione comune tra gli Stati membri che consente l'apertura dei negoziati con il Parlamento europeo sulle prossime prospettive finanziarie;
2. nota che le conclusioni del Consiglio europeo si incentrano sulle politiche tradizionali che sono gestite dagli Stati membri invece di porre l'accento su politiche che mettano l'Unione in condizione di far fronte a nuove sfide e di sviluppare il valore aggiunto europeo per i cittadini; deplora inoltre che gli Stati membri combattano per preservare i propri interessi nazionali piuttosto che per promuovere una dimensione europea e che non siano stati in grado di affrontare l'importante questione della riforma del sistema delle risorse proprie;
3. ricorda che le conclusioni del Consiglio europeo - le quali talvolta fanno riferimento a norme estremamente specifiche nell'ambito di programmi di spesa - non possono prevalere sui poteri conferiti al Parlamento europeo in quanto ramo dell'autorità legislativa e di bilancio e insiste per svolgere pienamente il proprio ruolo parlamentare nella definizione delle politiche, delle loro riforme e dei loro bilanci;
4. respinge la posizione comune del Consiglio europeo nella sua formulazione attuale perché non garantisce un bilancio UE che rafforzi la prosperità, la competitività, la solidarietà, la coesione e la sicurezza, conformemente alle politiche già decise dal Consiglio stesso, non onora gli impegni assunti nei confronti dei nuovi Stati membri e non prevede un meccanismo di flessibilità adeguato e dettagliato, un fermo impegno a intraprendere la revisione dotando il Parlamento europeo di un ruolo chiaro, o soddisfacenti misure di accompagnamento, ad esempio al fine di garantire una attuazione e un controllo migliori della spesa di fondi negli Stati membri;
5. sottolinea l'importanza che sta accordando ad un maggiore livello di flessibilità;
6. ribadisce la sua posizione votata l'8 giugno 2005 e incarica la sua commissione per i bilanci di negoziare di conseguenza l'accordo interistituzionale;
7. è pronto ad avviare negoziati costruttivi con il Consiglio sulla base delle rispettive posizioni purché la Presidenza austriaca riceva un effettivo mandato negoziale; è determinato a difendere gli elementi quantitativi, strutturali e qualitativi della sua posizione negoziale e a rafforzare la dimensione europea delle politiche in materia agricola, interna ed esterna;
8. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.
- [1] GU C 172 del 18.6.1999, pag. 1. Accordo da ultimo modificato dalla decisione 2005/708/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (GU L 269, del 14.10.2005, pag. 24).
- [2] Testi approvati, P6_TA(2005)0224.
- [3] Testi approvati, P6_TA PROV(2005)0453.