PROPOSTA DI RISOLUZIONE
24.1.2006
a norma dell'articolo 108, paragrafo 5, del regolamento
a nome della commissione per il controllo dei bilanci
sulle dichiarazioni nazionali di gestione
B6‑0074/2006
Risoluzione del Parlamento europeo sulle dichiarazioni nazionali di gestione
Il Parlamento europeo,
– visto l'articolo 274 del trattato,
– visto l'articolo 108, paragrafo 5, del suo regolamento,
A. considerando che nella sua relazione sul discarico 2003 (T6-0092/2005, adottata il 12/4/2005 a grandissima maggioranza) ha proposto che ogni Stato membro presenti una dichiarazione formale di trasparenza ex ante e una dichiarazione annuale di affidabilità ex post per quanto riguarda il proprio uso dei finanziamenti comunitari,
B. considerando che la Commissione europea ha approvato questa iniziativa e l'ha inserita nella sua Comunicazione su un percorso verso un quadro di controllo interno integrato,
C. considerando che la Corte di conti europea ha potuto dimostrare chiaramente che i principali problemi per quanto riguarda la legalità e la regolarità delle varie transazioni si trovano innanzitutto a livello degli Stati membri,
D. considerando che il Consiglio ECOFIN dell'8 novembre 2005 non ha accettato la proposta del Parlamento concernente le dichiarazioni a livello nazionale,
1. esprime la propria soddisfazione per il sostegno dato dalla Commissione ai nuovi strumenti proposti e riconosce che la Commissione ha deciso che la questione della garanzia senza riserve sia una delle sue priorità strategiche per il periodo fino al 2009;
2. è fermamente convinto che non occorrano più controlli ma che sia necessario migliorare quelli esistenti e che la garanzia debba essere principalmente a carico degli Stati membri e non essere concessa tramite maggiori controlli in loco da parte della Commissione;
3. ritiene che senza forti progressi verso un'effettiva attuazione da parte degli Stati membri di sistemi di verifica e di controllo e senza un fermo impegno mirante ad affrontare le carenze identificate in tali sistemi, la Commissione non sarà in grado di ottenere informazioni adeguate in merito alla legalità e alla regolarità delle transazioni;
4. esprime la propria profonda delusione perché il Consiglio non era rappresentato in occasione del al dibattito tra il Parlamento e la Corte dei conti sulla relazione annuale 2004 e perché ciò implica che il Consiglio ha uno scarso interesse nella procedura del discarico;
5. invita la Presidenza del Consiglio e i rappresentanti degli Stati membri a dare in futuro una maggiore priorità alla procedura di discarico;
6. ritiene che le dichiarazioni a livello nazionale siano uno strumento importante e semplice per migliorare l'esecuzione dei sistemi di verifica e di controllo e che siano essenziali per aumentare la responsabilità degli Stati membri;
7. ritiene inoltre che tali dichiarazioni siano pienamente conformi all'articolo 274 del Trattato[1];
8. riconosce che in alcuni casi può essere necessario che tali dichiarazioni nazionali siano in pratica composte da varie dichiarazioni in un contesto nazionale, piuttosto che una sola, allo scopo di tenere conto dei sistemi politici federali e decentralizzati di alcuni Stati membri;
9. sottolinea che il principio fondamentale auspicato dal Parlamento è che le competenti autorità politiche nell'ambito degli Stati membri assumano una completa responsabilità per i fondi messi a loro disposizione;
10. richiama l'attenzione sul fatto che un'effettiva applicazione dei sistemi di verifica e di controllo è della massima importanza, in particolare nel contesto dell'UE in cui una gran parte del bilancio viene dedicato a spese a elevato rischio visto che dipendono da informazioni fornite dai beneficiari;
11. ritiene che sia impossibile realizzare una dichiarazione di garanzia senza riserve senza miglioramenti significativi per quanto riguarda l'esecuzione dei sistemi di verifica e di controllo degli Stati membri e deplora che le critiche sul bilancio UE e sul modo in cui gli stanziamenti vengono utilizzati da "Bruxelles" continueranno nelle attuali circostanze;
12. ricorda la propria affermazione dell'8 giugno 2005 (P6_TA(2005)0224) secondo cui in mancanza delle dichiarazioni nazionali richieste avrebbe difficoltà ad accettare un nuovo accordo interistituzionale sulle nuove prospettive finanziarie per il periodo 2007-2013;
13. invita il Consiglio a sottoporre a revisione le sue conclusioni in seguito alla riunione dell'8 novembre 2005, al fine di aprire la strada a un dialogo costruttivo con il Parlamento sulle nuove prospettive finanziarie e allo scopo di stabilire sistemi efficaci di verifica e di controllo sulla spesa UE negli Stati membri, che in fin dei conti è quello i contribuenti europei si aspettano;
14. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi degli Stati membri, alla Corte di giustizia, alla Corte dei conti, alla Banca europea per gli investimenti e alle istituzioni nazionali e regionali di controllo dei conti degli Stati membri.
- [1] "Gli Stati membri cooperano con la Commissione per assicurare che gli stanziamenti vengano utilizzati secondo i principi della sana gestione finanziaria".