Proposta di risoluzione - B6-0095/2006Proposta di risoluzione
B6-0095/2006

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

8.2.2006

presentata a seguito di dichiarazioni del Consiglio e della Commissione
a norma dell'articolo 103, paragrafo 2, del regolamento
da Jelko Kacin, Annemie Neyts-Uyttebroeck, Sarah Ludford, Ignasi Guardans Cambó e Philippe Morillon
a nome del gruppo ALDE
sulle prospettive della Bosnia ed Erzegovina

Procedura : 2006/2513(RSP)
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B6-0095/2006
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B6-0095/2006
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B6‑0095/2006

Risoluzione del Parlamento europeo sulle prospettive della Bosnia ed Erzegovina

Il Parlamento europeo,

–  viste le sue precedenti risoluzioni sulla Bosnia ed Erzegovina e sui Balcani occidentali, in particolare la sua risoluzione sui Balcani occidentali del 14 aprile 2005,

–  visto l'inizio dei negoziati, il 25 gennaio 2006, su un Accordo di Associazione e di Stabilizzazione tra l'Unione europea e la Bosnia ed Erzegovina,

–  visto l'Accordo quadro di Dayton 1995 e l'esigenza di riformare e adeguare il suo quadro istituzionale in Bosnia ed Erzegovina,

–  visto l'impegno finanziario e politico di lungo termine dell'Unione europea nei confronti della Bosnia ed Erzegovina e la prospettiva di lungo termine di una sua adesione all'UE, delineata al vertice di Salonicco del giugno 2003,

–  visti i negoziati costituzionali che sono iniziati in Bosnia ed Erzegovina e l'accordo politico raggiunto il 16 gennaio 2006 su una prima serie di emendamenti costituzionali aventi il fine di creare un quadro decisionale e istituzionale più efficace e più efficiente,

–  vista la comunicazione della Commissione del 27 gennaio 2006 sui "Balcani occidentali in cammino verso la UE: consolidare la stabilità e aumentare la prosperità",

–  visto l'articolo 103, del suo regolamento,

A.  considerando che la Bosnia ed Erzegovina è chiaramente, come delineato nell'Agenda di Salonicco, un candidato all'adesione, per la quale il processo di associazione e stabilizzazione rappresenta una fase iniziale,

B.  considerando che l'avvio dei negoziati per l'Accordo di Associazione e Stabilizzazione tra Bosnia ed Erzegovina e l'Unione europea rappresenta un ulteriore stimolo ad una riforma costituzionale e alla creazione di istituzioni statali pienamente efficienti, trasparenti e stabili che possano prendere le decisioni necessarie per adottare e attuare criteri e valori UE nella legislazione,

C.  considerando che questo processo, dieci anni dopo la firma dell'Accordo di Dayton, deve volgere alla creazione di uno Stato autosostenibile dotato di istituzioni pienamente funzionali, accompagnate da una progressiva diminuzione della presenza dell'amministrazione dell'ONU e dalla graduale eliminazione dei poteri dell'Alto Rappresentante,

D.  considerando che sono iniziati i colloqui fra i partiti politici sulle modifiche costituzionali e che l'accordo su tali modifiche dovrebbe essere raggiunto entro marzo 2006,

E.  considerando che le modifiche costituzionali devono essere animate da una volontà forte di superare le divisioni etniche e religiose e di creare istituzioni statali forti e un sistema politico semplificato nel cui contesto la sovranità appartenga allo Stato e ai cittadini e non a gruppi etnici e religiosi, creando così le condizioni per una società democratica moderna e funzionale,

F.  considerando che la piena cooperazione con la ICTY (Tribunale penale internazionale per la ex Jugoslavia) è una condizione essenziale per la riconciliazione tra i gruppi etnici,

1.  si compiace della decisione di avviare negoziati su un Accordo di Associazione e di Stabilizzazione con la Bosnia ed Erzegovina e la volontà di apportare riforme costituzionali, politiche ed economiche manifestata dalle forze politiche del paese; sottolinea che i valori e i principi europei devono essere pienamente rispettati ed attuati insieme alle modifiche costituzionali;

2.  sottolinea che il ritmo delle riforme e la loro attuazione sarà determinato dalla capacità degli attori politici nazionali di assumersi le responsabilità e di appropriarsi sempre di più del processo politico del paese; invita il nuovo Rappresentante Speciale/Alto Rappresentante UE a utilizzare i propri poteri con moderazione in modo da incoraggiare lo sviluppo di istituzioni nazionali democratiche e veramente forti;

3.  ricorda ai leader politici e ai partiti che occorre risolvere i seguenti problemi insieme alla modifica costituzionale:

(a)  cooperazione con la ICTY e il tribunale locale per i crimini di guerra;

(b)  attuazione di politiche efficienti a favore del ritorno di profughi e sfollati;

(c)  rispetto dei diritti umani e delle minoranze;

(d)  attuazione di politiche efficaci contro la corruzione, il crimine organizzato e il traffico di droghe, di persone e di armi;

4.  si rivolge all'Alto Rappresentante, al Consiglio e alla Commissione per esaminare come fornire l'aiuto necessario politico, tecnico e giudiziario ai leader e ai partiti politici bosniaci nelle loro azioni volte a riformare la Carta Costituzionale e attuare le riforme;

5.  si compiace della comunicazione della Commissione del 27 gennaio 2006 sui "Balcani occidentali in cammino verso la UE - consolidare la stabilità e aumentare la prosperità", in quanto sottolinea che è necessario urgentemente ricercare il progresso economico e non soltanto in Bosnia ed Erzegovina ma in tutta la regione, combattere la povertà, la disoccupazione e la marginalizzazione e porre le basi per economie autosostenibili;

6.  ribadisce il suo invito a una maggiore cooperazione con i paesi della regione sul controllo frontaliero nel quadro di una più ampia strategia del pilastro UE giustizia e affari interni per la regione e si aspetta una progressiva agevolazione dei criteri relativi ai visti, presupposto per tale processo;

7.  sostiene l'iniziativa di creare una commissione verità e riconciliazione volta a affrontare il passato recente e i problemi di giustizia;

8.  invita le autorità bosniache a fare tutto il possibile per porre fine a una discriminazione generalizzata che sta ostacolando il ritorno dei profughi e ad aiutare a ritornare chi desideri farlo;

9.  si compiace della nomina di Christian Schwarz-Schilling a nuovo Rappresentante Speciale/Alto Rappresentante e si congratula con Lord Ashdown per i risultati ottenuti durante il suo mandato;

10.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, all'Alto Rappresentante/Rappresentante Speciale Christian Schwarz-Schilling e alla presidenza e al parlamento della Bosnia ed Erzegovina.