Proposta di risoluzione - B6-0190/2006Proposta di risoluzione
B6-0190/2006

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

16.3.2006

presentata a seguito di una dichiarazione del Consiglio
a norma dell'articolo 103, paragrafo 2, del regolamento
da Karl von Wogau e Giorgos Dimitrakopoulos, a nome del gruppo PPE-DE
Ana Maria Gomes e Jan Marinus Wiersma, a nome del gruppo PSE
Philippe Morillon, a nome del gruppo ALDE
Ģirts Valdis Kristovskis, a nome del gruppo UEN
sui criteri per le operazioni comunitarie di mantenimento della pace nella Repubblica democratica del Congo

Procedura : 2006/2539(RSP)
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B6-0190/2006

B6‑0190/2006

Risoluzione del Parlamento europeo sui criteri per le operazioni comunitarie di mantenimento della pace nella Repubblica democratica del Congo

Il Parlamento europeo,

–  vista la "responsabilità di proteggere" contenuta nelle conclusioni del Vertice mondiale delle Nazioni Unite del 2005,

–  vista l'importanza fondamentale del mantenimento della stabilità nella Repubblica democratica del Congo ai fini della stabilità di tutta la regione Centroafricana e dei Grandi Laghi,

–  visto il fatto che la Repubblica democratica del Congo fatica a riprendersi da un devastante conflitto che ha causato più di 4 milioni di decessi,

–  vista la delicata fase di transizione che tale paese sta attraversando, con il difficile compito di creare istituzioni democratiche,

–  vista la presenza di 17.000 militari dell'ONU in missione di pace nella Repubblica democratica del Congo con l'obiettivo di stabilizzare il paese,

–  visto il coinvolgimento dell'UE per la stabilità della Repubblica democratica del Congo, attraverso le due missioni PESD attualmente in corso, denominate "EU SEC DR Congo" e "EUPOL Kinshasa",

–  visti gli incoraggianti risultati del referendum costituzionale del dicembre 2005,

–  viste le elezioni programmate per la Repubblica democratica del Congo a giugno,

–  vista la richiesta di assistenza dell'ONU durante il periodo delle elezioni nella Repubblica democratica del Congo,

–  visto l'articolo 103, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.  considerando che l'UE dispone soltanto di un numero limitato di truppe da dispiegare e che la sua priorità dovrebbe essere il mantenimento della pace e della stabilità nei Balcani e nei paesi immediatamente vicini,

B.  considerando tuttavia la richiesta dell'ONU e il fatto che l'obiettivo globale dell'UE e della sua politica estera e di sicurezza comune (PESC) nonché della strategia europea di sicurezza (SES) è di rafforzare l'ONU in quanto quadro di un effettivo multilateralismo, come delineato dalla SES,

1.  ritiene che per questo complesso e potenzialmente rischioso dispiegamento di truppe sotto il comando dell'UE debbano essere rispettate le seguenti condizioni:

  • -l'operazione dovrebbe avere un mandato forte e ben definito, riferito esclusivamente alla sicurezza delle elezioni presidenziali e parlamentari di quest'anno,
  • -l'operazione militare dovrà essere limitata nel tempo alla durata delle elezioni. Occorre che vi sia una strategia chiara circa il trasferimento delle competenze dopo la scadenza del mandato dell'operazione, all'ONU e/o alle autorità militari e di polizia del Congo,
  • -la sicurezza nel paese, in particolare nella regione del Katanga e nella regione confinante con il Ruanda, deve continuare ad essere di competenza dell'ONU; la portata geografica del mandato dell'UE deve essere determinata in base al numero di militari disponibili, dei requisiti di sicurezza e dei requisiti operativi della missione,
  • -in nessun caso l'operazione militare dovrà consistere di truppe provenienti da un solo Stato membro. Il carattere europeo dell'operazione deve essere espresso attraverso la partecipazione di più Stati membri,
  • -un intervento dell'UE potrà esserci soltanto su richiesta ufficiale del governo congolese ad interim,
  • -il dispiegamento di truppe sotto il comando dell'UE avrebbe un duplice obiettivo: la deterrenza di eventuali azioni di disturbo e l'incoraggiamento ai cittadini del Congo ad esercitare il loro diritto di voto. Occorre pertanto che l'operazione europea sia di entità adeguata e credibile,
  • -al fine di realizzare tali obiettivi, il Consiglio dovrebbe sviluppare un concetto chiaro di come mobilitare le necessarie forze militari o di polizia (possibilmente di gendarmeria). Il Parlamento europeo non è ancora in possesso di un tale piano,
  • -un'operazione militare limitata nel tempo dovrebbe essere strettamente collegata con gli sforzi della comunità internazionale per la ricostruzione della Repubblica democratica del Congo dopo la guerra civile,
  • -impegni chiari devono essere presi dalla comunità internazionale al fine di migliorare l'efficienza a lungo termine e la sostenibilità delle forze di polizia e delle forze armate del paese;

2.  invita il Consiglio a presentare al Parlamento una proposta chiara con un mandato chiaro che si basi pienamente su uno scenario ben definito dei fabbisogni, corredato di uno scadenzario; rileva che per un'eventuale missione dell'UE in Congo occorre un mandato specifico dell'UE, basato sulla Carta dell'ONU;

3.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, agli Stati membri, al governo transitorio della Repubblica democratica del Congo nonché al Segretario generale delle Nazioni Unite.