Proposta di risoluzione - B6-0200/2006Proposta di risoluzione
B6-0200/2006

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

16.3.2006

presentata a seguito dell'interrogazione orale B6‑0006/2006
a norma dell'articolo 108, paragrafo 5, del regolamento
da Miguel Angel Martínez Martínez, Margrietus van den Berg, Glenys Kinnock e María Elena Valenciano Martínez-Orozco
a nome del gruppo PSE
sulla revisione dell'accordo di Cotonou e la fissazione dell'importo del 10° FES - Commissione per lo sviluppo

Procedura : 2005/2655(RSP)
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B6-0200/2006
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B6-0200/2006
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B6‑0200/2006

Risoluzione del Parlamento europeo sulla revisione dell'accordo di Cotonou e la fissazione dell'importo del 10° FES - Commissione per lo sviluppo

Il Parlamento europeo,

–  viste le modifiche apportate all'accordo di partenariato ACP-UE, firmate a Lussemburgo il 24 giugno 2005, e in particolare l'allegato I bis "Quadro finanziario pluriennale di cooperazione nell'ambito dell'accordo di Cotonou riveduto",

–  vista la comunicazione della Commissione "Verso la piena integrazione della cooperazione con in paesi ACP nel bilancio dell'UE" (COM(2003)0590),

–  viste le conclusioni del Consiglio europeo del 15 e 16 dicembre 2005, e in particolare il punto 70 e l'allegato II, concernenti i contributi rispettivi degli Stati membri ai paesi ACP,

–  viste le sue precedenti risoluzioni sull'iscrizione in bilancio del Fondo europeo di sviluppo, sulle sfide e i mezzi finanziari dell'Unione allargata nel periodo 2007-2013 e su una strategia di sviluppo per l'Africa, approvate rispettivamente il 1° aprile 2004, l'8 giugno 2005 e il 17 novembre 2005,

–  visti gli impegni assunti dagli Stati membri nel 2005 e in particolare i seguenti:

  • l'UE e i suoi Stati membri raggiungeranno l'obiettivo ONU   dello 0,70% dell'RNL UE    entro il 2015, il che comporterà un aumento del contributo comunitario agli    obiettivi di sviluppo del Millennio da 33 miliardi di euro nel 2003 ad oltre 84 miliardi    di euro nel 2015 (Consiglio europeo, giugno 2005),
  • un obiettivo intermedio dell'UE dello 0,56% sarà raggiunto entro il 2010, il che    porterà i flussi dell'APS dell'UE a 67 miliardi di euro (Vertice del Consiglio dell'UE,    giugno 2005),
  • l'UE e gli altri donatori raddoppieranno gli aiuti all'Africa, fornendo 25 miliardi di    dollari USA in APS entro il 2010[1](Vertice del G8, luglio 2005),

–  visto l'articolo 108, paragrafo 5, del suo regolamento,

A.  considerando che l'allegato I bis dell'accordo di Cotonou rivisto prevede quanto segue: "Durante questo nuovo periodo, l'Unione europea manterrà il suo aiuto ai paesi ACP a un livello perlomeno equivalente a quello del 9° FES, escluse le rimanenze; a ciò vanno aggiunti, in base alle stime della Comunità, l'incidenza dell'inflazione, la crescita nell'Unione europea e l'ingresso di 10 nuovi Stati membri nel 2004",

B.  considerando che, anche se la Commissione ha inizialmente calcolato un importo di 24.948 milioni di euro per il 10° FES per il periodo 2008-2013 (6 anni), il Consiglio europeo, nella riunione di Bruxelles del 15-16 dicembre 2005, ha stabilito un importo di appena 22.682 milioni di euro,

C.  considerando che questa riduzione di due miliardi è in contraddizione con gli impegni dell'Unione in relazione all'allegato I bis dell'accordo di Cotonou rivisto e non riflette i numerosi impegni politici assunti nel 2005 per un sostanziale aumento dell'aiuto allo sviluppo,

D.  considerando che i paesi ACP non avrebbero dato il loro assenso all'accordo di Cotonou rivisto senza l'inclusione dell'allegato I bis concernente il finanziamento, e che pertanto è necessario che gli Stati membri dell'UE rispettino i loro impegni,

E.  considerando che l'allargamento dell'UE alla Romania e alla Bulgaria è previsto per il 2007,

F.  considerando che Timor Est ha aderito all'accordo di Cotonou il 15 dicembre 2005,

G.  considerando le preoccupazioni espresse dai PTOM in merito alla loro esclusione dal 10° FES, nonché l'incertezza riguardo alla cooperazione tra i PTOM e l'UE,

H.  considerando che gli obiettivi primari dell'accordo di Cotonou sono l'eradicazione della povertà, lo sviluppo sostenibile e la progressiva integrazione dei paesi ACP nell'economia mondiale; che tutti gli Stati ACP e UE sono impegnati al conseguimento degli obiettivi di sviluppo del Millennio,

I.  considerando la crescente importanza del dialogo politico nel quadro dell'accordo di Cotonou rivisto e la necessità che lo sviluppo appoggi il rispetto dei diritti dell'uomo come pure lo sviluppo sostenibile,

1.  deplora che l'importo complessivo per il 10° FES deciso dal Consiglio europeo sia al di sotto del calcolo originario della Commissione;

2.  deplora che il gran numero di impegni politici formulati nel 2005 in favore di sostanziali aumenti dell'aiuto pubblico allo sviluppo (APS) non abbiano portato ad un aumento sostanziale dei contributi degli Stati membri al FES; sottolinea che l'importo proposto per il 10° FES ammonterebbe soltanto allo 0,028% del PIL degli Stati membri;

3.  deplora che, da un lato, gli Stati membri abbiano assunto impegni per un aumento dell'aiuto allo sviluppo ma che, dall'altro, se il livello del 10° FES resterà quello fissato dal Consiglio europeo, i livelli globali dell'APS gestito dalla Commissione passeranno dal 19% ad appena il 14% entro il 2015, il che comporterà una rinazionalizzazione de facto della politica dello sviluppo;

4.  invita gli Stati membri a prendere in esame un significativo aumento dei loro contributi al 10° FES;

5.  invita il Consiglio e la Commissione a chiarire in che modo sarà finanziata la dimensione dello sviluppo negli accordi di partenariato economico, attualmente in fase di negoziato; sottolinea che tale finanziamento deve provenire da nuove risorse supplementari che non incidano sugli attuali impegni del FES per il conseguimento degli obiettivi di sviluppo del Millennio;

6.  esorta il Consiglio a fornire denaro nuovo per i programmi di aiuto al commercio e insiste sul fatti che tali programmi non dovrebbero spostare risorse già assegnate ad altre iniziative per lo sviluppo, quali gli obiettivi di sviluppo del Millennio;

7.  invita il Consiglio a garantire che i contributi della Romania e della Bulgaria al 10° FES saranno supplementari, una volta che questi paesi avranno aderito all'Unione europea;

8.  invita il Consiglio a tenere in considerazione l'adesione di Timor Est all'accordo di partenariato e chiede altresì che l'aiuto destinato a questo nuovo paese sia chiaramente supplementare rispetto alla formula di cui all'allegato I bis dell'accordo di Cotonou rivisto;

9.  invita il Consiglio e la Commissione a chiarire al più presto la questione del futuro finanziamento della cooperazione con i PTOM;

10.  invita il Consiglio e la Commissione a chiarire il futuro finanziamento dell'Unione africana, indicando il livello di finanziamento a titolo del programma MEDA;

11.  ricorda che tutte le spese del FES devono soddisfare i criteri di ammissibilità dell'APS, come definiti dal comitato per l'aiuto allo sviluppo dell'OCSE;

12.  invita la Commissione a svolgere un ruolo guida nel garantire il coordinamento tra gli Stati membri, al fine di promuovere l'efficacia dei finanziamenti bilaterali e comunitari allo sviluppo;

13.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio dell'Unione europea, agli Stati membri e ai Capi di governo dell'Unione europea, ai governi dei paesi ACP e alla Commissione europea.