PROPOSTA DI RISOLUZIONE
29.3.2006
a norma dell'articolo 103, paragrafo 2, del regolamento
da Luisa Morgantini, Gabriele Zimmer, Adamos Adamou, Vittorio Agnoletto e Ilda Figueiredo
a nome del gruppo GUE/NGL
sulla Giornata mondiale della salute
B6‑0233/2006
Risoluzione del Parlamento europeo sulla Giornata mondiale della salute
Il Parlamento europeo,
– vista la Giornata mondiale della salute, che si terrà il 7 aprile 2006 e che sarà dedicata agli operatori sanitari,
– visto il Decennio del personale sanitario (2006-2015), che verrà proclamato durante la Giornata mondiale della salute,
– vista la comunicazione della Commissione su una Strategia d'azione UE in relazione alla crisi delle risorse umane destinate alla salute nei paesi in via di sviluppo, approvata il 12 dicembre 2005,
– visto il Forum ad alto livello sugli OSM in materia di salute, tenutosi a Abuja nel dicembre 2004, e le sue conclusioni,
– visti gli Obiettivi di sviluppo del millennio, il vertice sui progressi verso la realizzazione degli OSM, tenutosi a New York nel settembre 2005 e le sue conclusioni,
– vista la Dichiarazione sulla politica dello sviluppo, siglata dalla Commissione, dal Consiglio e dal Parlamento nel dicembre 2005,
– visto l'articolo 103, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che, a livello mondiale, esiste una carenza cronica di operatori sanitari, con 75 paesi che registrano meno di 2,5 operatori ogni 1000 abitanti, percentuale considerata il minimo indispensabile per offrire servizi sanitari di base,
B. considerando che questa carenza cronica è il risultato della scarsità di investimenti nei settori sanitari e nella formazione di operatori sanitari fondamentali, sia nel mondo sviluppato che in quello in via di sviluppo,
C. considerando che i paesi industrializzati, affrontando il problema della carenza di personale, si trasformano in paesi "riceventi" e impiegano attivamente personale sanitario proveniente dall'estero, e considerando che la migrazione di operatori sanitari qualificati da una serie di paesi "donatori" può mettere a repentaglio il funzionamento dei loro sistemi sanitari,
D. considerando che sia i paesi donatori che quelli riceventi hanno sottoscritto gli Obiettivi di sviluppo del millennio, tre dei quali sono direttamente collegati alla salute,
E. considerando che l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) e la Federazione mondiale per la formazione medica lavorano insieme dal 1972 per migliorare, a livello mondiale, la formazione medica,
F. considerando che l'HIV/AIDS ha avuto profonde ripercussioni sulla salute e sulla vita di milioni di persone nel mondo e che le società dei paesi in via di sviluppo stanno pagando il prezzo più alto; considerando che ciò ha avuto un grave impatto anche sul personale sanitario; considerando che sono urgentemente necessari maggiori finanziamenti per soddisfare le crescenti necessità in materia di servizi HIV/AIDS,
G. considerando che il Parlamento europeo ha ripetutamente invitato la Commissione europea a garantire che il 20% di tutti i finanziamenti destinati allo sviluppo sia utilizzato per la sanità e l'istruzione di base, e che il 35% dei fondi destinati allo sviluppo sia utilizzato per la spesa sociale in generale,
H. considerando che l'accesso ai servizi sanitari costituisce un diritto umano fondamentale,
1. esprime compiacimento per la celebrazione, il 7 aprile, della Giornata mondiale della salute, dedicata alla crisi del personale sanitario e volta a trovare modi per risolverla;
2. rileva la comunicazione della Commissione, del dicembre 2005, su una Strategia d'azione in relazione alla crisi delle risorse umane destinate alla salute nei paesi in via di sviluppo, dichiarandosi pienamente d'accordo con l'asserzione che sarà difficile realizzare progressi in relazione agli OSM senza maggiori investimenti nel personale sanitario, nonché con il suo chiaro impegno ad operare in partenariato con i paesi in via di sviluppo per quanto riguarda le strategie dello sviluppo;
3. critica, tuttavia, la contraddizione tra, da un lato, l'impegno espresso dalla Commissione di migliorare l'assistenza sanitaria nei paesi in via di sviluppo e di realizzare gli OSM, e, dall'altro, i suoi scarsi risultati nell'impiego dei fondi destinati allo sviluppo nel settore dell'assistenza sanitaria;
4. deplora il fatto che la Commissione intenda proporre che solo il 6% degli stanziamenti destinati allo sviluppo, nel quadro del nuovo strumento di cooperazione allo sviluppo, sia dedicato allo sviluppo umano e sociale, in cui rientrano non solo l'assistenza sanitaria, l'HIV/AIDS e la salute sessuale e riproduttiva, ma tutto lo sviluppo sociale, compresi i bambini, l'istruzione e programmi di genere;
5. invita la Commissione a rivedere tali cifre e ad attenersi alla richiesta che il Parlamento presenta da tempo, ovvero che il 35% degli stanziamenti destinati allo sviluppo venga utilizzato per il settore sociale e che il 20% di tutti i fondi venga usato per la sanità e l'istruzione di base;
6. sottolinea che le politiche della migrazione non dovrebbero lavorare a detrimento dei paesi in via di sviluppo, assorbendo operatori sanitari fondamentali dalle nazioni più povere;
7. sottolinea che il modo migliore per combattere la "fuga dei cervelli" nel settore della sanità è di fornire incentivi professionali agli operatori sanitari affinché essi restino nei propri paesi; invita la Commissione, gli Stati membri e governi dei paesi in via di sviluppo a privilegiare il finanziamento dei salari degli operatori sanitari e ad investire nella formazione di operatori sanitari fondamentali;
8. invita la Commissione e gli Stati membri a sostenere attivamente la formazione medica nei paesi in via di sviluppo, tenendo conto delle diverse esigenze di ogni paese e regione e dell'obiettivo di aumentare costantemente la sua qualità; li esorta, altresì, ad appoggiare l'accesso alla formazione medica per gli studenti delle zone rurali e remote e per quelli che provengono da famiglie a basso reddito;
9. ritiene che sia fondamentale garantire a tutti l'accesso a servizi sanitari gratuiti e di elevata qualità;
10. insiste affinché la Commissione e gli Stati membri facciano tutto il possibile per garantire che gli stanziamenti destinati all'assistenza sanitaria raggiungano i più poveri nei paesi in via di sviluppo; sottolinea la necessità urgente dell'accesso all'assistenza sanitaria nelle zone rurali e remote;
11. esprime il proprio apprezzamento ed il proprio sostegno per l'opera delle ONG che forniscono assistenza ed esperienza nel settore della sanità nei paesi in via di sviluppo; invita la Commissione a sostenere attivamente queste ONG;
12. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai capi di governo degli Stati membri, ai capi di governo di tutti i paesi in via di sviluppo e a Lee Jong-wook, Segretario generale dell'Organizzazione mondiale della sanità.