PROPOSTA DI RISOLUZIONE
4.9.2006
a norma dell'articolo 108, paragrafo 5, del regolamento
da Giuseppe Gargani
a nome della commissione giuridica
sul diritto contrattuale europeo
B6‑0464/2006
Risoluzione del Parlamento europeo sul diritto contrattuale europeo
Il Parlamento europeo,
– vista la sua risoluzione del 23 marzo 2006 sul diritto contrattuale europeo e la revisione dell'acquis: prospettive per il futuro (P6-TA-PROV(2006)0109),
– viste le sue risoluzioni del 26 maggio 1989, 6 maggio 1994, 15 novembre 2001 e 2 settembre 2003,
– vista la prima relazione annuale della Commissione del 23 settembre 2005 sullo stato di avanzamento dei lavori in materia di diritto contrattuale europeo e di revisione dell'acquis (COM(2005)456 def.), in cui la Commissione afferma che la revisione dell'acquis relativo alla tutela dei consumatori a sua volta "alimenterà lo sviluppo del più ampio CFR",
– vista la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio dell'11 ottobre 2004 sul diritto contrattuale europeo e la revisione dell'acquis: prospettive per il futuro (COM(2004)651 def.), in cui la Commissione afferma che "utilizzerà, come strumento, il quadro comune di riferimento all'atto della presentazione di proposte per migliorare la coerenza e la qualità dell'acquis esistente e di futuri strumenti giuridici nel settore del diritto contrattuale",
– visto l'articolo 108, paragrafo 5, del suo regolamento,
– considerando che la sua risoluzione del 23 marzo 2006 sottolinea che non è chiaro dove porterà l'iniziativa in materia di diritto contrattuale europeo in termini di risultati pratici e se darà luogo a uno o più strumenti vincolanti e su quale base giuridica,
– considerando che la sua risoluzione del 23 marzo 2006 chiede, fra altre informazioni, una comunicazione della Commissione sulle modalità per far confluire nella sua attività successiva i risultati dei gruppi di lavoro del quadro comune di riferimento e dei gruppi di ricerca,
1. ribadisce la sua convinzione che un mercato interno uniforme non può essere pienamente funzionale senza ulteriori progressi verso l'armonizzazione del diritto civile;
2. ricorda che l'iniziativa in materia di diritto contrattuale europeo è la più importante iniziativa in corso nel campo del diritto civile;
3. sostiene risolutamente un'impostazione mirante ad un più ampio quadro comune di riferimento su questioni generali di diritto contrattuale, al di là della tutela dei consumatori;
4. sottolinea che, oltre all'attività di revisione dell'acquis in materia di tutela dei consumatori, è necessario portare avanti i lavori relativi ad un più ampio quadro comune di riferimento; chiede alla Commissione di portare avanti, parallelamente all'attività di revisione dell'acquis in materia di tutela dei consumatori, il progetto di un più ampio quadro comune di riferimento;
5. sottolinea che, anche se lo scopo finale e la forma giuridica del quadro comune di riferimento non sono ancora chiari, l'attività sul progetto dovrebbe essere compiuta in modo adeguato, tenendo conto del fatto che il risultato finale a lungo termine potrebbe essere uno strumento vincolante; sottolinea la necessità di mantenere aperte tutte le varie opzioni possibili riguardo allo scopo e alla forma giuridica di uno strumento futuro;
6. chiede alla Commissione di non presentare ulteriori proposte legislative relative a questioni di diritto contrattuale prima che siano terminati i lavori su un più ampio quadro comune di riferimento;
7. chiede alla Commissione di associare costantemente il Parlamento ai lavori relativi al quadro comune di riferimento;
8. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.