PROPOSTA DI RISOLUZIONE
24.10.2006
a norma dell'articolo 103, paragrafo 2, del regolamento
da Frithjof Schmidt, Margrete Auken, Marie Anne Isler Béguin, Carl Schlyter e Sepp Kusstatscher
sull'esportazione di rifiuti tossici in Costa D'Avorio
B6‑0545/2006
Risoluzione del Parlamento europeo sull'esportazione di rifiuti tossici in Costa D'Avorio
Il Parlamento europeo,
– vista la Convenzione di Basilea sul controllo dei movimenti transfrontalieri di rifiuti pericolosi e sulla loro eliminazione,
– visto l'articolo 103, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che circa 500 tonnellate di rifiuti chimici sono stati scaricati in diverse zone nelle vicinanze di Abidjan nella quale vivono 5 milioni di persone,
B. considerando che finora sono morte 8 persone e circa 85.000 sono state ricoverate in ospedale per essere sottoposti a cure per epistassi, diarrea, nausea, infiammazioni oculari e difficoltà respiratorie; considerando che le conseguenze dello scarico di questi rifiuti tossici possono essere ancora più gravi e provocare la contaminazione del terreno, della superficie e un inquinamento delle falde freatiche,
C. considerando che i rifiuti tossici sono stati scaricati da una nave cisterna di proprietà greca con bandiera panamense, noleggiata dalla società Trafigura con base in Olanda, considerando che queste condivisioni di responsabilità creano un problema sistematico e inaccettabile per quanto riguarda l'applicazione della legislazione CE,
D. considerando che le regolamentazioni ambientali dell'emisfero settentrionale hanno reso costosa l'eliminazione dei residui pericolosi,
E. considerando che le autorità portuali di Amsterdam avevano rilevato la pericolosità dei rifiuti al momento dello scarico, per cui li avevano fatti ripompare a bordo; considerando che le autorità olandesi avevano consentito alla nave di lasciare il suo territorio nonostante sapessero quale fosse la natura dei rifiuti e che il capitano non fosse disposto a pagare a fronte di una eliminazione ecologicamente corretta nei Paesi Bassi,
F. considerando che la compagnia ha avuto la possibilità di eliminare i rifiuti in Europa in modo legale e sicuro ma ha scelto la Costa D'Avorio come alternativa più economica,
G. considerando che l'Africa è diventato un terreno di scarico di tutti i tipi di rifiuti pericolosi; considerando che Greenpeace ha identificato 80 località nei quali sono stati scaricati residui di paesi industrializzati; in Nigeria vecchi computer, serbatoi radioattivi in Somalia, cloro in Camerun, ecc.,
H. considerando che molti paesi africani non hanno una normativa severa che protegga l'ambiente e la salute della popolazione nei confronti dei rifiuti pericolosi,
I. considerando che tutte le esportazioni UE di rifiuti da eliminare sono proibite dal maggio 1994 conformemente al regolamento (CE) n. 259/1993; considerando che l'esportazione di rifiuti pericolosi dalla UE ai paesi non OCSE è proibita dal gennaio 1997 ai sensi del regolamento (CE) n. 259/1993,
J. considerando che lo scarico di rifiuti pericolosi in Costa d'Avorio è soltanto la punta dell'iceberg rispetto al totale delle spedizioni di rifiuti pericolosi dall'UE a paesi extra OCSE; considerando che grossi quantitativi di rifiuti elettrici ed elettronici vengono scaricati nei paesi extra OCSE con il pretesto della "riutilizzazione"; considerando che numerose vecchie navi UE composte da sostanze e materiali tossici sono in corso di disarmo in Asia in condizioni estremamente pericolose per i lavoratori e per l'ambiente,
1. invita la Commissione europea e i governi dei Paesi Bassi e della Costa d'Avorio a effettuare indagini complete su questo caso, ad accertare le responsabilità a tutti i livelli, a processare i responsabili di questo reato ambientale e a porre rimedio in modo completo ai danni causati dall'inquinamento e a risarcire le vittime;
2. invita la Commissione e gli Stati membri a prendere tutte le misure necessarie per garantire la piena applicazione delle regolamentazioni vigenti sulle spedizioni dei rifiuti;
3. invita la Commissione a presentare proposte legislative per colmare le lacune presenti nell'attuale regime in modo da por fine al trasporto nei paesi non OCSE di rifiuti elettrici e di materiale elettronico e di navi e imbarcazioni obsolete;
4. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, agli Stati membri UE, al Segretario generale delle Nazioni Unite e al governo della Costa D'Avorio.