PROPOSTA DI RISOLUZIONE
24.1.2007
a norma dell'articolo 103, paragrafo 2, del regolamento
da Francis Wurtz, Vittorio Agnoletto, André Brie, Luisa Morgantini, Willy Meyer Pleite, Miguel Portas e Mary Lou McDonald
a nome del gruppo GUE/NGL
su una moratoria universale sulla pena di morte
Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B6-0032/2007
B6‑0032/2007
Risoluzione del Parlamento europeo su una moratoria universale sulla pena di morte
Il Parlamento europeo,
– viste le sue precedenti risoluzioni su una moratoria universale sulla pena di morte, e in particolare la sua risoluzione del 23 ottobre 2003,
– viste le risoluzioni sulla moratoria sulla pena capitale approvate da vari organismi delle Nazioni Unite, inclusa la Commissione per i diritti umani,
– viste le dichiarazioni dell'Unione europea a sostegno di una moratoria universale sulla pena di morte,
– visto l'articolo 103, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. vivamente preoccupato per l'esistenza, ancora oggi, in decine di paesi del mondo di legislazioni nazionali che prevedono la pena di morte e pertanto l'uccisione di migliaia di esseri umani ogni anno, spesso in assenza di un processo giusto ed equo o di garanzie giudiziarie minime,
B. considerando che l'Unione europea ha deciso, nell'ambito degli "Orientamenti UE sulla pena di morte", adottati a Lussemburgo il 6 giugno 1998, di adoperarsi nel contesto di organismi internazionali per conseguire una moratoria universale sulla pena di morte e, a tempo debito, la sua abolizione,
C. sottolineando il numero particolarmente elevato di esecuzioni capitali in paesi come gli Stati Uniti o la Cina, che sono membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e hanno bloccato finora qualsiasi iniziativa dell'ONU per una moratoria internazionale;
D. profondamente colpito dall'inaccettabile uso mediatico-politico fatto dai governi di Iraq e Stati Uniti in relazione all'esecuzione di Saddam Hussein che, come dimostra il contenuto difficilmente sopportabile delle immagini messe in circolazione, comprova l'esistenza in Iraq di una giustizia sommaria, incompatibile con lo stato di diritto e subordinata all'agenda politica americana,
1. ribadisce la sua opposizione radicale e di principio alla pena di morte, ovunque nel mondo, a prescindere dalla tipologia del crimine e/o della persona che si dovrebbe punire; condanna pertanto tutte le esecuzioni capitali compiute quotidianamente in numerosi paesi del mondo;
2. è convinto che l'abolizione della pena di morte rappresenta di per sé, nella storia delle civiltà umane, una conquista per i paesi che decidono di abbandonare l'inaccettabile pratica della condanna a morte dei loro concittadini e di altre persone;
3. chiede che sia immediatamente e incondizionatamente posta in essere una moratoria internazionale sulle esecuzioni capitali, tramite una dichiarazione solenne dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite al riguardo, che il Segretario generale delle Nazioni Unite dovrebbe poter controllare nella sua concreta applicazione;
4. sostiene con forza la recente iniziativa formale del Parlamento italiano, appoggiata dal Consiglio d'Europa, in cui si chiede all'Unione europea di presentare alla prossima Assemblea generale delle Nazioni Unite una proposta di risoluzione per una moratoria universale sulla pena di morte ai fini della sua completa abolizione in tutto il mondo, senza che sia soggetta all'approvazione unanime di tutti gli Stati membri dell'Unione europea;
5. chiede alla Presidenza dell'Unione europea di prendere con urgenza le iniziative adeguate per garantire che tale risoluzione per una moratoria universale sulla pena capitale sia subito presentata all'Assemblea generale delle Nazioni Unite; chiede alla Presidenza dell'UE e alla Commissione di tenerlo informato in merito ai risultati conseguiti nell'ambito dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite per una moratoria universale sulla pena di morte;
6. nutre la convinzione che l'Unione europea dovrebbe utilizzare i vari strumenti di cooperazione con i diversi paesi per convincerli ad avviare un dialogo politico capace di portare all'abolizione definitiva della pena capitale;
7. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Segretario generale delle Nazioni Unite, al Presidente dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite e a tutti gli Stati membri dell'ONU.