Proposta di risoluzione - B6-0188/2007Proposta di risoluzione
B6-0188/2007

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

24.4.2007

presentata a seguito di dichiarazioni del Consiglio e della Commissione
a norma dell'articolo 103, paragrafo 2, del regolamento
da Thierry Cornillet, Marios Matsakis, Johan Van Hecke e Fiona Hall
a nome del gruppo ALDE
sulla situazione in Zimbabwe

Procedura : 2007/2545(RSP)
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B6-0188/2007
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B6-0188/2007
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B6‑0188/2007

Risoluzione del Parlamento europeo sulla situazione in Zimbabwe

Il Parlamento europeo,

–  viste le sue precedenti risoluzioni del 16 dicembre 2004, 7 luglio 2005 e 7 settembre 2006,

–  vista la posizione comune del Consiglio 2007/120/PESC, del 19 febbraio 2007, sulla proroga fino al 20 febbraio 2008 delle misure restrittive nei confronti dello Zimbabwe,

–  visto il regolamento (CE) n. 236/2007 della Commissione, del 2 marzo 2007, che estende la lista delle persone nello Zimbabwe colpite dalle misure restrittive,

–  vista la relazione del Gruppo internazionale di crisi del 5 marzo 2007, dal titolo: "Zimbabwe: fine dello stallo?",

–  visto il vertice d'urgenza della Comunità per lo sviluppo dell'Africa australe (SADC) del 28-29 marzo 2007, svoltosi a Dar es Salaam, in Tanzania,

–  visto l'articolo 103, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.  vivamente preoccupato per la crescente violenza e le gravi violazioni dei diritti dell'uomo, che restano impunite, ai danni dei leader dei partiti di opposizione, di sostenitori del Movimento per il cambiamento democratico (MDC) e di comuni cittadini; deplorando la grave aggressione subita da Nelson Chamisa, portavoce dell'MDC, percosso brutalmente dalle forze di sicurezza nel marzo scorso,

B.  considerando che la recente escalation dei disordini politici risale allo scorso febbraio, allorché le autorità del paese hanno vietato tutte le adunanze e riunioni politiche,

C.  considerando che il vertice della SADC sulla crisi nello Zimbabwe non ha prodotto alcun risultato tangibile in termini di miglioramento e ripristino dei diritti umani fondamentali della popolazione,

D.  considerando che il presidente Mugabe ha annunciato la propria intenzione di rassegnare le dimissioni entro il 2008,

E.  considerando che l'economia dello Zimbabwe ha subito una contrazione del 40% negli ultimi dieci anni,

F.  considerando che l'aspettativa di vita in Zimbabwe è attualmente una tra le più basse al mondo, con 37 anni per gli uomini e 34 anni per le donne,

G.  considerando che oltre metà della popolazione vive nell'indigenza o ha abbandonato il paese,

1.  condanna tutte le violazioni dei diritti umani, comprese le recenti violenze contro leader dell'opposizione, attivisti nel settore dei diritti umani, comuni cittadini, inclusi arresti arbitrari;

2.  condanna la violenta interruzione da parte del regime di Mugabe di un pacifico raduno di preghiera organizzato l'11 marzo 2007 dalla Save Zimbabwe Campaign nel distretto di Highfield e il successivo arresto di Morgan Tsvangirai, Nelson Chamisa, Grace Kwinjeh, Lovemore Madhuku, William Bango, Sekai Holland, Tendai Biti, Arthur Mutambara e di numerosi altri membri dell'MCD e di altri gruppi e partiti dell'opposizione;

3.  deplora il persistere della spirale discendente di collasso economico e oppressione politica, che ha aggravato le sofferenze di milioni di cittadini dello Zimbabwe;

4.  deplora vivamente il brutale trattamento subito dalle persone arrestate, nonché le ferite inflitte durante la repressione dei raduni e le retate presso le abitazioni delle vittime, che hanno provocato il ricovero in ospedale di circa 600 persone nel corso degli ultimi mesi;

5.  protesta per il riarresto di membri dell'MDC, tra cui Morgan Tsvangirai e altri, il 28 marzo 2007, le recenti aggressioni contro membri di tale movimento, quali ad esempio il vile assalto contro Nelson Chamisa all'aeroporto internazionale di Harare, il 18 marzo scorso, il perdurare della detenzione di molti attivisti dell'opposizione, tra cui Ian Makone;

6.  riconosce che Thabo Mbeki, Presidente del Sudafrica, accettando di agevolare il dialogo tra lo Zanu-PF e l'MCD all'opposizione, ha assunto un importante e difficile compito, mettendo in gioco la propria reputazione;

7.  chiede al governo dello Zimbabwe di rispettare la Convenzione internazionale sui diritti civili e politici e la Carta africana dei diritti dell'uomo e dei popoli, compreso il diritto alla vita e all'integrità fisica, alla libertà di associazione e alla libertà di riunione;

8.  invita il governo dello Zimbabwe ad organizzare una riunione con i leader dell'opposizione e con gli attori della società civile sulla crisi politica in corso e a spianare la strada verso una transizione democratica equa e pacifica;

9.   offre la propria assistenza nell'attuazione di qualsiasi processo concertato che getti le basi per lo svolgimento di elezioni veramente libere ed eque;

10.  invita il Regno Unito, che ha assunto questo mese la Presidenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, a iscrivere lo Zimbabwe all'ordine del giorno del Consiglio di sicurezza;

11.  insiste sulla necessità che tutti gli aiuti destinati allo Zimbabwe siano distribuiti per il tramite di autentiche organizzazioni non governative e raggiungano le popolazioni cui sono destinati, con il minor coinvolgimento possibile del regime di Mugabe;

12.  chiede al Sudafrica di occuparsi della situazione specifica degli immigrati dello Zimbabwe, mediante misure di vasto respiro conformi alle norme in materia di diritti dell'uomo;

13.  invita il Consiglio ad assicurare che tutti gli Stati membri applichino rigorosamente le vigenti misure restrittive, tra cui l'embargo alla vendita di armi e il divieto di effettuare viaggi;

14.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi degli Stati membri, al Segretario generale delle Nazioni Unite, all'Unione africana e ai governi e ai parlamenti dello Zimbabwe e del Sudafrica, nonché al Segretario generale del Commonwealth.