PROPOSTA DI RISOLUZIONE
29.8.2007
a norma dell'articolo 103, paragrafo 2, del regolamento
da Gerardo Galeote, Ioannis Varvitsiotis, Nikolaos Vakalis, Antonios Trakatellis, Konstantinos Hatzidakis, Rodi Kratsa-Tsagaropoulou, Georgios Papastamkos, Marie Panayotopoulos-Cassiotou, Manolis Mavrommatis, Ioannis Gklavakis, Giorgos Dimitrakopoulos, Antonis Samaras, Panayiotis Demetriou, Ioannis Kasoulides, Giuseppe Castiglione, Rolf Berend, Luis de Grandes Pascual, Margie Sudre, Fernando Fernández Martín, Sérgio Marques, László Surján, Iles Braghetto, Maria Petre, Tomáš Zatloukal, Jean-Pierre Audy, Marian-Jean Marinescu, Francesco Musotto, Monica Maria Iacob-Ridzi, Yiannakis Matsis, Antonio Tajani e Agnes Schierhuber
a nome del gruppo PPE-DE
sui disastri naturali verificatisi quest'estate 2007
B6‑0323/2007
Risoluzione del Parlamento europeo sui disastri naturali verificatisi quest'estate 2007
Il Parlamento europeo,
– visti gli articoli 2, 6 e 174 del trattato CE,
– viste la sua risoluzione del 7 settembre 2006 sugli incendi boschivi e sulle inondazioni in Europa, la sua risoluzione del 5 settembre 2002 sulle inondazioni in Europa[1], la sua risoluzione del 14 aprile 2005 sulla siccità in Portogallo[2], la sua risoluzione del 12 maggio 2005 sulla siccità in Spagna[3], la sua risoluzione dell'8 settembre 2005 sui disastri naturali (incendi e inondazioni) in Europa[4], e le sue risoluzioni del 18 maggio 2006 sui disastri naturali (incendi boschi, siccità e alluvioni) – sugli aspetti agricoli[5], sugli aspetti dello sviluppo regionale[6] e sugli aspetti ambientali[7],
– viste le due audizioni pubbliche comuni organizzate dalle sue commissione per lo sviluppo regionale, commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare e commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale su una "strategia europea per i disastri naturali" (20 marzo 2006) e sulla "forza di protezione civile europea: aiuto europeo" (5 ottobre 2006),
– viste la decisione del Consiglio del 23 ottobre 2001 che istituisce un Meccanismo comunitario per agevolare la cooperazione rafforzata per gli interventi di assistenza della protezione civile (2001/792/CE, Euratom)[8], la prossima adozione della decisione del Consiglio rivista che istituisce un Meccanismo comunitario di protezione civile e la posizione del Parlamento del 24 ottobre 2006[9],
– viste la proposta della Commissione di creare un Fondo di solidarietà dell'Unione europea (COM(2005)0108) e la posizione del Parlamento del 18 maggio 2006[10],
– vista la sua risoluzione legislativa del 25 aprile 2007 sulla posizione comune del Consiglio in vista dell'adozione di una direttiva relativa alla valutazione e alla gestione del rischio di inondazioni[11],
– vista la decisione del Consiglio, del 5 marzo 2007, che istituisce uno strumento finanziario per la protezione civile (2007/162/CE, Euratom)[12],
– viste le conclusioni della riunione del 12 e 13 giugno 2007 del Consiglio Giustizia e Affari interni sul rafforzamento della capacità di coordinamento del Centro di monitoraggio e informazione (CMI) all'interno del Meccanismo comunitario di protezione civile,
– vista la relazione Michel Barnier del 9 maggio 2006 "Per una forza di protezione civile europea: aiuto europeo",
– visto il punto 12 delle conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo di Bruxelles del 15 e 16 giugno 2006 in merito alla reazione dell'Unione alle emergenze, alle crisi e ai disastri,
– vista la comunicazione della Commissione sulla siccità[13],
– vista la risoluzione approvata all'unanimità dall'Assemblea parlamentare euromediterranea sulla protezione civile e la prevenzione dei disastri naturali ed ecologici nella regione euromediterranea,
– visto l'articolo 103, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che l'estate 2007 è stata contrassegnata da violenti incendi, boschivi e di altro tipo, particolarmente drammatici in tutta l'Europa meridionale, che hanno fatto numerose vittime tra i cittadini europei e il personale impegnato nella lotta contro gli incendi, e hanno causato notevoli danni materiali e ambientali; considerando che nel solo mese di luglio 2007 la superficie bruciata è stata pari a tutta la superficie bruciata in tutto l'anno nel 2006, mentre nel mese di agosto la Grecia ha vissuto una terribile tragedia nazionale provocata da uno dei più funesti disastri incendiari registrati nel mondo dal 1871,
B. considerando che la superficie totale boschiva e vegetativa colpita dagli incendi in Europa quest'estate supera i 500.000 ettari e che i paesi più gravemente colpiti sono la Grecia, l'Italia (in particolare la Sicilia), la Bulgaria, Cipro, la Croazia, FYROM, la Spagna (in particolare le Isole Canarie), l'Ucraina e l'Albania,
C. considerando che i recenti terribili incendi boschivi in Grecia, che hanno colpito in particolare vaste zone del Peloponneso, l'isola di Evia e zone vicine ad Atene, hanno causato la perdita di oltre 60 vite umane, facendo molti feriti, bruciando migliaia di ettari di foresta e di macchia mediterranea, causando la perdita di animali, la distruzione di numerose abitazioni e proprietà e l'obliterazione di interi villaggi; considerando che, nel corso di questa crisi, nello stesso giorno sono stati avvistati in zone diverse della Grecia ben 170 incendi boschivi diversi;
D. considerando che, nello stesso momento, l'Europa è stata colpita da gravi alluvioni, che hanno colpito molte regioni del Nord, in particolare il Regno Unito, causando danni ad abitazioni, scuole, infrastrutture e all'agricoltura, rendendo necessario lo spostamento di un gran numero di persone e provocando gravi perdite per il commercio e il turismo; considerando che, nello stesso periodo, si registrava una grave siccità nei paesi dell'Europa orientale, soprattutto in Romania,
E. considerando che, vista la frequenza di stagioni estive sempre più calde e asciutte nell'Europa meridionale, gli incendi boschivi e di altro tipo rappresentano un fenomeno ricorrente, che tuttavia ogni anno drammaticamente cambia sia di intensità che di ubicazione geografica; considerando che la tendenza di questi eventi disastrosi è influenzata anche dal cambiamento climatico ed è collegata al sempre più frequente ripetersi di ondate di calore e di siccità, come notato nella comunicazione della Commissione sulla siccità,
F. considerando che la frequenza,la gravità, la complessità e l'impatto dei disastri naturali e dolosi in tutta l'Europa sono aumentati rapidamente negli ultimi anni,
G. considerando che il ripetersi con sempre maggiore frequenza di ondate di calore ha gravi conseguenze sui membri più vulnerabili della popolazione, soprattutto sugli anziani, che spesso ne rimangono vittime,
H. considerando che, su un periodo di cinque settimane, il Meccanismo comunitario di protezione civile è stato attivato nove volte per lo stesso tipo di emergenza, sette delle quali scattate simultaneamente; considerando che l'aiuto degli Stati membri non è stato sufficiente ad assicurare una reazione rapida e adeguata della protezione civile per tutte queste emergenze,
I. considerando che, negli ultimi 12 mesi, il presidente della commissione per lo sviluppo regionale del Parlamento europeo e il Commissario UE per la politica regionale hanno scritto alle successive Presidenze del Consiglio sollecitandole a giungere a una decisione sul nuovo regolamento del Fondo di solidarietà, tenendo presente che il Parlamento europeo aveva adottato la sua posizione già nel maggio 2006,
1. esprime la propria viva solidarietà ai familiari delle vittime e ai residenti nelle zone colpite e rende omaggio ai pompieri, professionisti e volontari che si sono instancabilmente attivati per spegnere gli incendi, salvare vite umane e limitare i danni dei disastri naturali di quest'estate 2007;
2. chiede alla Commissione europea di mobilitare l'attuale Fondo di solidarietà dell'UE con la massima flessibilità e senza indugio; in tale contesto ritiene che le risorse necessarie devono essere rese disponibili immediatamente per alleviare le sofferenze e venire incontro alle esigenze delle vittime dei disastri naturali, incendi e inondazioni e alle loro famiglie per il tramite del Fondo di solidarietà dell'UE e di altri strumenti comunitari;
3. deplora il fatto che sembra che moltissimi incendi boschivi siano stati dovuti ad atti dolosi ed è in particolare preoccupato dal fatto che sempre più spesso gli incendi boschivi in Europa sono dovuti ad atti criminali; invita gli Stati membri a perseguire senza indugio, adottando misure volte a impedire questi gesti distruttivi e portando in giustizia gli incendiari per scoraggiare ulteriori comportamenti consapevolmente criminali;
4. riconosce la solidarietà mostrata dall'Unione europea, dai suoi Stati membri e da altri paesi per aiutare le regioni colpite durante le crisi degli incendi boschivi mettendo a disposizione aerei, strutture e personale specializzato per la lotta contro gli incendi, nonché gli aiuti forniti dalle autorità competenti e dai servizi di salvataggio; ritiene che le dimensioni di questo fenomeno e le sue conseguenze superino le dimensioni e le capacità di livello regionale e anche nazionali e chiede con urgenza un efficace impegno europeo; nota che ciò è dimostrato soprattutto dal caso della Grecia dove è stato impossibile controllare il disastro, nonostante il governo greco abbia fatto tutto quanto in suo potere mobilitando tutti i meccanismi esistenti , nazionali e comunitari;
5. riconosce il contributo del Centro d'informazione e controllo nel sostenere e agevolare la mobilitazione e il coordinamento dell'assistenza della protezione civile durante le emergenze; nota tuttavia che le risorse degli Stati membri per combattere gli incendi forestali, soprattutto con mezzi aerei, sono limitate e che gli Stati membri non possono sempre offrire il sostegno voluto quando le stesse risorse sono necessarie a livello nazionale; nota quindi che taluni Stati membri hanno ricevuto meno assistenza di altri e hanno dovuto rivolgersi per aiuto ad altri Stati terzi in base ad accordi bilaterali; si rammarica pertanto che in taluni casi l'UE nel suo complesso non abbia potuto dare tutta la solidarietà necessaria;
6. invita vivamente il Consiglio a giungere senza indugio a una decisione sul nuovo regolamento UE per il Fondo di solidarietà, tenendo presente che il Parlamento europeo ha già approvato la sua posizione nel maggio 2006; ritiene inaccettabile il ritardo del Consiglio a tale proposito; ritiene che il nuovo regolamento, che tra l'altro riduce la soglia necessaria per mobilitare il Fondo di solidarietà UE, sarà in grado di riparare i danni in modo più effettivo, flessibile e tempestivo; invita la Presidenza portoghese in carica e i ministri UE delle finanze, dell'ambiente, dell'agricoltura e dello sviluppo regionale a prendere immediatamente un'azione veloce e decisa; a tale fine propone di convocare una riunione straordinaria comune del Consiglio dei suddetti ministri UE competenti, considerando che il Parlamento europeo e la Commissione europea saranno presenti in qualità di osservatori;
7. ritiene che dall'esperienza recente e da quella degli ultimi anni si deve concludere che è necessario rafforzare la capacità di reazione, preparazione e prevenzione della protezione civile comunitaria per quanto riguarda i violenti incendi boschivi e di altro tipo e invita vivamente la Commissione a prendere un'iniziativa a questo fine;
8. si compiace della recente decisione del Consiglio del 5 marzo 2007 che istituisce uno Strumento finanziario di protezione civile e ritiene che le azioni che ricevono aiuti finanziari nel quadro dello strumento in parola debbano garantire l'espressione visibile della solidarietà europea e fornire ulteriore valore aggiunto europeo a un'efficace gestione dei disastri naturali; è preoccupato tuttavia che l'importo assegnato al nuovo strumento non può essere sufficiente per consentire di svolgerne effettivamente gli ambiziosi compiti;
9. invita la Commissione a esaminare la possibilità di disporre di un accesso predeterminato a una capacità complementare che garantisca una reazione rapida alle emergenze più gravi, che possa essere messa a disposizione anche da altre fonti, incluso il mercato commerciale; suggerisce che il costo della forza di stand by potrebbe essere coperto con lo Strumento finanziario di protezione civile;
10. chiede che venga creata una forza europea che possa reagire immediatamente in caso di emergenza, come propone la relazione Barnier, e si rammarica che sia mancata una reazione e un seguito a tale riguardo; si compiace pertanto del recente invito comune da parte del Presidente francese, Nicolas Sarkozy, e del Primo ministro greco, Kostas Karamanlis, a una cooperazione più stretta in questo settore che vada oltre la tradizionale messa in comune volontaria delle risorse;
11. sottolinea in tale contesto che è necessario continuare a sviluppare una capacità di reazione rapida basata sui moduli della protezione civile degli Stati membri, come auspicato dal Consiglio europeo di Bruxelles del 16 e 17 giugno 2006; chiede alla Commissione europea di sviluppare una proposta concreta a tale riguardo;
12. sottolinea che i disastri naturali, in particolare gli incendi boschivi, di questo 2007 hanno messo in grave pericolo i siti archeologici e i monumenti più importanti del patrimonio culturale europeo; sottolinea in questo contesto il pericolo fortunatamente sventato al sito antico di Olimpia, e in particolare al suo museo, quale sito del patrimonio mondiale; chiede che vengano rese disponibili risorse qualora siti del patrimonio culturale europeo siano danneggiati dai persistenti incendi boschivi;
13. invita la Commissione a esaminare la cooperazione potenziale con i paesi vicini dell'UE e con altri paesi terzi per la lotta contro incendi di proporzioni disastrose, con uno scambio delle prassi ottimali e delle capacità nel corso dei mesi estivi più pericolosi in modo da essere meglio preparati ad affrontare i fuochi boschivi stagionali nel 2008;
14. sottolinea che sono necessarie misure più radicali per impedire i disastri naturali; in questo contesto si attende che vengano pubblicati nel 2008 due studi della Commissione volti a creare una strategia integrata per la prevenzione dei disastri naturali; propone inoltre che la Commissione europea esamini gli usi potenziali di una coordinazione aperta per prevenire i disastri naturali;
15. sottolinea che è necessario rendere più rapide le procedure per accedere ai fondi UE per il recupero dei terreni agricoli a seguito di inondazioni e di incendi e per fare in modo che siano disponibili maggiori aiuti finanziari per sviluppare difese contro le inondazioni; sottolinea gli effetti funesti degli incendi boschivi e delle inondazioni sugli animali e sul bestiame e chiede che vengano forniti aiuti per eliminarne le carcasse e i resti per impedire il diffondersi di malattie;
16. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi degli Stati membri e alle autorità regionali colpite dagli incendi e dalle inondazioni.
- [1] GU C 272 E del 13.11.2003, pag. 471.
- [2] CU C 33 E del 9.2.2006, pag. 599.
- [3] GU C 92 E del 20.4.2006, pag. 414.
- [4] GU C 193 E del 17.8.2006, pag. 322.
- [5] Testi approvati, P6_TA(2006)0222.
- [6] Testi approvati, P6_TA(2006)0223.
- [7] Testi approvati, P6_TA(2006)0224.
- [8] GU L 297 del 15.11.2001, pag. 7.
- [9] Testi approvati, P6_TA(2006)0286.
- [10] Testi approvati, P6_TA(2006)0218.
- [11] Testi approvati, P6_TA(2007)0143.
- [12] GU L 71 del 10.3.2007, pag. 9.
- [13] COM(2007)0414 def.