Proposta di risoluzione - B6-0481/2007Proposta di risoluzione
B6-0481/2007

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

21.11.2007

presentata a seguito di dichiarazioni del Consiglio e della Commissione
a norma dell'articolo 103, paragrafo 2, del regolamento
da Adam Bielan, Konrad Szymański, Inese Vaidere, Gintaras Didžiokas, Hanna Foltyn-Kubicka, Mirosław Mariusz Piotrowski e Ryszard Czarnecki
a nome del gruppo UEN
sulla situazione in Georgia

Procedura : 2007/2663(RSP)
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B6-0481/2007
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B6-0481/2007
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B6‑0481/2007

Risoluzione del Parlamento europeo sulla situazione in Georgia

Il Parlamento europeo,

–  visto l'accordo di partenariato e cooperazione tra l'Unione europea e la Georgia,

–  viste le sue precedenti risoluzioni sulla Georgia e sul Caucaso meridionale,

–  viste le sue relazioni sulla politica europea di vicinato, segnatamente la sua relazione approvata nel novembre 2007[1],

–  viste le crescenti tensioni nelle relazioni politiche tra la Federazione russa e la Repubblica della Georgia,

–  visto l'articolo 103, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.  considerando che una crisi interna si è rapidamente sviluppata nelle ultime settimane in Georgia, risultante, tra l'altro, dalla frustrazione tra il pubblico causata dai costi delle riforme radicali effettuate dalle autorità georgiane a partire dalla Rivoluzione rosa del 2003,

B.  considerando che la crisi georgiana è scoppiata quando Irakli Okruashvili, ex Ministro della difesa, ed altri leader dell'opposizione hanno accusato il Presidente di grave abuso dei poteri,

C.  considerando che il 7 novembre 2007 il Ministro degli affari interni della Georgia ha divulgato le registrazioni di dieci conversazioni telefoniche e le riprese video di cinque riunioni tra i leader dell'opposizione della Georgia e le loro persone di contatto presso i servizi speciali russi - il che è contrario all'ordine costituzionale di tale paese - allo scopo ultimo di far cadere il governo e il Presidente della Georgia,

D.  considerando che la crisi interna in Georgia è stata indubbiamente utilizzata dalla Russia, che tenta di screditare la Georgia in Occidente dimostrando che tale paese è antidemocratico ed instabile e, di conseguenza, incapace di integrarsi e cooperare con l'Occidente, in particolare con la NATO ma anche con l'UE,

E.  considerando che il sistema semplificato di visti dell'UE con la Federazione russa sta mettendo gravemente a rischio gli sforzi intrapresi dalla Georgia e dall'UE verso la risoluzione delle controversie sui territori georgiani dell'Abhasia e della Ossezia meridionale, dal momento che si incoraggiano i residenti di detti territori ad ottenere la cittadinanza e il passaporto russi dati i benefici che ne possono trarre,

F.  considerando che le autorità georgiane hanno deciso di imporre restrizioni ai mezzi di comunicazione, in particolare contro l'emittente televisiva Imedi, controllata da Badri Patarkatsishvili, oligarca georgiano oggetto di grandi polemiche, che ha appoggiato attivamente le proteste,

G.  considerando che lo stato di emergenza, dichiarato dalle autorità georgiane il 7 novembre 2007 a causa della minaccia alle istituzioni e al processo democratici in Georgia, è stato revocato dopo nove giorni,

H.  considerando che il Presidente Saakasvili ha annunciato di essere disposto a tenere elezioni presidenziali anticipate il 5 gennaio 2008 e ha lanciato un appello alla comunità internazionale affinché attui uno scrupoloso monitoraggio del processo elettorale, il che fornisce un'opportunità di spostare la tensione nello Stato dalle strade a livello politico,

I.  considerando che il governo della Georgia ha sottolineato la sua forte dedizione alle istituzioni e ai valori democratici,

J.  considerando che l'Unione europea continua ad essere impegnata a sviluppare ed approfondire ulteriormente le sue relazioni con la Georgia e a sostenere il paese con le necessarie riforme politiche ed economiche,

K.  considerando che le recenti proteste da parte dell'opposizione, la dichiarazione di uno stato di emergenza e il giro di vite pesante da parte della polizia contro i manifestanti e le stazioni di informazione indipendenti hanno evidenziato la necessità di consolidare ulteriormente le norme e le istituzioni democratiche in Georgia,

1.  appoggia le riforme economiche, sociali e politiche eseguite dal governo della Georgia e dal Presidente Saakashvili; appoggia la ferma intenzione della Georgia di propendere per l'Europa e la NATO;

2.  denuncia la chiusura dell'emittente televisiva Imedi benché abbia trasmesso informazioni prevenute durante le sommosse, radicando attivamente l'isterismo e dando adito ad aspettative su una rivoluzione;

3.  plaude al fatto che la Georgia abbia revocato lo stato di emergenza imposto nove giorni fa al fine di salvaguardare la sicurezza pubblica e le attività delle istituzioni democratiche del paese;

4.  manifesta la sua preoccupazione sulla crisi politica in Georgia; condanna la violenza perpetrata dalle autorità contro le manifestazioni pacifiche;

5.  plaude alla comunicazione della Commissione sul rafforzamento della politica europea di vicinato, che esorta tanto l'UE quanto i suoi vicini a costruire una relazione più forte e più profonda;

6.  accoglie favorevolmente la decisione del Presidente Saakashvili di risolvere la crisi politica interna con l'indizione di elezioni anticipate e fuori programma nel gennaio 2008, per permettere alla nazioni di esprimere la propria volontà politica;

7.  chiede alle autorità georgiane di rispettare pienamente il diritto di tutti i partiti politici di partecipare a un autentico processo elettorale democratico, conformemente alle norme europee ed internazionali;

8.  plaude alla buona volontà delle autorità georgiane di autorizzare gli osservatori internazionali a monitorare tali elezioni ed evidenzia che tutti i partiti politici dovrebbero avere pari accesso ai mezzi di comunicazione e dovrebbero essere trattati imparzialmente dalle autorità;

9.  invita il Presidente e il governo georgiani ad impegnarsi in un dialogo costruttivo con tutti i partiti dell'opposizione in modo da assicurarsi un ampio consenso sulle pressanti questioni costituzionali e relative alle elezioni; sottolinea che la necessità di rispettare le norme democratiche riguarda anche i partiti dell'opposizione e che il diritto a manifestazioni e dimostrazioni pacifiche deve essere goduto in piena ottemperanza alla legge, esplicando tutti gli sforzi possibili per evitare atti violenti o illegali;

10.  invita le autorità russe ad evitare i tentativi volti ad influire sugli affari interni della Georgia, inclusa la manipolazione dei politici georgiani dell'opposizione, le campagne nei mass-media e l'intensificazione della crisi diplomatica e dei conflitti nell'Abhasia e nell'Ossezia meridionale, in cui si verificano regolarmente episodi violenti;

11.  invita la Russia a cessare di sostenere le attività separatistiche in Abhasia, Azaria e Ossezia meridionale e a rispettare il diritto della Repubblica della Georgia, quale Stato sovrano, a mantenere l'integrità del suo territorio;

12.  considera che l'esitazione della Commissione europea e del Consiglio a semplificare un sistema dei visti con la Georgia sia una posizione non equilibrata e politicamente mal ponderata; esorta il Parlamento europeo ad accordare maggiore attenzione al fatto che le autorità russe stanno utilizzando l'accordo UE-Russia sulle agevolazioni in materia di visti per incitare i cittadini delle regioni secessionistiche della Georgia - Abhasia e Ossezia meridionale - ad accettare la cittadinanza russa, incrementando così il numero di cittadini russi che possono intensificare ulteriormente la tensione politica in dette regioni;

13.  invita la Commissione europea e il Consiglio a far fronte adeguatamente alle preoccupazioni georgiane riguardo al sistema dei visti e ad accelerare il processo di negoziazione e di conclusione degli accordi in materia di agevolazione dei visti e di riammissione con la Georgia;

14.  ammette che non è stata adottata alcuna azione da parte dell'Unione europea per porre fine all'embargo russo sui prodotti georgiani, derivante dalla volontà delle autorità russe di esercitare pressione politica sul governo appena eletto, causando conseguenze economiche e riducendo il tenore di vita a motivo della chiusura del più grande mercato della Georgia; suggerisce di includere la questione dell'embargo nel prossimo Vertice Unione europea-Russia;

15.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Presidente in carica, al Segretario generale delle Nazioni Unite, all'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, al Presidente e al parlamento della Georgia, alle autorità de facto in Ossezia meridionale e in Abhasia nonché alla Duma di Stato e al Presidente della Federazione russa.