PROPOSTA DI RISOLUZIONE
14.1.2008
a norma dell'articolo 103, paragrafo 2, del regolamento
da Valdis Dombrovskis Colm Burke, Maria Martens, Filip Kaczmarek e Horst Posdorf
a nome del gruppo PPE-DE
sulla situazione in Kenya
B6‑0033/2008
Risoluzione del Parlamento europeo sulla situazione in Kenya
Il Parlamento europeo,
– visto l'accordo di partenariato fra i membri del gruppo di Stati africani, caraibici e del Pacifico, da un lato e la Comunità europea e i suoi Stati membri, dall'altro firmato a Cotonou il 23 giugno 2000 (accordo di Cotonou), ed emendato a Lussemburgo il 25 giugno 2005, in particolare gli articoli 8 e 9,
– visti gli orientamenti della Carta africana sugli orientamenti in materia di diritti umani e dei popoli sullo svolgimento di elezioni democratiche,
– vista la dichiarazione dell'Unione africana sui principi che disciplinano le elezioni democratiche in Africa (2002),
– vista la "Dichiarazione dei principi per l'osservazione internazionale delle elezioni" e il "Codice di condotta per gli osservatori internazionali di elezioni", ricordati alle Nazioni Unite il 27 ottobre 2005,
– vista la dichiarazione preliminare della missione di monitoraggio elettorale dell'Unione europea (EUEOM) in Kenya del 1° gennaio 2008,
– vista la dichiarazione della Presidenza UE a nome dell'Unione europea sulle elezioni presidenziali in Kenya dell'8 gennaio 2008,
– visto l'articolo 103, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che a norma dell'articolo 9 dell'accordo di partenariato ACP-UE "il rispetto integrale dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, compreso il rispetto dei diritti civili fondamentali, la democrazia fondata sullo Stato di diritto e un sistema di governo trasparente e responsabile sono parte integrante di uno sviluppo sostenibile",
B. considerando che le elezioni generali in Kenya del 2007 non hanno rispettato le basilari norme internazionali e regionali per elezioni democratiche e sono state seguite da rivolte e tensioni etniche che hanno causato la morte di quasi 500 persone,
C. considerando che a seguito dei disordini diverse centinaia di migliaia di persone hanno dovuto fuggire dalle proprie abitazioni, mentre la Croce Rossa keniota stima che nei recenti scontri vi sono stati oltre 250.000 sfollati, soprattutto dalle città di Eldoret, Kericho e Kisumu,
D. considerando che queste elezioni non sono state all'altezza delle speranze e delle aspettative del popolo keniota che si era impegnato con entusiasmo nel processo elettorale con un'ampia affluenza alle urne in modo pacifico e paziente,
E. considerando che durante la campagna elettorale sono state generalmente rispettate le libertà di associazione, di espressione e di assemblea; considerando tuttavia che la campagna elettorale è stata contraddistinta anche da divisioni etnico-politiche che hanno contribuito alla situazione instabile in vista delle elezioni,
F. considerando che la comunità internazionale non ha prestato sufficiente attenzione a queste sottese questioni etniche e deve quindi prendere in considerazione questo argomento in qualsiasi futuro impegno di mediazione nell'attuale crisi keniota,
G. considerando che la commissione elettorale del Kenya ha seguito l'aspetto logistico e tecnico delle elezioni, ha migliorato l'accesso ai centri di iscrizione alle liste elettorali e ha formato il personale addetto ai seggi elettorali,
H. considerando tuttavia che l'ECK non ha dimostrato di possedere i requisiti di imparzialità, trasparenza e confidenzialità che sono indispensabili in elezioni democratiche, il che ha comportato irregolari procedure di nomina dei commissari ECK,
I. considerando che gli osservatori dell'EUEOM erano accolti da competenti autorità ai seggi elettorali ove le votazioni si svolgevano in modo ordinato,
J. considerando tuttavia che agli osservatori dell'EUEOM, non ricevendo un analogo accesso ai centri di verifica, hanno concluso che la mancanza di trasparenza e di adeguate procedure di sicurezza hanno gravemente pregiudicato la credibilità dei risultati presidenziali;
K. considerando che le affluenze superiori al 90% registrate in taluni seggi elettorali hanno indotto la ECK a formulare dubbi circa queste cifre irrealisticamente elevate,
L. considerando che i giornalisti che hanno presenziato alla proclamazione delle elezioni presidenziali il 30 dicembre 2007 sono stati poi espulsi dalla sala riunione,
M. considerando che l'EUEOM ha concluso che in generale la procedura elettorale prima dell'affissione dei risultati è stata gestita bene e che le elezioni parlamentari sono state coronate da successo,
N. considerando tuttavia che l'EUEOM ha concluso che la fase di scrutinio delle elezioni presidenziali mancava di credibilità e ha quindi espresso dubbi sull'accuratezza dei risultati,
O. considerando che il ministro delle finanze Amos Kimunyu ritiene che gli sconvolgimenti politici costeranno all'economia keniota un miliardo di dollari,
P. considerando che il presidente ganese John Kufuor si è recato in Kenya l'8 gennaio per mediare fra il presidente in carica Mwai Kibaki e il leader dell'opposizione Raila Odinga in vista di trovare una soluzione politica,
Q. considerando che l'8 gennaio il presidente in carica Mwai Kibaki ha nominato 17 membri del suo gabinetto violando effettivamente un negoziato tripartito,
R. considerando che il presidente in carica Mwai Kibaki ha proposto colloqui bilaterali con l'opposizione, proposta respinta da Raila Odinga,
S. considerando che quattro ex presidenti africani di Botswana, Mozambico, Tanzania e Zambia si sono recati in Kenya e hanno lanciato appelli ai kenioti affinché sospendessero gli scontri e unissero le forze per tenere assieme il loro paese,
T. considerando che il Kenya si è impegnato per il buon governo, i diritti umani e lo Stato di diritto nell'ambito dell'accordo di partenariato di Cotonou,
U. considerando che non sono state sufficientemente prese in considerazione le raccomandazioni fatte dalla missione di osservazione delle elezioni del 2002, ivi compresa la dimensione e i confini dei collegi elettorali per le elezioni legislative e che il mandato dei commissari ECK debba avere una durata di sei mesi dopo le elezioni generali in modo da consentire l'indipendenza e la professionalità dell'autorità elettorale;
1. condanna le tragiche perdite di vite umane e la critica situazione umanitaria e invita urgentemente quindi tutte le pertinenti autorità e le parti in causa a fare il massimo per riportare la pace nel paese, garantire il rispetto dei diritti umani e lo Stato di diritto;
2. sottoscrive le conclusioni presentate dall'EUEOM nella sua dichiarazione preliminare;
3. deplora che, nonostante le elezioni parlamentari si siano svolte abbastanza bene, i risultati delle elezioni presidenziali non possono essere considerati credibili a seguito delle notizie diffuse sui brogli elettorali;
4. deplora che nonostante tali risultati irregolari, il presidente in carica Mwai Kibaki abbia respinto l'offerta di mediazione del presidente John Kufuor e abbia nominato i membri del suo governo;
5. chiede al proposito al presidente in carica Mwai Kibaki di rispettare gli impegni democratici del suo paese contenuti negli orientamenti della Carta africana dei diritti umani e del popolo relativi a elezioni libere e democratiche,
6. sollecita entrambe le parti ad impegnarsi con urgenza in un'azione remediale attraverso negoziati con la partecipazione di un mediatore internazionale;
7. plaude al proposito ai colloqui bilaterali svolti il 9 gennaio fra il presidente John Kufuor e i due leader politici, ma sottolinea che questo non è sufficiente e che entrambe le parti devono impegnarsi con urgenza in un dialogo costruttivo;
8. sollecita inoltre le autorità keniote a svolgere indagini sulle irregolarità nelle elezioni in modo urgente, approfondito e trasparente e ad adottare immediatamente azioni per ovviare a tale situazione facendo sì che i responsabili di tale irregolarità rispondano delle loro azioni;
9. chiede misure concrete per creare una commissione elettorale assolutamente imparziale in modo che in futuro possa svolgere meglio libere elezioni democratiche;
10. deplora che le elezioni generali del 2007 non abbiano colto l'opportunità di consolidare e sviluppare ulteriormente il processo elettorale e democratico;
11. chiede alla dirigenza dei partiti politici di assumersi la responsabilità di prevenire ulteriori violenze nel paese, di dimostrare l'impegno nello Stato di diritto e di garantire il rispetto dei diritti umani;
12. è profondamente preoccupato delle ripercussioni sociali dell'attuale crisi economica e dell'effetto deleterio sullo sviluppo socioeconomico del paese;
13. chiede alle pertinenti autorità di ripristinare immediatamente le trasmissioni in diretta;
14. sollecita il governo keniota a risanare in profondità la corruzione che ha pregiudicato la governance in gran parte del paese, specialmente a livello statale e locale;
15. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione,ai governi degli Stati membri, al governo del Kenya, ai copresidenti dell'Assemblea parlamentare mista ACP-UE, ai presidenti della Commissione e del Consiglio esecutivo dell'Unione africana.