PROPOSTA DI RISOLUZIONE
28.4.2008
a norma dell'articolo 103, paragrafo 2, del regolamento
da Jonathan Evans, Elmar Brok, Corien Wortmann-Kool, Malcolm Harbour, Alexander Radwan, Robert Sturdy, James Elles, Andreas Schwab e Urszula Gacek
a nome del gruppo PPE-DE
sul Consiglio economico transatlantico
B6‑0210/2008
Risoluzione del Parlamento europeo sul Consiglio economico transatlantico
Il Parlamento europeo,
– viste segnatamente la sua risoluzione del 25 aprile 2007 sulle relazioni transatlantiche e le sue risoluzioni del 1° giugno 2006 sulle relazioni economiche UE-USA e sull'Accordo di partenariato transatlantico UE-USA,
– vista la sua risoluzione del 26 settembre 2007 sulla sicurezza dei prodotti e in particolare dei giocattoli,
– visto il risultato del vertice UE-USA svoltosi il 30 aprile 2007 a Washington DC, in particolare il suo Quadro per l'avanzamento dell'integrazione economica transatlantica tra l'Unione europea e gli Stati Uniti d'America,
– viste la dichiarazione comune e la relazione interlocutoria approvate nella prima riunione del Consiglio economico transatlantico (CET) il 9 novembre 2007,
– visto l'articolo 103, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che il Parlamento europeo e il Congresso USA hanno entrambi costantemente caldeggiato il completamento del mercato transatlantico entro il 2015,
1. sottolinea che uno stretto partenariato transatlantico è lo strumento fondamentale per strutturare la globalizzazione nell'interesse di valori comuni e nella prospettiva di un equo ordine economico e politico globale; ribadisce il proprio punto di vista secondo cui un mercato transatlantico funzionante e competitivo costituisce la base su cui ancorare fermamente il partenariato transatlantico in modo da consentire all'Unione europea e agli Stati Uniti di affrontare congiuntamente sfide economiche e politiche globali;
2. appoggia fermamente il processo di rafforzamento dell'integrazione economica transatlantica avviato nel vertice UE-USA del 2007 con l'adozione del "Quadro per l'avanzamento dell'integrazione economica transatlantica tra l'UE e gli USA" e l'istituzione del Consiglio economico transatlantico (CET) che deve verificare e promuovere gli sforzi delineati nel quadro;
3. sottolinea la necessità di elaborare un breve documento, cui accordare un'ampia diffusione, che definisca i motivi essenziali per un completamento quanto più rapido possibile del mercato transatlantico nonché le modalità con cui esso andrebbe effettivamente attuato;
4. si compiace del fatto che la Commissione, su raccomandazione del Parlamento europeo stesso, abbia deciso di far realizzare uno studio sugli ostacoli da eliminare per completare il mercato transatlantico; ritiene che tale documento dovrebbe avere un'ampia diffusione su entrambe le sponde dell'Atlantico; rileva che si dovrebbe procedere ad un esercizio di seguito più dettagliato cui dovrebbe partecipare finanziariamente la parte americana;
5. ritiene che per il vertice UE-USA del 2009 entrambe le amministrazioni dovrebbero elaborare una tabella di marcia dettagliata su come onorare l'impegno a lungo termine di realizzare il mercato transatlantico, settore per settore; ritiene che tale tabella di marcia dovrebbe avere la forma di un programma rinnovabile relativo ai prossimi tre anni, cioé in vigore dal 2009 al 2012, fissando al 2015 la data definitiva;
6. valuta positivamente i progressi finora realizzati dal CET nell'assumersi la responsabilità politica per individuare priorità e preparare la strada ad accordi sulla rimozione degli ostacoli al commercio e agli investimenti e sulla promozione della competitività sul mercato transatlantico;
7. ritiene che i risultati realizzati dal CET fin dalla sua istituzione stiano a dimostrare che il mercato transatlantico non si può costruire solo sull'attività amministrativa ma che il raggiungimento di questo obiettivo necessita di un forte e continuo orientamento politico; incoraggia il CET a continuare con determinazione ad esplicare i propri sforzi;
8. sottolinea l'urgente necessità di dare impulso a questo processo negli anni elettorali 2008 e 2009, garantendo che entrambi i partner continuino a progredire rapidamente verso la realizzazione di obiettivi comuni e che gli esecutivi delle due parti continuino ad impegnarsi per il raggiungimento dell'obiettivo finale;
9. rileva il ruolo fondamentale del Congresso USA e del Parlamento europeo nel conferire tale impulso e il fatto che solo i legislatori possono eliminare gli ostacoli non tariffari;
10. invita pertanto le leadership dell'Unione europea e degli Stati Uniti e i copresidenti del CET a tener conto di tale fondamentale ruolo dei legislatori per il successo a lungo termine del processo e li sollecita a coinvolgere i rappresentanti del Dialogo legislativo transatlantico in modo completo e diretto nell'attività del CET; riconosce al contempo l'importanza che i rappresentanti delle imprese e dei consumatori hanno nel fornire argomenti di riflessione e il contributo di esperti all'attività del CET; ritiene tuttavia che tale ruolo consultivo vada differenziato da quello legislativo del Congresso USA e del Parlamento europeo stesso;
11. rileva l'istituzione di un Gruppo di consulenti, costituito da rappresentanti del Dialogo legislativo transatlantico, del Dialogo commerciale transatlantico e del Dialogo transatlantico dei consumatori; plaude al contributo di legislatori e parti interessate al successo della prima riunione CET svoltasi nel novembre 2007;
12. ribadisce la propria volontà di rafforzare il dialogo tra entrambi i parlamenti e chiede un loro tempestivo coinvolgimento, in particolare per quanto riguarda qualsiasi futura norma messa a punto da organi di autoregolamentazione globali, al fine di affrontare in una fase precoce questioni attinenti alla responsabilità politica;
13. sottolinea che la realizzazione di progressi concreti, in particolare nei settori delle norme di rendicontazione, del commercio di valori mobiliari, della riassicurazione, della sicurezza delle importazioni, della dichiarazione di conformità da parte dei fornitori e dell'importazione di pollame sottoposto a trattamenti di riduzione degli agenti patogeni costituiscono le priorità per la riunione del CET della primavera 2008; ritiene tuttavia importante rilevare nella presente risoluzione numerose altre questioni sostanziali che il CET dovrà affrontare in futuro;
14. invita la Commissione a informare il Parlamento europeo in merito ai risultati dello studio avviato per individuare i vantaggi della rimozione degli ostacoli al commercio e agli investimenti transatlantici, attesa nel 2008; invita la Commissione a garantire che i risultati degli studi sulla realizzazione del mercato transatlantico siano discussi con le competenti commissioni parlamentari prima di trarre qualsiasi conclusone politica per future raccomandazioni al CET;
Servizi finanziari
15. appoggia l'approccio delineato nel regolamento della Commissione (CE) n. 1569/2007 del 21 dicembre 2007 che stabilisce un meccanismo per determinare l'equivalenza dei principi contabili applicati dagli emittenti di titoli di paesi terzi conformemente alle direttive 2003/71/CE e 2004/109/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e nella lettera del 26 settembre 2007 della Commissione alla SEC sulle "Norme proposte per quanto riguarda l'accettazione da parte di emittenti privati esteri di informazioni finanziarie preparate conformemente a principi contabili internazionali senza riconciliazione con i GAAP statunitensi" nonché nella propria risoluzione sullo stesso argomento che sottolinea in particolare come "la decisione della Commissione comporterà comunque il diritto per gli emittenti dell'UE di utilizzare in qualsiasi paese terzo gli IFRS conosciuti dall'Unione europea";
16. ritiene che il riconoscimento reciproco dei mercati dei valori mobiliari tra gli Stati Uniti e l'Unione europea costituirebbe un importante progresso per il miglioramento dell'efficienza del mercato transatlantico agevolando l'accesso dell'UE e degli USA ad un mercato transatlantico più ampio e approfondito; sottolinea tuttavia che tale progetto deve essere il risultato di un accordo bilaterale e che gli Stati Uniti e l'Unione europea dovrebbero concludere un accordo quadro che tenga pienamente conto della normativa europea sulla vigilanza dei mercati finanziari; rileva che la Commissione non dovrebbe consentire la conclusione di accordi bilaterali tra gli Stati membri e gli USA in quanto ciò comprometterebbe le condizioni uniformi adottate nell'Unione europea;
17. sottolinea che la salvaguardia della stabilità finanziaria è della massima importanza; ricorda il ruolo dell'FMI al riguardo; ritiene inoltre, in considerazione delle carenze messe in luce dalle turbolenze finanziarie, che una più forte cooperazione tra le autorità di vigilanza degli USA e dell'Unione europea sia di importanza fondamentale;
18. si compiace dell'approccio del Forum per la stabilità finanziaria (FSF) e dell'FMI volto a mettere a punto una diagnosi comune per quanto concerne le turbolenze finanziarie e attende le conclusioni e le raccomandazioni politiche del gruppo di lavoro FSF sul mercato e la resilienza istituzionale; ritiene tuttavia che tali conclusioni dovrebbero essere solo complementari e non dovrebbero sostituire le riflessioni e le decisioni in merito ad adeguate risposte politiche dell'UE e degli USA;
19. chiede agli Stati Uniti di tener informata l'Unione europea in merito ai progressi concernenti l'attuazione del quadro di Basilea II negli USA stessi; ricorda l'importanza di un approccio coordinato al momento di mettere a punto o modificare norme globali per gli operatori dei mercati finanziari attivi a livello internazionale; ritiene al riguardo che l'attuazione di Basilea II negli USA sia di estrema importanza per tutelare condizioni globalmente uniformi;
Commercio UE-USA – Cooperazione regolamentare
20. sottolinea che la sicurezza dei prodotti importati dovrebbe costituire una priorità nell'ambito del CET; ritiene che la fiducia generale in un ambiente commerciale aperto verrà sostenuta dalla popolazione solo nel caso ne venga rispettata la salute e la sicurezza; propone che il CET lavori su uno strumento di cooperazione vincolante che strutturi e agevoli la condivisione di informazioni sulla sicurezza dei prodotti e lo sviluppo di un programma comune di azioni di cooperazione; invita la Commissione e il Consiglio a rafforzare la cooperazione doganale e tra autorità di vigilanza del mercato dell'UE e degli USA al fine di garantire che i controlli alle frontiere esterne siano atti ad evitare che prodotti pericolosi, in particolare giocattoli pericolosi, raggiungano i consumatori; invita gli USA e gli Stati membri dell'UE a garantire una rigorosa applicazione delle norme in materia di sicurezza dei prodotti e in particolare dei giocattoli, e più rigorose ispezioni a livello nazionale; sottolinea la necessità di una stretta cooperazione UE-USA volta a garantire che la Cina e altri paesi terzi elevino i loro standard di produzione per rispondere ai requisiti di sicurezza UE/USA, in particolare per quanto concerne i giocattoli;
21. rileva che il commercio sicuro è particolarmente importante in un'economia globale sempre più integrata; sollecita la Commissione a continuare ad adoperarsi per garantire che la regolamentazione degli USA che prevede di sottoporre a scansione tutti i container destinati al loro territorio sia modificata attraverso una cooperazione basata sul riconoscimento reciproco di "operatori economici autorizzati" e di standard di sicurezza concordati dall'Organizzazione mondiale delle dogane (C-TPAT, Quadro SAFE), e invita la Commissione a sostenere una strategia che riconosca l'importante ruolo di armatori e agenti europei su scala mondiale; invita la Commissione a valutare i costi potenziali delle misure concernenti la scansione di tutti i container del trasporto marittimo destinati al territorio degli Stati Uniti per quanto concerne le imprese e l'economia dell'Unione europea, nonché il potenziale impatto sulle operazioni doganali;
22. invita la Commissione a negoziare nel quadro del CET, se del caso, norme globali comuni; ritiene che l'applicazione di standard di sicurezza comuni nel settore automobilistico (regolamento tecnico globale UN-ECE) ridurrebbe notevolmente i costi sostenuti dall'industria automobilistica che occupa molte persone sia nell'Unione europea che negli USA;
23. invita la Commissione a portare avanti l'adozione formale di procedure per il riconoscimento reciproco di dichiarazioni di conformità quanto ai prodotti soggetti a test obbligatori da parte di terzi, in particolare gli ICT e le apparecchiature elettriche;
24. continua a sostenere la Commissione nei suoi sforzi volti a raggiungere, su base di reciprocità, un accordo sui prodotti importati da etichettare sia ricorrendo al sistema di misurazione imperiale che a quello metrico decimale e insiste sulla necessità di accettare unità di misura concordate in base a standard internazionali, in particolare prodotti etichettati solo in base al sistema metrico decimale dagli USA; ritiene che tale sforzo aumenterebbe l'economia di scala per le compagnie europee, statunitensi e di paesi terzi e andrebbe segnatamente a vantaggio delle PMI;
25. sostiene la Commissione nei suoi sforzi volti a negoziare accordi di riconoscimento reciproco al fine di ridurre gli ostacoli al commercio; ritiene che gli accordi di riconoscimento reciproco andranno a vantaggio di entrambe le parti creando un ambiente regolamentare più prevedibile e comune;
26. invita la Commissione e il Consiglio a rafforzare la cooperazione tra UE e USA sulla base di un sistema globalmente armonizzato di classificazione ed etichettatura delle sostanze e dei composti (GHS) in relazione all'applicazione di criteri internazionali concordati dal Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite; ritiene che un obiettivo importante del sistema sia quello di agevolare il commercio e insiste di conseguenza sul fatto che il GHS venga attuato contemporaneamente e in modo compatibile nell'Unione europea e negli Stati Uniti;
Questioni agricole
27. chiede una soluzione urgente per quanto concerne le discussioni in corso sul divieto di importazione nell'Unione europea dagli Stati Uniti di pollame soggetto a trattamenti di riduzione degli agenti patogeni; riconosce la necessità di un adeguato parere scientifico che ponga l'accento sulla tutela e l'informazione del consumatore;
28. ritiene che la decisione comunitaria di vietare l'importazione di bovini trattati con ormoni sia stata pienamente giustificata da studi scientifici e invita gli Stati Uniti ad eliminare senza indugio le loro sanzioni sulle merci europee;
29. rileva l'importanza di una procedura unica di autorizzazione per tutti gli alimenti e i mangimi contenenti OGM, conformemente al principio di precauzionalità, nonché la rilevanza dell'etichettatura e della tracciabilità degli OGM al fine di consentire ai consumatori di procedere ad una scelta informata;
30. chiede un dialogo sulle modifiche che si registrano nelle condizioni dei mercati agricoli, sottolineando la fluttuazione dei prezzi, la legge agraria USA (Farm Bill), i pagamenti anticiclici, la crescente importanza dello sviluppo rurale e lo strumento di conformità incrociata;
Cooperazione nelle politiche in materia di energia, industria e ricerca scientifica
31. chiede il rafforzamento della cooperazione strategica transatlantica nel settore delle politiche in materia di energia, industria e ricerca scientifica; sottolinea l'importanza della questione energetica nel cui ambito va appoggiata la diversificazione delle fonti energetiche e delle vie di approvvigionamento, va garantita la sicurezza energetica e delle infrastrutture, vanno promosse le politiche di sicurezza energetica basate sul mercato e vanno accelerati gli investimenti in un uso più pulito ed efficiente delle fonti di energia fossile;
32. sottolinea la necessità di promuovere la cooperazione regolamentare e scientifica tra l'UE e gli Stati Uniti sui biocarburanti e la biomassa, potenziando le fonti di combustibile alternative e sostenibili per il settore dei trasporti su base comune; appoggia il CET perché continui il suo lavoro volto a individuare standard comuni con il Brasile in materia di biocarburante; rileva tuttavia l'importante questione della tensione esistente tra produzione di biocarburante e biomassa (energia) e produzione alimentare e quindi sicurezza alimentare;
OMC, Agenda di sviluppo di Doha
33. invita la Commissione ad adoperarsi per garantire che il CET contribuisca a giungere ad una conclusione positiva dell'Agenda di sviluppo di Doha; considera la predominanza dell'UE e degli USA nel commercio mondiale (attualmente il 60% del totale) come un fattore positivo per il sistema di commercio mondiale e il suo quadro comune;
34. raccomanda che la Commissione valuti se una procedura bilaterale di composizione delle controversie commerciali possa rivestire interesse per il CET; rileva in proposito che, nonostante le controversie commerciali abbiano riguardato solo il 2% circa degli scambi commerciali tra gli UE e gli USA, alcune di esse sono estremamente costose e disturbanti;
35. raccomanda alla Commissione di discutere nell'ambito del CET sul modo in cui si possa raggiungere una maggiore coerenza tra accordi commerciali bilaterali e norme multilaterali OMC, al fine di garantire un sistema commerciale internazionale più armonioso e semplice per tutti; sollecita la Commissione a discutere su come si possa raggiungere un maggiore allineamento tra UE e USA per quanto attiene alla firma di accordi bilaterali con paesi terzi su cosidette tematiche economiche "soft", come il commercio e l'ambiente, standard commerciali e sociali, norme commerciali e diritto del lavoro;
36. sottolinea che l'accordo di Doha dell'OMC deve includere un accordo sulla proprietà intellettuale in cui le indicazioni geografiche e il riconoscimento delle questioni non commerciali siano criteri importanti;
37. ritiene che qualora l'Agenda di sviluppo di Doha non dovesse essere completata entro la fine di quest'anno, il modello del mercato transatlantico per quanto concerne la cooperazione regolamentare al fine della eliminazione graduale degli ostacoli non tariffari potrebbe essere essenziale per garantire il mantenimento dell'impulso volto a creare una crescita economica globale;
38. invita la Commissione a sviluppare urgentemente un approccio globale alle preoccupazioni non commerciali europee nei colloqui commerciali mondiali in particolare sulla questione del riconoscimento e della protezione delle indicazioni geografiche, sul benessere degli animali e sulle condizioni sanitarie degli animali e dei prodotti vegetali importati, così da prevenire una concorrenza iniqua nei confronti dei produttori europei;
39. invita la Commissione a chiedere che il CET elabori una relazione interlocutoria sulle attività di cooperazione in materia di applicazione del diritto di proprietà intellettuale, compreso l'annuncio di ulteriori azioni da adottare per rafforzare la cooperazione nella lotta contro la contraffazione e la pirateria; chiede una chiara tabella di marcia per individuare gli sforzi volti ad agevolare il riconoscimento reciproco internazionale del diritto dei brevetti; chiede al CET di appoggiare l'esito dell'accordo TRIPS per quei paesi che non dispongono di capacità produttive in relazione ai prodotti farmaceutici;
Sviluppo regionale
40. sottolinea l'impatto positivo che gli ulteriori progressi nell'integrazione economica transatlantica potrebbero avere sullo sviluppo regionale sostenibile e ritiene che tali progressi contribuiscano agli sforzi volti all'attuazione della strategia di Lisbona e al passaggio ad una coesione sociale, economica e territoriale; chiede in tale contesto agli organi responsabili dell'UE di garantire che tali progressi contribuiscano ad uno sviluppo armonioso ed equilibrato di tutti i territori dell'UE e di tener conto del principio europeo dell'accesso universale ai servizi di interesse generale;
41. nota che il CET sta cominciando a discutere su questioni concernenti indirettamente i paesi terzi; propone di mettere a punto un approccio comune per quanto concerne questioni specifiche relative a determinati paesi terzi;
42. ritiene, in tale contesto, che sia giunto il momento di cominciare a formulare un approccio comune alla strategia in materia di sicurezza da entrambe le parti dell'Atlantico, non da ultimo alla luce del fatto che la NATO sta ridefinendo la propria concezione di strategia;
Futuro dell'Agenda del Dialogo legislativo transatlantico (DLT)
43. invita il Dialogo legislativo transatlantico a includere nella sua agenda per le prossime riunioni dibattiti sulla regolamentazione degli USA sulla scansione dei container destinati al loro territorio al fine di garantire che si venga a creare una maggiore comprensione specifica tra il Parlamento europeo e il Congresso USA sull'argomento; sottolinea anche la necessità di riflettere nell'ambito del DLT su un'Agenda post-Doha dell'OMC e di discutere in materia di diritti umani e clausole attinenti ai diritti ambientali e sociali negli accordi commerciali bilaterali, traendo, tra l'altro, insegnamento dal recentissimo accordo bilaterale degli Stati Uniti con il Perù che contiene disposizioni dettagliate e applicabili in materia di standard del lavoro;
44. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.