Proposta di risoluzione - B6-0283/2008Proposta di risoluzione
B6-0283/2008

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

28.5.2008

presentata a seguito di dichiarazioni del Consiglio e della Commissione
a norma dell'articolo 103, paragrafo 2, del regolamento
da José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, Stefano Zappalà, Jacek Saryusz-Wolski, Karl von Wogau e Jonathan Evans
a nome del gruppo PPE-DE
sul vertice UE-USA

Procedura : 2008/2530(RSP)
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B6-0283/2008
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B6-0283/2008
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B6‑0283/2008

Risoluzione del Parlamento europeo sul vertice UE-USA

Il Parlamento europeo,

–  viste le sue precedenti risoluzioni sulle relazioni transatlantiche, in particolare le due risoluzioni del 1° giugno 2006 sul miglioramento delle relazioni UE-USA nel quadro dell'Accordo di partenariato transatlantico[1] e sulle relazioni economiche transatlantiche UE-USA[2], nonché la sua risoluzione del 25 aprile 2007[3],

–  viste le dichiarazioni UE-USA sulla lotta contro il terrorismo e il rafforzamento della cooperazione reciproca in relazione alla non proliferazione e alla lotta contro il terrorismo, del 26 giugno 2004 e del 20 giugno 2005,

–  visto l'esito del vertice UE-USA tenutosi il 30 aprile 2007 a Washington D.C.,

–  vista la dichiarazione comune del 63° Dialogo legislativo transatlantico dell'ottobre 2007,

–  visto l'esito della riunione del Consiglio dell'Atlantico del Nord tenutasi a Bucarest il 3 aprile 2008,

–  visto il prossimo vertice UE-USA previsto per il 10 giugno 2008, a Brdo, in Slovenia,

–  visto l'articolo 103, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.  considerando che il partenariato fra l'Unione europea e gli Stati Uniti, basato sulla condivisione dei valori della libertà, della democrazia, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, costituisce la chiave di volta della sicurezza e della stabilità nell'area euro-atlantica,

B.  considerando che è necessario promuovere la libertà e la democrazia nel mondo e affrontare le sfide che esse pongono, quali la sicurezza internazionale, l'eliminazione della povertà, la promozione dello sviluppo, la necessità di sforzi di disarmo a livello mondiale, la protezione dei diritti umani, la prevenzione dei rischi per la salute a livello globale, le questioni ambientali, la sicurezza energetica, la lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata e la non proliferazione delle armi di distruzione di massa,

C.  considerando che è nell'interesse di entrambe le parti affrontare all'unisono le minacce e le sfide comuni, sulla base dei trattati internazionali esistenti e dell'opera efficace delle istituzioni internazionali, in particolare del sistema delle Nazioni Unite in conformità della Carta delle Nazioni Unite,

D.  considerando che, come chiarisce la strategia europea di sicurezza, il partenariato transatlantico e la NATO sono molto importanti per la sicurezza collettiva,

E.  considerando che il mercato transatlantico costituisce la più grande relazione bilaterale commerciale e di investimento del mondo, che dà lavoro a 14 milioni di persone nell'UE e negli Stati Uniti, rappresenta il 40% del commercio mondiale e continua a fungere da motore dell'economia mondiale,

F.  considerando che intrattenere relazioni economiche transatlantiche cooperative è nell'interesse sia dell'Unione europea che degli Stati Uniti e che il rafforzamento del mercato transatlantico richiede una leadership politica coerente; sostiene il lavoro svolto dal Consiglio economico transatlantico e auspica che esso diventi uno dei fondamenti delle relazioni UE-USA,

1.  invita l'Unione europea e gli Stati Uniti a una più stretta cooperazione in un ampio ventaglio di settori di interesse comune, in particolare nei Balcani occidentali, in Medio Oriente, in Iran, in Afghanistan e in Africa e raccomanda di promuovere un approccio comune per quanto concerne le relazioni con altri importanti attori geopolitici quali Cina, India, Giappone, America latina e Russia;

2.  sollecita le parti a potenziare i loro sforzi comuni intesi a promuovere la pace, la prosperità e il progresso in Medio Oriente sulla base delle iniziative successive intraprese dal Quartetto in linea con la Road Map, garantendo in ogni fase una presenza e costante e forte del Quartetto e un dialogo di alto livello; sottolinea l'importanza di un approccio comune nei confronti dell'Autorità palestinese, incentrato sui principi della non violenza, sul riconoscimento dello Stato di Israele e sull'accettazione degli impegni e degli accordi precedenti, inclusa la Road Map; chiede a Israele e all'Autorità palestinese di evitare azioni unilaterali che potrebbero pregiudicare l'obiettivo ultimo di istituire due Stati democratici, Israele e Palestina, che coesistano uno accanto all'altro in pace e sicurezza; chiede all'Autorità palestinese di fare il possibile per evitare azioni terroristiche e a Israele di porre fine all'espansione delle colonie sul suolo palestinese; è fiducioso che il nuovo rappresentante del Quartetto ed ex Primo ministro Tony Blair, grazie a un maggiore sforzo diplomatico in vista della riunione internazionale di novembre, possa realmente modificare la situazione sul campo;

3.  plaude alla stretta cooperazione tra l'Unione europea e gli Stati Uniti sulla questione del nucleare iraniano, che ha portato all'adozione, il 3 marzo 2008, della risoluzione 1803 da parte del Consiglio di sicurezza dell'ONU, la quale impone nuovi sanzioni all'Iran; deplora che l'Iran non si sia ancora conformato ai suoi obblighi internazionali concernenti la sospensione di tutte le attività di arricchimento e ritrattamento e invita entrambe le parti a continuare a cooperare per conseguire una soluzione negoziale a lungo termine su tale questione; invita gli Stati Uniti, in seguito al successo diplomatico conseguito nei negoziati con la Corea del Nord, a partecipare direttamente ai negoziati con l'Iran di concerto con l'UE, poiché gli Stati Uniti sono in grado di offrire garanzie di sicurezza supplementari nel quadro di un sistema di sicurezza globale a livello regionale sostenuto dal forte impegno di entrambe le parti;

4.  invita a un'azione concertata nei confronti della Cina, in particolare per quanto riguarda la necessità di individuare urgentemente strumenti atti a promuovere la democrazia in tale paese, allentare la tensione nelle relazioni con i paesi vicini e facilitare il dialogo tra le autorità di Pechino e il Dalai Lama per conseguire progressi concreti sulla questione del Tibet;

5.  sottolinea l'impegno comune dispiegato attualmente a favore della sicurezza e della stabilità regionali in tutta l'area dei Balcani; plaude all'intervento rapido, imparziale ed efficace della KFOR di fronte alla recente ondata di violenza scoppiata in Kosovo e sottolinea la necessità che la KFOR resti in Kosovo, ai sensi della risoluzione 1244 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, al fine di garantire un ambiente sicuro e la libertà di movimento per tutte le persone e tutti i rappresentanti internazionali presenti in Kosovo; sottolinea in tale contesto il ruolo importante che l'UE sta svolgendo in Kosovo; plaude all'avvio della missione di giustizia e polizia Eulex per il Kosovo e insiste sulla necessità di una presenza di Eulex su tutto il territorio del Kosovo;

6.  sottolinea che la sicurezza a livello euro-atlantico e, su un piano più ampio, internazionale è strettamente legata al futuro dell'Afghanistan quale Stato pacifico e democratico, rispettoso dei diritti umani e libero dalla minaccia del terrorismo; plaude pertanto all'impegno forte e a lungo termine della NATO nei confronti dell'Afghanistan, come sottolineato nella "nuova visione strategica" dell'ISAF, nonché all'approccio globale adottato dalla comunità internazionale, che riunisce gli sforzi civili e militari, inclusa la missione di polizia dell'UE, la quale fa parte dell'impegno complessivo dell'UE a favore dell'Afghanistan e di un approccio coordinato dell'UE, che a sua volta comprende una guida politica locale fornita dal rappresentante speciale dell'UE e uno sforzo di ricostruzione gestito, tra l'altro, dalla Commissione; deplora che uno Stato membro della NATO continui a bloccare una cooperazione efficace tra l'UE e la NATO in Afghanistan, privando in tal modo la missione dell'UE del supporto essenziale della NATO in materia di intelligence e di sicurezza;

7.  sottolinea l'importanza della NATO, che rimane il forum essenziale per le consultazioni tra Europa e Stati Uniti sulla sicurezza, e della politica estera e di sicurezza dell'UE nel rafforzare la capacità dell'Unione di far fronte alle sfide attuali ed emergenti del 21° secolo in materia di sicurezza; plaude alle osservazioni del Presidente degli Stati Uniti Bush in occasione del vertice NATO a Bucarest, in cui ha sottolineato che la costruzione di un'alleanza NATO forte richiede anche un'adeguata capacità di difesa da parte dell'Europa e ha pertanto incoraggiato i suoi partner europei ad aumentare gli investimenti nella difesa per sostenere le operazioni della NATO e dell'UE e che gli americani e gli europei sono più forti e più efficaci quando agiscono insieme; raccomanda a tal fine di sviluppare le relazioni esistenti in materia di sicurezza tra la NATO e l'UE, rispettando nel contempo la natura indipendente delle due organizzazioni;

8.  è del parere che la proliferazione dei missili balistici rappresenti una minaccia crescente per il territorio e le nazioni dell'UE e che un sistema di difesa missilistico faccia parte di una risposta più ampia per rispondere a tale minaccia; riconosce pertanto il sostanziale contributo alla protezione dell'UE dai missili balistici di lunga gittata che sarà apportato dal previsto dispiegamento di sistemi di difesa antimissile USA in Europa; plaude al sostegno dei piani USA offerto dal vertice NATO a Bucarest, nonché alla decisione di quest'ultimo di estendere il sistema alle zone in Europa che non sarebbero coperte dagli attuali piani statunitensi; invita la NATO a valutare, in stretta cooperazione con l'UE, come il sistema statunitense possa essere collegato agli attuali piani di difesa missilistica della NATO al fine di assicurare che sia parte integrante di qualsivoglia futura architettura di difesa missilistica a livello di NATO e di UE; invita la Federazione russa a trarre vantaggio dalla proposte di cooperazione degli Stati Uniti in materia di difesa missilistica e invita tutte le parti coinvolte nel progetto a esaminare le possibilità di collegare, a tempo debito, i sistemi di difesa missilistica di Stati Uniti, NATO e Russia;

9.  ritiene che la lotta al terrorismo e alla proliferazione delle armi di distruzione di massa resti la principale sfida alla sicurezza per entrambe le parti; plaude pertanto all'impegno di entrambe le parti a cercare una risposta globale ed efficace alle principali sfide per la pace e la sicurezza internazionali rappresentate dalla proliferazione delle armi di distruzione di massa e dai relativi circuiti di fornitura, nonché dall'esportazione e dalla proliferazione irresponsabili delle armi convenzionali, incluse le armi leggere e di piccolo calibro; raccomanda a tal fine la continuazione dei lavori sul rafforzamento del regime di non proliferazione e che siano effettuati sforzi ulteriori per agire con risolutezza a favore dell'universalizzazione dei trattati e delle convenzioni in materia, in particolare la Convenzione di Ottawa relativa alla messa al bando delle mine terrestri antiuomo; raccomanda altresì l'adesione al Codice di condotta dell'Aia contro la proliferazione dei missili balistici (HCOC), l'attuazione del programma d'azione delle Nazioni Unite relativo alle armi di piccolo calibro e le armi leggere nonché la conclusione del trattato internazionale sul commercio di armi;

10.  sottolinea che i dati dovrebbero essere scambiati quando necessario in conformità dell'esistente accordo UE-USA sull'assistenza giuridica reciproca e l'estradizione, nonché nel rispetto della legislazione CE e UE in materia di protezione dei dati; ritiene che la condivisione dei dati personali debba avvenire entro un quadro giuridico appropriato che definisca norme e condizioni chiare, garantisca una protezione adeguata della vita privata e delle libertà civili e individuali dei cittadini e fornisca strumenti giudiziari di ricorso ove necessario;

11.  chiede agli Stati Uniti di revocare immediatamente il regime dei visti e di trattare equamente tutti i cittadini degli Stati membri dell’UE sulla base di una piena reciprocità; plaude in tale contesto all'avvio di colloqui UE-USA sulle nuove esigenze in materia di sicurezza avanzate dagli Stati Uniti per istituire un sistema di esenzione del visto;

12.  sottolinea la sua volontà di continuare a contribuire alla forza e alla stabilità del partenariato transatlantico mediante il suo impegno a favore del Dialogo legislativo transatlantico; continua a sostenere gli sforzi tesi a porre in essere un sistema di allerta legislativa precoce tra il Parlamento europeo e il Congresso degli Stati Uniti;

13.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai parlamenti degli Stati membri, nonché al Presidente e al Congresso degli Stati Uniti d'America.