Proposta di risoluzione - B6-0310/2008Proposta di risoluzione
B6-0310/2008

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

16.6.2008

presentata a seguito delle interrogazioni orali B6‑0162/2008 e B6‑0163/2008
a norma dell'articolo 108, paragrafo 5, del regolamento
da Elspeth Attwooll e Philippe Morillon
a nome del gruppo ALDE
sulla crisi del settore della pesca dovuta all'aumento del prezzo del carburante

Procedura : 2008/2596(RSP)
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Ciclo del documento :  
B6-0310/2008
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B6-0310/2008
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B6‑0310/2008

Risoluzione del Parlamento europeo sulla crisi del settore della pesca dovuta all'aumento del prezzo del carburante

Il Parlamento europeo,

–  visto l'articolo 108, paragrafo 5, del suo regolamento

A.  considerando che l'attuale crisi cui si trova confrontata l'industria della pesca è dovuta al costante aumento del prezzo del carburante che, negli ultimi cinque anni, ha registrato un aumento superiore al 300% e che, dal gennaio 2008, è aumentato di più del 40%,

B.  considerando che i prezzi dei prodotti della pesca sono simili a quelli di vent'anni fa e che, per talune specie, si è verificata, a partire dall'inizio dell'anno, una considerevole riduzione (sino al 25%) a causa della massiccia importazione di prodotti della pesca illegale,

C.  considerando che nel settore della pesca, diversamente da altri settori dell'economia, il prezzo del carburante non può incidere sul prezzo dei suoi prodotti alla prima vendita poiché, nell'attuale situazione, i pescatori non possono fissare i prezzi,

D.  considerando che, nonostante i piani di ristrutturazione in vigore e i successivi adeguamenti dell'attività, il continuo inasprimento di questa crisi ha reso determinate imprese finanziariamente impraticabili mentre altre imprese nel settore della pesca si trovano in situazioni ad alto rischio, determinando numerose dimostrazioni di protesta in molti Stati membri,

E.  considerando che, il 28 maggio 2008, le tre organizzazioni europee che rappresentano il settore della pesca (l'Associazione delle organizzazioni nazionali delle imprese della pesca nella CEE (Europêche), l'Associazione europea delle organizzazioni dei produttori di pesce (EAPO) e il Comitato specializzato per le cooperative di pesca nella CEE (COGECA)) hanno tenuto un incontro con il Commissario per la pesca e presentato le richieste del settore,

F.  considerando che la soluzione al problema può essere individuata solo se vengono adottati seri provvedimenti a breve, medio e lungo termine,

1.  chiede che vengano messi in atto i piani di adeguamento della flotta di pesca in tutti gli Stati membri e chiede che vengano messe a disposizione le necessarie risorse finanziarie per ristrutturare volontariamente le flotte. A tal fine:

  • (a)chiede alla Commissione di definire criteri prioritari per i segmenti della flotta che più hanno subito gli effetti di questa crisi;
  • (b)ritiene essenziale che i programmi operativi nazionali del Fondo europeo per la pesca siano rivisti per prevedere una spesa più mirata;
  • (c)chiede assistenza per un cambiamento una tantum delle attrezzature di pesca al fine di ottenere una metodologia di pesca che preveda un minor uso di carburante;
  • (d)chiede un aiuto a breve termine per il salvataggio, da rimborsare quando verranno attuate le misure di ristrutturazione;
  • (e)incoraggia l'acquisto di attrezzature volte a migliorare l'efficienza del carburante;

2.  ricorda che, parallelamente all'aumento dei prezzi del carburante, una delle richieste più ricorrenti della flotta peschereccia in relazione al crollo del prezzo dei suoi prodotti fa riferimento alle massicce importazioni di prodotti della pesca acquistati a basso prezzo da pescatori clandestini, ed insiste pertanto affinché:

  • (a)vengano intensificati e migliorati i controlli sulle importazioni della pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN): a tal fine è fondamentale l'attuazione della legislazione contro questo tipo di pesca, che è attualmente in discussione al Consiglio e che è stata approvata dal Parlamento europeo;
  • (b)vengano intensificati e migliorati i controlli sui prodotti della pesca provenienti dai paesi terzi al fine di garantire l'applicazione delle stesse norme sia sui prodotti importati che sui prodotti comunitari;
  • (c)venga modificata la legislazione sull'Organizzazione comune del mercato dei prodotti della pesca e dell'acquacoltura affinché i pescatori possano svolgere un ruolo più importante nella catena dell'approvvigionamento della pesca e nel valore aggiunto dei loro prodotti e affinché almeno parte dell'aumento dei prezzi del petrolio possa trovare riscontro nel prezzo del pesce alla prima vendita;
  • (d)venga migliorata ed aumentata l'informazione sull'origine dei prodotti della pesca e, soprattutto, affinché l'uso obbligatorio dell'etichetta informativa sia garantito e controllato in ogni caso e la frode nell'etichettatura dei prodotti sia adeguatamente combattuta;

3.  in relazione alle norme comunitarie sull'aiuto di Stato:

  • (a)invita gli Stati membri ad erogare urgentemente il pagamento dell'aiuto de minimis, fino ad un massimo di € 30.000 per impresa, determinato dal regolamento comunitario, a tutte le imprese che ne facciano o ne abbiano fatta richiesta;
  • (b)invita la Commissione a rivedere tale regolamento e ad aumentare l'aiuto per imbarcazione piuttosto che per impresa, affinché il livello dell'aiuto sia portato più vicino a quello di altri settori economici;

4.  chiede alla Commissione, in occasione del prossimo Consiglio sulla pesca, di proporre tutte le misure necessarie per risolvere la crisi a breve, medio e lungo termine;

5.  chiede che, in occasione del prossimo Consiglio dei ministri della pesca, si discuta della crisi della pesca e si adottino tutte le misure urgenti che sono necessarie per risolverla;

6.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, ai governi degli Stati membri e ai rappresentanti delle organizzazioni europee del settore della pesca.

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