PROPOSTA DI RISOLUZIONE
2.7.2008
a norma dell'articolo 103, paragrafo 2, del regolamento
da Pasqualina Napoletano, Hannes Swoboda, Alexandra Dobolyi
a nome del gruppo PSE
sulla situazione in Cina dopo il terremoto e prima dei Giochi Olimpici
B6‑0340/2008
Risoluzione del Parlamento europeo sulla situazione in Cina dopo il terremoto e prima dei Giochi Olimpici
Il Parlamento europeo,
– vista la sua risoluzione, del 22 maggio 2008, sulla catastrofe naturale in Cina,
– vista la sua risoluzione, del 10 aprile 2008, sulla situazione in Tibet,
– vista la sua risoluzione, del 13 dicembre 2007, sul Vertice UE-Cina e il dialogo UE-Cina per i diritti umani,
– visto l'articolo 103, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando l'ampiezza delle distruzioni provocate dal violento sisma che ha scosso il sud-ovest della Cina il 12 maggio 2008 e le decine di migliaia di vittime che ha mietuto, in particolare nella provincia di Sichuan,
B. considerando che il governo cinese ha dispiegato un dispositivo di soccorso eccezionale, personale – compresa una parte dell'esercito – come pure équipe mediche per soccorrere gli abitanti della regione sinistrata,
C. considerando la mobilitazione e la solidarietà straordinarie di tutto il popolo cinese e della comunità internazionale per aiutare la popolazione colpita,
D. considerando che la tenuta dei Giochi Olimpici a Pechino nell'agosto 2008 costituisce un'occasione unica per far conoscere i cambiamenti intervenuti in Cina negli ultimi due decenni,
E. considerando che la tenuta dei Giochi Olimpici a Pechino costituisce un'occasione straordinaria per la Cina e le autorità di Pechino di aprirsi al mondo, e viceversa, e di dimostrare che la Cina è in grado di mantenere le promesse in materia di promozione e rispetto dei diritti dell'uomo,
F. considerando che i contatti e le trattative tra i rappresentanti del Dalai Lama e le autorità di Pechino sono stati riavviati dopo le violente manifestazioni del mese di marzo a Lhasa,
1. ribadisce l'importanza che accorda all'integrità territoriale della Cina e al rispetto di "un'unica Cina";
2. accoglie con favore il nuovo clima di intesa politica tra le autorità di Pechino e la nuova équipe dirigente di Taiwan; si rallegra per la decisione di stabilire collegamenti aerei diretti tra l'isola e il continente;
3. accoglie favorevolmente la ripresa dei contatti, dopo gli eventi del mese di marzo a Lhasa, tra i rappresentanti del Dalai Lama e le autorità cinesi; incoraggia le due parti ad intensificare tali contatti per gettare le basi di una fiducia reciproca, unica condizione che permetterà di giungere a una soluzione politica reciprocamente accettabile;
4. constata con soddisfazione che la Cina non ha tardato ad accettare l'assistenza della comunità internazionale per soccorrere i sinistrati della regione di Sichuan e facilitare l'intervento delle organizzazioni di volontari per l'assistenza umanitaria e il soccorso per la distribuzione dell'aiuto;
5. sottolinea l'importanza del sostegno dell'Unione europea, degli Stati membri e della comunità internazionale per la fase di ricostruzione della regione;
6. chiede alla Cina di rispettare gli impegni pubblici che ha assunto per quanto riguarda i diritti dell'uomo e le minoranze, la democrazia e lo Stato di diritto, messi in rilievo dal Comitato Internazionale Olimpico (CIO) quando ha deciso di autorizzare questo paese a organizzare i GO;
7. ritiene che il popolo cinese meriti questi GO ed è convinto che la loro organizzazione a Pechino rappresenti un'occasione straordinaria per la Cina e le autorità cinesi per rivelare al mondo i cambiamenti considerevoli realizzati e, allo stesso tempo, dimostrare il suo impegno a mantener fede alle promesse in materia di diritti dell'uomo; attira l'attenzione sulle conclusioni del XVII Congresso del Partito che potrebbe aprire la via ad una riforma politica che promuova la democrazia e il rispetto dei diritti dell'uomo;
8. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, al governo della Repubblica Popolare di Cina nonché alla commissione esecutiva del Comitato internazionale Olimpico.