Proposta di risoluzione - B6-0342/2008Proposta di risoluzione
B6-0342/2008

PROPOSTA DI RISOLUZIONE

2.7.2008

presentata a seguito di dichiarazioni del Consiglio europeo e della Commissione
a norma dell'articolo 103, paragrafo 2, del regolamento
da Vittorio Agnoletto
a nome del gruppo GUE/NGL
sulla situazione in Cina dopo il terremoto e prima dei Giochi olimpici

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B6-0342/2008
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B6‑0342/2008

Risoluzione del Parlamento europeo sulla situazione in Cina dopo il terremoto e prima dei Giochi olimpici

Il Parlamento europeo,

–  viste le sue precedenti risoluzioni sulla Cina,

–  vista la Carta olimpica,

–  visti i risultati del 25mo round del dialogo UE-Cina sui diritti umani che ha avuto luogo il 15 maggio 2008, a Brdo, Slovenia,

–  visto l'articolo 103, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.  considerando che, in base alle stime più recenti, 10 milioni di persone sono state colpite dal terremoto che ha devastato vaste parti della Cina, in particolare la provincia di Sichuan, circa 70.000 persone sono morte, compresi migliaia di scolari, periti sotto le macerie causate dal crollo delle aule,

B.  considerando che il terremoto ha lasciato senza casa almeno 5 milioni di persone, mentre sono andati distrutti milioni di capi di bestiame e un'ingente quantità di raccolti, compresi 12,5 milioni di animali,

C.  considerando che il governo cinese stima che 7.000 aule siano crollate durante il terremoto,

D.  considerando che, a seguito del sisma con una magnitudo di 8.0 e delle molteplici e forti scosse successive, gli smottamenti hanno sbarrato il corso di molti fiumi causando la formazione di "laghi sismici" che col tempo crolleranno sotto il peso delle crescenti masse d'acqua, mettendo potenzialmente a repentaglio milioni di vite umane,

E.  considerando che il governo cinese ha organizzato immediatamente i soccorsi e gli aiuti umanitari e che gli interventi di soccorso della Cina sono stati definiti veloci e molto efficienti,

F.  considerando che la comunità internazionale ha offerto rapidamente assistenza alla Cina, la quale, dal canto suo, ha accolto con gratitudine gli aiuti provenienti dall'estero e che l'UE ha messo a disposizione 2 milioni di euro a titolo di aiuto umanitario d'urgenza,

G.  considerando che la Cina evidenzia carenze a livello di protezione dei diritti umani, in particolare per quanto riguarda i diritti umani in Tibet, il ricorso alla tortura, la pena di morte, la violazione dei diritti dei detenuti nonché la mancanza generalizzata dei diritti sui quali si fonda la democrazia, come la libertà di espressione e mezzi d'informazione indipendenti,

H.  considerando che è nel reciproco interesse dell'Unione europea e della Repubblica popolare cinese trovare un terreno politico e geostrategico comune, a livello internazionale, che vada oltre le relazioni commerciali e comprenda il rispetto e la promozione dei diritti fondamentali e dei valori democratici ai quali aspirano le nazioni a livello mondiale; considerando che questo terreno comune può essere individuato solo con il dialogo e il rispetto reciproco,

I.  considerando che il dialogo strutturato sui diritti umani fra l'UE e la Cina, avviato nel 2000, riveste la massima importanza,

1.  formula le sue più sentite condoglianze al popolo cinese, e in particolare alle vittime del terribile sisma nella provincia di Sichuan;

2.  esprime il massimo rispetto per il modo in cui il governo cinese sta affrontando la difficile situazione dopo il terremoto;

3.  esprime apprezzamento per l'immediata reazione della Commissione e l'offerta di continuare a fornire assistenza; invita la Commissione a valutare, in stretta cooperazione con il governo cinese, le necessità in termini di aiuti umanitari e ricostruzione;

4.  esprime la convinzione che i Giochi olimpici di Pechino offrano alla Cina la straordinaria opportunità di aprirsi al mondo e viceversa e di dimostrare che è in grado di onorare i propri impegni in materia di promozione dei diritti fondamentali per tutto il popolo cinese, senza distinzioni;

5.  ribadisce che, a suo parere, il sostegno ai Giochi olimpici e la promozione dei diritti umani possono andare di pari passo; rileva che il fatto che la Cina ospiti i Giochi e che Pechino abbia assicurato che consentirà la libera copertura dei Giochi e dell'ambiente che li circonda, hanno dato un forte slancio al dibattito sui diritti umani e democratici in Cina;

6.  invita il governo cinese ad applicare nella pratica condizioni più libere per i mezzi d'informazione internazionali e per quelli cinesi e a consentire loro di operare liberamente su tutto il territorio della Repubblica popolare cinese, compreso il Tibet e lo Xinjiang;

7.  invita la Cina a rispettare gli impegni assunti pubblicamente in materia di diritti umani e delle minoranze, democrazia e stato di diritto come annunciato contestualmente alla decisione del Comitato olimpico internazionale (OIC) di permettere alla Cina di organizzare le olimpiadi;

8.  esorta la Cina a ratificare, come promesso dai suoi funzionari governativi, la Convenzione internazionale dell'ONU sui diritti civili e politici e auspica che ciò possa avvenire prima dell'inizio dei Giochi olimpici; invita la Cina a rispettare ed applicare integralmente tutti gli altri accordi e convenzioni internazionali di cui è parte, in particolare quelli concernenti i diritti umani;

9.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Presidente, al governo e al parlamento della Repubblica popolare cinese e al Comitato olimpico internazionale.