PROPOSTA DI RISOLUZIONE
27.8.2008
a norma dell'articolo 103, paragrafo 2, del regolamento
da Jan Tadeusz Masiel, Ewa Tomaszewska, Zbigniew Krzysztof Kuźmiuk e Ryszard Czarnecki
a nome del gruppo UEN
sul pacchetto sociale
B6‑0378/2008
Risoluzione del Parlamento europeo sul pacchetto sociale
Il Parlamento europeo,
– vista la comunicazione della Commissione dal titolo "Agenda sociale rinnovata: opportunità, accesso e solidarietà nell'Europa del XXI secolo" (COM(2008)0412),
– vista la proposta di direttiva recante applicazione del principio di parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla religione o le convenzioni personali, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale (COM(2008)0426),
– vista la proposta di direttiva concernente l'applicazione dei diritti dei pazienti relativi all'assistenza sanitaria transfrontaliera (COM(2008)0414),
– vista la proposta di direttiva riguardante l'istituzione di un comitato aziendale europeo o di una procedura per l'informazione e la consultazione dei lavoratori nelle imprese e nei gruppi di imprese di dimensioni comunitarie (COM(2008)0419),
– vista la comunicazione della Commissione dal titolo "Migliorare le competenze per il 21° secolo: un ordine del giorno per la cooperazione europea in materia scolastica" (COM(2008)425),
– visto l'articolo 103, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che l'agenda della politica sociale costituisce un elemento chiave della modernizzazione economica e sociale dell'Unione europea e che la sua attuazione sarà decisiva ai fini del conseguimento degli obiettivi definiti nell'ambito della strategia di Lisbona,
B. considerando che l'Unione europea ha saputo rispondere con successo alle sfide sociali emerse negli ultimi 50 anni e che ciò ha portato alla creazione del modello sociale europeo,
C. considerando che le realtà sociali sono in rapido mutamento e che l'agenda della politica sociale dovrebbe essere adattata alle nuove sfide quali la mondializzazione, l'evoluzione demografica, il progresso tecnologico, il cambiamento climatico e l'immigrazione,
D. considerando che, malgrado i risultati ottenuti dalla politica sociale europea in termini di miglioramento delle condizioni di vita e di stimolo alla crescita dell'occupazione, numerosi problemi, come la disoccupazione, l'isolamento sociale e la povertà, restano irrisolti,
E. considerando che una delle grandi sfide che l'Unione europea si trova ad affrontare è quella di garantire pari opportunità a tutti i cittadini,
1. accoglie positivamente il pacchetto sociale rinnovato presentato dalla Commissione come un passo avanti nella ridefinizione del modello sociale europeo per seguire il ritmo della trasformazione delle realtà sociali;
2. condivide l'approccio adottato dalla Commissione in relazione all'agenda sociale rinnovata, che è incentrato su obiettivi quali le opportunità, l'accesso e la solidarietà; ritiene che la realizzazione di tali obiettivi rappresenterebbe una risposta adeguata alle nuove sfide emerse negli ultimi anni;
3. deplora tuttavia che, malgrado le sfide e i problemi vengano riconosciuti, il pacchetto non contenga nel suo insieme una visione coerente del modello sociale europeo rinnovato; ritiene che le iniziative previste nel pacchetto non si riallaccino chiaramente alla realizzazione delle priorità indicate;
4. accoglie positivamente l'approccio adottato dalla Commissione in relazione alla parità di trattamento nel quadro della proposta di direttiva concernente l'applicazione dei diritti dei pazienti relativi all'assistenza sanitaria transfrontaliera; ritiene che un accesso agevole per tutti i cittadini europei a un'assistenza sanitaria di qualità sia essenziale per far fronte a sfide come l'evoluzione demografica e la mobilità della forza lavoro;
5. apprezza gli sforzi esplicati dalla Commissione per facilitare l'interoperabilità transfrontaliera delle cartelle cliniche elettroniche e presentati nella pertinente raccomandazione;
6. accoglie favorevolmente la comunicazione della Commissione dal titolo "Migliorare le competenze per il 21° secolo: un ordine del giorno per la cooperazione europea in materia scolastica"; sottolinea che per conseguire gli obiettivi della strategia di Lisbona è essenziale garantire la parità di accesso all'istruzione e alla formazione permanente per i giovani; pone l'accento sul fatto che, nell'ottica della lotta contro la povertà e l'esclusione sociale, è di importanza cruciale migliorare i sistemi scolastici rafforzando la cooperazione nel campo dell'istruzione allo scopo di garantire che gli studenti acquisiscano le competenze fondamentali;
7. prende atto della proposta della Commissione concernente una direttiva riguardante l'istituzione di un comitato aziendale europeo o di una procedura per l'informazione e la consultazione dei lavoratori nelle imprese e nei gruppi di imprese di dimensioni comunitarie; apprezza i risultati ottenuti dal CAE sul piano del miglioramento del dialogo tra datori di lavoro e lavoratori; teme tuttavia che il nuovo modello di comitato aziendale europeo possa avere ripercussioni sulla flessibilità e la competitività dell'economia e delle imprese europee;
8. ritiene che l'idea di estendere la protezione giuridica contro la discriminazione, che si situa alla base della proposta di direttiva concernente l'applicazione del principio di parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla religione o le convenzioni personali, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale, sia in contrasto con i principi di sussidiarietà e proporzionalità; è dell'avviso che, tenuto conto del fatto che ogni Stato membro prevede una legislazione antidiscriminazione, non vi sia necessità di introdurre un quadro giuridico a livello comunitario per lottare contro la discriminazione per motivi di religione o convinzioni personali, disabilità, età od orientamento sessuale e rendere effettivo il principio della parità di trattamento, al di fuori del settore dell'occupazione;
9. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle regioni.