PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulla libertà d’informazione in Italia
14.10.2009
a norma dell'articolo 110, paragrafo 2, del regolamento
Manfred Weber, Simon Busuttil, Mario Mauro, Salvatore Iacolino, Roberta Angelilli, Clemente Mastella, Elisabetta Gardini, Sergio Paolo Francesco Silvestris a nome del gruppo PPE
Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B7-0088/2009
B7‑0088/2009
Risoluzione del Parlamento europeo sulla libertà d’informazione in Italia
Il Parlamento europeo,
– visti gli obblighi europei e internazionali riguardanti i diritti dell'uomo, come quelli contenuti nelle convenzioni delle Nazioni Unite sui diritti dell'uomo e nella Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali,
– viste le disposizioni dell'Unione europea in materia di diritti dell'uomo e libertà fondamentali, in particolare la Carta europea dei diritti fondamentali,
– visto l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che dichiarare che la libertà d'informazione è negata in Italia offende l'Italia intera, i suoi cittadini e i milioni di persone che vi vivono e che fanno uso della libertà di espressione nella loro vita quotidiana come i giornalisti, gli storici, i filosofi, gli studiosi, gli scrittori e gli insegnanti,
B. considerando che l'assenza di libertà d'informazione è tipica di quelle realtà in cui le dittature e i regimi totalitari hanno negato o ancora negano alle persone i loro diritti e le loro libertà fondamentali,
C. considerando che l'Italia è una vera democrazia parlamentare, e uno dei sei paesi fondatori dell'Unione europea,
D. considerando che in Italia la libertà di stampa è garantita dalla Carta costituzionale, che sancisce il pieno diritto alla manifestazione libera del proprio pensiero,
E. considerando che in Italia esiste una pluralità di mezzi d'informazione liberi e indipendenti che include giornali, radio e televisioni – sia a livello nazionale sia a livello regionale e locale – che godono della piena libertà d'informazione e di espressione,
F. considerando che il Parlamento europeo deve essere luogo d'incontro e di proposta per migliorare le condizioni di vita di ciascuno Stato membro dell'Unione europea,
G. considerando che proprio nei giorni scorsi il Presidente della Repubblica italiana, on. Giorgio Napolitano, ha affermato – in occasione di un apposito incontro con i parlamentari europei eletti in Italia – che il Parlamento europeo "non può essere una sorta di istanza d'appello nei confronti di decisioni dei parlamenti nazionali e di comportamenti dei governi nazionali" e che per tali questioni esistono sedi appropriate,
H. considerando che il ricorso all'autorità giudiziaria è una facoltà che può esercitare chiunque sia stato oggetto di presunta diffamazione poiché questo è un diritto riconosciuto dalla legge italiana ad ogni cittadino, che in passato tale diritto è stato esercitato anche da leader politici di ogni orientamento politico e che l'uso di un diritto non può in nessun caso essere considerato un atto intimidatorio,
1. dichiara che la libertà di stampa e d'informazione è un valore ormai consolidato nell'ambito della vita quotidiana di ogni cittadino italiano;
2. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.