Proposta di risoluzione - B7-0032/2010Proposta di risoluzione
B7-0032/2010

PROPOSTA DI RISOLUZIONE su una strategia europea per la regione del Danubio

18.1.2010

presentata a seguito dell'interrogazione con richiesta di risposta orale B7-0240/2009
a norma dell'articolo 115, paragrafo 5, del regolamento

Michael Theurer, Ramona Nicole Mănescu a nome del gruppo ALDE

Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B7-0031/2010

Procedura : 2009/2812(RSP)
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B7-0032/2010
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B7‑0032/2010

Risoluzione del Parlamento europeo su una strategia europea per la regione danubiana

Il Parlamento europeo,

–   vista l'interrogazione del 3 dicembre 2009 alla Commissione su una strategia europea per la regione danubiana (O-0150/09 – B7-0240/2009),

–   visti l'articolo 192 e l'articolo 265, paragrafo 5, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

–   viste le conclusioni del Consiglio europeo del 18 e 19 giugno 2009, che ha invitato la Commissione a elaborare, entro il 2010, una strategia europea per la regione del Danubio,

–   visto il programma del Consiglio, preparato dalle Presidenze spagnola, belga e ungherese,

–   visti il Forum sul Danubio organizzato al Parlamento europeo e i suoi lavori,

–   visto il parere del Comitato delle regioni intitolato “Una strategia UE per la regione del Danubio”, dell'ottobre 2009,

–   viste le Convenzioni di Espoo, Aarhus e Berna sulla protezione dell'ambiente,

–   vista la Convenzione di Belgrado che disciplina la navigazione sul Danubio,

–   visto l'articolo 115, paragrafo 5, e l’articolo 110, paragrafo 2 del suo regolamento,

A. considerando che il Danubio collega dieci paesi europei - Germania, Austria, Slovacchia, Ungheria, Croazia, Serbia, Romania, Bulgaria, Moldova e Ucraina - sei dei quali sono Stati membri dell'UE,

B.  considerando che gli Stati lungo il Danubio, con oltre 200 milioni di abitanti, rappresentano un importante potenziale socioeconomico in seno all'Europa,

C. considerando che la regione del Danubio è un importante crocevia tra i programmi dell'UE in materia di politica di coesione, le misure per i paesi candidati e i potenziali candidati all'adesione, come pure i programmi per i paesi coperti dalla politica europea di vicinato,

D. considerando che occorre sviluppare una strategia dell'UE per il Danubio nei seguenti ambiti di cooperazione: sviluppo e protezione sociale, sviluppo economico sostenibile, infrastrutture di trasporto e dell'energia, protezione dell'ambiente, cultura e istruzione,

E.  considerando che detta strategia potrebbe apportare un importante contributo per migliorare il coordinamento tra le autorità regionali e locali e le organizzazioni che operano nella regione e assicurerebbe a quest’ultima ricchezza, sviluppo sostenibile, creazione di posti di lavoro e sicurezza,

F.  considerando che la strategia dell'UE per il Danubio, che si ispira al modello della strategia per il Mar Baltico e alla Conferenza di Stoccolma sulla strategia macroregionale tenutasi nel quadro della presidenza svedese, ha il potenziale di promuovere la cooperazione regionale e transfrontaliera per una maggiore crescita economica e per trovare risposte congiunte alle sfide comuni,

G. considerando che la regione del Danubio è una via d'accesso storica e importante che unisce l'Ovest e l'Est dell'UE,

H. considerando che la cooperazione nella regione del Danubio ha una lunga storia: la Commissione europea per il Danubio, fondata il 30 marzo 1856 con sede a Galaţi (Romania), è stata una delle primissime istituzioni, la cui sede è attualmente a Budapest (Ungheria),

I.   considerando che il Danubio è quasi diventato una via di navigazione interna dell'Unione europea in seguito all'allargamento del 2007, e che la regione del Danubio può apportare un contributo essenziale per rispecchiare i cambiamenti sopravvenuti fin dall'allargamento,

J.   considerando che il Danubio, con il canale del Meno e il Reno, collega il Mare del Nord con il Mar Nero e offre la possibilità di sviluppare la posizione geostrategica della regione del Mar Nero,

K. considerando che ritenere la regione del Danubio un'unica macroregione contribuirebbe a superare le differenze regionali in materia di performance economica e a sostenere uno sviluppo integrato,

L.  considerando che il delta del Danubio è stato dichiarato patrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO nel 1991 e che nella regione del Danubio esistono varie zone di protezione speciale e zone di conservazione speciale nel quadro della rete Natura 2000; che il Danubio e il delta del Danubio hanno un ecosistema unico e fragile, che ospita rare specie vegetali in pericolo a causa dell'inquinamento,

1.  chiede alla Commissione di avviare quanto prima ampie consultazioni con tutti i paesi situati lungo il Danubio, compresi gli Stati che non sono membri dell’UE, per appoggiare il processo di unificazione europea e per presentare la strategia dell'UE per la regione del Danubio al più tardi entro la fine del 2010;

2.  esorta la Commissione a presentare una strategia dell'UE per il Danubio in modo da coprire orizzontalmente i vari aspetti della cooperazione regionale, promuovere sinergie ed evitare la sovrapposizione delle attività tra vari enti e organizzazioni regionali;

3.  è convinto che gli enti regionali e locali, essendo vicini alla popolazione e conoscendone le esigenze, dovrebbero svolgere un importante ruolo nella progettazione, attuazione e successiva evoluzione della strategia;

4.  esorta i governi dei rispettivi paesi a sostenere e facilitare l'informazione e la consultazione delle ONG, delle associazioni di categoria e della società civile nell'elaborazione della strategia e nella sua futura attuazione;

5.  sostiene lo sviluppo economico e sociale della regione del Danubio come area prioritaria dell'UE e la promozione di una maggiore integrazione regionale nella regione del Danubio quale componente dinamica di un'area economica e politica europea più ampia;

6.  sostiene la creazione di reti di sviluppo imprenditoriale e di enti non governativi di promozione commerciale che possano coordinare e promuovere future opportunità di sviluppo, in particolare per le PMI;

7.  ritiene importante sfruttare al massimo le opportunità offerte dalle economie della regione del Danubio al fine di renderla una delle aree più attrattive nell'UE e nel mondo;

8.  chiede di migliorare lo stato ecologico del Danubio, che attualmente è un fiume inquinato, di adottare misure intese a ridurre l'inquinamento e a prevenire ulteriori dispersioni di petrolio e di altre sostanze tossiche e nocive;

9.  osserva che tanto gli Stati membri quanto gli altri Stati rivieraschi sono responsabili dell'inquinamento della regione del Danubio; sottolinea che la protezione ambientale del bacino del Danubio costituisce un importante aspetto che influirà sullo sviluppo agricolo e rurale della regione;

10. esorta gli Stati rivieraschi ad accordare la massima priorità alla creazione di impianti comuni idrologici e di analisi della qualità dell’acqua senza i quali numerose attività commerciali non possono aver successo;

11. sottolinea la necessità di proteggere e rafforzare gli stock ittici nel Danubio; chiede alla Commissione di preparare un piano globale per la conservazione e il ripristino degli stock naturali di storione nel Danubio;

12.  sottolinea la necessità di un approccio coordinato ai fini di una migliore e più efficace utilizzazione dei fondi UE disponibili negli Stati bagnati dal Danubio, onde poter realizzare gli obiettivi della strategia;

13. sottolinea che la strategia per la regione del Danubio dovrebbe comprendere misure che devono essere attuate dall'Unione europea, dai suoi Stati membri e da tutti i paesi rivieraschi;

14. sottolinea la necessità di garantire la diversificazione delle risorse energetiche rinnovabili e chiede alla Commissione e a tutti gli Stati rivieraschi di intensificare la cooperazione nel settore dell’energia;

15. invita la Commissione, gli Stati membri e tutti gli Stati rivieraschi a promuovere e attuare progetti comuni in materia di efficacia energetica e risorse energetiche rinnovabili, alla luce del potenziale della regione in quanto fonte di bioenergia nonché a incoraggiare l'utilizzazione della biomassa e dell'energia solare, eolica e idroelettrica;

16. sottolinea che valutazioni d'impatto ambientale adeguate dovrebbero costituire un presupposto di tutti i progetti di infrastrutture nel settore dell'energia in modo da assicurare il rispetto delle norme internazionali di protezione ambientale, previa consultazione dei partner che potrebbero essere interessati da queste decisioni;

17. ricorda il ruolo del Danubio quale fattore unificante nella regione; suggerisce di agevolare l'attraversamento delle frontiere nella regione;

18. propone l'integrazione del sistema di trasporto dell'UE con quelli dei paesi vicini all'UE nella regione del Danubio e sottolinea l'importanza di prevedere progetti di comodalità;

19. considera il sistema delle vie navigabili interne un aspetto importante ai fini dello sviluppo dei trasporti della regione, pur riconoscendo, al contempo, il calo della navigazione interna, dovuto principalmente alla forte recessione economica, e sottolinea l'importanza di eliminare le strozzature sull'asse fluviale Reno/Mosa-Meno-Danubio in modo da migliorare la navigazione;

20. sottolinea che le navi possono navigare soltanto su 2411 km, ossia il 78% della lunghezza totale del fiume; insiste sul fatto che sia necessario realizzare lavori nel fiume, specialmente per calibrare e stabilizzare il letto dello stesso ma anche per rendere più profonda la via navigabile mediante dragaggio;

21. insiste sulla necessità di riabilitare e ammodernare l'infrastruttura dei porti interni lungo il Danubio; ritiene che mantenere e migliorare la funzionalità dei 78 porti situati lungo il fiume sia essenziale per attrarre i flussi di merci;

22. sostiene gli orientamenti della Rete transeuropea di trasporto (TEN-T) che hanno designato il Danubio come "corridoio paneuropeo di trasporto VII", rendendolo una delle principali vie navigabili della connessione est-ovest; appoggia il progetto prioritario n. 18 della TEN-T, che si estende lungo più di 3000 km dal Mar del Nord fino al Mar Nero, attraverso dodici Stati membri, che è volto a migliorare la capacità di navigazione interna ma altresì a preservare l'habitat del fiume e il suo ambiente; propone che si rafforzi la Rete transeuropea al fine di migliorare l'intermodalità in tutta la regione ed incrementare la connettività con il Mar Nero attraverso assi stradali e ferroviari (corridoi adibiti al trasporto di merci e linee ferroviarie ad alta velocità);

23. esorta i governi a investire in modi moderni di trasporto ad alta velocità lungo le vie navigabili per i passeggeri e le merci in alcuni tratti del Danubio nonché attraverso lo stesso onde ridurre l'inquinamento causato dal trasporto stradale;

24. considera il turismo, specialmente il turismo culturale, uno strumento importante per promuovere la crescita economica della regione; incoraggia lo sviluppo di un forte "marchio Danubio";

25. rileva la straordinaria interdipendenza economica degli Stati della regione del Danubio e sottolinea l'importanza di investire nelle TIC e nello sviluppo delle piccole e medie imprese e nei loro dipartimenti di ricerca, allo scopo di garantire una crescita sostenibile ed efficace e di stimolare lo sviluppo di un'economia verde nell'intera macroregione del Danubio;

26. sostiene programmi tesi a migliorare il contesto multiculturale del Danubio favorendo la mobilità multinazionale, promuovendo il dialogo culturale, creando forme d'arte e di comunicazione, centri di formazione e incubatori di imprese in tali settori, e tutelando il patrimonio storico-culturale e stimolando nuove industrie culturali;

27. sostiene i progetti scientifici nonché i programmi di scambio universitari nella regione e suggerisce la formazione di reti tra le università della regione allo scopo di incentivare la creazione di centri di eccellenza capaci di competere a livello internazionale;

28. invita la Commissione e gli Stati membri a migliorare le disposizioni amministrative allo scopo di ridurre l'onere amministrativo inerente a uno sviluppo più efficace e all'attuazione della strategia dell'UE per la regione del Danubio;

29. invita la Commissione e gli Stati membri a identificare i progetti prioritari per la regione del Danubio;

30. ritiene appropriato stabilire un Consiglio per coordinare e controllare l'attuazione della strategia, che dovrebbe includere rappresentanti dei paesi del Danubio e la Commissione;

31. sostiene la creazione di una banca speciale del Danubio con la partecipazione dei paesi interessati che fornirebbe gli investimenti per conseguire gli obiettivi della strategia;

32. invita la Commissione a lavorare in stretta collaborazione con il Parlamento europeo alla definizione delle priorità per lo sviluppo della strategia dell'UE per il Danubio e chiede alla Commissione di informare e consultare regolarmente il Parlamento sullo stato di attuazione di tale strategia;

33. propone di organizzare ogni due anni un vertice dell'UE sul Danubio e di presentare le sue conclusioni al Consiglio europeo e al Parlamento europeo;

34. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio e alle altre istituzioni competenti.