Proposta di risoluzione - B7-0034/2010Proposta di risoluzione
B7-0034/2010

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulla strategia dell'UE per la regione danubiana

18.1.2010

presentata a seguito dell'interrogazione con richiesta di risposta orale B7‑0240/2009
a norma dell'articolo 115, paragrafo 5, del regolamento

Jaromír Kohlíček, Miloslav Ransdorf a nome del gruppo GUE/NGL

Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B7-0031/2010

Procedura : 2009/2812(RSP)
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B7-0034/2010
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B7‑0034/2010

Risoluzione del Parlamento europeo sulla strategia dell'UE per la regione danubiana

Il Parlamento europeo,

–   vista l'interrogazione orale su una strategia europea per la regione danubiana (O-0150/09 – B7-0240/2009),

–   visti l'articolo 192 e l'articolo 265, paragrafo 5, del trattato,

–   visto il Consiglio europeo del 18 e 19 giugno 2009, che ha invitato la Commissione a presentare, entro il 2010, una strategia europea per la regione danubiana,

–   visto il parere del Comitato delle regioni su una strategia dell'UE per la regione del Danubio, dell'ottobre 2009,

–   viste le convenzioni di Espoo, Aarhus e Berna sulla protezione dell'ambiente,

–   vista la convenzione di Belgrado che disciplina la navigazione sul Danubio,

–   vista la dichiarazione congiunta su “Sviluppo della navigazione interna e la protezione dell'ambiente nel bacino fluviale del Danubio” approvata dalla Commissione del Danubio dalla Commissione internazionale per la protezione del fiume Danubio (ICPDR) e dalla Commissione internazionale del bacino del fiume Sava (ISRBC),

–   visti l'articolo 115, paragrafo 5, e l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,

A. considerando che il fiume Danubio bagna dieci paesi europei – Germania, Austria, Slovacchia, Ungheria, Croazia, Serbia, Romania, Bulgaria, Moldova e Ucraina – di cui sei sono Stati membri dell'UE;

B.  considerando che la strategia dell'UE per la regione danubiana punta a delineare un quadro comune propizio al dialogo e alla cooperazione, allo scopo di promuovere il progresso e la protezione sociale, lo sviluppo economico sostenibile, le infrastrutture di trasporto ed energetiche nonché la protezione ambientale, così come a facilitare il flusso delle persone e dei beni attraverso le frontiere e promuovere l'occupazione produttiva nonché gli scambi sociali e culturali,

 

C. considerando che la strategia dell'UE per la regione danubiana potrebbe contribuire in misura significativa a migliorare il coordinamento tra le autorità e le organizzazioni regionali e locali che operano nella regione danubiana e garantirebbe a quest'ultima benessere, sviluppo sociale sostenibile e creazione di posti di lavoro nella zona;

D. considerando che la strategia dell'UE per la regione danubiana racchiude opportunità feconde per promuovere la cooperazione regionale e transfrontaliera nell'ottica dell'ulteriore sviluppo economico e sociale,

E.  considerando che la regione danubiana è un'importante e storica porta d'accesso che collega l'Europa occidentale e orientale,

F.  considerando che esiste una lunga storia di cooperazione nella regione danubiana: la Commissione europea del Danubio, istituita il 30 marzo 1856, inizialmente con sede a Galaţi (Romania), è stata una delle prime istituzioni europee in assoluto e oggi ha sede a Budapest (Ungheria),

G, considerando che dopo l'allargamento del 2007 il Danubio è diventato pressoché una via navigabile interna dell'Unione europea e, assieme al canale del Meno e al fiume Reno collega il mare del Nord con il mar Nero,

H. considerando che il delta del Danubio è stato dichiarato patrimonio mondiale dell'umanità dall'UNESCO nel 1991 e che nella regione danubiana esistono varie zone di protezione speciale e zone di conservazione speciale nel quadro della rete Natura 2000; che il Danubio e il delta del Danubio hanno un ecosistema unico e fragile, che ospita specie botaniche rare, la cui sopravvivenza è a rischio a causa dell'inquinamento,

1.  invita i paesi rivieraschi del Danubio ad avviare quanto prima ampie consultazioni, puntando a definire una strategia congiunta per la regione danubiana;

2.  sollecita la Commissione a sostenere tali sforzi presentando una sua proposta di strategia dell'UE per la regione danubiana entro la fine del 2010, onde esaminare i diversi aspetti della cooperazione regionale e promuovere le sinergie tra i differenti organi e organizzazioni regionali;

3.  invita la Commissione e gli Stati membri a identificare i progetti prioritari transfrontalieri per la regione danubiana;

4.  è convinto che gli enti regionali e locali, poiché sono vicini alla popolazione e ne conoscono le esigenze, dovrebbero svolgere un importante ruolo nella progettazione, attuazione e successiva evoluzione della strategia;

5.  sottolinea che la strategia dell'UE dovrebbe essere attuata in piena solidarietà tra gli Stati membri e nel contempo segnala l'esigenza di impegnarsi a fondo con gli altri paesi limitrofi nella regione, in particolare in settori come lo sviluppo sociale, i trasporti, l'energia, l'ambiente e la cultura;

6.  sottolinea che lo sviluppo economico della regione danubiana deve essere accompagnato dallo sviluppo sociale;

7.  sottolinea l'esigenza di un approccio coordinato mirato a incrementare l'efficienza e l'utilizzazione di tutti i fondi UE disponibili negli Stati rivieraschi del Danubio al fine di raggiungere gli obiettivi della strategia;

8.  osserva che gli Stati rivieraschi e gli Stati membri hanno responsabilità congiunte in relazione all'inquinamento della regione danubiana; sottolinea che la protezione ambientale del bacino fluviale del Danubio costituisce un fattore essenziale che influisce sullo sviluppo agricolo e rurale della regione;

9.  sollecita misure specifiche, la cui attuazione compete all'Unione europea, ai suoi Stati membri e a tutti i paesi rivieraschi, per ridurre l'inquinamento del Danubio e prevenire ulteriori dispersioni di petrolio e altre sostanze tossiche e nocive;

10. sottolinea la necessità di proteggere e rafforzare le riserve ittiche nel Danubio; chiede alla Commissione di predisporre un piano esaustivo volto alla conservazione e al ripristino delle riserve naturali di storione nel Danubio;

11. invita la Commissione, gli Stati membri e tutti i paesi rivieraschi a promuovere e attuare progetti comuni in materia di efficacia energetica e fonti energetiche rinnovabili, alla luce del potenziale della regione in quanto fonte di bioenergia, nonché a incoraggiare l'utilizzazione dell'energia solare, eolica e idrica;

12. mette in evidenza che previe valutazioni dell'impatto ambientale devono precedere ogni progetto riguardante infrastrutture energetiche, al fine di garantire il rispetto degli standard internazionali di protezione ambientale;

13. propone l'integrazione dei sistemi di trasporto degli Stati membri dell'UE con quelli dei paesi limitrofi nella regione danubiana e sottolinea l'importanza di predisporre progetti di intermodalità;

14. ritiene la rete di navigazione fluviale interna un elemento rilevante per lo sviluppo dei trasporti nella regione;

15. propone che sia potenziata la rete transeuropea al fine di migliorare l'intermodalità in tutta la regione ed incrementare i collegamenti con il mar Nero attraverso assi stradali e ferroviari (corridoi adibiti al trasporto di merci e ferrovie ad alta velocità);

16. ritiene il turismo un importante strumento per promuovere la crescita sostenibile e lo sviluppo sociale della regione;

17. sostiene programmi destinati a valorizzare l'ambiente multiculturale nella regione danubiana al fine di promuovere la mobilità multinazionale, fomentare il dialogo culturale, riconoscere la diversità culturale e tutelare il patrimonio culturale e storico;

18. invita la Commissione a cooperare intensamente con il Parlamento europeo nella definizione delle priorità per lo sviluppo della strategia dell'UE per la regione danubiana e a informarlo e consultarlo in merito ai progressi compiuti nell'attuazione di detta strategia;

19. propone che ogni due anni sia convocato un vertice del Danubio con tutti i paesi della regione, le cui conclusioni vanno poi presentate al Consiglio europeo, al Parlamento europeo e ai parlamenti dei paesi partecipanti;

20. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e alle altre istituzioni competenti.