PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulle calamità naturali di vasta portata nella Regione autonoma di Madeira, in Francia e in Spagna
4.3.2010
a norma dell'articolo 110, paragrafo 2, del regolamento
Marek Henryk Migalski a nome del gruppo ECR
Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B7-0139/2010
B7‑0166/2010
Risoluzione del Parlamento europeo sulle calamità naturali di vasta portata nella Regione autonoma di Madeira, in Francia e in Spagna
Il Parlamento europeo,
– visti l'articolo 3 del trattato sull'Unione europea e l'articolo 349 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– viste la proposta della Commissione di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il Fondo di solidarietà dell'Unione europea (COM(2005)0108) e la posizione del Parlamento del 18 maggio 2006[1],
– visto l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che il 20 febbraio 2010 si è verificato a Madeira un fenomeno meteorologico di proporzioni uniche, con precipitazioni fortissime e senza precedenti (si stima che la pioggia caduta in 5 ore corrispondesse alla media di due mesi e mezzo), forti venti e onde altissime, che ha causato la morte di almeno 42 persone, 32 dispersi, 370 sfollati e circa 70 feriti,
B. considerando che il 27 e il 28 febbraio 2010 una tempesta violenta e distruttiva, denominata Xynthia, si è abbattuta sulla Francia occidentale, lungo la costa atlantica (nelle regioni Poitou-Charentes e Pays-de-la-Loire), causando la morte di almeno 60 persone, 10 dispersi, oltre 2 000 sfollati e danni senza precedenti,
C. considerando che, a causa di tali fenomeni meteorologici, in particolare la tempesta Xynthia, diverse regioni della Spagna, segnatamente le isole Canarie e l'Andalusia, sono rimaste isolate e sono stati registrati ingenti danni, di cui non è stata ancora determinata la portata,
D. B. considerando che queste catastrofi hanno determinato sofferenze umane e danni psicologici irreparabili alle famiglie delle vittime e alla popolazione colpita,
E. considerando che queste catastrofi hanno provocato enormi distruzioni, con gravissimi danni alle infrastrutture pubbliche - tra cui strade, autostrade e ponti e la fornitura di servizi essenziali come l'approvvigionamento idrico, l'elettricità, i servizi igienici e le telecomunicazioni - e alle case, agli esercizi commerciali, all'economia costiera, all'industria e all'agricoltura, come pure al patrimonio naturale, culturale e religioso,
F. considerando che l'impatto economico e sociale di questi disastri, con ovvie ripercussioni sulle generali attività produttive di queste regioni, impedisce attualmente alle persone di riprendere una vita normale,
G. considerando che vi è l'esigenza di ripulire, ricostruire e risanare le zone colpite dal disastro, di ripristinare le infrastrutture e gli impianti nei settori dell'energia, dell'approvvigionamento idrico, dei servizi igienici e delle telecomunicazioni, come pure le strade, i ponti e le abitazioni, di ristabilire il potenziale produttivo e i posti di lavoro che sono andati perduti in queste zone e di adottare misure atte a compensare i costi sociali inerenti alla perdita dei posti di lavoro e di altre fonti di reddito,
1. esprime il suo profondo cordoglio e la propria solidarietà alle regioni colpite dal disastro, deplora la gravità delle conseguenze per la loro struttura economica e produttiva e trasmette, in modo particolare, le sue condoglianze alle famiglie delle vittime;
2. rende omaggio alle squadre di ricerca e di soccorso che hanno lavorato ininterrottamente per salvare le persone e limitare i danni umani e materiali;
3. invita la Commissione, non appena i governi interessati presenteranno le rispettive richieste, a incoraggiare immediatamente tutte le azioni necessarie per mobilitare il Fondo di solidarietà dell'Unione europea (FSUE) nel modo più urgente e più flessibile e per il massimo importo possibile al fine di aiutare le vittime del disastro;
4. esorta la Commissione, oltre a mobilitare il Fondo di solidarietà dell'Unione europea, a dar prova di disponibilità e flessibilità per quanto riguarda i negoziati con le autorità competenti in merito alla revisione dei programmi operativi regionali Intervir + (FESR) e Rumos (FSE) e dei loro equivalenti francesi, nonché della sezione del Programma operativo tematico di promozione territoriale, finanziato dal Fondo di coesione, destinata a Madeira; invita la Commissione a procedere con questa revisione il più rapidamente possibile e ad analizzare la possibilità di aumentare il tasso di cofinanziamento comunitario nel 2010 per progetti specifici all'interno dei rispettivi programmi operativi, in conformità delle norme e dei massimali stabiliti nel regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio, recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, senza mettere in discussione la dotazione finanziaria annuale assegnata agli Stati membri in questione;
5. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi degli Stati membri, al governo della Regione autonoma di Madeira e alle competenti autorità regionali francesi e spagnole.
- [1] GU C 297 E del 07.12.06, pag. 331.