PROPOSTA DI RISOLUZIONE sul prossimo vertice UE-Canada del 5 maggio 2010
14.4.2010
a norma dell'articolo 110, paragrafo 2, del regolamento
Ioan Enciu, Mario Pirillo a nome del gruppo S&D
Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B7-0233/2010
B7‑0233/2010
Risoluzione del Parlamento europeo sul prossimo vertice UE-Canada del 5 maggio 2010
Il Parlamento europeo,
– visti i negoziati in vista di un accordo economico e commerciale globale, avviati nel corso del vertice UE-Canada del 6 maggio 2009 a Praga,
– visto il successo della 32ª riunione interparlamentare della delegazione per le relazioni con il Canada, tenutasi nel novembre 2009 a Bruxelles,
– visti gli articoli 207 e 218 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE),
– vista la sua risoluzione del 9 febbraio 2010 sulla revisione dell'accordo quadro tra il Parlamento europeo e la Commissione per la prossima legislatura,
– vista la quinta relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo sul mantenimento dell'obbligo del visto da parte di alcuni paesi terzi in violazione del principio di reciprocità (COM(2009)0560 def.,
– vista la sua risoluzione del 9 ottobre 2008 sulla governance artica (RSP/2008/2633),
– visto l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che il partenariato dell'Unione europea con il Canada, che risale al 1959, è uno dei più stretti e di più vecchia data,
B. considerando che i negoziati in corso su un accordo economico e commerciale globale potrebbero rafforzare le relazioni UE-Canada,
C. considerando che nel 2010 il Canada detiene la presidenza del G8 e che ospiterà il prossimo vertice del G20,
D. considerando che il prossimo vertice UE-Canada, che si terrà a Bruxelles il 5 maggio 2010, sarà incentrato, secondo le attese, sul rafforzamento dei già intensi rapporti politici tra i due partner, in particolare per affrontare sfide comuni quali: i negoziati su un accordo economico e commerciale globale; le sfide nel campo della politica estera e di sicurezza, in particolare in relazione all'Afghanistan e al Pakistan, una strategia comune nei confronti dell'Iran; la non proliferazione nucleare; Haiti e le tappe successive alla conferenza dei donatori di New York; la cooperazione allo sviluppo; una risposta coordinata alla crisi finanziaria ed economica; il cambiamento climatico e l'energia, e i progressi verso la conclusione del Ciclo sullo sviluppo,
E. considerando che il 27 gennaio 2010 la Commissione ha dato rassicurazioni in merito al suo impegno per un'associazione rafforzata con il Parlamento, conformemente alla risoluzione del Parlamento del 9 febbraio 2010 sulla revisione dell'accordo quadro con la Commissione, in cui il Parlamento chiede che gli siano comunicate "immediatamente informazioni complete durante tutte le fasi dei negoziati sugli accordi internazionali […], in particolare in materia commerciale e relativamente ad altri negoziati che prevedono la procedura di approvazione, in modo da dare piena attuazione all'articolo 218 del TFUE",
F. considerando che i cittadini cechi, rumeni e bulgari restano assoggettati all'obbligo del visto per accedere in Canada,
G. considerando che la regione artica non è attualmente disciplinata da norme e regolamenti multilaterali specifici in quanto non si è mai immaginato che diventasse una via navigabile o un'area di sfruttamento commerciale e potesse contenere circa il 20% delle riserve mondiali di petrolio e di gas non ancora scoperte,
H. considerando che l'Unione europea e il Canada condividono valori comuni e un forte impegno a favore di un'azione multilaterale per far fronte alle sfide importanti,
1. si compiace della dichiarazione della Commissione, nella quale i progressi dei negoziati su un accordo economico e commerciale globale sono indicati come un aspetto fondamentale delle relazioni economiche tra l'Unione europea e il Canada; ritiene al riguardo che il vertice UE-Canada, previsto per il 5 maggio 2010 a Bruxelles, offra una buona occasione per proseguire i negoziati in parola;
2. constata la solidità dell'economia canadese di fronte alla crisi economica, in particolare del settore bancario; manifesta la volontà di collaborare a stretto contatto con il Canada nel quadro del G20, al fine di conseguire un approccio globale coordinato allo stimolo fiscale;
3. rileva che tanto il Canada quanto l'Unione europea sono determinati ad adottare un approccio coordinato, coerente e globale per far fronte ai bisogni immediati e a lungo termine di Haiti; che insieme l'Unione europea e il Canada sono fermamente impegnati a ricostruire Haiti in modo da rispondere alle aspirazioni legittime e di lunga data della popolo haitiano per il loro paese, garantendo nel contempo che la titolarità del processo di ricostruzione resti nelle mani dello Stato di Haiti;
4. si compiace dell'intenzione formulata nel recente discorso della Corona di aprire il settore canadese delle telecomunicazioni alla concorrenza esterna;
5. plaude all'intenzione del Canada di avviare una grande riforma del proprio sistema di gestione della pesca, associandovi anche l'Organizzazione della pesca nell'Atlantico nord-occidentale (NAFO);
6. ricorda che la politica dell'UE in materia di visti si basa sulla reciprocità; ribadisce la propria preoccupazione per il fatto che il Canada mantenga a tutt'oggi l'obbligo del visto per i cittadini di Repubblica ceca, Romania e Bulgaria e ne chiede l'abolizione il nei tempi più brevi; constata che la reintroduzione dell'obbligo di visto per i cittadini cechi è stato decisa dal governo canadese a causa del massiccio afflusso di Rom in Canada e invita pertanto gli Stati membri ad affrontare adeguatamente la situazione dei Rom in Europa; si compiace a tale riguardo dell'apertura di un ufficio per il rilascio dei visti presso l'Ambasciata canadese a Praga nonché dell'istituzione di un gruppo di lavoro di esperti in materia, e spera che la promessa revisione globale del sistema di asilo canadese porti alla revoca di tale obbligo;
7. sottolinea che l'Unione europea e il Canada sono impegnati nella realizzazione di un'economia mondiale a basse emissioni di carbonio che sia sicura e sostenibile, potenziando nel contempo la capacità di adattamento agli effetti del cambiamenti climatico; sottolinea l'importanza di proseguire il dibattito in corso sui temi ambientali nell'ambito del dialogo di alto livello sull'ambiente, compresa la cooperazione in campo ambientale, energetico e marittimo nella regione artica;
8. accoglie con favore l'impegno del Canada, così come formulato nel recente discorso della Corona, a investire in tecnologie energetiche pulite per assicurarsi un posto tra le superpotenze "a energia pulita" e garantire la propria leadership nella creazione di posti di lavoro "verdi"; sottolinea la necessità di cooperazione bilaterale in relazione alla strategia per l'energia nucleare;
9. esprime la sua preoccupazione per l'impatto dell'estrazione della sabbia bituminosa sulla biodiversità locale e sull'ambiente in considerazione dell'aumento delle emissioni di gas serra; invita il Canada, in vista dei prossimi colloqui delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico, ad aderire alla "Coalizione del volenterosi" al fianco dell'UE;
10. ricorda al Consiglio e alla Commissione che, dall'entrata in vigore del trattato di Lisbona, il Parlamento europeo deve dare la sua approvazione agli accordi internazionali nonché essere pienamente coinvolto in tutte le fasi della procedura, e attende con interesse che la Commissione rilasci quanto prima una dichiarazione sulle modalità con cui intende applicare tale disposizione; ricorda, a tale proposito, che le sue preoccupazioni sull'accordo PNR tra l'UE e il Canada dovranno essere debitamente e congiuntamente discusse prima che possa essere concessa l'approvazione;
11. si congratula con il Comitato organizzatore di Vancouver per il successo dei Giochi olimpici e paralimpici invernali del 2010;
12. rileva che in tutti gli aspetti delle relazioni tra l'Unione europea e il Canada si tiene debitamente conto del ruolo e delle prerogative delle province canadesi;
13. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, alla Presidenza di turno dell'Unione europea, al vicepresidente della Commissione/Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza nonché al governo canadese.