Proposta di risoluzione - B7-0346/2010Proposta di risoluzione
B7-0346/2010

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulle calamità naturali nell'Europa centrale

14.6.2010

presentata a seguito di una dichiarazione della Commissione
a norma dell'articolo 110, paragrafo 2, del regolamento

Czesław Adam Siekierski, Tamás Deutsch, Zuzana Roithová, Anna Záborská, Markus Pieper, Richard Seeber, Bogusław Sonik, Jan Březina, Lambert van Nistelrooij, Andrzej Grzyb, Jolanta Emilia Hibner, Piotr Borys, Artur Zasada, Milan Zver, Jacek Saryusz-Wolski, Lena Kolarska-Bobińska, Jarosław Kalinowski, János Áder, Filip Kaczmarek, Csaba Őry, Krzysztof Lisek, Joachim Zeller, Edit Bauer, Nuno Teixeira, Ildikó Gáll-Pelcz, Ádám Kósa, Paweł Zalewski, Róża Gräfin Von Thun Und Hohenstein, Bogdan Kazimierz Marcinkiewicz, Sławomir Witold Nitras a nome del gruppo PPE

Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B7-0346/2010

Procedura : 2010/2713(RSP)
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B7-0346/2010
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B7-0346/2010
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B7‑0346/2010

Risoluzione del Parlamento europeo sulle calamità naturali nell'Europa centrale

Il Parlamento europeo,

–   visto l’articolo 3 del trattato sull'Unione europea e gli articoli 191 e 349 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

–   viste la proposta della Commissione concernente il regolamento che istituisce il Fondo di solidarietà dell'Unione europea (COM(2005)0108) e la posizione del Parlamento del 18 maggio 2006,

–   viste le sue risoluzioni del 5 settembre 2002 sulle inondazioni in Europa, dell'8 settembre 2005 sulle calamità naturali (incendi e inondazioni) in Europa, del 7 settembre 2006 sugli incendi boschivi e le inondazioni e le sue risoluzioni del 18 maggio 2006 sulle calamità naturali (incendi boschivi, siccità e inondazioni) – aspetti attinenti all'agricoltura, allo sviluppo regionale e all'ambiente,

–   visto il Libro bianco dal titolo "L'adattamento ai cambiamenti climatici: verso un quadro d'azione europeo" (COM(2009)0147) e la comunicazione della Commissione dal titolo "Un approccio comunitario alla prevenzione delle catastrofi naturali e di origine umana" (COM(2009)0082),

–   vista la dichiarazione della Commissione sulla grande catastrofe naturale nella regione autonoma di Madeira, resa il 24 febbraio 2010,

–   visto l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,

A. considerando che in vari Stati membri dell'Unione europea, in particolare Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia e Ungheria, nonché Germania e Austria, si è verificata una grande catastrofe naturale, che ha provocato vittime tra la popolazione e ha reso necessaria l'evacuazione di migliaia di persone,

B.  considerando che tale catastrofe ha causato gravi danni, in particolare alle infrastrutture, alle imprese e ai terreni agricoli, distruggendo elementi del patrimonio naturale e culturale e provocando altresì rischi per la sanità pubblica,

C. considerando che è necessario procedere alla ricostruzione delle zone distrutte o danneggiate dal disastro per compensare le perdite economiche e sociali,

1.  esprime partecipazione e solidarietà alle regioni colpite dalla catastrofe; prende atto del grave impatto economico e presenta le sue condoglianze alle famiglie delle vittime;

2.  riconosce gli sforzi instancabili compiuti dalle squadre di ricerca e salvataggio, che hanno salvato vite e hanno ridotto i danni nelle zone colpite; mette in evidenza a tal proposito l'operato del gruppo Balt Flood Combat, cofinanziato dall'Unione europea;

3.  apprezza le azioni intraprese dagli Stati membri che hanno fornito assistenza alle zone colpite, in quanto la solidarietà europea si estrinseca nell'assistenza reciproca nelle situazioni difficili;

4.  invita gli Stati membri e le regioni colpite dalla catastrofe a rivolgere particolare attenzione ai piani di ricostruzione sostenibile e a esaminare la fattibilità di investimenti a lungo termine nelle azioni realizzate dagli Stati membri in un'ottica di prevenzione e di lotta contro le catastrofi;

5.  invita la Commissione europea egli Stati membri a sostenere le regioni colpite dagli effetti economici e sociali del disastro nella maniera più rapida possibile;

6.  invita la Commissione, una volta che siano stati comunicati i diversi piani, a prendere immediatamente le misure necessarie perché le risorse finanziarie richieste possano essere messe a disposizione nel modo più rapido, più efficace e più flessibile da parte del Fondo europeo di solidarietà;

7.  chiede alla Commissione di essere flessibile riguardo ai negoziati con le autorità competenti ove divenisse necessaria una revisione dei pertinenti piani operativi in corso di programmazione o di esecuzione nelle regioni colpite dalla catastrofe;

8.  invita la Commissione a prendere in considerazione le differenze tra le regioni interessate, che comprendono tra l'altro zone di montagna e aree fluviali, in modo da assistere le vittime nel miglior modo possibile;

9.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi degli Stati membri e alle autorità regionali e locali delle zone colpite.