Proposta di risoluzione - B7-0430/2010Proposta di risoluzione
B7-0430/2010

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sull'entrata in vigore della Convenzione sulle munizioni a grappolo (CCM) e il ruolo dell'UE

5.7.2010

presentata a seguito di una dichiarazione del Vicepresidente della Commissione/Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza
a norma dell'articolo 110, paragrafo 2, del regolamento

Roberto Gualtieri a nome del gruppo S&D

Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B7-0413/2010

Procedura : 2010/2772(RSP)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
B7-0430/2010
Testi presentati :
B7-0430/2010
Testi approvati :

B7‑0430/2010

Risoluzione del Parlamento europeo sull'entrata in vigore della Convenzione sulle munizioni a grappolo (CCM) e il ruolo dell'UE

Il Parlamento europeo,

–   vista la Convenzione sulle munizioni a grappolo (CCM), adottata da 107 paesi in occasione della conferenza diplomatica svoltasi a Dublino dal 19 al 30 maggio 2008,

–   considerando il messaggio del Segretario generale delle Nazioni Unite, del 30 maggio 2008, che incoraggia "gli Stati a firmare e ratificare senza indugio questo importante accordo" ed auspica "una sua rapida entrata in vigore",

–   vista la sua risoluzione del 20 novembre 2008 sulla Convenzione sulle munizioni a grappolo (P6_TA(2008)0565),

–   vista la sua risoluzione del 10 marzo 2010 sull'attuazione della strategia europea di sicurezza nell'ambito e la politica di sicurezza e di difesa comune (P6_TA(2010)0061),

–   visto l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,

A. considerando che la CCM è stata aperta alla firma il 3 dicembre 2008 a Oslo e, successivamente, presso le Nazioni Unite a New York, ed entrerà in vigore il primo giorno del sesto mese dopo la trentesima ratifica, ovvero il 1º agosto 2010,

B.  considerando che la CCM vieterà l'uso, la produzione, lo stoccaggio e il trasferimento di munizioni a grappolo come intera categoria di armi,

C. considerando che la CCM imporrà agli Stati contraenti di distruggere le scorte di tali munizioni,

D. considerando che le munizioni a grappolo presentano seri rischi per i civili, anche dopo il loro uso iniziale e la fine di un conflitto; considerando inoltre che le munizioni a grappolo sono risultate controproducenti per l'efficacia militare;

E.  considerando che la CCM stabilirà un nuovo criterio umanitario per l'assistenza alle vittime e imporrà agli Stati di eliminare le munizioni a grappolo inesplose che rimangono in seguito a conflitti,

F.  considerando che finora la CCM è stata firmata da venti Stati membri dell'UE e ratificata da undici mentre altri sette non hanno né firmato né ratificato tale convenzione,

G. considerando che il sostegno di gran parte degli Stati membri e di numerose organizzazioni della società civile è stato decisivo per la positiva conclusione del processo di Oslo che ha portato alla CCM,

H. considerando che la firma e la ratifica da parte di tutti i 27 Stati membri dell'Unione prima dell'entrata in vigore della CCM il 1º agosto 2010 rappresenterebbe un forte segnale politico per un divieto globale all'uso e all'esportazione di munizioni a grappolo e per gli obiettivi dell'UE nell'ambito della lotta alla proliferazione di armi che uccidono in maniera indiscriminata,

1.  si compiace dell'entrata in vigore della Convenzione sulle munizioni a grappolo (CCM) il 1° agosto 2010,

2.  esorta tutti gli Stati membri dell'UE e i paesi candidati a firmare e ratificare con urgenza la Convenzione sulle munizioni a grappolo (CCM), preferibilmente prima del 1° agosto 2010, inclusi gli Stati non firmatari (Estonia, Finlandia, Grecia, Lettonia, Polonia, Romania e Slovacchia) e quelli che pur avendo firmato non hanno ancora proceduto alla ratifica (Bulgaria, Cipro, Repubblica ceca, Ungheria, Italia, Lituania, Paesi Bassi, Portogallo e Svezia);

3.  sollecita tutti gli Stati membri UE che hanno firmato la Convenzione sulle munizioni a grappolo a cogliere qualsiasi opportunità per incoraggiare gli Stati che non sono parte della CCM a firmarla e a ratificarla per accedere quanto prima alla Convenzione e a fare del loro meglio per scoraggiare gli Stati che non sono parte della Convenzione a utilizzare munizioni a grappolo, in quanto sono così obbligati ai sensi dell'articolo 21 della CCM;

4.  invita gli Stati membri dell'UE a non intraprendere alcuna azione che possa aggirare o pregiudicare la CCM e le sue disposizioni; in particolare, invita tutti gli Stati membri UE a non adottare, approvare o successivamente ratificare un eventuale protocollo alla Convenzione sulle armi convenzionali (CCW) che consenta l'utilizzo di munizioni a grappolo, il che non sarebbe compatibile con il divieto su tali munizioni previsto dagli articoli 1 e 2 della CCM; invita il Consiglio e gli Stati membri UE ad agire conformemente alla prossima riunione CCW del 30 agosto – 3 settembre di Ginevra;

5.  sollecita gli Stati membri UE a prendere iniziative per iniziare ad attuare la Convenzione, distruggendo le scorte, effettuando bonifiche e fornendo assistenza alle vittime, contribuendo a finanziare diverse forme di aiuti ad altri Stati perché inizino ad attuare la Convenzione;

6.  invita l'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza a fare tutto il possibile per realizzare l'accessione dell'Unione alla CCM, il che è possibile dopo l'entrata in vigore del trattato di Lisbona e inoltre a fare tutto il possibile per sviluppare una strategia in vista della prima conferenza di riesame sotto forma di una decisione del Consiglio su una posizione comune;

7.  invita il Consiglio e la Commissione a includere il divieto sulle munizioni a grappolo quale clausola standard degli accordi con i paesi terzi, oltre alla clausola standard sulla non proliferazione delle armi di distruzione di massa;

8.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione all'Alto Rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza comune, al Consiglio, alla Commissione, nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri dell'UE e dei paesi candidati, al Segretario generale delle Nazioni Unite e alla Coalizione contro le munizioni a grappolo.