PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulla situazione del fiume Giordano, con particolare riferimento alla zona del suo basso corso
1.9.2010
a norma dell'articolo 115, paragrafo 5, del regolamento
Rodi Kratsa-Tsagaropoulou, José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, Elmar Brok, Ioannis Kasoulides, Cristian Dan Preda a nome del gruppo PPE
Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B7-0484/2010
B7‑0486/2010
Risoluzione del Parlamento europeo sulla situazione del fiume Giordano, con particolare riferimento alla zona del suo basso corso
Il Parlamento europeo,
– viste le sue precedenti risoluzioni sul Medio Oriente,
– visto il trattato di pace tra lo Stato d'Israele e il Regno hascemita di Giordania del 1994,
– vista la dichiarazione comune del vertice di Parigi per il Mediterraneo, tenutosi il 13 luglio 2008,
– vista la raccomandazione sulla situazione nella valle del Giordano della commissione ad hoc per l'energia, l'ambiente e l'acqua dell'Assemblea parlamentare euromediterranea del 14 marzo 2010,
– visti l'articolo 115, paragrafo 5, e l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che il fiume Giordano, in particolare il basso corso dello stesso, è un paesaggio culturale di portata universale che riveste grande importanza storica, simbolica, religiosa, ambientale, agricola ed economica nel Medio Oriente e oltre i suoi confini,
B. considerando che il Giordano è stato devastato dallo sfruttamento eccessivo, dall'inquinamento e dalla mancanza di una gestione regionale; che circa il 98% delle risorse di acqua dolce del fiume è stato deviato da Israele, Giordania e Siria, con una conseguente perdita di biodiversità pari al 50%,
C. considerando che la costruzione di nuovi centri per la depurazione delle acque reflue allo scopo di rimuovere gli inquinanti nocivi rappresenta un risultato importante; che lunghi tratti del Giordano rischiano di prosciugarsi entro la fine del 2011, se al suo basso corso non saranno destinate risorse di acqua dolce in concomitanza con il funzionamento di tali centri,
D. considerando che il risanamento del Giordano, e del suo basso corso in particolare, è della massima importanza per le comunità locali israeliane, giordane e palestinesi che condividono le medesime sfide idriche e offre enormi vantaggi economici e in termini di promozione della fiducia; che la cooperazione attiva tra i governi e le comunità locali interessate può contribuire notevolmente agli sforzi di pace nella regione,
E. considerando che i finanziamenti dell'UE contribuiscono ai tentativi di attenuare le sfide ambientali cui deve far fronte la regione del basso corso del Giordano,
1. richiama l'attenzione sul degrado del fiume Giordano, in particolare del suo basso corso, ed esprime la propria preoccupazione al riguardo;
2. invita le autorità dei paesi interessati a collaborare per risanare il Giordano, definendo e attuando politiche incentrate su risultati tangibili a livello di gestione della domanda di acqua per uso domestico e agricolo, conservazione dell'acqua e gestione delle acque reflue e degli effluenti agricoli e industriali, nonché a garantire che una quantità sufficiente di acqua dolce raggiunga il basso corso del fiume;
3. plaude alla cooperazione tra le comunità locali israeliane, giordane e palestinesi che condividono le medesime sfide idriche nella regione del basso corso del Giordano; invita Israele e Giordania a onorare pienamente gli impegni assunti nel trattato di pace in relazione al risanamento del fiume;
4. plaude all'iniziativa del ministero dell'Ambiente israeliano di elaborare un piano direttore per lo sviluppo paesaggistico nella regione del basso corso del Giordano; esorta il governo giordano e l'Autorità palestinese a prendere iniziative analoghe nell'ottica di adottare piani direttori per il risanamento dei tratti del fiume che scorrono attraverso i rispettivi territori; rileva che tali piani direttori potrebbero diventare la base di un piano regionale globale di risanamento e tutela della regione del basso Giordano;
5. accoglie positivamente l'applicazione di metodi e tecnologie avanzate per la gestione delle acque nella zona del basso corso del Giordano, in particolare in Israele, e incoraggia il trasferimento di tali metodi e tecnologie a tutti i paesi della regione; invita la comunità internazionale, inclusa l'Unione europea, a intensificare gli sforzi intesi a fornire assistenza tecnica e finanziaria supplementare ai progetti in questo settore;
6. invita il Consiglio, la Commissione e gli Stati membri dell'UE a promuovere e sostenere un piano globale per rimediare alla devastazione del Giordano e a continuare a fornire assistenza tecnica e finanziaria a favore del risanamento del fiume, in particolare del suo basso corso, anche nel quadro dell'Unione per il Mediterraneo;
7. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, all'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, all'inviato del Quartetto per il Medio Oriente, alla Knesset e al governo di Israele, al parlamento e al governo della Giordania, al parlamento e al governo del Libano, al presidente dell'Autorità palestinese, al Consiglio legislativo palestinese e al parlamento e al governo della Siria.