PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulla situazione dei Rom in Europa
6.9.2010
a norma dell'articolo 110, paragrafo 2, del regolamento
Niki Tzavela, Jaroslav Paška, Paul Nuttall, Fiorello Provera, Nikolaos Salavrakos, Mario Borghezio, Oreste Rossi, Mara Bizzotto a nome del gruppo EFD
B7‑0502/2010
Risoluzione del Parlamento europeo sulla situazione dei Rom in Europa
Il Parlamento europeo,
– visti l'articolo 20, paragrafi 1e 2, e l'articolo 21, paragrafo 1, del TFUE,
– visti i trattati di adesione di Bulgaria e Romania,
– vista la direttiva 2004/38/CE del Parlamento europeo e del Consiglio,
– visto l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che in taluni Stati membri, segnatamente in Francia, si applica una disposizione transitoria relativa al diritto alla libera circolazione dei lavoratori sulla base dei trattati di adesione della Bulgaria e della Romania, secondo cui tutti i cittadini bulgari e rumeni possono, entro e non oltre il 31 dicembre 2013, essere sottoposti alla limitazione di tale diritto,
B. considerando che gli aspetti giuridici della questione sono di primaria importanza e non devono essere oscurati da considerazioni politiche, bensì affrontati dai tribunali competenti,
C. considerando che, storicamente e fino ad oggi, la questione dell'integrazione dei Rom non ha trovato una soluzione convincente,
1. ritiene che sia dovere sovrano di uno Stato determinare le condizioni relative all'ingresso, all'insediamento e all'occupazione sul proprio territorio, nel debito rispetto del principio della dignità umana, e rammenta che il diritto di soggiorno non deve diventare un onere eccessivo per il sistema di assistenza sociale dello Stato membro ospitante;
2. mette in guardia contro ogni strumentalizzazione politica di questo problema altamente sensibile e giuridicamente complesso;
3. raccomanda invece di affrontare direttamente i motivi che spingono talune popolazioni a emigrare, ed esorta la Romania e la Bulgaria a porre in atto un'effettiva integrazione dei Rom;
4. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione e ai parlamenti degli Stati membri.