PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulle riforme attuate e gli sviluppi nella Repubblica moldova
18.10.2010
a norma dell'articolo 110, paragrafo 2, del regolamento
Adrian Severin a nome del gruppo S&D
Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B7-0572/2010
B7‑0581/2010
Risoluzione del Parlamento europeo sulle riforme attuate e gli sviluppi nella Repubblica moldova
Il Parlamento europeo,
– viste le sue precedenti risoluzioni sulla Repubblica moldova, in particolare quella del 30 aprile 2009 sulla situazione nella Repubblica moldova in seguito alle elezioni legislative del 5 aprile 2009,
– viste la dichiarazione finale e le raccomandazioni formulate in occasione della riunione del 16 e 17 febbraio 2010 della commissione di cooperazione parlamentare UE-Repubblica moldova,
– visti i negoziati in corso sul nuovo accordo di associazione fra l’UE e la Repubblica moldova, iniziati il 12 gennaio 2010 al fine di sostituire l’attuale accordo di associazione firmato il 28 novembre 1994 ed entrato in vigore il 1° luglio 1998,
– vista la decisione del Parlamento europeo di approvare un’assistenza macrofinanziaria per la Repubblica moldova per un importo di 90 milioni di euro,
– viste le dichiarazioni dell’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza sulla Moldova/Transdnistria del 17 maggio 2010, concernenti misure restrittive nei confronti dei dirigenti della Transdnistria, del 27 settembre 2010, e la ratifica dello Statuto di Roma del Tribunale penale internazionale, da parte della Repubblica moldova, il 14 ottobre 2010,
– visto il piano d’azione UE-Repubblica moldova approvato nel quadro della PEV dal consiglio di cooperazione UE-Moldova, il 22 febbraio 2005, e vista la valutazione di metà percorso dell’attuazione del piano d’azione nel novembre 2006,
– vista la dichiarazione comune del vertice sul partenariato orientale, svoltosi a Praga il 7 maggio 2009,
– visto il riconoscimento, da parte della Repubblica moldova, della competenza del Tribunale penale internazionale, con la firma, a Roma, del suo statuto di fondazione, che entrerà in vigore il 1° gennaio 2011,
– vista la dichiarazione sui risultati preliminari e le conclusioni della missione internazionale di osservazione elettorale per le elezioni legislative anticipate del 29 luglio 2009 nella Repubblica moldova,
– vista la relazione della missione dell'OSCE/ODIHR del 13-15 settembre 2010 di valutazione delle esigenze, in vista delle elezioni legislative anticipate del 2010,
– visto l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che la politica di vicinato orientale riconosce le aspirazioni europee della Repubblica moldova e l'importanza dei profondi legami storici, culturali ed economici di tale paese con gli Stati membri dell'UE,
B. considerando che il piano d’azione UE-Repubblica moldova mira a promuovere riforme politiche e istituzionali nella Repubblica moldova, anche nel campo della democrazia e dei diritti umani, dello Stato di diritto, dell'indipendenza del potere giudiziario e della libertà dei media, nonché delle relazioni di buon vicinato,
C. considerando che la Repubblica moldova è membro del Consiglio d'Europa e dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa e si è di conseguenza impegnata a promuovere realmente la democrazia e il rispetto dei diritti umani,
D. considerando che il governo della Repubblica moldova ha ribadito la propria disponibilità a impegnarsi maggiormente con tutti i suoi partner per trovare una soluzione valida e sostenibile al problema della Transdnistria, anche con l’aiuto dell’UE,
E. considerando che, dopo le elezioni legislative svoltesi nella Repubblica moldova il 29 luglio 2009, ogni tentativo di eleggere un nuovo presidente è fallito, nonostante il referendum del 5 settembre 2010 per emendare la costituzione, che ha registrato una scarsa affluenza alle urne, inferiore al 33% necessario affinché un referendum sia valido,
F. considerando che le elezioni legislative anticipate che si terranno il 28 novembre 2010 sono il risultato di una lunga crisi politica, innescata dall'incapacità di due parlamenti di eleggere un nuovo capo di Stato,
G. considerando, dopo le ultime elezioni legislative, il quadro giuridico per lo svolgimento delle elezioni ha subito una serie di revisioni, molte delle quali tengono conto delle precedenti raccomandazioni dell'OSCE/ODIHR e della commissione di Venezia del Consiglio d'Europa;
H. considerando che la commissione elettorale centrale continua ad adottare misure volte a migliorare la qualità delle liste elettorali e ad evitare voti multipli, che sono stati all'origine di controversie anche in occasione delle recenti elezioni e spiegano la mancanza di fiducia nella loro qualità,
I. considerando che, diversamente dalle precedenti elezioni, l’ambiente mediatico, fra cui l'emittente pubblica criticata in passato per la scarsa obiettività, è migliorato e si ritiene che offra ai cittadini della Repubblica moldova una pluralità di opinioni e di informazioni,
1. si compiace della firma, nel settembre 2010, del protocollo sui principi generali della partecipazione della Repubblica moldova ai programmi dell’Unione europea, che ritiene necessario, significativo e di importanza prioritaria per raggiungere gli obiettivi fissati per un'ulteriore integrazione europea; considera questo progresso un valido indicatore delle relazioni dinamiche fra la Repubblica moldova e l'Unione europea, relazioni che negli ultimi anni si sono sviluppate a un ritmo senza precedenti;
2. accoglie con favore la decisione ufficiale adottata nel corso dell’VIII riunione del Consiglio ministeriale della Comunità dell’energia dell’Europa sudorientale, svoltasi il 24 settembre 2010 a Skopje, che ha affidato alla Repubblica moldova la presidenza della Comunità dell’energia; sostiene le priorità della Repubblica moldova volte ad elaborare un quadro generale per promuovere gli investimenti nell'ammodernamento e lo sviluppo delle infrastrutture energetiche, garantendo l’efficienza energetica e lo sviluppo di ricerche nella zona petrolifera della Comunità dell'energia;
3. si compiace degli sforzi compiuti dalla Repubblica moldova e dalla Romania per concludere e firmare l’accordo sulle frontiere, dopo le prossime elezioni in Moldova; invita il governo dell’Ucraina e della Repubblica moldova a risolvere la questione e ad attuare l’accordo del 1998 sulle frontiere, firmato dai due paesi;
4. accoglie con favore la concessione di assistenza macrofinanziaria sotto forma di una sovvenzione di un importo massimo di 90 milioni di euro alla Repubblica moldova, per sostenere la stabilizzazione economica e alleggerire le esigenze della bilancia dei pagamenti e delle finanze pubbliche del paese, identificate nel corso del programma dell'FMI; sottolinea la necessità che la Repubblica moldova intensifichi gli sforzi per attuare le riforme strutturali in modo efficace, in particolare per quanto riguarda lo Stato di diritto, la lotta contro la corruzione, il clima imprenditoriale e degli investimenti;
5. sostiene l’iniziativa degli “amici della Moldova”, fra cui vari ministri degli esteri degli Stati membri e il Commissario europeo per l’allargamento e la politica di vicinato, Stefan Füle, volta ad esprimere il chiaro sostegno dell’UE e la sua solidarietà nei confronti della Repubblica moldova, nonché il fermo impegno a sostenere il paese per far fronte alle enormi sfide che lo attendono; ritiene che tale iniziativa aiuterà effettivamente la Repubblica moldova ad attuare le riforme interne e ad avvicinare il paese all’Unione europea;
6. sottolinea la necessità di un maggiore impegno da parte dell’Unione europea nei confronti degli sforzi per risolvere la questione della Transdnistria, anche attraverso un costante sostegno della missione dell'EUBAM e misure di fiducia, nel pieno rispetto dell’integrità territoriale della sovranità della Repubblica moldova, cosa vitale per assicurare una maggiore stabilità nel paese;
7. nota che nel 2011 la Lituania assumerà la presidenza dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE); esorta la Lituania a porre la questione della Transdnistria fra le priorità della sua agenda e a continuare a sostenere le iniziative per regolare la questione, in base ai principi di equità e trasparenza;
8. sostiene le aspirazioni e la determinazione degli impegni della Repubblica moldova per raggiungere gli obiettivi dell’associazione e dell’integrazione economica con l’UE; ribadisce il proprio auspicio di avanzare per mezzo di ulteriori misure concrete, onde garantire la continuazione delle riforme nella Repubblica moldova, con particolare attenzione ai negoziati sul futuro accordo di associazione, ai progressi verso l’integrazione economica e al dialogo sui visti;
9. deplora il fatto che nella Repubblica moldova l’instabilità politica interna abbia negato alla coalizione di governo il tempo necessario per concretizzare le sue scelte proeuropee, necessarie per compiere progressi nel paese; incoraggia tutte le parti interessate ad unirsi e a cooperare per raggiungere la stabilità politica interna; è del parere che la prossima consultazione elettorale offrirà la possibilità di optare per una prospettiva proeuropea o un futuro ottimista per il paese;
10. esorta tutte le forze politiche a evitare scontri inutili e a concentrarsi sullo sviluppo di una prospettiva ampia per la Repubblica moldova, sostenuta sia dall'insieme dello scacchiere politico, sia dalla comunità etnoculturale, al fine di guidare il paese verso il raggiungimento dei suoi obiettivi europei;
11. deplora il fatto che, se le elezioni legislative anticipate del 29 luglio 2009 hanno soddisfatto gran parte degli impegni dell’OSCE, la campagna elettorale è stata perturbata da pressioni sottili, da intimidazioni, dall’uso improprio di risorse amministrative e da una copertura mediatica poco obiettiva; auspica che le prossime elezioni del 28 novembre 2010 saranno prive di tali comportamenti, per garantire l'elezione democratica di un governo che assicurerà la stabilità nel paese;
12. osserva che si è verificato un miglioramento, dopo le elezioni legislative del luglio 2009, per quanto riguarda le procedure di trattamento di reclami e di ricorsi in materia di elezioni sulla base delle raccomandazioni dell’OSCE/ODIHR e della Commissione di Venezia e la limitazione del diritto di voto dei detenuti, in risposta alle raccomandazioni precedenti;
13. prende atto dell’annosa questione delle liste elettorali e si rammarica che nella consultazione precedente, stando ai partecipanti alle elezioni e agli osservatori nazionali, i brogli elettorali sianono stati causati da dati incompleti degli elettori, errori, e registrazioni di persone decedute, nonché dall’utilizzo di liste supplementari; è consapevole del fatto che nel 2008 sono cominciati i lavori per creare un registro elettorale elettronico centralizzato e chiede pertanto alla commissione elettorale centrale di garantire che tali pratiche siano evitate nel corso delle prossime elezioni;
14. ritiene che le elezioni del 28 novembre saranno molto combattute e che gli elettori si vedranno offrire alternative politiche distinte ed esorta tutte le parti interessate ad assicurare uno svolgimento calmo e democratico della consultazione; esorta i funzionari incaricati di amministrare il processo elettorale ad agire in modo imparziale, al fine di godere della fiducia di tutte le parti interessate;
15. si compiace del fatto che alcuni partiti abbiano fatto sapere che applicheranno le quote interne per un maggiore inserimento delle donne nelle loro liste di candidati e per garantire l’equilibrio di genere; esorta tutte le parti ad adottare un meccanismo ufficiale per garantire che i rappresentanti delle minoranze nazionali siano inclusi anche nelle loro liste di candidati;
16. prende atto del fatto che il pluralismo dei media è migliorato nella Repubblica moldova e che molti interlocutori affermano che i media godono di una libertà maggiore e sottolineano che una vasta gamma di media, fra cui l’emittente pubblica, offre all'opinione pubblica una pluralità di opinioni e di informazioni; invita tutte le emittenti al rispetto del codice della radiotelevisione che obbliga a offrire condizioni eque per i concorrenti elettorali e a garantire una copertura mediatica giusta e imparziale;
17. prende atto del fatto che la responsabilità per l’esame dei reclami relativi ai media è stata trasferita dalla commissione elettorale centrale al consiglio di coordinamento audiovisivo della Moldova (CCA) e si rammarica che i rappresentanti dello scacchiere politico formulino dubbi quanto alla sua efficacia e neutralità; invita il CCA ad agire in modo imparziale ed efficace e a trattare qualsiasi reclamo conformemente al codice della radiotelevisione;
18. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione all’Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, alla Commissione, al Consiglio d’Europa, all’OSCE, al governo provvisorio della Repubblica moldova e ai governi degli Stati membri.