Proposta di risoluzione - B7-0674/2010Proposta di risoluzione
B7-0674/2010

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sull'Ucraina

23.11.2010

presentata a seguito di una dichiarazione del vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza
a norma dell'articolo 110, paragrafo 2, del regolamento

Adina-Ioana Vălean, Siiri Oviir, Johannes Cornelis van Baalen, Jelko Kacin, Marielle De Sarnez a nome del gruppo ALDE

Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B7-0650/2010

Procedura : 2010/2934(RSP)
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B7-0674/2010
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B7-0674/2010
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B7‑0674/2010

Risoluzione del Parlamento europeo sull'Ucraina

Il Parlamento europeo,

–   viste le sue precedenti risoluzioni sull'Ucraina,

–   vista la dichiarazione congiunta adottata in occasione del vertice UE-Ucraina svoltosi a Bruxelles il 22 novembre 2010,

–   viste la dichiarazione finale e le raccomandazioni formulate in seguito alla XV riunione della commissione di cooperazione parlamentare UE-Ucraina, svoltasi il 4 e 5 novembre 2010 a Kiev e Odessa,

–   vista la relazione della missione di monitoraggio delle elezioni locali e regionali del 31 ottobre 2010 della delegazione del Parlamento europeo alla commissione parlamentare di cooperazione UE-Ucraina,

–   vista la risoluzione 1755 dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, adottata il 5 ottobre 2010, sul funzionamento delle istituzioni democratiche in Ucraina,

–   viste le conclusioni del Consiglio europeo sull’Ucraina del 16 settembre 2010,

–   vista la relazione della commissione di monitoraggio dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, approvata il 9 settembre 2010,

–   vista la modifica al codice elettorale adottata dal parlamento ucraino nell'agosto 2010,

–   vista la dichiarazione congiunta sul partenariato orientale lanciato a Praga il 7 maggio 2009,

–   visti l'accordo di partenariato e cooperazione (APC) tra l'Unione europea e l'Ucraina, entrato in vigore il 1° marzo 1998, e i negoziati in corso sull'accordo di associazione destinato a sostituire l'APC,

–   visto l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,

A. considerando che l'Ucraina è un paese europeo di importanza strategica per l'UE e che, per le sue dimensioni, le sue risorse, la sua popolazione e la sua posizione geografica, svolge un ruolo distintivo in Europa che fa di tale paese un attore regionale cruciale; considerando che il ruolo dell'Ucraina nel transito di risorse energetiche è di vitale importanza per la sicurezza dell'approvvigionamento energetico dell'Unione europea;

B.  considerando che il Presidente dell'Ucraina, Viktor Janukovič, e il Parlamento ucraino (Verchovna Rada) hanno confermato la ferma intenzione dell’Ucraina di aderire all’Unione europea,

C. considerando che, secondo alcune fonti, le libertà democratiche, quali la libertà di riunione, la libertà di espressione e la libertà dei media sarebbero state minacciate negli ultimi mesi; considerando che la corruzione permane diffusa e sistematica,

D. considerando che, in seguito alle elezioni presidenziali, vi sono segnali sempre più preoccupanti di erosione della democrazia e del pluralismo, come evidenziato in particolare dal trattamento riservato ad alcune ONG e dalle denunce di singoli giornalisti circa le pressioni esercitate su di loro dagli editori o dai proprietari dei media in merito alla decisione di coprire o meno determinati eventi, così come aumentano le attività con motivazioni politiche del servizio di sicurezza ucraino e il ricorso illecito alle risorse del sistema amministrativo e giudiziario per fini politici,

E.  considerando che il 13 ottobre 2010 il rappresentante OSCE per la libertà dei media ha dichiarato che l’Ucraina, pur avendo conseguito un elevato livello di libertà dei mezzi di comunicazione, deve adottare provvedimenti urgenti per salvaguardarla, e ha invitato il governo ucraino ad astenersi da qualsiasi tentativo di influenzare o censurare il contenuto dei media in modo da conformarsi alle norme internazionali in materia di libertà dei mezzi di informazione e adempiere agli impegni OSCE assunti nel medesimo ambito,

F.  considerando che la sentenza della Corte costituzionale ucraina del 1° ottobre 2010 ripristina la forma di governo presidenziale e che l'introduzione di un sistema di controlli ed equilibri democratico, efficace e durevole dovrebbe rimanere un obiettivo prioritario da raggiungere mediante un processo aperto, inclusivo e accessibile a tutti i partiti e attori politici dell'Ucraina,

G. considerando che l'organizzazione e lo svolgimento di elezioni locali e regionali il 31 ottobre 2010 sono stati criticati da vari attori internazionali e da organizzazioni della società civile,

H. considerando che le autorità ucraine hanno attuato una serie di importanti riforme, tra cui una legislazione che rimodella il settore del gas, e che l'Ucraina ha altresì firmato il protocollo di adesione al trattato che istituisce la Comunità dell'energia,

I.   considerando che, in occasione del 14º vertice UE-Ucraina tenutosi il 22 novembre 2010 a Bruxelles, si è potuto ulteriormente avanzare con l'ordine del giorno della cooperazione bilaterale grazie ad un accordo sul piano d'azione verso la liberalizzazione dei visti e la firma di un protocollo per l'attuale accordo di partenariato e cooperazione che consente all'Ucraina di partecipare a programmi dell'UE,

1.  sottolinea che l'Ucraina ha forti legami storici, culturali ed economici con l'Unione europea ed è uno dei partner principali di quest'ultima nell'ambito del vicinato orientale, in virtù della significativa influenza che esercita sulla sicurezza, sulla stabilità e sulla prosperità dell'intero continente;

2.  ricorda che le relazioni UE-Ucraina si basano su valori comuni e una storia comune e che l'UE ha riconosciuto le aspirazioni europee dell'Ucraina e ha accolto con favore la sua scelta europea; rileva che la profondità delle relazioni tra l'UE e l'Ucraina sarà determinata dalla realizzazione delle riforme e da un ulteriore consolidamento dei valori comuni;

3.  prende atto dei recenti sviluppi costituzionali in Ucraina; invita le autorità ucraine ad assicurare che il processo di riforme costituzionali in corso evolva in modo più inclusivo e comprensivo e sia perseguito in stretta cooperazione con la commissione europea per la democrazia attraverso il diritto (Commissione di Venezia) del Consiglio d'Europa;

4.  sottolinea che la cooperazione con la Commissione di Venezia è fondamentale per garantire che i pacchetti di riforma legislativa attualmente in via di definizione siano pienamente conformi alle norme e ai valori europei; invita tutti gli attori politici coinvolti, ivi inclusi il governo e l'opposizione, a partecipare a questo processo;

5.  accoglie con favore le importanti riforme intraprese dall'Ucraina, in particolare quelle in ambito economico; riconosce l'accordo raggiunto con il FMI su un prestito condizionale all'Ucraina basato su un programma di stabilità macroeconomica;

6.  esprime preoccupazione per il numero crescente di notizie attendibili che riportano un indebolimento dei diritti e delle libertà fondamentali; esorta le autorità a esaminare con attenzione tutte le notizie di violazione dei diritti e delle libertà nonché a perseguirne gli autori e porre rimedio alle eventuali violazioni individuate;

7.  sollecita le autorità ucraine a esaminare il ruolo dei servizi di sicurezza ucraini (SBU) e la loro apparente implicazione nell'ambiente politico nazionale; ritiene necessario sottoporre a verifica approfondita la legge sui servizi di sicurezza, e in particolare le disposizioni che danno al SBU il potere di condurre indagini penali ordinarie, ai fini del pieno adeguamento alle norme europee; esprime preoccupazione per il conflitto di interessi riguardante il capo del SBU, sig. Khoroshkovsky, che è contemporaneamente membro della Corte suprema di giustizia e imprenditore influente in Ucraina, le cui partecipazioni finanziarie hanno un impatto considerevole sulla sfera pubblica;

8.  si dichiara scoraggiato per il significativo arretramento nel rispetto in Ucraina delle libertà democratiche e degli impegni in tal senso, come dimostrato dalle elezioni locali e regionali del 31 ottobre 2010; invita le autorità ad occuparsi delle numerose segnalazioni concernenti la mancanza di imparzialità presso le commissioni elettorali, la registrazione selettiva di candidati da parte delle commissioni elettorali territoriali, intimidazioni ai danni di candidati e sostenitori e un controllo insufficiente della sicurezza dello scrutinio;

9.  condivide la necessità di migliorare il quadro elettorale e trae incoraggiamento dal lavoro svolto in cooperazione con gli esperti dell'UE e dell'OSCE per l'elaborazione di un progetto di nuovo codice elettorale; sottolinea che la trasparenza del processo elettorale presuppone un quadro giuridico chiaro; invita le autorità ucraine a garantire che la redazione della normativa venga ultimata in tempo utile, ben prima delle elezioni legislative del 2012;

10. accoglie con favore il piano d'azione per la liberalizzazione dei visti a favore dell'Ucraina, come stabilito in occasione del 14° vertice UE-Ucraina del 22 novembre 2010; ritiene che il piano d'azione costituisca uno strumento pratico per portare avanti le riforme essenziali nei settori pertinenti, rilevando in particolare che il consolidamento dello stato di diritto e il rispetto delle libertà fondamentali rivestiranno importanza cruciale ai fini del soddisfacimento dei parametri di riferimento negli ambiti della liberalizzazione dei visti, dell'ordine pubblico, della sicurezza e delle relazioni esterne; invita la Commissione europea ad assistere le autorità ucraine nei loro sforzi per avanzare verso la liberalizzazione dei visti;

11. accoglie con favore la firma del protocollo al vigente accordo di partenariato e cooperazione che consente all'Ucraina di partecipare a programmi UE in settori quali l'imprese e l'imprenditorialità, l'energia e l'informazione, la comunicazione e la tecnologia;

12. si dichiara incoraggiato dai progressi nei negoziati sull'accordo di associazione UE-Ucraina, in particolare per quanto riguarda gli aspetti relativi a una zona di libero scambio globale e approfondita; osserva che la conclusione dei negoziati sull'accordo dipende dalla capacità e volontà della controparte ucraina di garantire un ravvicinamento alla normativa dell'Unione europea; mette in guardia contro qualsiasi possibile arretramento rispetto agli impegni negoziali concordati nei settori del commercio e dell'energia;

13. esprime preoccupazione per il peggioramento del clima d'affari in Ucraina: la corruzione, la mancanza di trasparenza nei sistemi fiscale e doganale, l'assenza di un ambiente giuridico affidabile e di un sistema giudiziario indipendente e la predominanza di interessi oligarchici in vari settori economici rappresentano un'opportunità persa per l'Ucraina e un ostacolo all'intensificazione delle relazioni commerciali tra l'UE e l'Ucraina;

14. esprime preoccupazione per i recenti sviluppi che potrebbero minare la libertà e il pluralismo dei media; invita le autorità ad adottare tutte le misure necessarie per proteggere questi aspetti essenziali di una società democratica e ad astenersi da qualsiasi tentativo di controllare, direttamente o indirettamente, il contenuto delle informazioni riportate dai media nazionali; sottolinea l'urgente necessità di una riforma della legislazione applicabile al settore dei mezzi di comunicazione e accoglie pertanto con favore una recente proposta relativa all'introduzione di un servizio radiotelevisivo pubblico in Ucraina; plaude alle garanzie date pubblicamente dalle autorità ucraine in merito al perfezionamento entro la fine dell'anno del quadro giuridico necessario per l'istituzione di un'emittente radiotelevisiva pubblica; invita le autorità a evitare la revoca selettiva delle frequenze radiotelevisive in esito a procedimenti giudiziari e a rivedere qualsiasi decisione o nomina potenzialmente in grado di determinare un conflitto di interessi;

15. invita il governo ucraino ad allineare la legislazione sulla libertà dei media agli standard dell'OSCE e osserva che misure incisive al riguardo rafforzerebbero la candidatura dell'Ucraina alla presidenza dell'OSCE nel 2013;

16. invita le autorità ucraine a intensificare gli impegni nella lotta contro la corruzione e si attende a tal proposito che alla retorica politica positiva corrispondano misure risolute per combattere la corruzione a tutti i livelli; si dichiara scoraggiato per il fatto che la Verchovna Rada ha adottato modifiche alla nuova legge sugli appalti pubblici, escludendo dal suo campo di applicazione merci, opere e sevizi forniti in vista del campionato europeo di calcio che l'Ucraina ospiterà nel 2012;

17. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi degli Stati membri, al Presidente, al governo e al parlamento dell'Ucraina nonché alle assemblee parlamentari del Consiglio d'Europa e all'OSCE.