Proposta di risoluzione - B7-0702/2010Proposta di risoluzione
B7-0702/2010

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulle priorità del Parlamento europeo per il programma di lavoro della Commissione per il 2011

8.12.2010

presentata a seguito di una dichiarazione della Commissione
a norma dell'articolo 110, paragrafo 2, del regolamento

Malcolm Harbour a nome del gruppo ECR

Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
B7-0702/2010
Testi presentati :
B7-0702/2010
Discussioni :
Testi approvati :

B7‑0702/2010

Risoluzione del Parlamento europeo sulle priorità del Parlamento europeo per il programma di lavoro della Commissione per il 2011

 
 

Il Parlamento europeo,

 

–    vista la comunicazione della Commissione sul programma di lavoro della Commissione per il 2011 (COM(2010)0623/2),

–    visto l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,

Far ripartire la crescita per l’occupazione: accelerare i tempi in previsione del 2020

 

Potenziare la governance economica e avviare il semestre europeo

 

1.   plaude agli sforzi compiuti dall'Unione europea per risolvere i problemi che hanno compromesso il Patto di stabilità e crescita e portato all'attuale situazione fiscale difficile in vari Stati membri; sottolinea che è responsabilità di tutti gli Stati membri praticare una disciplina di bilancio e che un quadro UE pienamente responsabile e trasparente può contribuire a contribuire a rendere più solide le finanze pubbliche e a rafforzare la capacità di contrastare le crisi future;

2.   riconosce che una zona euro forte e competitiva è nell'interesse di tutti gli Stati membri dell'UE; sottolinea, ciò nonostante, che qualsiasi riforma deve tenere pienamente conto tanto delle necessità della zona euro quanto di quelle degli Stati membri che non ne fanno ancora parte o che non hanno in programma di diventarne membri;

3.   prende atto dell'introduzione di un "semestre europeo", il che implica un ciclo politico annuale per il coordinamento della politica economica; ritiene che le commissioni del Parlamento europeo debbano svolgere un ruolo più importante per dimostrare le loro conoscenze specializzate presentando "relazioni di fine anno" sui progressi compiuti relativamente agli obiettivi chiave, seguite da risoluzioni (comuni) dei gruppi politici;

4.   invita la Commissione ad accettare la proposta dei gruppi politici del Parlamento europeo sulle modifiche al calendario del semestre europeo in modo da garantire che i deputati eletti al Parlamento europeo e i deputati nazionali possano apportare un contributo sufficiente alle discussioni parlamentari congiunte;

Regolamentazione finanziaria: portare a termine la riforma

5.   prende atto dei piani ambiziosi per la regolamentazione dei servizi finanziari presentati dalla Commissione per il 2011, specialmente l'attuazione delle norme Basilea III e la riforma della direttiva relativa ai mercati degli strumenti finanziari MiFID; ricorda che, dopo la crisi, è stato approvato un ampio ventaglio di riforme normative e insiste sulla necessità di adottare misure proporzionate che non sovraccarichino il settore industriale né contribuiscano all'arbitraggio regolamentare; chiede con insistenza che le valutazioni d'impatto indipendenti esaminino tutte le proposte non in modo isolato ma in funzione del loro effetto cumulativo;

6.   sottolinea che il costo finale della regolamentazione dei servizi finanziari ricade su alcune categorie di persone, tra cui i piccoli investitori, i pensionati, i risparmiatori e le persone con ipoteche; chiede che si tenga pienamente conto delle necessità di queste persone;

Crescita intelligente

7.   sottolinea che l'agenda digitale e gli investimenti nelle TIC sono cruciali per la competitività a lungo termine dell'Europa e esorta gli Stati membri e la Commissione a proseguire l'immissione sul mercato di reti della prossima generazione e a facilitare l'accesso alle stesse continuando a liberalizzare il mercato interno delle comunicazioni;

8.   appoggia l'impegno dimostrato dalla Commissione nell'iniziativa faro dell'Agenda digitale per garantire l'instaurazione di un regime di proprietà intellettuale coerente ed efficace, in particolare per quanto riguarda i diritti d'autore in linea, e ricorda la risoluzione del Parlamento europeo sul rafforzamento dell'attuazione dei diritti di proprietà intellettuale nel mercato unico; plaude all'intenzione della Commissione di incoraggiare un maggiore accesso ai contenuti attraverso il miglioramento della governance e la trasparenza della gestione dei diritti collettivi, e attende con interesse le sue proposte; prende atto di un progetto di iniziativa relativa alle opere orfane, e incoraggia la Commissione a presentare proposte volte a stabilire un equilibrio tra, da una parte, la concessione dell'accesso alle opere culturalmente significative e, dall'altra, il mantenimento della protezione per i detentori di diritti;

9.   accoglie con favore l'ambizione della Commissione per quanto riguarda l'Unione per l'innovazione attraverso la revisione degli aiuti statali ai quadri di R&S e di innovazione, rafforzando il ruolo della BEI e del capitale di rischio; riconosce altresì il ruolo che gli appalti pubblici possono svolgere per stimolare l'innovazione ma si oppone fermamente all'introduzione di bilanci per l'innovazione vincolanti nell'ambito degli appalti pubblici; ritiene, al contrario, che le soluzioni innovative in risposta alle esigenze settoriali debbano essere la forza trainante anziché cercare di conseguire l'innovazione attraverso le quote;

10. si compiace che la Commissione si concentri sulle infrastrutture energetiche e chiede un forte coordinamento tra l'UE e gli Stati membri dato che si assiste a un cambiamento di rotta significativo nel modo di sviluppare la rete, al fine di assicurare che l'UE sia meglio attrezzata per mantenere la sicurezza energetica e superare le sfide in materia di efficacia, nonché apportare un contributo fondamentale alla strategia economica dell'UE e al mercato interno;

Crescita sostenibile

11. accoglie con favore la priorità accordata dalla Commissione all'attuazione della legislazione ambientale esistente anziché all'aumento dell'onere legislativo;

12. sottolinea che, affinché la crescita economica sia sostenibile, la sicurezza energetica riveste un'importanza vitale per assicurare la continuità dell'approvvigionamento, il rispetto degli accordi contrattuali, un prezzo equo di mercato e per non dipendere da un numero troppo esiguo di produttori;

13. sottolinea che il settore dei trasporti svolge un ruolo essenziale nella creazione di crescita sostenibile e competitività dell'Europa e, pertanto, per promuovere la crescita e l'occupazione e far avanzare gli interessi economici e ambientali dell'Europa, è essenziale:

-  completare il mercato unico libero e liberalizzato per tutti i modi di trasporto con regole chiare e di facile applicazione per una libera ed equa concorrenza, e una parità di trattamento di tutti i modi di trasporto;

-  sviluppare una rete di trasporti dell'UE efficace, multimodale e globale (tra l'altro, affrontando le questioni della mancanza di infrastrutture adeguate, dell'accessibilità e del basso grado di interoperabilità tra diverse parti dell'UE), completando la rete TEN-T, eliminando le strozzature e completando i collegamenti mancanti, in particolare a livello di sezioni transfrontaliere;

Crescita inclusiva

14. accoglie favorevolmente le misure atte a migliorare l'attuazione e l'interpretazione della direttiva relativa al distacco dei lavoratori, in particolare per quanto riguarda la libera circolazione dei lavoratori nell'Unione europea ma si oppone a qualsiasi revisione sostanziale del campo di applicazione dell'attuale direttiva;

15. esorta la Commissione, in sede di elaborazione dell'aggiornamento della direttiva sull'orario di lavoro, a tenere presenti il principio di sussidiarietà, la diversità delle tradizioni e delle priorità degli Stati membri e a dare la priorità al sostegno a regimi di lavoro flessibili e personalizzati in modo da lottare contro la disoccupazione, creare opportunità occupazionali, migliorare la produttività ed aumentare la competitività;

16. constata con inquietudine che l'agenda della politica di coesione è menzionata molto raramente tra i principali orientamenti politici del programma di lavoro, dato che la politica di coesione (che mira a un'utilizzazione coerente del potenziale di crescita di ogni regione e città dell'UE, con la conseguente coesione sociale, economica e territoriale) agisce a favore della prospettiva duratura, basata sui trattati, di superare le disparità in Europa;

17. ricorda alla Commissione, in vista del suo prossimo Libro bianco sulle pensioni, che, nel quadro dell'OMC, gli Stati membri hanno già concordato obiettivi comuni in materia di politica delle pensioni, che viene monitorata mediante una serie di indicatori concordati; invita la Commissione a concentrarsi sul miglioramento di questi indicatori anziché allontanarsi dagli obiettivi e indicatori già concordati; ritiene che, in vista dei cambiamenti demografici, gli Stati membri dovrebbero essere incoraggiati a considerare le solide argomentazioni socio-economiche che invocano un abbandono delle politiche suscettibili di impedire ai lavoratori più anziani di restare attivi più a lungo nel mercato del lavoro;

18. plaude all'iniziativa della Commissione "Nuove competenze e nuovi posti di lavoro" dato che le crisi economiche hanno portato ad una crescente polarizzazione del mercato del lavoro e ad un aumento della disoccupazione strutturale in tutta Europa; chiede maggiore efficacia e più risultati per quanto riguarda le due principali agenzie di formazione dell'UE: il Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale (Cedefop) e la Fondazione europea per la formazione (FEF);

19. chiede alla Commissione di tenere presenti, nelle sue relazioni "Nuove competenze e nuovi posti di lavoro" e "Una piattaforma contro la povertà", le difficoltà specifiche cui sono confrontate le donne, e di promuovere in particolare l'uguaglianza sul luogo di lavoro come mezzo di lotta alla povertà e incoraggiare le donne a diventare imprenditrici, portando avanti misure che condividano le migliori prassi e riconoscendo, al contempo, che i singoli Stati membri sono maggiormente in grado di legiferare sulla questione delle donne nel mondo della formazione e dell'occupazione; sottolinea che eventuali nuove misure volte a promuovere la crescita inclusiva dovrebbero tenere conto del fatto che l'arma più efficace contro la povertà è un'economia in crescita in cui l'occupazione sia in espansione;

Sfruttare il potenziale di crescita del mercato unico

20. plaude alla proposta di un quadro legislativo per la normalizzazione, che rafforzerà la competitività e l'innovazione dell'Unione europea; si attende che la Commissione presti la debita attenzione alla relazione della Commissione per il mercato interno;

21. si compiace del fatto che, in seguito alle iniziative del Parlamento europeo, si accordi una maggiore priorità alla riforma del settore degli appalti pubblici; attende con interesse la proposta completa, compreso l'obbligo per la Commissione di sfruttare pienamente le opportunità che il settore degli appalti pubblici offre all'innovazione e alla sostenibilità;

22. appoggia l'accento posto dai piani della Commissione sull'offerta di soluzioni ai problemi quotidiani dei consumatori mediante un metodo alternativo di soluzione delle controversie; lo ritiene fermamente una priorità più importante rispetto ad un sistema paneuropeo di ricorso collettivo;

23. sottolinea che l'Atto per il mercato unico definitivo dovrebbe definire chiaramente le priorità in modo da garantire che lo stesso abbia un obiettivo chiaro e non sia meramente una lista della spesa di 50 proposte;

24. ritiene che debba esistere una presunzione esplicita di conformità degli Stati membri con tutte le proposte relative al mercato unico; sottolinea che è ormai giunto il momento di introdurre nella legislazione degli Stati membri una presunzione secondo cui gli Stati membri si conformino, per difetto, alla legislazione relativa al mercato unico a meno che possano invocare ragioni valide per il mancato rispetto dei loro obblighi;

25. plaude all'atteggiamento energico della Commissione relativamente al recepimento integrale della direttiva sui servizi; pone in rilievo i risultati della relazione di valutazione reciproca che mostra il chiaro impegno degli Stati membri a favore di un approccio di deregolamentazione; sottolinea l'importanza di un chiaro impegno degli Stati membri a favore della procedura di valutazione reciproca (introdotta nella direttiva sui servizi), in generale per rimuovere gli ostacoli al completamento del mercato unico;

26. sottolinea che, dato che il Parlamento europeo e il Consiglio hanno definitivamente respinto la proposta iniziale della Commissione di direttiva sui diritti dei consumatori, e in base alla futura proposta sul comportamento del consumatore nell'ambiente digitale e alla revisione della direttiva relativa alle pratiche commerciali sleali, è imperativo trattare con urgenza in modo integrato una chiara strategia politica della Commissione per i consumatori nel 2011 e non nel 2014 come attualmente proposto;

27. appoggia la revisione della direttiva sui viaggi "tutto compreso" e il riesame della direttiva sulla sicurezza generale dei prodotti concentrandosi sulla sorveglianza del mercato;

28. attende con impazienza il Libro verde sul gioco d'azzardo in linea, la comunicazione sul piano d'azione eGovernment e il Libro verde sulla direttiva relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali;

29. esorta la Commissione, nella sua revisione della direttiva 89/105/CEE riguardante la trasparenza delle misure che regolano la fissazione dei prezzi delle specialità per uso umano e la loro inclusione nei regimi nazionali di assicurazione malattia, a garantire che sia coerente con l'obiettivo di rendere l'UE il centro di un'industria farmaceutica dominante a livello mondiale con i conseguenti benefici per gli investimenti e la creazione di posti di lavoro altamente qualificati e, in particolare, ad abbandonare un approccio verticistico in materia di regolamentazione e fissazione dei prezzi che non fa che scoraggiare la concorrenza;

Portare avanti l'agenda dei cittadini: libertà, sicurezza e giustizia

30. è del parere che, al fine di creare uno spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia, l'Unione europea debba elaborare un sistema ricco di sfumature che tenga conto delle peculiarità a livello giuridico e politico dei singoli Stati membri, e che pertanto sia giusto introdurre nuovi strumenti solo laddove necessario e nel rispetto della sovranità di ciascuno Stato membro;

31. chiede che tutte le norme siano incentrate sulle soluzioni atte ad agevolare un'efficiente cooperazione tra gli Stati membri, senza imporre una politica armonizzata e dalla "taglia unica" sia a livello di diritto penale che di diritto della famiglia o di politica dell'immigrazione;

32. riconosce che, per garantire la sicurezza dell'Unione europea e dei suoi cittadini, sono indispensabili relazioni transatlantiche forti, soprattutto nell'ambito della lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata;

33. sottolinea che nell'ambito della lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata occorre rispettare pienamente i diritti e le libertà dei cittadini dell'Unione europea, e che la protezione dei dati e il diritto di ricorso sono elementi essenziali di una politica di sicurezza credibile ed efficace;

34. insiste sulla necessità che tutte le agenzie GAI siano efficaci, efficienti e, soprattutto, responsabili delle azioni intraprese;

35. prende atto della proposta della Commissione volta a introdurre uno strumento giuridico in materia di diritto contrattuale europeo e si rammarica per il fatto che la stessa dà evidentemente per scontati i risultati della consultazione attualmente condotta dalla Commissione proprio sul citato argomento;

36. attira l'attenzione della Commissione sul potenziale impatto del regime di diritto contrattuale proposto sugli ordinamenti di common law, dal momento che la proposta si basa invece sul diritto civile;

37. esprime profonda preoccupazione per l'introduzione di uno strumento giuridico nel settore del diritto contrattuale, dal momento che tale proposta comporterà, in un contesto economico difficile come quello attuale, ingenti costi per le imprese e i consumatori, e ciò non solo per aspetti importanti come l'attuazione e la formazione, ma anche per le controversie che sicuramente ne deriveranno a causa della mancanza di certezza giuridica legata all'introduzione di un nuovo regime; rileva che le barriere al commercio transfrontaliero non si riferiscono tanto al diritto contrattuale quanto piuttosto a questioni di più ampia portata come quelle linguistiche, logistiche o riguardanti le procedure di ricorso; chiede pertanto alla Commissione di rivedere la citata proposta;

L’Europa nel mondo: avere il giusto peso sulla scena mondiale

38. pone l'accento sulla fondamentale importanza delle relazioni transatlantiche in materia di sicurezza nel contesto di una NATO rafforzata; ritiene che l'Unione europea dovrebbe offrire il proprio sostegno alle democrazie asiatiche (soprattutto India, Giappone, Indonesia, Bangladesh e Taiwan), appoggiare il processo di pace arabo-israeliano, portare avanti i propri sforzi volti a impedire la proliferazione nucleare, con particolare riferimento all'Iran e alla Repubblica democratica popolare di Corea, nonché sostenere i difensori dei diritti umani e l'evoluzione democratica in Russia rafforzando la cooperazione nel rispetto dei valori della democrazia e dello Stato di diritto;

39. fa notare che la promozione dei diritti umani nel mondo è uno dei principali obiettivi perseguiti dall'Unione europea sulla scena mondiale e che il miglioramento delle relazioni commerciali e il potenziamento degli aiuti allo sviluppo possono contribuire a realizzare progressi in tal senso; propone di attribuire particolare importanza alla protezione delle donne e dei bambini - soprattutto nelle aree di conflitto - e alla lotta alle discriminazioni nei confronti delle minoranze per motivi di carattere etnico, sessuale o religioso (anche in riferimento a minoranze religiose spesso ignorate come quella cristiana nel Medio Oriente o nei paesi comunisti);

Una politica commerciale globale

40. sottolinea che l'Unione europea ha il dovere di sostenere il ruolo dell'OMC nella promozione della stabilità e della crescita economiche, nella prevenzione dei conflitti commerciali e nella lotta al protezionismo eliminando gli ostacoli tariffari e non tariffari nonché facendosi garante di un aspetto estremamente importante, ossia che il ricorso a strumenti di difesa commerciale legittimi si verifichi solo come ultima opzione; invita pertanto la Commissione a sostenere gli sforzi dei nuovi paesi candidati in modo da ampliare il numero di membri dell'OMC e quindi rafforzare la sua autorità nell'ambito della definizione e attuazione delle norme che disciplinano le relazioni commerciali a livello mondiale;

41. fa notare che la strategia UE 2020, per avere successo, dovrebbe includere una forte componente commerciale incentrata sulle relazioni commerciali multilaterali e bilaterali tra l'UE e i paesi terzi in quanto strumenti fondamentali per riportare l'Unione europea alla prosperità creando nel contempo i posti di lavoro così necessari sia all'interno che all'esterno dell'Unione;

Le politiche di vicinato, allargamento e sviluppo e gli aiuti umanitari dell'UE

42. è del parere che l'UE, per poter diffondere i propri valori e principi in maniera efficace nonché per contribuire alla stabilità politica e allo sviluppo economico dei paesi vicini, debba sostenere le giovani democrazie europee e rafforzare le proprie relazioni con i partner orientali;

43. ricorda gli impegni internazionali assunti nel quadro degli Obiettivi di sviluppo del millennio (OSM), molti dei quali non sono ancora stati raggiunti; ritiene, a tale proposito, che sia necessario attribuire carattere prioritario alla spesa per lo sviluppo a livello di UE, in partenariato con singoli Stati membri al fine di garantire l'efficacia della spesa stessa;

44. sottolinea l'assoluta necessità di un sostegno durevole della politica di sviluppo dell'UE da parte dei suoi cittadini quale elemento indispensabile, nel contesto delle attuali restrizioni di bilancio, per poter riaffermare e mantenere gli impegni assunti in materia di riduzione della povertà; osserva che la soluzione migliore per raggiungere tale obiettivo è quella legata alla creazione di ricchezza e allo sviluppo di diritti di proprietà nei paesi emergenti;

45. pone l'accento sulla necessità di dimostrare coerenza politica a tutti i livelli e fa notare che qualunque nuova iniziativa a sostegno della politica di sviluppo dell'UE deve risultare assolutamente trasparente;

46. invita l'Unione europea a coordinare meglio con la comunità per lo sviluppo in senso lato la propria risposta alle catastrofi umanitarie e a studiare nuove soluzioni per il potenziamento delle proprie capacità civili da parte dell'UE nell'ambito dei meccanismi esistenti, ad esempio il meccanismo di protezione civile dell'Unione europea;

Puntare ai risultati, a prescindere dai mezzi utilizzati per raggiungerli: fare un uso ottimale delle politiche dell'UE

Un bilancio moderno per il futuro dell'Europa

47. si rammarica per il fatto che la revisione del bilancio della Commissione non abbia contemplato un'analisi quantitativa delle attuali spese nell'ambito del Quadro finanziario pluriennale (QFP); sottolinea che una revisione dei costi e benefici della spesa dell'UE è fondamentale prima dell'elaborazione di un nuovo QFP;

48. sottolinea che le future prospettive finanziarie dell'UE devono essere ispirate ai principi di sussidiarietà e proporzionalità e che le varie spese devono essere appropriate, razionali e avere un buon rapporto costi-benefici;

49. è contrario all'introduzione di qualunque nuova categoria di risorse proprie e si impegna fermamente a scongiurare il rischio di ulteriori oneri a carico dei contribuenti dell'UE finalizzati alla costituzione di nuove risorse proprie, opponendosi altresì all'imposizione di eventuali nuovi prelievi diretti dell'Unione europea come quello sulle operazioni finanziarie;

50. chiede una gestione più efficace e trasparente del Fondo sociale europeo in quanto strumento fondamentale per conseguire gli obiettivi in materia di occupazione fissati dalla strategia UE 2020 concordata dagli Stati membri; ribadisce che il Fondo sociale europeo dovrebbe rimanere nel quadro del regolamento sulle disposizioni generali relative ai fondi a titolo della politica di coesione;

51. si oppone al previsto potenziamento del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, con particolare riferimento alla creazione di un'apposita linea di bilancio indipendente;

52. è del parere che la qualità della spesa sia spesso trascurata a favore di discussioni sulle quantità e che spesso sia attribuita eccessiva attenzione ai contributi strategici a scapito dei risultati; chiede pertanto che i programmi dell'UE, sia a livello di politiche interne che di aiuti allo sviluppo, siano valutati in maniera sistematica, periodica e indipendente in modo da garantire che gli stessi non solo raggiungano gli obiettivi auspicati ma che lo facciano in maniera efficiente sotto il profilo dei costi;

53. esorta la Commissione a migliorare, nel contesto di una politica di tolleranza zero nei confronti dei casi di cattiva gestione e frode, il controllo sulla spesa dell'UE attraverso una maggiore trasparenza nei pagamenti ai beneficiari, in particolare grazie all'introduzione in tempi molto brevi di banche dati online che siano complete e facili da utilizzare; invita altresì la Commissione a portare avanti i propri sforzi per garantire che gli Stati membri assumano fino in fondo le responsabilità assunte in materia di bilancio nell'ambito dei programmi in regime di gestione congiunta attraverso le dichiarazioni di gestione a livello nazionale nonché un maggiore coinvolgimento da parte degli organismi nazionali di controllo nel quadro dell'impegno volto a istituire un quadro di controllo interno integrato ed efficace; ribadisce tuttavia che la sana gestione finanziaria rimane, in ultima istanza, di competenza della Commissione;

54. invita la Commissione a sostenere, nella versione rivista delle proprie proposte relative all'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF), la piena indipendenza di quest'ultimo quale miglior soluzione per garantire non solo che le indagini effettuate siano efficaci e al tempo stesso corrette, ma che siano come tali percepite dall'opinione pubblica;

Promozione della "regolamentazione intelligente"

55. accoglie favorevolmente l'impegno mostrato dalla Commissione in vista di un miglioramento dei processi decisionali all'interno delle istituzioni dell'UE e in particolare le iniziative incluse nel programma "Regolamentazione intelligente" che introdurrà e rafforzerà prassi e principi importanti per l'iter legislativo dell'Unione; è del parere che le citate misure possano contribuire alla produzione di atti normativi efficaci, efficienti e che non comportano ingenti oneri per i cittadini, le imprese e le amministrazioni;

56. rileva che l'adozione di un approccio chiaro e completo alle valutazioni d'impatto costituirà un elemento importante nel quadro delle iniziative volte a migliorare la qualità della legislazione dell'UE; è pertanto favorevole a migliorare come proposto la metodologia seguita per lo svolgimento delle valutazioni nel quadro delle proposte pianificate; plaude al ruolo svolto dalle valutazioni d'impatto, che forniscono validi elementi empirici sui quali basare le scelte politiche e invita la Commissione a prendere provvedimenti in risposta alla critica formulata dalla Corte dei conti, secondo cui non tutte le opzioni strategiche sono valutate appieno;

57. esorta la Commissione a porre in essere tutte le misure necessarie per raggiungere e superare l'obiettivo di riduzione del 25% del carico amministrativo entro il 2012;

 

Attività in corso

Ruolo legislativo e di controllo del Parlamento europeo

58. esorta gli organi direttivi del Parlamento competenti a prendere atto dello spostamento dell'attenzione, nell'ambito del programma di lavoro della Commissione, dalla semplice proposta di atti legislativi sempre nuovi all'adozione di provvedimenti atti a garantire un'efficace applicazione delle norme esistenti; ritiene quindi che il Parlamento dovrebbe consacrare più tempo alle proprie funzioni di controllo; chiede pertanto ai citati organi direttivi di valutare apposite soluzioni per aumentare il tempo a disposizione delle commissioni, ad esempio consentendo lo svolgimento di un regolare programma di riunioni in concomitanza con la tornata (in orari diversi da quelli in cui si svolgono le discussioni più importanti) nonché riconfigurando la tradizionale distinzione tra settimane delle commissioni e dei gruppi; è del parere che lo svolgimento di tutte le citate riunioni in un unico luogo sarebbe sinonimo di maggiore efficienza sotto il profilo dei costi;

Pesca

59. invita la Commissione a garantire che le proposte di riforma della politica comune della pesca (PCP) garantiscano lo sviluppo sostenibile della politica stessa, sulla base della ricerca scientifica e tenendo conto delle esperienze e delle conoscenze regionali e locali;

60. chiede alla Commissione di garantire l'inclusione del decentramento quale parte integrante della PCP;

61. sollecita la Commissione a garantire lo sviluppo di attività di pesca sostenibili su scala ridotta e a presentare proposte volte a promuovere un settore acquicolo europeo dinamico e sostenibile;

Cultura

62. invita la Commissione a garantire che tutte le proposte legislative presentate in ambito culturale rispettino pienamente il principio di sussidiarietà; inoltre, alla luce delle misure di austerità che molti Stati membri stanno adottando, esorta la Commissione ad astenersi dal presentare proposte relative a nuovi programmi culturali che comportino ulteriori spese o nuovi aumenti;

Agricoltura

63. invita la Commissione a garantire che le proposte di riforma della politica agricola comune, il "pacchetto qualità" e il "pacchetto latte" mantengano un orientamento al mercato sempre più spiccato consentendo però agli agricoltori di conseguire un reddito stabile nonché assicurando una distribuzione più equa dei pagamenti in tutto il territorio dell'UE;

64. chiede alla Commissione di garantire che la riduzione degli oneri burocratici a carico degli agricoltori e la semplificazione delle norme applicabili alla politica agricola assumano importanza fondamentale nell'ambito di tutte le proposte legislative;

 

Conclusioni

65. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione, nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.