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Resolutsiooni ettepanek - B7-0064/2011Resolutsiooni ettepanek
B7-0064/2011
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PROPOSITION DE RÉSOLUTION sur le Brésil: extradition de Cesare Battisti

18.1.2011

déposée avec demande d'inscription à l'ordre du jour du débat sur des cas de violation des droits de l'homme, de la démocratie et de l'État de droit
conformément à l'article 122 du règlement

Roberta Angelilli, Mario Mauro, Carlo Casini, Cristian Dan Preda, Filip Kaczmarek, Bernd Posselt, Tunne Kelam, Eija-Riitta Korhola, Monica Luisa Macovei, Sari Essayah, Elena Băsescu, Csaba Sógor, Thomas Mann au nom du groupe PPE

Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B7-0042/2011

Menetlus : 2011/2523(RSP)
Menetluse etapid istungitel
Dokumendi valik :  
B7-0064/2011
Esitatud tekstid :
B7-0064/2011
Hääletused :
Vastuvõetud tekstid :

B7‑0064/2011

Résolution du Parlement européen sur le Brésil: extradition de Cesare Battisti

Il Parlamento europeo,

- vista la Risoluzione comune del Parlamento europeo del 5 febbraio 2009 sul rifiuto di estradare Cesare Battisti dal Brasile[1],

 

- vista la Raccomandazione del Parlamento europeo destinata al Consiglio del 12 marzo 2009 sul partenariato strategico UE-Brasile[2], in particolare il paragrafo 1, lettera n) nel quale viene espressamente menzionato il riconoscimento reciproco delle sentenze definitive,

 

- visto il Trattato di Lisbona, relativamente ai principi di democrazia e stato di diritto su cui si fonda l'Unione Europea,

- visto l’articolo 122 del suo regolamento,

 

A. considerando che il cittadino italiano Cesare Battisti è stato dichiarato colpevole in ben sette processi e condannato in contumacia dopo essere evaso dal carcere a 2 ergastoli per quattro omicidi, con sentenze definitive emesse dalle autorità giudiziarie italiane, nonché condannato per banda armata, rapine e detenzione di armi,

B.  considerando che Cesare Battisti si è reso latitante sino al suo arresto avvenuto in Brasile nel marzo 2007,

C. considerando che il ricorso presentato da Cesare Battisti presso la Corte europea dei diritti dell'uomo contro la sua estradizione in Italia è stato dichiarato inammissibile nel dicembre 2006,

D. considerando le disposizioni del Trattato sull’estradizione del 1989 tra l’Italia e il Brasile miranti a disciplinare i termini e le modalità della collaborazione tra i due Stati in materia di estradizione nel rispetto delle garanzie stabilite nei rispettivi ordinamenti giuridici,

E.  considerando che le relazioni economiche, commerciali e politiche tra il Brasile e l'Unione europea sono ottime, in continua espansione e basate, tra l'altro, su principi condivisi quali il rispetto dei diritti umani e la preminenza del diritto,

F. considerando che il 18 novembre 2009 la Corte Suprema Federale brasiliana ha concesso l’estradizione di Cesare Battisti e autorizzato il Presidente uscente del Brasile a consegnare il terrorista all'Italia, conformemente al Trattato di estradizione in vigore tra l’Italia e il Brasile,

G. considerando tuttavia che lo scorso 31 dicembre 2010 il Presidente uscente del Brasile ha negato la richiesta di estradizione avanzata dal Governo italiano,

H.  considerando che tale decisione è oggetto di ricorso da parte del Governo italiano presso la Corte Suprema Federale del Brasile,

I.   considerando che, innanzi allo stesso Tribunale, i legali di Cesare Battisti hanno presentato invece formale richiesta per la sua immediata scarcerazione,

 

J.   considerando che il Presidente della Corte Suprema Federale brasiliana lo scorso 6 gennaio 2011 ha negato la scarcerazione immediata del terrorista Battisti, riaprendo così ufficialmente il caso che sarà esaminato in febbraio alla ripresa dei lavori della Corte, 

1.  sottolinea che il rispetto della legalità e l'indipendenza del potere giudiziario, compreso l'equo trattamento dei cittadini sottoposti a sentenze, è parte integrante dei valori costitutivi dell'Unione Europea e dei suoi Stati membri;

2.  ricorda che il partenariato tra l'UE ed il Brasile è fondato sul riconoscimento reciproco che entrambe le parti rispettano la legalità e i diritti fondamentali, compreso il diritto alla difesa e il diritto a un processo giusto ed equo;

3.  per questi motivi, auspica che il nuovo ricorso avanzato dal Governo italiano possa essere accolto dalle autorità competenti brasiliane al fine di ottenere l’estradizione del terrorista Battisti;

4.  chiede che l'Alto rappresentante per la politica estera, come da mandato, conduca il dialogo politico con il Brasile e monitori costantemente che ogni decisione presa rispetti i principi fondanti dell'Unione Europea e delle buone relazioni con gli Stati membri;

5.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, ai governi degli Stati membri, al Vicepresidente della Commissione europea/Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al governo del Brasile, al Presidente della Repubblica federativa del Brasile, al Presidente del Congresso brasiliano e al Presidente della Delegazione per le relazioni con il Mercosur.