PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulla crisi relativa allo smaltimento dei rifiuti in Campania
26.1.2011
a norma dell'articolo 115, paragrafo 5, del regolamento
Crescenzio Rivellini, Erminia Mazzoni, Elisabetta Gardini a nome del gruppo PPE
B7‑0077/2011
Risoluzione del Parlamento europeo sulla crisi relativa allo smaltimento dei rifiuti in Campania
Il Parlamento europeo,
– visto l’articolo 191 del trattato sull’Unione europea che stabilisce che la politica dell’Unione in materia ambientale contribuisce a perseguire i seguenti obiettivi:
– salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell'ambiente,
– protezione della salute umana,
– utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali,
– promozione sul piano internazionale di misure destinate a risolvere i problemi dell'ambiente a livello regionale o mondiale e, in particolare, a combattere i cambiamenti climatici.
– visto l’articolo 227 del trattato FUE sul diritto di petizione,
– visti gli atti legislativi adottati dalla Commissione europea e dagli Stati membri per proteggere l'ambiente e la salute pubblica,
– vista la direttiva sui rifiuti approvata, la quale precisa che le misure di gestione dei rifiuti devono conformarsi alla legislazione ambientale,
– viste le petizioni trasmesse al Parlamento nel corso degli anni 2005-2010,
– visti l'articolo 115, paragrafo 5, e l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che la Campania negli ultimi 15 anni è stata ripetutamente afflitta da grandi crisi relative alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti, trovandosi in situazioni di emergenza che hanno duramente colpito la popolazione locale,
B. considerando che i rischi posti dai rifiuti abbandonati nelle strade possono avere conseguenze pericolose per la salute umana e l’ambiente,
C. considerando che, pur essendo stata informata della situazione, l’amministrazione locale interessata non è stata finora in grado di affrontare adeguatamente il problema e di evitare l’esacerbarsi della situazione, l’aumento del disagio dei residenti e nuovi rischi per la salute pubblica e l’ambiente,
D. considerando che la situazione descritta viola la normativa UE, che prevede l’attuazione di strategie e misure di gestione che consentano di ottemperare alle esigenze della legislazione UE in materia di rifiuti,
E. considerando che la Commissione europea ha avviato una procedura di infrazione contro l’Italia a causa della scorretta applicazione della direttiva quadro sui rifiuti (direttiva 2006/12/CE sui rifiuti) in Campania e che, vista la violazione continua della normativa ambientale dell’UE in Campania, ha adito la Corte di giustizia dell’Unione europea nel luglio 2008,
F. considerando che la Commissione europea, a seguito della procedura di infrazione, ha congelato i fondi per la gestione e lo smaltimento dei rifiuti in Italia, e in particolare nella regione Campania,
G. considerando che la Corte di giustizia europea ha condannato l’Italia, nella sentenza del 4 marzo 2010, per aver omesso di installare gli impianti necessari per garantire lo smaltimento dei rifiuti urbani in modo adeguato (sentenza nella causa C-297/08),
H. considerando fondamentale che le azioni necessarie siano completate dall’adozione e, ancor più importante, dall’effettiva attuazione di misure strategiche a lungo termine, come la creazione di una rete sufficiente di impianti di trattamento dei rifiuti perfettamente in linea con le norme fissate dalla normativa comunitaria, accompagnate da una strategia coerente a lungo termine per la gestione dei rifiuti nell’ottica di favorire il riciclaggio e la raccolta differenziata dei rifiuti,
1. accoglie con favore gli sforzi e la competenza delle autorità locali, che hanno adottato misure straordinarie in occasione dell’ultima emergenza dei rifiuti urbani verificatasi nell’autunno 2010;
2. accoglie con favore il finanziamento comunitario concesso e invita la Commissione ad esaminare la situazione in Campania, che è stata colpita dalla crisi dello smaltimento dei rifiuti urbani anche di recente;
3. accoglie con favore i recenti sforzi delle autorità regionali locali per conformarsi alle disposizioni della sentenza della Corte entro la fine del mese di aprile;
4. invita la Commissione a garantire una corretta applicazione di tutta la normativa esistente in materia di protezione della salute e dell’ambiente, segnatamente nel caso della gestione dei rifiuti nella regione italiana colpita;
5. invita la Commissione a scongelare i fondi comunitari restanti qualora le autorità italiane soddisfino pienamente le condizioni previste e a sorvegliare il buon utilizzo delle restanti sovvenzioni europee, facendo in modo che tutte le spese future siano conformi ai progetti presentati dalle autorità regionali e locali approvati dall’Unione europea, al fine di risolvere definitivamente le crisi relative alla gestione dei rifiuti in Campania, nel pieno rispetto del diritto comunitario;
6. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi degli Stati membri interessati.