Proposta di risoluzione - B7-0292/2011Proposta di risoluzione
B7-0292/2011

PROPOSTA DI RISOLUZIONE su un accordo di libero scambio UE-India

4.5.2011

presentata a seguito dell'interrogazione con richiesta di risposta orale B7‑0214/2011
a norma dell'articolo 115, paragrafo 5, del regolamento

Kader Arif, Véronique De Keyser, Michael Cashman, Harlem Désir a nome del gruppo S&D

Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B7-0292/2011

Procedura : 2011/2620(RSP)
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B7-0292/2011
Testi presentati :
B7-0292/2011
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B7‑0292/2011

Risoluzione del Parlamento europeo su un accordo di libero scambio UE-India

Il Parlamento europeo,

–   vista la dichiarazione ministeriale della quarta conferenza ministeriale dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC), adottata il 14 novembre 2001 a Doha, e in particolare il paragrafo 44 sul trattamento speciale e differenziato (TSD),

 

–   vista la decisione dell’OMC concernente l’accordo sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio (TRIPS) e la sanità pubblica, adottata il 29 novembre 2005,

 

–   vista la sua risoluzione del 12 luglio 2007 sull'accordo TRIPS e l'accesso ai medicinali[1],

 

–   visti le linee direttrici dell'OCSE per le imprese multinazionali, la dichiarazione tripartita di principi sulle imprese multinazionali e la politica sociale dell'Organizzazione internazionale del lavoro (OIL), i codici di condotta stabiliti sotto gli auspici di organizzazioni internazionali quali la FAO, l'OMS e la Banca mondiale nonché gli sforzi profusi sotto gli auspici dell'UNCTAD miranti a disciplinare le attività delle imprese nei paesi in via di sviluppo,

 

–   visti gli articoli 12, 21, 28, 29 e 31 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea,

 

–   visti gli articoli 2, 3 e 6 del trattato sull'Unione europea,

 

–   visti gli articoli 9, 10, 48, 138, 139, 153, 156, 191, 207 e 218 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

 

–   vista la comunicazione della Commissione del 3 marzo 2010 "Europa 2020 – Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva" (COM(2010)2020),

 

–   vista la comunicazione della Commissione del 9 novembre 2010 "Commercio, crescita e affari mondiali – La politica commerciale quale componente essenziale della strategia 2020 dell'UE" (COM(2010)0612),

 

–  vista la sua risoluzione del 25 novembre 2010 sulle politiche commerciali internazionali nel quadro degli imperativi dettati dai cambiamenti climatici[2],

 

–   vista la sua risoluzione del 25 novembre 2010 sui diritti umani e le norme sociali e ambientali negli accordi commerciali internazionali[3],

 

–   vista la sua risoluzione del 25 novembre 2010 sulla responsabilità sociale delle imprese negli accordi commerciali internazionali[4],

 

–   vista la sua risoluzione del 6 aprile 2011 sulla futura politica europea in materia di investimenti internazionali[5],

 

–   vista la sua risoluzione del 17 febbraio 2011 su Europa 2020[6],

 

–   vista la dichiarazione comune del vertice UE-India tenutosi a Bruxelles il 10 dicembre 2010,

 

–   vista la dichiarazione comune della Commissione europea e del governo indiano sulla cultura, rilasciata a Bruxelles il 10 dicembre 2010,

 

–   visti l'articolo 115, paragrafo 5, e l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,

A. considerando che l'Unione europea dovrebbe continuare a privilegiare un sistema commerciale multilaterale basato su regole e istituito nel quadro dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC), che offre le migliori prospettive per un commercio internazionale equo e leale mediante la fissazione di norme adeguate e la garanzia del loro rispetto,

 

B.  considerando che l'UE dovrebbe continuare a riconoscere l'importanza prioritaria del conseguimento di un esito equilibrato per l'Agenda di sviluppo di Doha, che dovrebbe sostenere l'integrazione dei paesi in via di sviluppo nel sistema commerciale internazionale,

 

C.  considerando che è fondamentale individuare un giusto equilibrio tra gli accordi multilaterali, bilaterali e plurilaterali,

 

D. considerando che l'UE è il maggior partner commerciale dell'India, con uno scambio di beni e servizi pari a circa 84 miliardi di euro nel 2009-2010; che l'UE riceve il 20,15% delle esportazioni totali dell'India e che il 13,32% delle importazioni totali di detto paese proviene dall'UE; che, d'altro canto, l'India è il paese destinatario del 2,6% delle esportazioni totali dell'UE nonché il paese di origine del 2,2% delle importazioni totali dell'UE,

 

E.  considerando che l'UE è il maggiore investitore in India con un volume cumulativo di circa 20 miliardi di euro dal 2000; che l'UE è il destinatario più importante degli investimenti esterni dell'India,

 

F.  considerando che l’India è il più grande beneficiario del sistema delle preferenze generalizzate (SPG); che le importazioni dell’UE provenienti dall’India a tasso preferenziale o a dazio zero hanno raggiunto un valore di 19,9 miliardi di euro nel 2009 corrispondente all'83% delle importazioni dell'UE dall'India,

 

G. considerando che, secondo quanto affermato nella relazione sullo sviluppo umano per il 2007/2008 del programma per lo sviluppo delle Nazioni Unite, l’India si trova al centoventottesimo posto nella classifica dell’indice di sviluppo umano (su 177 paesi); che, in base all'indice di povertà umana per i paesi in via di sviluppo, l'India si trova al sessantaduesimo posto su 108 paesi in via di sviluppo per i quali è stato calcolato tale indice e che l'India è fra i paesi con la maggiore incidenza di lavoro minorile,

 

H. considerando che i negoziati per un ALS con l'India sono stati avviati nel giugno 2007,

 

I.  considerando che, in conformità dei trattati, la politica commerciale comune deve essere eseguita coerentemente con tutti gli obiettivi dell'Unione europea, compresi quelli sociali, ambientali e relativi agli aiuti allo sviluppo,

 

J.   considerando che l'India è uno dei maggiori produttori ed esportatori di medicinali generici destinati ai paesi in via di sviluppo e che, conseguentemente, ogni eventuale disposizione sui diritti di proprietà intellettuale non deve in alcun modo incidere negativamente sull'accesso ai medicinali a prezzi accessibili,

 

K. considerando la cruciale importanza che l'UE garantisca un miglior riconoscimento delle indicazioni geografiche e una loro protezione efficace,

 

L.  considerando che l'ALS dovrebbe comprendere impegni vincolanti ed esecutivi a favore di norme sociali e ambientali e dello sviluppo sostenibile nonché l'efficace attuazione delle norme sociali e ambientali concordate a livello internazionale, così come le norme sulla responsabilità sociale delle imprese e sul lavoro dignitoso,

 

Questioni generali

 

1.   ritiene che il sistema commerciale multilaterale continui a costituire il quadro di gran lunga più efficace per il conseguimento di un commercio equo e leale su scala globale; reputa pertanto che il raggiungimento di un risultato equilibrato ai negoziati sull'Agenda di sviluppo di Doha in seno all'OMC dovrebbe essere considerato un obiettivo prioritario da parte dei negoziatori dell'Unione; è convinto che l'Unione e l'India, assieme, possano contribuire al successo dei negoziati sull'Agenda di sviluppo di Doha; esprimerebbe preoccupazione qualora i negoziati bilaterali dovessero inficiare il conseguimento di detto obiettivo;

 

2.   osserva che, dopo l'ultimo vertice UE-India tenutosi nel dicembre 2010 e più di tre anni di negoziati sull'accordo di libero scambio, l'UE e il governo indiano stanno attraversando una fase cruciale di dette trattative; sollecita pertanto le parti negoziali a garantire una piena consultazione delle rispettive parti interessate in tutte le fasi del processo; invita entrambe le parti a prevedere soltanto la conclusione di un ALS giusto ed equilibrato nell'interesse comune delle società ed economie di Europa e India;

 

3.   osserva che l'India è la settima economia al mondo e che il governo indiano prevede una crescita del PIL pari a 8,6% nel 2010-11; si rammarica del fatto che, nonostante la crescita economica sostenuta, sussistono ancora situazioni diffuse di ineguaglianza e che oltre 800 milioni di persone vivono con meno di 2 dollari USA al giorno; sottolinea la necessità di garantire che l'ALS non limiti i poteri di cui il governo indiano deve disporre per fronteggiare povertà e ineguaglianze, in particolare nelle aree rurali dove l'agricoltura rappresenta l'attività principale;

 

4.   sottolinea che l’ALS comprende un meccanismo vincolante di risoluzione delle controversie tra stati, disposizioni sulla mediazione per le barriere non tariffarie, misure per i dazi compensativi e dazi antidumping, e una clausola di eccezione basata sugli articoli XX e XXI del GATT;

 

5.   esorta la Commissione a includere nell'ALS clausole di salvaguardia forti e efficaci;

 

Sviluppo sostenibile

 

6.   ribadisce che gli obiettivi della politica commerciale comune dovrebbero essere pienamente coordinati con gli obietti generali dell'Unione europea; ricorda che, conformemente all'articolo 207 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, la politica commerciale comune dell'UE deve essere condotta "nel quadro dei principi e obiettivi dell'azione esterna dell'UE" e che, conformemente all'articolo 3 del trattato sull'Unione europea, l'UE deve contribuire, tra l'altro, allo sviluppo sostenibile, all'eliminazione della povertà e alla tutela dei diritti umani;

 

7.   esorta la Commissione a includere clausole giuridicamente vincolanti sulle norme in materia di diritti umani, sociali, ambientali e di responsabilità sociale delle imprese nonché sulla loro attuazione, prevedendo misure in caso di violazione;

 

8.   chiede che il presente capitolo copra, come minimo, la conformità alle otto convenzioni principali e alle quattro convenzioni prioritarie dell'OIL, così come alle norme ambientali concordate a livello internazionale, e che fornisca altresì incentivi affinché le imprese assumano impegni sulla responsabilità sociale d'impresa e preveda un obbligo di diligenza per imprese e gruppi di imprese, ossia l'obbligo di adottare misure proattive miranti a identificare e prevenire qualsiasi violazione dei diritti umani o ambientali, forma di corruzione o di evasione fiscale, anche nelle loro filiali e catene di approvvigionamento; chiede altresì al governo indiano di ratificare e applicare con efficacia tutte le convenzioni di base dell'OIL;

 

9.   è preoccupato per l'uso del lavoro minorile in India, dove molto spesso i minori vengono sfruttati in condizioni pericolose e insalubri; chiede alla Commissione di affrontare la questione nel corso dei negoziati sull’ALS e chiede al governo indiano di massimizzare i propri sforzi per eliminare le cause di fondo, allo scopo di porre fine a tale fenomeno;

 

10. ritiene che la mancata capacità di ottemperare alle norme sociali e ambientali internazionali di base costituisca un forma di dumping a detrimento delle imprese e dei lavoratori europei;

 

Scambio di merci e agricoltura

 

11. rileva che le tariffe medie applicate in India, pur essendo diminuite, continuano ad essere notevolmente più elevate di quelle dell'UE, in particolare la tariffa media dell'India per il NAMA è al momento pari al 10,1% rispetto a una media dell'Unione europea del 4%; osserva inoltre che la tariffa media dell'India per l'agricoltura è pari a 31,8% mentre nell'UE la stessa tariffa ammonta al 13,5%;

 

12. chiede che l'accordo rispetti i settori sensibili, le industrie e l'agricoltura europei e protegga la proprietà intellettuale e l'etichettatura di origine;

 

13. chiede che la riduzione delle tariffe sui prodotti del commercio equo e sui prodotti sostenibili divenga una priorità e che sia conseguita mediante l'opportuna modifica dei codici doganali;

 

14. ritiene importante che l'ALS contenga capitoli ambiziosi in materia di ostacoli tecnici agli scambi e misure sanitarie e fitosanitarie; invita la Commissione, a tale riguardo, ad affrontare le questioni rimaste in sospeso;

 

Scambio di servizi

 

15. prende atto che lo scambio di servizi fra l’Unione europea e l’India è piuttosto squilibrato; l’Unione europea esporta verso l’India l’1,9% dei suoi servizi, mentre per l’India i servizi rappresentano l'11,6% delle esportazioni totali verso l’Unione europea;

 

16. riconosce che il settore dei servizi è quello che sta crescendo più rapidamente nel contesto dell'economia indiana; rileva che l’India nutre interessi offensivi nell’ambito della liberalizzazione della modalità 1 e della modalità 4 del GATS;

 

17. ritiene che, nonostante gli interessi offensivi dell'India nell'ambito della modalità 4, ogni eventuale apertura dei servizi nell'ambito di detta modalità non debba inficiare o pregiudicare il principio fondamentale della parità di trattamento dei lavoratori e debba garantire la piena attuazione del principio della parità di retribuzione per lavoro di pari valore;

 

18. sottolinea che la liberalizzazione dei servizi non deve in alcun modo ostacolare il diritto alla regolamentazione del settore in questione, in particolare il diritto di mantenere e sviluppare servizi pubblici forti, che costituiscono un elemento essenziale per lo sviluppo e la giustizia sociale;

 

19. invita la Commissione a redigere un elenco dei servizi che devono essere coperti dall'accordo secondo il principio di un elenco positivo, escludendovi i servizi pubblici e i servizi culturali e audiovisivi;

 

Investimenti

 

20. sottolinea che il capitolo degli investimenti deve promuovere investimenti di alta qualità che rispettino l'ambiente e promuovano buone condizioni di lavoro; chiede inoltre che detto capitolo rispetti il diritto alla regolamentazione di entrambe le parti, in particolare in materia di sicurezza nazionale, ambiente, sanità pubblica, diritti dei lavoratori e dei consumatori, politica industriale e diversità culturale;

 

21  invita la Commissione ad escludere i servizi pubblici e settori sensibili quali la cultura, l'istruzione, la difesa nazionale e la sanità pubblica dal campo di applicazione degli accordi di investimento;

 

22. si rammarica che la Commissione non abbia atteso l'adozione da parte del PE della risoluzione sulla futura politica d'investimento prima di presentare al Consiglio un progetto di mandato per i negoziati sugli investimenti; esorta la Commissione e il Consiglio a tenere pienamente in considerazione, in sede di elaborazione del mandato per i negoziati sugli investimenti, il parere espresso in detta risoluzione;

 

Appalti pubblici

 

23. prende atto della decisione dell'India di includere gli appalti pubblici nell'ALS; invita la Commissione a negoziare sistemi di appalto efficaci e trasparenti; ritiene importante garantire la simmetria e la trasparenza nelle procedure di appalto pubblico, in particolare per le PMI, rispettando pienamente la multifunzionalità delle politiche in materia di appalti;

 

24. ritiene che l'Unione europea debba accordare particolare attenzione alle PMI e suggerisce pertanto che tutti i programmi di cooperazione allo sviluppo tra l'UE e l'India prevedano un rafforzamento delle PMI tramite misure di sostegno al finanziamento di progetti locali proposti dai cittadini;

 

Diritti di proprietà intellettuale

 

25. accoglie con favore il saldo impegno dell'India a favore di un regime forte sui diritti di proprietà intellettuale e dell'uso delle flessibilità dell'accordo TRIPS nel diritto internazionale e nazionale al fine di soddisfare gli obblighi in materia di sanità pubblica, con particolare riferimento all'accesso ai farmaci; ne incoraggia un'attuazione e applicazione rigorose, mantenendo nel contempo l'accesso ai farmaci essenziali; invita l'UE e l'India a garantire che gli impegni assunti nell'ambito dell'ALS non precludano l'accesso ai farmaci essenziali mentre l'India sviluppa le proprie capacità passando da un'industria generica a un'industria basata sulla ricerca; sottolinea che i negoziati devono essere compatibili alla tutela della biodiversità e alle conoscenze tradizionali;

 

26. invita la Commissione e le autorità indiane competenti a definire congiuntamente una definizione comune dei farmaci contraffatti senza pregiudicare l'accesso ai farmaci essenziali e a coordinare le loro azioni per rendere più efficace la lotta alla contraffazione, in particolare ai farmaci contraffatti, che sono dannosi per la salute dei pazienti;

 

27. invita la Commissione a non chiedere l'esclusività dei dati nel contesto dei negoziati sui diritti di proprietà intellettuale, come affermato nella risoluzione del PE del 12 luglio 2007, e a riconoscere che l'esclusività dei dati avrebbe profonde conseguenze sulla produzione dei farmaci generici e che si rivela pertanto dannosa per l'accesso ai farmaci da parte dei paesi in via di sviluppo e per le loro politiche in materia di sanità pubblica;

 

28. sottolinea che un elevato livello di protezione delle indicazioni geografiche è di fondamentale importanza e invita conseguentemente la Commissione a garantirne il riconoscimento e l'opportuna protezione;

 

Valutazioni d'impatto

 

29. ribadisce l'assoluta necessità che la Commissione elabori valutazioni d'impatto indipendenti che siano rese pubbliche e aggiornate nel corso dei negoziati al fine di controllare la coerenza con le altre politiche dell'UE e far sì che tali valutazioni divengano uno strumento di sostegno decisionale per il Consiglio e il Parlamento europeo;

 

30. chiede alla Commissione di presentare una valutazione settoriale esaustiva in cui sia esaminato l'impatto su tutti i settori sui quali l'ALS potrebbe incidere; chiede che un capitolo specifico verta sull'impatto dell'accordo sull'occupazione europea;

 

31. incoraggia le parti a considerare anche i potenziali svantaggi dell’ALS e i modi in cui lo sviluppo umano e l’uguaglianza di genere potrebbero risultare danneggiati dalla rapida apertura dei mercati; riconosce il diritto dei governi di mantenere lo spazio politico di manovra e le competenze di regolamentazione necessari per elaborare politiche sociali ed economiche che siano al servizio dei loro popoli;

 

32. sottolinea che l'ALS dovrebbe garantire che l'aumento degli scambi commerciali bilaterali rechi vantaggi al maggior numero possibile di persone, impedisca il degrado dell'ambiente e contribuisca al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del Millennio da parte dell'India;

 

33. sottolinea che l'ALS dovrebbe includere un sistema di monitoraggio continuo e di revisione globale preposto a determinare l'impatto socioeconomico dell'accordo; chiede che le disposizioni dell'ALS siano adattate in funzione degli esiti di detta revisione;

 

Ruolo del Parlamento europeo

 

34. ricorda che il Parlamento deve essere tenuto opportunamente informato durante tutte le fasi dei negoziati, dato l'impatto dei negoziati commerciali sull'economia, la società, la sanità e l'ambiente e data la necessità di controllo democratico su questioni di tale complessità;

 

35. chiede alla Commissione e al Consiglio, prima di concludere l'ALS, di tenere debitamente conto delle richieste del PE espresse nella sua risoluzione; ricorda che, senza l'approvazione del PE, l'ALS non può entrare in vigore; esorta la Commissione e il Consiglio a non proporre un'applicazione provvisoria dell'accordo prima che il Parlamento abbia dato la sua approvazione;

 

36. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e dell’India.