PROPOSTA DI RISOLUZIONE su una strategia dell'UE per i senzatetto
6.9.2011
a norma dell'articolo 115, paragrafo 5, del regolamento
Pervenche Berès, Karima Delli a nome della commissione per l'occupazione e gli affari sociali
B7‑0475/2011
Risoluzione del Parlamento europeo su una strategia dell'UE per i senzatetto
Il Parlamento europeo,
– viste le sue dichiarazioni scritte del 22 aprile 2008 sulla soluzione del problema dei senzatetto e del 16 dicembre 2010 su una strategia dell'Unione europea per i senzatetto[1],
– vista la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, in particolare l'articolo 34,
– vista la Carta sociale europea riveduta del Consiglio d'Europa, in particolare l'articolo 31,
– vista la relazione congiunta sulla protezione e l'inclusione sociale 2010 della Commissione e del Consiglio,
– vista la dichiarazione del Consiglio del 6 dicembre 2010 su "L'Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale: lavorare insieme per combattere la povertà nel 2010 e oltre",
– viste le raccomandazioni finali della Conferenza di consenso europea sulle persone senza fissa dimora del 9 e 10 dicembre 2010,
– vista la comunicazione della Commissione del 16 dicembre 2010 intitolata "La Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale: un quadro europeo per la coesione sociale e territoriale" (COM(2010)0758),
– visti i pareri del Comitato delle regioni del 3 giugno 1999 sul problema dei senzatetto e dell'alloggio (CdR 376/98 fin), del 6 ottobre 2010 sul tema "Far fronte all'esclusione sociale causata dalla mancanza di una fissa dimora" (CdR 18/2010 fin) e del 31 marzo 2011 sul tema "Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale" (CdR 402/2010 fin),
– vista l'interrogazione con richiesta di risposta orale alla Commissione, dell'11 luglio 2011, su una strategia UE per i senzatetto (O‑000153/2011 – B7‑0475/2011)
– visti l'articolo 115, paragrafo 5, e l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che il problema dei senzatetto continua a essere presente in tutti gli Stati membri dell'UE e rappresenta un'inaccettabile violazione della dignità umana;
B. considerando che la mancanza di una fissa dimora costituisce una delle forme più estreme di povertà e indigenza e che negli ultimi anni tale fenomeno è aumentato in molti Stati membri dell'UE;
C. considerando che il 2010 è stato l'Anno europeo della lotta alla povertà e all'esclusione sociale;
D. considerando che il problema dei senzatetto è emerso come una chiara priorità nell'ambito del processo di inclusione sociale dell'UE;
E. considerando che, nel corso dell'ultimo decennio, il coordinamento delle politiche per i senzatetto nell'Unione europea ha rafforzato e valorizzato gli sforzi a livello nazionale, regionale e locale nel quadro del metodo aperto di coordinamento in materia di protezione e inclusione sociale; che occorre basarsi su questo lavoro nell'ambito di un approccio più strategico;
F. considerando che il problema dei senzatetto ha una natura pluridimensionale e richiede quindi una risposta politica articolata;
G. considerando che la strategia Europa 2020, con il suo obiettivo prioritario di ridurre di almeno 20 milioni il numero di persone a rischio di povertà ed esclusione sociale entro il 2020, dà nuovo impulso alla lotta contro tutte le forme di povertà ed esclusione sociale, compresa la mancanza di una fissa dimora;
H. considerando che uno degli elementi fondamentali della strategia Europa 2020 è l'iniziativa faro "Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale";
I. considerando che tale quadro getta le basi per un'azione più energica e ambiziosa per quanto concerne il problema dei senzatetto a livello di Unione europea attraverso l'individuazione di metodi e strumenti che consentano di proseguire al meglio il lavoro avviato dalla Commissione sul problema, tenendo conto dell'esito della conferenza di consenso del dicembre 2010;
J. considerando che il Comitato delle regioni ha delineato un'agenda europea di edilizia residenziale sociale per coordinare le misure riguardanti il finanziamento dell'edilizia residenziale sociale, l'utilizzo dei Fondi strutturali e l'aumento dell'efficienza energetica; che la strategia dell'UE per i senzatetto dovrebbe contribuire a tale agenda;
1. esorta gli Stati membri ad adoperarsi per conseguire l'obiettivo di risolvere il problema dei senzatetto entro il 2015;
2. chiede lo sviluppo di una strategia dell'UE integrata e ambiziosa, basata sulle strategie nazionali e regionali e avente l'obiettivo a lungo termine di risolvere il problema dei senzatetto nel quadro più ampio dell'inclusione sociale;
3. invita la Commissione a istituire un gruppo di lavoro per la strategia dell'UE a favore dei senzatetto e a coinvolgere nella lotta a questo fenomeno tutti i soggetti interessati, compresi i responsabili politici a livello nazionale, regionale e locale, i ricercatori, le ONG impegnate nella fornitura di servizi ai senzatetto, le persone senza fissa dimora e i settori attinenti come gli alloggi, l'occupazione e la sanità;
4. chiede che nello sviluppo di una strategia dell'UE si tenga conto della classificazione ETHOS (classificazione europea sull'esclusione abitativa e la condizione di persona senza dimora); invita il Comitato per la protezione sociale e il suo sottogruppo "indicatori" a favorire un accordo tra gli Stati membri sull'applicazione di tale definizione; esorta Eurostat a raccogliere dati sul problema dei senzatetto nell'UE nel quadro delle statistiche dell'Unione europea sul reddito e le condizioni di vita (EU-SILC);
5. chiede che venga definito, quale elemento centrale della strategia dell'UE per i senzatetto, un quadro accettato dalla Commissione e dagli Stati membri per monitorare l'evoluzione delle strategie nazionali e regionali sul problema; chiede che, in tale contesto, vengano elaborate relazioni di avanzamento semestrali o annuali;
6. ritiene che i seguenti elementi chiave delle strategie per i senzatetto, proposti nella relazione congiunta 2010 sulla protezione e l'inclusione sociale, dovrebbero essere oggetto di monitoraggio e relazione:
- chiarezza degli obiettivi, soprattutto per quanto concerne la prevenzione della condizione di senzatetto; riduzione della durata di tale condizione; riduzione delle sue forme più gravi; miglioramento della qualità dei servizi per i senzatetto e della disponibilità di alloggi a prezzi accessibili;
- un approccio integrato che includa tutti i settori strategici pertinenti;
- una governance adeguata;
- valide procedure di raccolta dei dati;
- una dimensione abitativa solida;
- l'evoluzione del profilo delle persone senza fissa dimora, in particolare per quanto concerne l'impatto della migrazione;
7. chiede nello specifico che questo quadro di monitoraggio sia applicato ai progressi effettuati dagli Stati membri per risolvere il problema dei senzatetto e porre fine alla condizione di senzatetto a lungo termine;
8. sostiene che la strategia dell'UE per i senzatetto non deve limitarsi ai requisiti di monitoraggio e relazione, ma deve prevedere un pacchetto di attività a favore dello sviluppo e del sostegno di efficaci strategie nazionali e regionali per i senzatetto;
9. chiede che venga definito un solido programma di ricerca per sviluppare la conoscenza e la comprensione del problema nel quadro della strategia dell'UE per i senzatetto, come pure l'apprendimento reciproco continuo e gli scambi transnazionali su questioni chiave nella lotta a tale fenomeno;
10. chiede che si rivolga specifica attenzione agli approcci orientati al settore abitativo, nel quadro dell'obiettivo di innovazione sociale della Piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale, al fine di rafforzare la base di conoscenze sulle combinazioni efficaci di assistenza abitativa e di accompagnamento per gli ex senzatetto e di ispirare lo sviluppo di politiche e di pratiche basate su elementi concreti;
11. chiede che la strategia dell'UE per i senzatetto si concentri sulla promozione di servizi di qualità per le persone senza fissa dimora ed esorta la Commissione a sviluppare un quadro volontario della qualità per i servizi sociali, come previsto nella comunicazione sulla Piattaforma europea contro la povertà;
12. chiede che si creino stretti legami tra la strategia dell'UE per i senzatetto e i flussi di finanziamento dell'UE, in particolare quelli derivanti dai Fondi strutturali; esorta la Commissione a promuovere l'utilizzo del meccanismo di finanziamento del FESR anche per gli alloggi destinati ai gruppi emarginati, in modo da poter affrontare il problema dei senzatetto nei vari Stati membri dell'UE;
13. chiede che il problema dei senzatetto sia integrato negli ambiti politici pertinenti quale aspetto della lotta alla povertà e all'esclusione sociale;
14. sostiene che la strategia dell'UE per i senzatetto deve rispettare appieno il trattato di Lisbona, che stabilisce "il ruolo essenziale e l'ampio potere discrezionale delle autorità nazionali, regionali e locali di fornire, commissionare e organizzare servizi di interesse economico generale il più vicini possibile alle esigenze degli utenti"; ritiene che spetti agli Stati membri definire i termini dell'offerta di alloggi sociali e a prezzi economici e che la strategia dell'UE per i senzatetto debba essere del tutto compatibile con le politiche degli Stati membri in materia di alloggi sociali, che sanciscono giuridicamente principi quali la promozione del mix sociale e la lotta alla segregazione sociale;
15. esorta l'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (FRA) a prestare maggiore attenzione agli effetti della povertà estrema e dell'esclusione sociale sull'accesso e sul godimento dei diritti fondamentali, in quanto l'applicazione del diritto all'alloggio è fondamentale per godere di molti altri diritti, compresi quelli politici e sociali;
16. sollecita il Consiglio "Occupazione, politica sociale, salute e consumatori" a esaminare l'elaborazione di una strategia dell'UE per i senzatetto;
17. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Comitato delle regioni, al Comitato economico e sociale europeo, al Comitato per la protezione sociale e al Consiglio d'Europa.