PROPOSTA DI RISOLUZIONE sugli attuali sviluppi in Ucraina
24.10.2011
a norma dell'articolo 110, paragrafo 2, del regolamento
Johannes Cornelis van Baalen, Adina-Ioana Vălean, Marietje Schaake, Jelko Kacin, Leonidas Donskis, Gerben-Jan Gerbrandy a nome del gruppo ALDE
Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B7-0543/2011
B7‑0543/2011
Risoluzione del Parlamento europeo sugli attuali sviluppi in Ucraina
Il Parlamento europeo,
– viste le sue precedenti risoluzioni sull'Ucraina,
– vista la decisione di rinviare l'incontro tra il presidente Yanukovych e i presidenti Barroso e Van Rompuy, ufficialmente previsto per il 20 ottobre 2011,
– viste la sentenza del tribunale distrettuale di Pechersk in Ucraina nel processo a Yulia Tymoshenko, emessa l'11 ottobre 2011, e la seconda causa penale intentata contro Yulia Tymoshenko dal servizio di sicurezza ucraino,
– vista la dichiarazione dell'alto rappresentante dell'Unione Catherine Ashton, a nome dell'Unione europea, sulla sentenza del processo a Yulia Tymoshenko emessa l'11 ottobre 2011,
– vista la dichiarazione congiunta adottata al vertice UE-Ucraina tenutosi a Bruxelles il 22 novembre 2010,
– viste la dichiarazione finale e le raccomandazioni della 16a riunione della commissione di cooperazione parlamentare UE-Ucraina, svoltasi il 15 e 16 marzo 2011 a Bruxelles,
– vista la presidenza ucraina del Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa da maggio a novembre 2011,
– visto il parere congiunto dell'OSCE/ODIHR e della commissione di Venezia sul progetto di legge elettorale dei deputati del popolo in Ucraina emesso il 17 ottobre 2011,
– vista la dichiarazione congiunta sul partenariato orientale lanciato a Praga il 7 maggio 2009,
– visti l'accordo di partenariato e cooperazione (APC) tra l'Unione europea e l'Ucraina, entrato in vigore il 1° marzo 1998, e i negoziati in corso sull'accordo di associazione destinato a sostituire l'APC,
– visto l’articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che l'Ucraina è uno Stato europeo e che le sue dimensioni, risorse, popolazione e posizione geografica le conferiscono un ruolo peculiare in Europa e ne fanno un attore regionale fondamentale e un paese strategico importante per l'UE;
B. considerando che il presidente ucraino Viktor Yanukovych ha ripetutamente dichiarato la ferma intenzione di attenersi ai valori europei quali enunciati nella Convenzione europea sui diritti umani e che l'Ucraina detiene attualmente la presidenza del Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa;
C. considerando che, in Ucraina, lo Stato di diritto e le libertà democratiche fondamentali sono tuttora minacciati; che, inoltre, la corruzione è ancora diffusa e sistematica;
D. considerando che la recente sentenza di condanna di Yulia Tymoshenko, la sua continua detenzione e quella dei ministri e degli alti funzionari del suo governo confermano l'opinione molto diffusa che i processi giudiziari in questione celino motivazioni politiche e, pertanto, violino i principi fondamentali dello Stato di diritto;
E. considerando che il governo ucraino si è impegnato a mettere in atto una serie di riforme giuridiche che allineerebbero il diritto pubblico e privato ucraino alle norme europee e internazionali;
F. considerando che lo Stato di diritto è fondamentale per le relazioni UE-Ucraina, in generale, e per l'effettuabilità dell'accordo di associazione tra le due, in particolare;
G. considerando che il parere congiunto dell'OSCE/ODIHR e della commissione di Venezia del Consiglio d'Europa sottolinea la grande necessità di consultare i partiti all'opposizione e la società civile in merito alla riforma del sistema elettorale, alla fissazione di una soglia per l'ottenimento di mandati e al divieto di formare blocchi;
H. considerando che il rinvio della visita del presidente Yanukovych non ha permesso all'Unione europea di sollevare direttamente le proprie preoccupazioni sulla situazione della democrazia e dello Stato di diritto in Ucraina;
1. sottolinea che le relazioni UE-Ucraina si fondano su valori comuni e su una storia condivisa e che l'UE ha riconosciuto le aspirazioni europee dell'Ucraina e accolto con favore la scelta europea compiuta dal paese; osserva che la profondità delle relazioni tra UE e Ucraina dipenderà dall'attuazione delle riforme e dall'ulteriore consolidamento dei valori comuni;
2. esprime preoccupazione in merito al deterioramento della situazione della democrazia e dello Stato di diritto in Ucraina; ritiene che suddetti elementi siano essenziali per le relazioni tra UE e Ucraina in generale, e per la conclusione dell'accordo di associazione in particolare;
3. condanna la matrice politica della recente sentenza e delle azioni giudiziarie in corso a carico di Yulia Tymoshenko; chiede la sua liberazione immediata e senza condizioni e il ritiro di tutte le accuse penali a suo carico; ribadisce che Yulia Tymoshenko debba poter esercitare il suo diritto alla piena partecipazione nel processo politico a partire da questo momento e nelle prossime elezioni in Ucraina;
4. osserva che l'ex ministro degli Interni, Yuriy Lutsenko, è detenuto dal 26 dicembre 2010 in assenza di una decisione giudiziaria e che il ricorso a misure preventive nei suoi confronti non è adeguato al presunto crimine imputatogli; ritiene fondamentale garantire che tutte le cause intentate contro il governo Tymoshenko e i suoi alti funzionari siano trattate con rapidità e trasparenza conformemente ai principi di base dello Stato di diritto e dell'indipendenza della magistratura;
5. sostiene l'iniziativa della Verkhovna Rada consistente nella revisione del codice penale ucraino al fine di allinearlo alle norme internazionali ed europee ed è convinto che la depenalizzazione degli articoli 364 e 365 contribuisca al conseguimento di detto obiettivo;
6. è fermamente favorevole alle raccomandazioni espresse nel parere congiunto della commissione di Venezia e dell'OSCE/ODIHR sul progetto di legge elettorale parlamentare; ritiene fondamentale che dette raccomandazioni siano adottate e attuate in modo opportuno, inclusivo e globale, coinvolgendo sia l'opposizione che la società civile;
7. esprime preoccupazione per il crescente numero di segnalazioni attendibili relative alle violazioni dei diritti e delle libertà fondamentali; esorta le autorità a eseguire indagini complete su tutte le segnalazioni di violazione di diritti e libertà, a perseguire i colpevoli e a ovviare alle violazioni constatate;
8. è allarmato per le segnalazioni sul deterioramento della libertà e del pluralismo dei mezzi di informazione in Ucraina; invita le autorità ad adottare tutti i provvedimenti necessari a tutelare questi aspetti essenziali di una società democratica e ad astenersi da qualsiasi tentativo di controllo, diretto o indiretto, sul contenuto delle informazioni diffuse dai media nazionali;
9. considera che i progressi compiuti nel processo negoziale sull'accordo di associazione UE-Ucraina, in particolare per gli aspetti relativi all'area globale e approfondita di libero scambio (ALS), siano una fonte di incoraggiamento; osserva che la finalizzazione dei negoziati sull'accordo dipende esclusivamente dall'impegno e dalla volontà politica del governo ucraino di rispettare i principi sanciti dall'accordo e le sue disposizioni, in particolare quelle relative ai principi dello Stato di diritto e dell'indipendenza della magistratura;
10. reputa che l'incontro con il presidente Yanukovych, recentemente rinviato, rappresenti una grande opportunità per affrontare le profonde preoccupazioni portate all'attenzione del governo ucraino e per ripristinare un dialogo costruttivo che potrebbe condurre alla sigla dell'accordo, a condizione che si registrino notevoli progressi nel superamento degli ostacoli tecnici e politici che sono di un'importanza vitale e che ancora permangono; invita il Consiglio e la Commissione a riprogrammare l'incontro recentemente rinviato con il presidente Yanukovych prima del vertice UE-Ucraina previsto per dicembre 2011;
11. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ai governi degli Stati membri, al presidente, al governo e al parlamento dell'Ucraina, nonché alle assemblee parlamentari del Consiglio d'Europa e dell'OSCE.