PROPOSTA DI RISOLUZIONE sul programma di lavoro della Commissione per il 2013
27.6.2012 - (2012/2688(RSP))
a norma dell'articolo 35, paragrafo 3, del regolamento e dell'accordo quadro sulle relazioni tra il Parlamento europeo e la Commissione europea
Andrew Duff, Alexander Graf Lambsdorff a nome del gruppo ALDE
Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B7-0346/2012
B7‑0347/2012
Risoluzione del Parlamento europeo sul programma di lavoro della Commissione per il 2013
Il Parlamento europeo,
– vista la prossima comunicazione della Commissione sul programma di lavoro della Commissione per il 2013,
– visto l'attuale accordo quadro sulle relazioni tra il Parlamento europeo e la Commissione europea, in particolare l'allegato IV,
– visti l'esito del dialogo regolare tra tutti i membri della Commissione e le commissioni parlamentari nonché la relazione di sintesi della Conferenza dei presidenti di commissione del 12 giugno 2012, presentata alla Conferenza dei presidenti,
– visto l'articolo 35, paragrafo 3, del suo regolamento,
A. considerando che la crisi finanziaria ed economica è grave, e che le priorità assolute della Commissione devono essere il ritorno dell'Unione alla stabilità nonché l'avvio del processo di ripresa economica;
B. considerando che la Commissione è tenuta a promuovere l'interesse generale dell'Unione, ad adottare apposite iniziative a tale scopo, a garantire l'applicazione dei trattati, a vigilare sull'attuazione del diritto dell'Unione, a svolgere funzioni di coordinamento, esecuzione e gestione nonché ad avviare l'iter legislativo;
C. considerando che la crisi dell'area dell'euro non potrà essere superata senza un significativo incremento dell'integrazione in termini di vigilanza bancaria, politica fiscale e governance economica;
1. invita la Commissione ad avvalersi pienamente di tutti i suoi poteri e a dare prova della leadership politica necessaria per far fronte alle numerose sfide imposte dalla persistente crisi del debito sovrano, presentando in particolare iniziative legislative appositamente studiate per un'integrazione del quadro finanziario, economico e di bilancio dell'UE, nonché a proporre una tabella di marcia per un'unione politica;
2. esorta la Commissione a migliorare la coerenza del suo programma legislativo, a innalzare la qualità redazionale degli atti legislativi, a potenziare le valutazioni d'impatto che conduce sulle proposte legislative, a proporre laddove appropriato l'utilizzo di tavole di concordanza ai fini di una migliore trasposizione del diritto dell'UE, e a sostenere il Parlamento nei negoziati con il Consiglio in merito al ricorso agli atti delegati e di esecuzione; si compiace dell'appoggio della Commissione nei confronti della sua posizione in merito alla base giuridica delle norme Schengen;
COSTRUIRE UN'EUROPA IMPRONTATA ALLA STABILITÀ E ALLA RESPONSABILITÀ
Riforma del settore finanziario
3. invita la Commissione a presentare con urgenza proposte per l'attenuazione della crisi che comprendano un fondo europeo di rimborso del debito, un'unione bancaria europea basata su un'autorità di vigilanza pure europea per gli istituti finanziari aventi rilevanza sistemica, un sistema di garanzia dei depositi su scala europea e un meccanismo per la liquidazione e la ricapitalizzazione delle banche;
4. invita la Commissione a sviluppare un apposito sistema che consenta agli Stati insolventi di riconquistare competitività all'interno dell'area dell'euro;
5. esorta la Commissione a elaborare una regolamentazione volta a potenziare ulteriormente il patto di stabilità e crescita attraverso l'introduzione della "piena automaticità" e l'inclusione di misure complementari atte a rafforzare la conformità alle norme;
6. invita la Commissione ad avanzare proposte volte ad agevolare gli investimenti nell'UE;
7. prende atto dell'ambizioso elenco di riforme dei mercati e dei servizi finanziari previsto sia dall'ultimo programma di lavoro che da quelli precedenti, ma fa notare che la Commissione è in ritardo rispetto al calendario e le chiede quindi di accelerare e portare a termine la riforma dei mercati finanziari;
QFP
8. ricorda che le priorità politiche dell'Unione devono trovare riscontro nel bilancio dell'UE; ribadisce la necessità di introdurre nuove risorse proprie e di incrementare gli investimenti a livello di UE per contribuire alla realizzazione della strategia Europa 2020;
9. accoglie quindi con favore le proposte della Commissione relative a un nuovo Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2014-2020 e a una profonda riforma del sistema delle risorse proprie dell'Unione europea;
10. ribadisce la necessità di portare avanti a livello di UE un dialogo e una collaborazione aperti e costruttivi in merito alle finalità, alla portata e all'orientamento del Quadro finanziario pluriennale dell'Unione nonché alla riforma del sistema delle entrate; a tale proposito si compiace dell'esito della conferenza ad alto livello sul secondo Quadro finanziario pluriennale dell'UE per il periodo 2014-2020 e le risorse proprie, tenutasi il 22 marzo 2012 con la partecipazione anche di deputati al Parlamento europeo e di parlamentari nazionali; accoglie inoltre con favore l'impegno assunto da Cipro in vista dell'organizzazione di una terza conferenza analoga nel corso del periodo in cui eserciterà la presidenza dell'UE;
11. rammenta i suoi orientamenti per il QFP dopo il 2013, quali approvati nella relazione della sua commissione speciale sulle sfide politiche e le risorse di bilancio per un'Unione europea sostenibile dopo il 2013 dal titolo "Investire nel futuro: un nuovo quadro finanziario pluriennale (QFP) per un'Europa competitiva, sostenibile e inclusiva" nonché nella sua risoluzione del 13 giugno 2012; ricorda che l'approvazione del Parlamento, sulla base di una relazione della commissione per i bilanci, è obbligatoria per l'adozione del QFP da parte del Consiglio; ricorda che, a norma dell'articolo 312, paragrafo 5, e dell'articolo 324 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), il Parlamento europeo deve essere opportunamente coinvolto nel processo di negoziazione del prossimo QFP;
12. ricorda che, in base alle disposizioni del trattato di Lisbona, è necessario garantire la reciproca cooperazione tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione nelle fasi che precedono non solo l'approvazione del regolamento QFP e del regolamento che stabilisce misure di esecuzione del sistema delle risorse proprie dell'Unione europea da parte del Parlamento stesso, ma anche l'emissione del parere di quest'ultimo in merito a tutti gli altri testi legislativi riguardanti le risorse proprie;
13. ribadisce la sua profonda preoccupazione per il grado di minuzia delle discussioni sul QFP in seno al Consiglio europeo, in quanto non solo potrebbe interferire con le prerogative del Parlamento ma anche condizionare pesantemente i negoziati relativi alle proposte legislative soggette alla procedura legislativa ordinaria; si attende il pieno sostegno della Commissione, nella sua qualità di custode dei trattati, per quanto concerne la garanzia del pieno rispetto delle nuove disposizioni legislative sancite dal trattato di Lisbona;
14. ricorda il nesso esistente tra una riforma delle entrate e una riforma delle spese, e chiede di conseguenza un deciso impegno a discutere, nel contesto dei negoziati sul prossimo QFP, le proposte relative alle risorse proprie;
Garantire un corretto utilizzo dei fondi dell'UE
15. pone l'accento sulla fondamentale importanza di un adeguato e tempestivo recepimento del diritto dell'UE nella legislazione nazionale degli Stati membri ed esorta la Commissione a esercitare il suo potere esecutivo avviando, se necessario, procedure di infrazione atte ad assicurare una corretta trasposizione e un'applicazione efficace;
16. accoglie positivamente l'automatico ricorso alle interruzioni da parte della Commissione nei casi in cui gli Stati membri mostrano continue difficoltà nella corretta effettuazione dei pagamenti a titolo dei fondi dell'UE; prende tuttavia atto delle pratiche abusive sistematicamente poste in essere da un ristretto gruppo di Stati membri; chiede quindi alla Commissione di avvalersi dello strumento della sospensione dei pagamenti nonché di deferire alla Corte di giustizia europea i paesi che commettono violazioni in maniera ripetuta e continua;
17. incoraggia la Commissione a presentare una proposta volta a introdurre dichiarazioni nazionali di gestione obbligatorie, firmate al livello politico appropriato e riguardanti tutti i fondi dell'UE soggetti a gestione concorrente;
18. invita la Commissione ad avanzare proposte volte a rendere giuridicamente vincolanti gli obiettivi della strategia Europa 2020 e a introdurre un codice di convergenza per gli Stati membri contenente gli standard minimi e massimi applicabili ai principali pilastri delle rispettive economie;
COSTRUIRE UN'UNIONE ALL'INSEGNA DELLA CRESCITA SOSTENIBILE E DELLA SOLIDARIETÀ
Un mercato unico per la crescita
19. invita la Commissione a continuare a concentrarsi sul miglioramento della governance del mercato unico proponendo, ove opportuno, regolamenti piuttosto che direttive quali strumenti giuridici preferenziali per la disciplina del mercato unico;
20. attende con impazienza le proposte della Commissione per l'Atto per il mercato unico II in riferimento alle azioni prioritarie volte a incentivare la crescita, l'occupazione e la fiducia nel mercato unico;
21. invita la Commissione ad applicare la "prova PMI" in maniera più sistematica, dal momento che la stessa non è stata utilizzata in modo corretto e coerente nel quadro della totalità delle nuove proposte legislative, soprattutto a livello nazionale; chiede pertanto alla Commissione di proporre norme e requisiti minimi, basati sulle migliori prassi, per l'applicazione della "prova PMI" a livello nazionale e di UE; a tale proposito esorta altresì la Commissione a elaborare un meccanismo di monitoraggio del fenomeno del "gold-plating" atto a evitare che gli Stati membri diano attuazione alle normative dell'UE mediante regolamentazioni eccessive che introducono distorsioni del mercato interno e quindi disparità;
22. invita la Commissione a proporre nuove iniziative per migliorare l'accesso delle PMI ai finanziamenti nonché per sviluppare il concetto di "seconda possibilità" per i titolari di imprese e quindi incoraggiare i piccoli imprenditori a riavviare un'attività commerciale;
23. accoglie con favore il nuovo programma per la competitività delle PMI (COSME); prende atto delle iniziative condotte con successo nell'ambito del programma quadro per la competitività e l'innovazione; auspica una prosecuzione e un ulteriore ampliamento delle stesse nell'ambito del nuovo programma, ad esempio per quanto concerne il gruppo ad alto livello di parti interessate indipendenti per la riduzione degli oneri amministrativi e la rete "Enterprise Europe"; sottolinea la necessità di garantire finanziamenti sufficienti e un'attuazione efficiente per il programma COSME;
24. si compiace del conseguimento dell'obiettivo 2012 in materia di riduzione al minimo degli oneri amministrativi, ma ritiene che vi sia ancora un ampio margine di miglioramento in termini di snellimento della burocrazia per le piccole e medie imprese; esorta la Commissione a riesaminare la legislazione esistente e a presentare nuovi ambiziosi obiettivi di riduzione, in linea con la normativa europea per le piccole imprese (SBA) e il principio "pensare anzitutto in piccolo" (Think Small First);
Tutela dei consumatori
25. esorta la Commissione a dare seguito all'agenda dei consumatori con misure che pongano questi ultimi in una posizione più vantaggiosa grazie a una maggiore informazione e a migliori possibilità di far rispettare i loro diritti nel mercato interno;
26. ricorda la necessità di procedere a una robusta revisione della direttiva sulla sicurezza generale dei prodotti che garantisca la salute e la sicurezza dei consumatori agevolando altresì gli scambi di merci, in particolare per le PMI; invita la Commissione a proporre un nuovo regolamento trasversale sulla vigilanza del mercato, applicabile a tutti prodotti, che funga altresì da base giuridica per l'istituzione di un organismo centrale di coordinamento incaricato di assistere gli Stati membri nell'ambito della cooperazione in materia di vigilanza del mercato;
27. sottolinea la necessità di sviluppare sinergie tra le politiche di concorrenza e di tutela dei consumatori, anche per quanto concerne l'istituzione di un sistema europeo di ricorso collettivo per le singole vittime di violazioni delle norme sulla concorrenza, sulla base del principio dell'adesione preventiva (opt-in) e tenendo conto dei criteri fissati dalla risoluzione del Parlamento europeo del 26 marzo 2009 ovvero, nella fattispecie, l'opportunità che il risarcimento sia versato al gruppo di ricorrenti identificato, o a persone da loro designate, in riferimento ai soli danni realmente subiti; invita la Commissione a esaminare le possibili modalità di integrazione del meccanismo descritti negli ordinamenti giuridici nazionali vigenti;
28. chiede alla Commissione di presentare un programma "giustizia per la crescita" volto a migliorare l'accesso alla giustizia per le imprese e i consumatori;
29. accoglie quindi con favore i progetti di proposte legislative della Commissione sulla risoluzione alternativa delle controversie dei consumatori, ritenendo tali testi una fonte di incentivi per potenziare la crescita e rafforzare la fiducia dei consumatori; si compiace inoltre dell'intenzione della Commissione di proporre uno strumento legislativo per la risoluzione alternativa delle controversie tra imprese volto ad agevolare l'accesso alla giustizia e a incrementare la fiducia delle imprese stesse, in particolare delle PMI, nel commercio transfrontaliero;
30. si compiace del progetto di proposta della Commissione relativo a una normativa comune europea in materia di compravendita, ritenendo che tale testo contribuisca all'eliminazione di uno dei maggiori ostacoli alle operazioni transfrontaliere, all'incremento della fiducia di consumatori e imprese nonché al funzionamento sempre più ordinato del mercato interno;
31. accoglie favorevolmente l'annunciato seguito del Libro verde sul gioco d'azzardo on-line; invita, in particolare, la Commissione a portare avanti con urgenza tutte le procedure di infrazione in sospeso e a proporre uno strumento legislativo contenente norme minime vincolanti in materia di tutela dei consumatori;
32. sottolinea l'importanza della tutela dei consumatori nell'ambito del mercato degli investimenti al dettaglio e, in tale ottica, invita la Commissione a presentare una proposta sugli organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM) e un'altra sui prodotti "preassemblati" destinati agli investitori al dettaglio (i cosiddetti "packaged retail investment products" o PRIPS), al fine di garantire che i consumatori ricevano sempre le informazioni e il trattamento corretti;
33. invita la Commissione a evitare qualunque taglio al bilancio delle autorità europee di vigilanza (AEV) e ad attivarsi opportunamente per dotare delle necessarie risorse umane le sue direzioni impegnate nella risoluzione dei problemi economici e finanziari legati all'attuale situazione e alle conseguenti reazioni dei legislatori;
Quadro normativo
34. invita la Commissione a presentare quanto prima la sua proposta di revisione del regolamento e della direttiva sul marchio comunitario;
35. chiede che la Commissione avanzi una proposta legislativa sul regolamento Roma II, in linea con la relazione di iniziativa approvata dal Parlamento, garantendo altresì l'inclusione della diffamazione nel citato regolamento;
36. attende con impazienza la comunicazione contenente le future priorità nei settori del diritto societario e della governance delle società; invita inoltre la Commissione a includere proposte legislative in materia nel programma di lavoro per il 2013, ad esempio un'iniziativa per una 14a direttiva sul diritto societario relativa ai trasferimenti transfrontalieri di sedi di società;
37. insiste sulla necessità di migliorare il funzionamento dei partenariati pubblico-privato, dal momento che attualmente esso è carente a causa della mancanza di flessibilità nell'assetto finanziario dei programmi;
38. esorta la Commissione ad applicare ai propri programmi di R&S un approccio maggiormente aperto ai rischi e fondato sulla fiducia, al fine di ridurre la burocrazia e incrementare la partecipazione ai progetti da parte delle imprese innovative, anche se di dimensioni piccole o medie;
39. invita la Banca europea per gli investimenti (BEI) a svolgere un ruolo di rilievo nell'ambito del finanziamento delle attività di ricerca e innovazione svolte dalle imprese, con particolare riferimento ai progetti relativi all'innovazione in campo industriale e alle tecnologie pulite;
40. si compiace della prevista adozione di un quadro giuridico per la fatturazione elettronica nonché per il riconoscimento e l'interoperabilità transfrontalieri di sistemi di autenticazione e identificazione sicuri per via elettronica; sottolinea inoltre l'importanza di tali proposte ai fini del completamento del mercato unico digitale dell'UE;
41. si rammarica per il ritardo nell'adozione di una proposta sulla gestione collettiva dei diritti; è favorevole a una proposta completa e ambiziosa in grado di sostenere lo sviluppo di un mercato unico europeo dei contenuti digitali correttamente funzionante e di ampliare l'offerta di servizi transfrontalieri a disposizione dei consumatori di tutta l'Unione europea;
42. ricorda l'importanza crescente che i diritti di proprietà intellettuale (DPI) rivestono per la crescita economica e il potenziale creativo dell'Europa e sottolinea che occorre garantire a tali diritti un'adeguata protezione, senza compromettere i diritti e le libertà personali; invita la Commissione ad attivarsi prontamente con proposte concrete di revisione in tale ambito, anche per quanto concerne l'applicazione della direttiva sul rispetto dei diritti di proprietà intellettuale; sottolinea l'importanza dei DPI per le industrie culturali e creative e per l'accesso ai beni e ai servizi culturali;
Coinvolgere i cittadini in una società partecipativa
43. auspica che la Commissione prosegua il suo lavoro nell'ambito dei negoziati per una solida politica di coesione a livello dell'UE, che disponga di adeguate risorse finanziarie e sia basata su una governance multilivello, e per il miglioramento della capacità di assorbimento dei fondi strutturali e di coesione; sollecita un'architettura più semplice per i fondi dopo il 2013, le stesse norme applicabili a tutti gli Stati membri e un sistema di audit unico, unitamente a un sistema proporzionato, efficiente e costante di monitoraggio e di controllo da parte della Commissione, onde migliorare la governance e l'efficacia del sistema di attuazione dei fondi strutturali;
44. chiede una solida politica di coesione a livello di UE per il periodo successivo al 2013 e lavori preparatori in vista della stessa volti a ottimizzare i fondi e i programmi esistenti, ad assicurare risorse finanziarie adeguate e ad allineare la politica agli obiettivi della strategia Europa 2020, generando al contempo valore aggiunto attraverso le sinergie con altre politiche interne;
45. si attende che la Commissione svolga un ruolo costruttivo e di mediazione durante l'intero svolgimento delle procedure di adozione dei regolamenti riguardanti la politica di coesione, nel rispetto del principio di codecisione, in vista del raggiungimento quanto più possibile rapido di un accordo nel quadro della procedura legislativa, onde evitare inopportuni ritardi e superare efficacemente le difficoltà intrinseche alla fase d'avvio che potrebbero manifestarsi in sede di attuazione dei programmi operativi della politica di coesione previsti per il prossimo periodo di programmazione; invita la Commissione a riconsiderare la proposta che prevede l'adozione del quadro strategico comune mediante atto delegato e ad accettare piuttosto che lo stesso sia adottato seguendo la procedura legislativa ordinaria;
46. auspica che la Commissione negozi e definisca gli accordi di partenariato con gli Stati membri, in conformità con il regolamento generale futuro attualmente in corso di negoziato; sottolinea che il Parlamento dovrebbe essere informato in modo periodico ed esaustivo in merito all'esito e al contenuto di detti accordi, in quanto sono strettamente legati all'attuazione degli obiettivi della strategia UE 2020 per la politica di coesione;
47. invita la Commissione a proporre nuove iniziative per migliorare l'accesso delle PMI ai finanziamenti nonché per sviluppare il concetto di "seconda possibilità" per i titolari di imprese e quindi incoraggiare i piccoli imprenditori a riavviare un'attività commerciale;
48. sottolinea che vi è una necessità urgente di semplificare e ottimizzare le norme di attuazione dei fondi dell'UE, aumentando gli investimenti nei settori dell'innovazione e della R&S, sostenendo maggiormente le PMI e migliorando la capacità delle regioni europee, onde promuoverne la competitività e generare crescita economica;
49. invita la Commissione a presentare una proposta legislativa per adeguare l'attuale regolamento riguardante il Fondo di solidarietà dell'Unione europea (FSUE);
50. è favorevole alle iniziative volte a conciliare vita professionale e familiare; ritiene che la Commissione dovrebbe definire una strategia europea, basata sulle migliori prassi vigenti negli Stati membri, volta a creare le premesse per il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla strategia Europa 2020 in materia di tasso di occupazione; plaude alle iniziative intraprese dalla Commissione per colmare il divario retributivo di genere; ritiene tuttavia che la legislazione esistente sia inefficace e chiede una revisione della direttiva sulla parità retributiva entro febbraio 2013, in linea con la risoluzione del Parlamento del 24 maggio 2012;
Spianare la via per un futuro sostenibile
51. invita la Commissione ad avanzare rapidamente progetti di proposte legislative riguardanti i seguenti settori:
– la riforma dello scambio di quote di emissione (ETS) dell'UE al fine di modificare a partire dal 2020 il requisito della riduzione lineare dell'1,74% all'anno, portandolo ad un valore sufficiente per raggiungere l'obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 previsto per il 2050, e garantire un prezzo del carbonio stabile che incentivi gli investimenti nelle tecnologie sostenibili a basse emissioni di carbonio;
– una proposta legislativa che stabilisca la proporzione del consumo finale di energia che ogni Stato membro è tenuto a produrre da fonti rinnovabili entro il 2030, sulla scia del successo degli obiettivi per il 2020 e della direttiva sull'energia rinnovabile;
– l'inclusione, entro e non oltre il 2014, delle emissioni del trasporto marittimo internazionale nell'impegno di riduzione dell'Unione concordato dal Consiglio e dal Parlamento con il pacchetto sul clima e l'energia;
52. chiede alla Commissione di presentare senza indugio proposte per colmare le lacune dell'attuale sistema di scambio di quote di emissione, al fine di evitare il tracollo del sistema;
53. invita la Commissione a proporre una revisione della direttiva sull'etichettatura (1999/94/CE) per fornire ai consumatori informazioni precise e aggiornate sulle emissioni e sul consumo di carburante delle autovetture;
54. esorta la Commissione a presentare proposte più concrete intese ad assicurare una migliore attuazione della normativa ambientale dell'UE;
55. insiste sulla necessità di adottare misure concrete per l'attuazione della Tabella di marcia verso un'Europa efficiente nell'impiego delle risorse, in modo da creare incentivi a favore di una crescita economica sostenibile; invita la Commissione a presentare proposte in questo ambito, anche per quanto concerne gli appalti pubblici "verdi" nonché la revisione della direttiva sulla progettazione ecocompatibile e l'ampliamento del relativo ambito di applicazione; ritiene che le considerazioni relative all'efficienza delle risorse dovrebbero essere integrate in tutte le proposte settoriali in materia; sottolinea l'importanza di integrare appieno nel semestre europeo le misure finalizzate a un uso efficiente delle risorse, come previsto dalla strategia Europa 2020, e di tenerne conto nel quadro dell'analisi annuale della crescita;
56. invita la Commissione a proporre un programma globale per l'individuazione e l'eliminazione graduale delle sovvenzioni aventi ripercussioni negative sull'ambiente, in linea con gli impegni assunti dall'UE anche nell'ambito del G20;
57. appoggia la volontà della Commissione di modernizzare la legislazione relativa alla filiera alimentare; sottolinea la necessità di garantire un elevato livello di sicurezza per i prodotti alimentari e di pervenire a un'attuazione più uniforme nel mercato interno; invita la Commissione ad eseguire un monitoraggio efficace dei controlli effettuati dagli Stati membri;
Energia
58. invita la Commissione a presentare un piano d'azione in cui figurino nel dettaglio le misure da adottare per la realizzazione di un mercato unico europeo dell'energia pienamente integrato e interconnesso, in vista dell'obiettivo del 2014 e oltre, nonché a monitorare l'attuazione del terzo pacchetto UE sull'energia e ad avviare procedure di infrazione ove necessario;
59. invita la Commissione a monitorare il recepimento e l'attuazione della direttiva sull'efficienza energetica da parte degli Stati membri e a valutare quali ulteriori orientamenti e misure potrebbero essere necessari per garantire che l'Unione europea raggiunga, o superi ove possibile, l'obiettivo di migliorare l'efficienza energetica per risparmiare il 20% del consumo energetico dell'UE entro il 2020;
60. sottolinea l'importanza di sottoporre a revisione la direttiva sulla sicurezza nucleare, per quanto concerne sia le nuove disposizioni sostanziali in materia di sicurezza che gli aspetti istituzionali, sulla scorta degli insegnamenti tratti dall'incidente di Fukushima e dalle prove di resistenza effettuate nelle centrali nucleari europee;
61. invita la Commissione ad accelerare i lavori relativi alla definizione e all'aggiornamento dei requisiti in materia di progettazione ecocompatibile ed etichettatura ecologica per tutti i prodotti che utilizzano o riguardano l'energia, comprese le attrezzature informatiche, ad adottare misure volte ad agevolare lo sviluppo delle capacità di bilanciamento e stoccaggio di energia, in ragione della natura variabile di alcune fonti di energia rinnovabile, ad adottare un programma per il gas naturale liquefatto (GNL) nell'ottica di migliorare la tecnologia GNL e di promuovere gli investimenti nelle capacità di trasporto via nave e nei terminal di rigassificazione del GNL, nonché ad adottare proposte concernenti criteri di sostenibilità vincolanti in materia di biomassa e il cambiamento indiretto della destinazione dei terreni;
62. sottolinea l'importanza di assicurare la transizione verso un'economia ecocompatibile a basse emissioni di carbonio, prevedendo obiettivi vincolanti da raggiungere entro il 2050 e obiettivi intermedi per il 2030 e il 2040; sottolinea che l'Unione deve adoperarsi per consentire l'accesso di tutti i paesi alle tecnologie sostenibili a basse emissioni di carbonio, e in particolare alle energie rinnovabili, attraverso una cooperazione rafforzata tra le università, la Commissione e le imprese; sottolinea che l'accurata ristrutturazione degli edifici esistenti e la costruzione di nuovi edifici a emissioni zero deve rappresentare una priorità, dato che oltre il 40% delle emissioni di CO2 sono imputabili all'inefficienza edilizia;
63. invita la Commissione a portare avanti le azioni per l'attuazione della tabella di marcia verso un'economia a basse emissioni di carbonio nel 2050;
64. insiste sul fatto che la strategia dell'UE in materia di efficienza delle risorse debba restare una priorità nell'agenda dell'UE e riflettersi su tutte le decisioni riguardanti le politiche; sottolinea che l'UE deve seguire la via verso l'efficienza delle risorse e verso un'economia a basse emissioni di carbonio nel quadro delle riforme in corso sulle finanze dell'UE, in particolare mediante la politica della pesca, la politica agricola, le politiche regionali e il programma Orizzonte 2020, nonché il programma LIFE;
65. esorta la Commissione e gli Stati membri ad eliminare gli ostacoli al funzionamento del mercato europeo del riciclaggio e del riutilizzo e a stimolare tale mercato promuovendo la domanda e la disponibilità di materiali e di sottoprodotti riciclati entro il 2013;
66. esorta la Commissione e gli Stati membri ad accordarsi, entro il 2013, sull'utilizzo di indicatori dell'attività economica chiari, solidi e misurabili, che tengano conto del cambiamento climatico, della biodiversità e dell'efficienza delle risorse alla luce del ciclo di vita, e a utilizzare detti indicatori come base per iniziative legislative e obiettivi concreti di riduzione; sottolinea che questo processo deve essere trasparente e deve includere i principali soggetti interessati;
67. invita a promuovere il mercato interno dei prodotti verdi;
68. ricorda l'importanza di seguire gli obiettivi ambientali nel quadro del semestre UE;
Trasporti
69. chiede una cooperazione più efficace tra i settori dei trasporti e dell'energia; esorta la Commissione ad agevolare la tempestiva adozione di norme interoperabili comuni per i veicoli elettrici;
70. invita la Commissione a presentare una proposta ambiziosa in materia di trasporto stradale, quale modo di trasporto che rimane essenziale, in particolare per gli ultimi chilometri del percorso delle merci, per il completamento del mercato interno, al fine di eliminare gli ostacoli tuttora presenti; ritiene che la proposta debba eliminare le restrizioni imposte al cabotaggio nel mercato nazionale, alla libera concorrenza e all'armonizzazione delle sanzioni, in modo da ridurre la distorsione della concorrenza; ribadisce il suo sostegno a un mercato ferroviario europeo integrato e interoperabile e invita pertanto la Commissione a mantenere gli impegni riguardanti il settore ferroviario e l'estensione delle competenze dell'Agenzia ferroviaria europea nell'ambito della certificazione e della sicurezza;
71. si rammarica della mancanza di volontà politica nell'attuazione del Cielo unico europeo che prevede l'istituzione di blocchi funzionali di spazio aereo e, stimando che la scadenza prevista per dicembre 2012 non sarà rispettata, chiede alla Commissione di assicurare che si concretizzino i benefici in termini di costi, ambiente e tempo, grazie a un chiaro quadro finanziario; deplora profondamente la costante incapacità di conseguire la progressiva eliminazione delle restrizioni per liquidi, aerosol e gel nel trasporto aereo, che deve restare prioritaria per la Commissione;
72. insite, in tempi di crisi economica, in cui il settore del turismo costituisce una delle risorse principali di alcune regioni europee, sulla necessità di dotarsi di una tabella di marcia ambiziosa a riguardo;
73. valuta positivamente la strategia in materia di carburanti alternativi; deplora tuttavia l'assenza di proposte concrete sulle emissioni di CO2 e di altri gas a effetto serra e invita pertanto la Commissione a presentare proposte legislative sull'internalizzazione dei costi esterni in tutti i modi di trasporto, fissando obiettivi chiari e un calendario specifico per la riduzione delle emissioni di CO2 e degli altri gas a effetto serra durante il ciclo di vita;
Agricoltura
74. ritiene che la riforma della PAC debba essere allineata ulteriormente alla strategia Europa 2020 e maggiormente incentrata sull'innovazione, nell'ottica di promuovere sia la sostenibilità che la competitività del settore agricolo dell'UE; sottolinea, in particolare, che la creazione di un partenariato europeo per l'innovazione nel settore dell'agricoltura dovrebbe favorire un trasferimento più rapido ed efficace degli approcci innovativi dalla ricerca alle pratiche agricole e viceversa, migliorando in tal modo l'efficienza delle risorse e della produzione;
75. ritiene inoltre che la riforma della PAC debba prevedere una migliore integrazione degli agricoltori nei mercati, al fine di stimolare la competitività dell'agricoltura europea; invita la Commissione a esaminare le soluzioni per migliorare la fornitura di prestiti agli agricoltori nell'ambito della PAC, in quanto molti agricoltori stanno avendo problemi ad accedere al credito nel contesto della crisi finanziaria; ritiene altresì che l'utilizzo dei fondi della PAC debba essere meglio orientato al fine di produrre il massimo valore aggiunto europeo e che occorra garantire una maggiore coerenza tra i fondi dell'UE nell'ambito del quadro strategico comune, unitamente a un approccio più orientato al risultato nel concedere, utilizzare e valutare i fondi dell'UE;
76. invita la Commissione a prendere iniziative legislative concrete a favore del benessere e della salute degli animali, prestando particolare attenzione all'importante questione della resistenza antimicrobica;
77. invita la Commissione a presentare la sua relazione sulla situazione del settore caseario e sulle condizioni relative al progressivo abbandono delle quote latte entro la fine del 2012 e a migliorare la valutazione e la gestione del mercato dello zucchero al fine di evitare squilibri strutturali a livello di approvvigionamento e di sviluppare una strategia di "atterraggio morbido" realizzabile per il settore dello zucchero;
Pesca
78. sottolinea che il Parlamento europeo tenta attualmente di trasformare la proposta della Commissione sulla riforma della politica comune della pesca in un atto ancora più ambizioso al fine di rafforzare l'approccio della regionalizzazione, creare stock ittici più sostenibili e sani, eliminare la deplorevole pratica dei rigetti e porre fine ai finanziamenti errati allo scopo di ridurre la capacità delle flotte; ritiene che l'adozione di un approccio ecosistemico, un nuovo impulso per il settore europeo dell'acquacoltura e la tutela delle attività di pesca su piccola scala siano imminenti; esorta ulteriormente la Commissione a sostenere il Parlamento europeo nei suoi sforzi per trovare una soluzione alla controversia interistituzionale riguardante l'istituzione di piani pluriennali di recupero; ritiene che l'istituzione di piani pluriennali per accrescere ancora di più gli stock ittici sia la soluzione per garantire un rendimento massimo sostenibile;
79. invita la Commissione europea ad affrontare senza indugio il problema dell'ipersfruttamento dello sgombro nell'Atlantico nord-orientale ad opera di paesi non appartenenti all'UE e, ove necessario, a ricorrere agli strumenti delle misure commerciali che saranno disponibili a breve;
VERSO POSTI DI LAVORO SOSTENIBILI E LA PROTEZIONE SOCIALE
80. ritiene opportuno attribuire maggiore importanza alla lotta alla disoccupazione giovanile, che ha raggiunto livelli preoccupanti, e al problema dell'abbandono scolastico precoce, ad esempio promuovendo iniziative come "Garanzia per i giovani", con l'intento di aiutare i ragazzi a trovare un posto di lavoro o di formazione entro quattro mesi dall'abbandono degli studi;
81. sostiene le iniziative a livello dell'Unione volte a integrare gli sforzi nazionali per rendere accessibile il microcredito e permettere l'imprenditorialità sociale, offrendo posti di lavoro sostenibili e mettendo a disposizione i servizi che non vengono forniti in misura sufficiente dal settore pubblico o privato;
82. invita la Commissione ad adottare le rimanenti proposte nel settore dei regimi pensionistici professionali, ad esempio una proposta modificata sulla trasferibilità dei diritti a pensione complementare (se non adottata dalla Commissione entro la fine del 2012) al fine di eliminare gli ostacoli relativi alla mobilità dei lavoratori nell'Unione europea;
83. invita la Commissione a effettuare una revisione del rapporto esistente tra i regolamenti in vigore sul coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale e la libertà di circolazione, considerando sia i cittadini economicamente non attivi che i lavoratori, e a proporre modifiche legislative se necessario;
84. ricorda che, nel contesto dell'attuale crisi economica, l'istruzione, la formazione e la creatività sono fondamentali per generare innovazione, produttività e crescita in Europa; sottolinea pertanto quanto è importante che i nuovi programmi pluriennali, "Erasmus per tutti" e "Europa creativa", ottengano l'aumento di bilancio necessario per realizzare la strategia Europa 2020, i suoi obiettivi in materia di istruzione e le iniziative faro, riconoscendo nel contempo l'importanza dell'istruzione e della cultura in senso più ampio, non solo per la prosperità ma anche per il suo valore ai fini del benessere dell'umanità e della nostra società; sollecita la Commissione ad affrontare i problemi della divergenza tra gli standard di istruzione nei vari Stati membri e del pieno riconoscimento dei titoli di studio in tutta l'UE al fine di rimuovere gli ostacoli che si frappongono alla mobilità degli studenti e delle persone in cerca di occupazione;
85. rileva l'importanza della direttiva orizzontale antidiscriminazione relativa alla parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla religione o le convinzioni personali, la disabilità, l'età o l'orientamento sessuale; invita la Commissione a continuare a sostenere il superamento delle difficoltà tecniche in seno al Consiglio al fine di garantire che si giunga rapidamente a un accordo; osserva che la politica antidiscriminazione svolge un ruolo decisivo nel promuovere l'inclusione sociale e l'occupazione dei disabili;
86. è favorevole alle iniziative volte a conciliare vita professionale e familiare; ritiene che la Commissione debba definire una strategia europea basata sulle migliori prassi vigenti negli Stati membri, volta a creare le premesse per il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla strategia Europa 2020 in materia di tasso di occupazione; plaude alle iniziative intraprese dalla Commissione per colmare il divario retributivo di genere;
AFFARI ISTITUZIONALI
87. sottolinea che, in vista delle future elezioni europee, la revisione dello statuto e dei finanziamenti ai partiti politici europei, come pure della direttiva 93/109/CE sul diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni del Parlamento europeo, debba essere conclusa nel 2013;
88. ritiene sia necessaria una Convenzione costituzionale che abbia inizio non oltre il 2015, al fine di codificare le misure di emergenza adottate nel momento culminante della crisi e aumentare la responsabilità democratica e la legittimità politica dell'Unione nel suo insieme, e incoraggia la Commissione a porre le basi per questo lavoro;
89. ribadisce che la Commissione dovrebbe presentare una tabella di marcia per il seguito da dare all'approccio comune in merito alle agenzie decentralizzate; esorta la Commissione a comunicare i progressi conseguiti nell'attuazione della tabella di marcia entro la fine del 2013;
PERSEGUIRE L'AGENDA DEI CITTADINI
Libertà, sicurezza e giustizia
90. invita la Commissione ad assumersi la piena responsabilità per la protezione dei diritti fondamentali nell'UE e nei suoi Stati membri anziché minimizzare gli obblighi dell'UE e della Commissione in proposito; chiede una revisione del regolamento dell'Agenzia per i diritti fondamentali, al fine di consolidarne i poteri, il mandato e l'indipendenza e di affidarle il compito di monitorare la libertà dei media e il pluralismo nell'UE; invita la Commissione a presentare una proposta per la creazione di un sistema di allarme rapido per le violazioni dei diritti fondamentali nell'UE e nei Suoi Stati membri, come richiesto dal PE; sostiene il lavoro della Commissione nei negoziati per l'adesione dell'Unione alla CEDU e invita i paesi membri che stanno bloccando l'adesione dell'UE a rivedere urgentemente la loro posizione; chiede alla Commissione di presentare una proposta per la revisione della direttiva quadro sul razzismo e la xenofobia in modo da includere anche l'antisemitismo, l'omofobia, il pregiudizio contro gli zingari, e di presentare una tabella di marcia sulla parità per le persone LGBTI;
91. invita la Commissione a garantire che la libertà di circolazione venga rafforzata, che gli ostacoli e le discriminazioni vengano finalmente eliminati e che l'acquis di Schengen sia pienamente rispettato; sottolinea la necessità di migliorare la gestione di Schengen attraverso la creazione di un meccanismo dell'UE volto a valutarne il funzionamento, in sostituzione dell'inadeguato sistema di revisione tra pari; ritiene che la libertà di circolazione sia un bene comune e che pertanto le decisioni che hanno un impatto su tutta l'area debbano essere adottate coinvolgendo tutte le istituzioni dell'UE;
92. si rammarica dell'assenza di una proposta legislativa sul rafforzamento della solidarietà in materia di asilo all'interno dell'UE; sottolinea la necessità di proseguire i lavori sul pacchetto relativo all'asilo al fine di instaurare, entro il 2012, un sistema europeo comune di asilo che coniughi responsabilità e solidarietà; ricorda che la normativa in materia di asilo non può essere strumentalizzata per il conseguimento di altri obiettivi;
93. invita la Commissione a rafforzare la competitività dell'UE e la sua capacità di attirare ricercatori e lavoratori qualificati; ricorda che le condizioni di ingresso, soggiorno e mobilità interna per i cittadini di paesi terzi dovrebbero essere chiare ed efficaci ed evitare le pesantezze burocratiche;
94. accoglie con favore la proposta di regolamento della Commissione in materia di protezione dei dati; insiste sul fatto che l'adozione di una direttiva sulla protezione dei dati nell'ex terzo pilastro è una condizione essenziale per l'adozione di un regime dell'UE per i dati PNR e di misure antiterrorismo (comprese le definizioni giuridiche di profiling, l'analisi comportamentale e l'estrapolazione dei dati); sottolinea che tali proposte dovrebbero fissare norme elevate per quanto concerne il regime di protezione della vita privata e dei dati; invita la Commissione a presentare la propria revisione della direttiva sulla conservazione dei dati;
95. invita la Commissione a rispettare la normativa in materia di protezione dei dati durante i negoziati con i paesi terzi; chiede alla Commissione di presentare l'accordo tra l'UE e gli Stati Uniti sul programma di controllo delle transazioni finanziarie dei terroristi; sottolinea l'importanza di affrontare, di fatto e di diritto, i principali rischi in materia di sicurezza informatica e le questioni relative alla riservatezza, compreso il cloud computing;
96. accoglie con favore la revisione annunciata delle decisioni riguardanti Europol ed Eurojust e chiede un controllo completo di Europol, compresa la pubblicazione della relazione 2012 dell'autorità di controllo comune; si attende che sia presentata una proposta per l'evoluzione di Eurojust in una procura europea;
97. chiede alla Commissione di seguire da vicino il lavoro della commissione temporanea sulla criminalità organizzata del Parlamento, che ha notevoli possibilità di aumentare la sicurezza e accrescere il gettito fiscale;
98. invita la Commissione a presentare una proposta ambiziosa in merito al riconoscimento reciproco dei documenti di stato civile e alla semplificazione della legalizzazione;
99. si rammarica della mancanza di impegno da parte della Commissione e del Consiglio per garantire l'assoluta apertura, la trasparenza e l'accesso ai documenti; ribadisce che le norme in materia di trasparenza previste dal diritto dell'UE non possono essere annullate su richiesta di un paese terzo;
100. plaude alle proposte legislative della Commissione in merito all'ordine di protezione europeo, al riconoscimento reciproco delle misure di protezione in materia civile nonché ai diritti, all'assistenza e alla protezione delle vittime di reato; ritiene tuttavia che la Commissione debba presentare proposte specifiche sul tema della violenza contro le donne, così come promesso nell'ambito del programma d'azione di Stoccolma;
101. invita la Commissione a presentare una strategia per il conseguimento di un miglior equilibrio di genere a tutti i livelli del processo decisionale e a proporre uno strumento legislativo volto a migliorare l'equilibrio di genere nei consigli di amministrazione delle società quotate in borsa;
Cultura
102. chiede un programma "Europa per i cittadini" 2014-2020 ambizioso e sottolinea l'importanza di garantire che la proposta sia soggetta alla procedura di codecisione, affinché il Parlamento europeo possa influenzare il contenuto del programma mirante a rafforzare la memoria collettiva e ad accrescere la capacità di partecipazione civica a livello di Unione;
103. invita la Commissione a istituire rapidamente un mercato unico europeo per le industrie culturali e creative, unitamente a un mercato unico europeo digitale, al fine di trarre pieno vantaggio dall'enorme potenziale di cui questi settori dispongono in termini di creazione di posti di lavoro, cultura, coesione regionale e sociale, sviluppo tecnico, imprenditorialità e crescita economica in generale;
104. ricorda l'importanza di rafforzare i legami tra istruzione, ricerca e imprese per conseguire eccellenza e innovazione e progredire verso il conseguimento degli obiettivi della strategia Europa 2020 di riduzione del tasso di abbandono scolastico a meno del 10% e aumento ad almeno il 40% del numero di giovani in possesso di un titolo di studio universitario;
105. invita la Commissione a elaborare una strategia globale dell'UE in materia di comunicazione, come affermato nella dichiarazione comune "Insieme per comunicare l'Europa";
PERMETTERE ALL'UE DI ESPRIMERSI IN MODO INCISIVO A LIVELLO MONDIALE
106. si attende che la Commissione svolga un ruolo cruciale nei lavori relativi alla revisione della base giuridica per la prossima generazione di strumenti di assistenza finanziaria esterna, allo scopo di consolidare una politica estera comune basata sui valori, principi e impegni su cui è stata fondata l'Unione europea stessa;
107. sottolinea la necessità che la Commissione collabori pienamente con il Servizio europeo per l'azione esterna, non solo per quanto riguarda l'allargamento, lo sviluppo, il commercio e l'aiuto umanitario, ma anche in merito agli aspetti esterni delle politiche interne, assicurando una maggiore coerenza politica nell'azione dell'Unione europea, in particolare tra la politica commerciale e quella industriale, al fine di utilizzare il commercio quale vero e proprio strumento per la crescita e la creazione di posti di lavoro in Europa; pone l'accento sull'importanza della relazione interinale sul SEAE prevista per la seconda parte del 2013; invita la Commissione a sostenere il lavoro del Fondo europeo per la democrazia;
Politica europea di vicinato
108. evidenzia il fatto che la revisione degli strumenti di assistenza finanziaria esterna dovrebbe essere considerata un'occasione per concentrarsi sulla politica esterna dell'Europa rafforzandola; chiede maggiore flessibilità e rapidità nell'erogare l'assistenza finanziaria ai paesi ammissibili in situazioni di crisi; sottolinea la necessità che la Commissione potenzi le capacità dei paesi beneficiari di assumersi la responsabilità dell'assistenza che ricevono, onde massimizzarne l'impatto; chiede alla Commissione di mettere a frutto l'esperienza acquisita nel contesto della precedente generazione di strumenti finanziari esterni;
109. encomia la Commissione per l'importanza attribuita alla politica di vicinato e all'attuazione delle misure a favore del partenariato meridionale e dei paesi interessati dalla Primavera araba; sottolinea che l'impegno dell'UE a favore di legami più stretti con i vicini prevederà una maggiore assistenza finanziaria, un sostegno rafforzato a favore della democrazia, l'accesso ai mercati e una migliore mobilità;
Allargamento dell'Unione europea
110. si aspetta che la Commissione prosegua il suo lavoro nell'ambito dei negoziati di adesione e attende con interesse l'avvio dei negoziati con la Serbia e il Montenegro; chiede che venga prestata attenzione alla situazione in Bosnia-Erzegovina e agli sforzi tesi a individuare una soluzione al contenzioso sulla denominazione dell'ex Repubblica iugoslava di Macedonia;
Una politica commerciale globale
111. ritiene che, alla luce delle scarse proiezioni di crescita dell'UE e dell'elevato tasso di disoccupazione, sia fondamentale trovare nuove fonti di sviluppo attraverso l'intensificazione delle nostre relazioni commerciali e di investimento con le principali economie sviluppate ed emergenti;
112. invita la Commissione a concludere rapidamente i suoi attuali negoziati in materia di libero scambio con l'India, Singapore, la Malaysia e il Canada;
113. esorta inoltre la Commissione ad approfittare dell'attuale fase positiva delle relazioni commerciali con gli Stati Uniti e il Giappone avviando quanto prima negoziati in materia di libero scambio con entrambi i partner;
114. ritiene che i principali vantaggi economici per l'UE possano essere conseguiti adottando un approccio multilaterale o plurilaterale; chiede pertanto che la Commissione assuma un ruolo proattivo nel sostenere le attuali iniziative dell'OMC quali un accordo ad applicazione anticipata ("early harvest") sull'agevolazione del commercio, l'accordo plurilaterale sui servizi e un possibile accordo commerciale plurilaterale sull'energia sostenibile (SETA); invita la Commissione ad adoperarsi nella maggior misura possibile per agevolare l'adesione della Cina all'accordo sugli appalti pubblici (AAP);
Diritti umani
115. chiede l'integrazione dei diritti umani, rivolgendo particolare attenzione agli accordi internazionali, nei settori legati al commercio, all'energia, alla riammissione, alla sicurezza, alla cooperazione tecnica e allo sviluppo; propone che prima di avviare i negoziati su tali accordi, nonché durante i negoziati stessi, siano svolte valutazioni d'impatto in materia di diritti umani, dotate di parametri di riferimento, cui facciano seguito regolari relazioni concernenti i progressi conseguiti; sottolinea che, in caso di gravi violazioni dei diritti umani da parte di paesi partner, l'UE dovrebbe adottare misure più audaci nell'applicazione delle sanzioni appropriate sancite dalle clausole in materia di diritti umani dell'accordo, compresa una possibile sospensione temporanea dello stesso;
116. chiede la corretta attuazione, in tutti i settori di competenza dell'UE, del pacchetto di riesame in materia di diritti umani nonché l'impegno a emettere una dichiarazione interistituzionale sui diritti umani, da elaborare non appena possibile;
Politiche di sviluppo e aiuti umanitari
117. invita la Commissione a negoziare una tabella di marcia per la riduzione graduale degli aiuti pubblici allo sviluppo (APS) con i paesi a reddito medio, a limitarsi con il tempo ad accordare ai suddetti paesi la sola assistenza tecnica e a coinvolgerli progressivamente nell'ambito di cooperazioni triangolari del tipo nord-sud-sud.
118. chiede che vengano presentate proposte per l'applicazione pratica della coerenza delle politiche per lo sviluppo mediante il collegamento degli aiuti allo sviluppo ad altri ambiti politici dell'UE, quali l'agricoltura, la pesca, il commercio, i cambiamenti climatici, gli investimenti e l'accesso alle materie prime;
119. invita la Commissione e il SEAE a rispettare il loro impegno di "un approccio basato sui diritti umani" nell'ambito dell'intero processo di cooperazione allo sviluppo;
120. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.