Proposta di risoluzione - B7-0406/2012Proposta di risoluzione
B7-0406/2012

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulle conclusioni del Consiglio europeo (28-29 giugno 2012)

3.7.2012 - (2011/2923(RSP))

presentata a seguito di dichiarazioni del Consiglio e della Commissione
a norma dell'articolo 110, paragrafo 2, del regolamento

Joseph Daul, Corien Wortmann-Kool, Marian-Jean Marinescu a nome del gruppo PPE

Procedura : 2011/2923(RSP)
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B7-0406/2012
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B7‑0406/2012

Risoluzione del Parlamento europeo sulle conclusioni del Consiglio europeo (28-29 giugno 2012)

(2011/2923(RSP))

Il Parlamento europeo,

–   viste le conclusioni del Consiglio europeo del 28 e 29 giugno 2012 nonché la dichiarazione del vertice della zona euro,

–   visto l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,

A. considerando che il Consiglio europeo ha dimostrato il proprio impegno ad adottare misure non solo a breve termine ma anche a medio e lungo termine per ripristinare la fiducia e promuovere la crescita e la competitività;

1.  accoglie favorevolmente il pacchetto di misure per la crescita approvato dal Consiglio europeo; elogia la determinazione mostrata da tutte le istituzioni (Commissione, Consiglio e Parlamento) nell'insistere sulla promozione della crescita, dell'occupazione e della competitività; chiede che, nei prossimi mesi, la citata priorità sia rispettata nell'ambito di tutti i lavori riguardanti le proposte legislative; si compiace della mobilitazione di 120 miliardi di EUR a sostegno del finanziamento dell'economia; chiede che di tale finanziamento beneficino in particolare le PMI;

2.  apprezza il fatto che il Consiglio europeo abbia approvato le raccomandazioni specifiche per paese e si rivolge agli Stati membri affinché si dimostrino pienamente all'altezza degli impegni assunti in proposito, attuando altresì le riforme strutturali necessarie ai fini di un'ulteriore ripresa in termini di credibilità e competitività;

3.  accoglie con favore la dichiarazione del vertice della zona euro del 29 giugno, in quanto invia un segnale forte quanto alla determinazione dell'area dell'euro ad adottare i provvedimenti necessari per superare la crisi e ripristinare la credibilità;

4.  si compiace della dichiarazione del vertice della zona euro relativa alla possibilità di fare ricorso fare ricorso, in modo flessibile ed efficace, agli strumenti FESF/MES esistenti per gli Stati membri che rispettano le raccomandazioni specifiche per paese e gli altri impegni assunti, anche nell'ambito del semestre europeo nonché del patto di stabilità e crescita; sottolinea che l'introduzione di una maggiore flessibilità abbinata a determinate condizioni contribuirà agli sforzi dell'UE volti a stabilizzare la zona euro;

5.  chiede un rapido intervento finalizzato all'istituzione di un meccanismo di vigilanza unico per le banche; ricorda al Consiglio che il Parlamento europeo aveva auspicato un'azione in tal senso già diversi mesi fa; è favorevole, in linea di generale, alla possibilità per il MES, una volta istituito un efficace meccanismo di vigilanza unico, di ricapitalizzare gli istituti bancari ove ricorrano determinate circostanze e in presenza di specifiche condizioni;

6.  accoglie favorevolmente l'invito rivolto al Presidente del Consiglio europeo, oltre che ai Presidenti della Commissione, dell'Eurogruppo e della Banca centrale europea, a elaborare una tabella di marcia, che definisca un calendario preciso per un'autentica Unione economica e monetaria (UEM); considera il progetto di proposta del Presidente Van Rompuy e degli altri tre Presidenti un buon punto di partenza per i negoziati e il processo verso una solida e autentica UEM; chiede che siano adottate decisioni concrete entro la fine dell'anno; insiste sulla necessità che qualunque passo verso una maggiore integrazione nell'ambito in esame rispetti l'unità e l'integrità del mercato unico;

7.  sottolinea che, alla luce degli ultimi sviluppi, gli elementi della democrazia devono essere rafforzati a livello europeo e nazionale al fine di garantire la legittimità democratica, attraverso un potenziamento del Parlamento europeo e dei parlamenti nazionali ai rispettivi livelli nonché mediante la cooperazione sulla base del Protocollo n. 1 del trattato di Lisbona;

8.  accoglie positivamente la dichiarazione dei capi di Stato e di governo relativa al rafforzamento della governance del mercato unico; condivide pienamente la valutazione della Commissione relativa al grado di sviluppo del mercato unico e chiede appositi interventi nell'ambito della piena realizzazione del mercato stesso; ricorda che gli Stati membri devono impegnarsi ad attuare e far rispettare tutte le disposizioni legislative in vigore applicabili al mercato interno, nell'ambito di una chiara tabella di marcia corredata da scadenze precise; ritiene che si tratti di un fondamentale contributo dell'UE alla crescita, dal momento che una migliore attuazione della direttiva sui servizi comporterebbe, da sola, vantaggi economici per 350 miliardi di EUR;

9.  apprezza la determinazione del Consiglio europeo a combattere la disoccupazione giovanile ma chiede un atteggiamento più ambizioso nella lotta alla piaga in questione; propone quindi di decidere di comune accordo appositi obiettivi e provvedimenti nei settori della mobilità giovanile (Youth on the Move) e delle competenze linguistiche dei giovani, incentivando altresì l'imprenditoria giovanile attraverso la semplificazione delle procedure di avviamento e del relativo finanziamento nonché mediante il sostegno a tali operazioni; rileva la necessità di dare attuazione quanto prima, nell'ambito di un calendario preciso e vincolante, all'iniziativa "Opportunità per i giovani" sul rafforzamento della cooperazione tra l'UE e gli Stati membri ai fini della definizione e dell'attuazione di misure volte a contrastare la disoccupazione giovanile;

10. si compiace della dichiarazione del Consiglio europeo sull'onere normativo ma auspica obiettivi più precisi e ambiziosi; propone che gli Stati membri e l'UE procedano a una riduzione degli oneri burocratici del 25% entro il 2015;

11. osserva che nell'ambito del Consiglio europeo di giugno non è stato realizzato alcun progresso tangibile per quanto concerne il raggiungimento di un accordo in merito al prossimo Quadro finanziario pluriennale (QFP) 2014-2020; esorta la presidenza cipriota a intensificare i suoi sforzi in tal senso, coinvolgendo pienamente il Parlamento europeo nei negoziati; ribadisce la propria convinzione che sia necessario raggiungere entro la fine dell'anno un accordo sul QFP, sia sul versante delle spese che su quello delle entrate, nel rispetto delle reali esigenze e ambizioni dell'Unione per il prossimo periodo;

12. prende atto dell'auspicio espresso dal Consiglio in merito a un ulteriore sviluppo dello schema di negoziato durante la Presidenza cipriota; ribadisce la propria decisa posizione secondo cui molti elementi dell'attuale schema di negoziato dovrebbero essere decisi nel quadro della procedura legislativa ordinaria anziché rientrare in un accordo generale sul QFP; avverte il Consiglio che non si sentirà vincolato a un eventuale accordo sui punti in questione raggiunto a livello di Consiglio europeo in sede di decisione sul QFP;

13. pone l'accento sul fatto che la relazione della commissione SURE rimane, a oggi, l'unico mandato del Parlamento europeo per i negoziati sul Quadro finanziario pluriennale; informa il Consiglio che sarà approvata in tempo utile una relazione interlocutoria, con il contributo di tutte le commissioni parlamentari interessate sotto forma di parere, nella quale saranno definiti i punti fermi e le condizioni irrinunciabili per la successiva approvazione, da parte del Parlamento, del regolamento QFP quale proposto dal Consiglio;

14. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio europeo e alla Commissione.