PROPOSTA DI RISOLUZIONE sull'industria siderurgica europea
5.12.2012 - (2012/2833(RSP))
a norma dell'articolo 115, paragrafo 5, del regolamento
Fiona Hall a nome del gruppo ALDE
Giles Chichester a nome del gruppo ECR
Reinhard Bütikofer a nome del gruppo Verts/ALE
Il Parlamento europeo,
– visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea,
– viste la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e la Carta comunitaria dei diritti sociali fondamentali dei lavoratori,
– viste le sue precedenti risoluzioni sul settore siderurgico e la ristrutturazione, il trasferimento e la chiusura di imprese nell'UE,
– visti l'articolo 115, paragrafo 5, e l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che il mantenimento di un settore siderurgico sostenibile e competitivo è nell'interesse di tutta l'Unione europea;
B. considerando che l'industria siderurgica europea in molti Stati membri è esposta a diversi fattori avversi come la sostanziale diminuzione della domanda globale, in alcuni casi le sfide legate alla competitività e l'aumento dei costi;
C. considerando che l'Unione e i suoi Stati membri devono intervenire per coordinare le varie politiche affinché che un'industria siderurgica sostenibile e competitiva sia in grado di rispondere alle mutate condizioni dei mercati europeo ed extraeuropeo;
D. considerando che le stime attuali indicano l'industria siderurgica europea genera 360.000 posti di lavoro, ma che questo numero è soggetto a forti pressioni e non si possono escludere ulteriori perdite di posti di lavoro;
E. considerando che l'industria siderurgica subisce l'impatto degli sviluppi in altri settori, come nella fusione Glencore-Xstrata;
F. considerando che la crisi attuale, come quelle precedenti, sta creando enormi disagi sociali ai lavoratori, alle famiglie e alle regioni interessate;
1. evidenzia l'importanza del settore siderurgico per l'economia dell'Unione europea, così come per tutte le industrie a valle che ne utilizzano i prodotti, a conferma della rilevanza della produzione di acciaio nello sviluppo di tecnologie nelle fonti energetiche rinnovabili;
2. prende atto delle difficoltà in cui versa il settore siderurgico in molti Stati membri dell'Unione europea, derivanti in parte dai forti aumenti dei prezzi delle materie prime, dai ripetuti crolli della domanda globale e dall'incremento dei costi energetici connessi;
3. invita la Commissione, il Consiglio e gli Stati membri a seguire con attenzione le sfide cui è confrontato il settore siderurgico e, ove del caso, tener conto di queste preoccupazioni nell'elaborazione delle relative politiche e normative;
4. evidenzia la necessità di un migliore coordinamento della politica industriale UE, eventualmente mirato a evitare ulteriori delocalizzazioni di impianti siderurgici e di produzione al di fuori dell'Unione europea e, a questo proposito, accoglie con favore l'iniziativa della Commissione di sviluppare un piano d'azione europeo per il settore siderurgico nel 2013;
5. sottolinea l'esigenza, ove si proceda a un'indispensabile ristrutturazione, di predisporre una parità di condizioni nel settore siderurgico in tutta l'Unione;
6. fa notare il ruolo che potrebbe assumere la possibilità di attivare i pertinenti strumenti finanziari dell'UE, quali il Fondo sociale europeo e, a breve termine, il Fondo europeo per la globalizzazione;
7. riconosce l'importante ruolo che i programmi di ricerca e innovazione finanziati dall'UE possono svolgere per garantire la competitività del settore siderurgico europeo;
8. osserva che, mentre la produzione di acciaio rappresenta circa il 5% del totale delle emissioni globali di CO2, dal 1975 i miglioramenti dell'efficienza energetica hanno portato a una riduzione di circa il 50% dell'energia necessaria per produrre una tonnellata di acciaio grezzo nella maggior parte dei principali paesi produttori di acciaio;
9. ritiene che l'efficienza energetica e l'efficienza delle risorse possano generare notevoli risparmi sui costi e insiste affinché il settore continui a valorizzare le opportunità disponibili;
10. invita la Commissione a continuare a sostenere le ricerche in corso nell'Unione europea sulla produzione di acciaio a emissioni ultraridotte di CO2, (ULCOS) e fa notare la promettente individuazione di soluzioni innovative per il CO2;
11. segnala che resta sempre più centrale l'esigenza che l'Europa continui ad attrarre investimenti esteri diretti, anche con azioni volte a creare un contesto favorevole alle imprese e diminuire gli ostacoli agli investimenti;
12. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.