PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulla situazione di stallo della revisione del regolamento (CE) n. 1049/2001
5.6.2013 - (2013/2637 (RSP))
a norma dell'articolo 110, paragrafo 2, del regolamento
Timothy Kirkhope a nome del gruppo ECR
Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B7-0256/2013
B7‑0259/2013
Risoluzione del Parlamento europeo sulla situazione di stallo della revisione del regolamento (CE) n. 1049/2001
(2013/2637 (RSP))
Il Parlamento europeo,
– visto il regolamento (CE) n. 1049/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2001, relativo all'accesso del pubblico ai documenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione,
– vista la proposta della Commissione COM(2008) 229, del 30 aprile 2008, di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'accesso del pubblico ai documenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione,
– vista la proposta della Commissione COM(2011) 137, del 21 marzo 2011, di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1049/2001 relativo all'accesso del pubblico ai documenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione,
– vista la propria relazione sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'accesso del pubblico ai documenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione (rifusione) (COM(2008)0229), approvata il 15 dicembre 2011,
– viste le interrogazioni al Consiglio e alla Commissione sulla situazione di stallo della revisione del regolamento (CE) n. 1049/2001 sull'accesso ai documenti (O-000113/2012 – B7- 0055/2012 e O-000133/2012 – B7-0075/2012),
– vista la dichiarazione della Commissione del 21 maggio 2013 sulla situazione di stallo della revisione del regolamento (CE) n. 1049/2001,
– visto l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che assicurare l'accesso del pubblico ai documenti è fondamentale per garantire che le istituzioni europee rendano conto del proprio operato ai cittadini e per accrescere in tal modo la partecipazione e la fiducia dei cittadini stessi;
B. considerando che in più occasioni il Parlamento ha chiesto maggiore trasparenza nella procedura legislativa, fra l'altro per quanto riguarda i gruppi di lavoro del Consiglio e la pubblicazione dei pareri giuridici nelle procedure legislative, nonché una maggiore trasparenza dei triloghi;
C. considerando che la Commissione ha proposto nel 2008 una rifusione del regolamento 1049/2001 e non ha ritirato tale proposta dopo l'entrata in vigore del trattato di Lisbona; che il Parlamento ha debitamente informato la Commissione dell'inopportunità del ricorso alla procedura di rifusione;
D. considerando che nel 2011 la Commissione ha presentato una proposta supplementare che solo implicitamente estende il campo di applicazione del regolamento 1049/2001 a tutte le istituzioni, gli organismi e gli organi dell'UE; che il Parlamento ha riunito le procedure del 2008 e del 2011 in un'unica procedura;
E. considerando che il 15 dicembre 2011 il Parlamento ha adottato la sua posizione in prima lettura e che nella prima metà del 2012 sono iniziati i triloghi con la Presidenza danese; che la Commissione non ha accettato i possibili compromessi proposti, il che ha determinato una situazione di immobilità che dura da oltre un anno;
F. considerando che le Presidenze cipriota e irlandese non sono riuscite a sbloccare la situazione in Consiglio e ad avviare nuovi negoziati a causa della resistenza della Commissione, il che fa scattare la necessità dell'unanimità in Consiglio su taluni punti;
G. considerando che un mancato accordo su una nuova versione del regolamento 1049/2001 trasmetterebbe ai cittadini un segnale negativo riguardo alla natura dell'UE, indebolendo la legittimità del processo decisionale dell'Unione;
1. invita tutte le istituzioni, gli organi e gli organismi dell'UE ad applicare pienamente il regolamento (CE) n. 1049/2001;
2. invita la Commissione a impegnarsi pienamente, a livello politico e tecnico, nella modifica del regolamento 1049/2001;
3. invita il Consiglio a riprendere immediatamente le discussioni sul regolamento 1049/2001, ad adottare la propria posizione in prima lettura e a proseguire i negoziati;
4. ribadisce il proprio impegno per la revisione del regolamento 1049/2001; sostiene con forza l'obbligo per le istituzioni di instaurare l'accesso diretto del pubblico ai loro documenti, e ritiene che vi siano margini per una diffusione più proattiva delle informazioni;
5. afferma che un testo modificato dovrebbe provvedere come minimo, in conformità di ciò che prescrive il trattato, a quanto segue: estendere esplicitamente il campo di applicazione a tutte le istituzioni e gli organismi dell'UE; rafforzare la trasparenza legislativa, stabilendo che qualsiasi ricorso alle eccezioni nella procedura legislativa debba rappresentare una deroga alla norma generale della trasparenza legislativa; riconoscere il carattere sensibile delle informazioni solo quando, nel caso di specie, ciò è realmente giustificato dai fatti; chiarire il rapporto fra trasparenza e protezione dei dati;
6. invita la Commissione a giustificare adeguatamente la proposta di definire il termine "documenti" e a garantire che non verranno introdotte esenzioni in blocco;
7. invita la Commissione a trovare quanto prima soluzioni a queste questioni al fine di progredire nella modifica del regolamento 1049/2001;
8. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.