Proposta di risoluzione - B7-0304/2013Proposta di risoluzione
B7-0304/2013

PROPOSTA DI RISOLUZIONE Servizi finanziari - Assenza di progressi per il ritardo del Consiglio e della Commissione ad approvare determinate proposte

11.6.2013 - (2013/2658 (RSP))

presentata a seguito delle interrogazioni con richiesta di risposta orale B7‑0208/2013 e B7‑0209/2013
a norma dell'articolo 115, paragrafo 5, del regolamento

Sharon Bowles, a nome della commissione per i problemi economici e monetari

Procedura : 2013/2658(RSP)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
B7-0304/2013
Testi presentati :
B7-0304/2013
Testi approvati :

B7‑0304/2013

Proposta di risoluzione del Parlamento europeo sui servizi finanziari - Assenza di progressi per il ritardo del Consiglio e della Commissione ad approvare determinate proposte

(2013/2658 (RSP))

Il Parlamento europeo,

–   vista la proposta della Commissione, del 12 luglio 2010, concernente una direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai sistemi di garanzia dei depositi (rifusione -COM(2010)0368),

–   vista la proposta della Commissione, del 12 luglio 2010, per una direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica della direttiva 97/9/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai sistemi di indennizzo degli investitori (COM(2010)0371),

–   vista la proposta della Commissione del 19 gennaio 2011 per una direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica le direttive 2003/71/EC e 2009/138/EC per quanto riguarda i poteri dell'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali e dell'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (COM(2011)0008), di seguito indicata come "Omnibus/Solvency II",

–   vista la proposta della Commissione del 20 ottobre 2011 per una direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai mercati degli strumenti finanziari che abroga la direttiva 2004/39/CE del Parlamento europeo e del Consiglio (rifusione - (COM(2011)0656) e la proposta della Commissione del 20 ottobre 2011 per un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai mercati degli strumenti finanziari e che modifica il regolamento [EMIR] sugli strumenti derivati OTC, le controparti centrali e i repertori di dati sulle negoziazioni (COM(2011)0652), di seguito indicata come "revisione MiFID",

–   vista la proposta della Commissione del 20 ottobre 2011 per una direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alle sanzioni penali in caso di abuso di informazioni privilegiate e di manipolazione del mercato (COM(2011)0654) e la proposta della Commissione del 20 ottobre 2011 relativa all'abuso di informazioni privilegiate e alla manipolazione del mercato (abusi di mercato - COM(2011)0651), in appresso denominata "MAD/MAR",

–   vista la proposta della Commissione del 7 marzo 2012 per un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al miglioramento del regolamento titoli nell'Unione europea e ai depositari centrali di titoli e recante modifica della direttiva 98/26/CE (COM(2012)0073),

–   vista la proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento, presentata dalla Commissione il 6 giugno 2012, e che modifica le direttive del Consiglio 77/91/CEE e 82/891/CE, le direttive 2001/24/CE, 2002/47/CE, 2004/25/CE, 2005/56/CE, 2007/36/CE e 2011/35/UE e il regolamento (UE) n. 1093/2010 (COM(2012)0280),

–   vista la proposta della Commissione del 3 luglio 2011 per una direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la direttiva 2009/65/CE concernente il coordinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative in materia di taluni organismi di investimento collettivo in valori mobiliari (OICVM) per quanto riguarda le funzioni di depositario, le politiche retributive e le sanzioni (COM(2012)0350), in appresso denominata "UCITS V",

–   vista la proposta della Commissione, del 3 luglio 2012, concernente una direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sull' intermediazione assicurativa (rifusione -COM(2012)0360), di seguito denominata "IMD II",

–   vista la Comunicazione della Commissione del 31 marzo 2010 sul Programma di lavoro della Commissione per il 2010 (COM(2010)0135), e in particolare il riferimento alla prevista adozione nel 2010 di una proposta legislativa concernente la certezza giuridica nella legislazione sui valori mobiliari,

–   vista la Comunicazione della Commissione del 27 ottobre 2010 sul Programma di lavoro della Commissione per il 2011 (COM(2010)0623), e in particolare il riferimento alla prevista adozione nel 2011 di una proposta legislativa concernente la certezza giuridica nella legislazione sui valori mobiliari,

–   vista la Comunicazione della Commissione del 15 novembre 2011 sul Programma di lavoro della Commissione per il 2012 (COM(2011)0777), e in particolare il riferimento alla prevista adozione nel 2012 di una proposta legislativa concernente la certezza giuridica nella legislazione sui valori mobiliari e di una proposta di revisione della direttiva 2007/64/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 novembre 2007, relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno[1],

–   viste le conclusioni del Consiglio europeo dell'1-2 marzo 2012 e in particolare il riferimento fatto alla revisione MiFID,

–   vista la Raccomandazione del Comitato europeo per il rischio sistemico del 20 dicembre 2012 relativa ai fondi comuni monetari[2],

–   vista la sua risoluzione del 20 novembre 2012 sul sistema bancario ombra[3],

–   viste le interrogazioni presentate al Consiglio e alla Commissione sui servizi finanziari - Assenza di progressi per il ritardo del Consiglio e della Commissione ad approvare determinate proposte (O-000063/2013 – B7-0000/2013 and O-000000/2013 – B7-0000/2013),

–   visti l'articolo 115, paragrafo 5, e l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,

A. considerando che la ripresa dell'economia UE richiede un settore finanziario stabile in grado di erogare finanziamenti competitivi all'economia reale; che per conseguire tale obiettivo è necessario completare l'Unione bancaria come concordato e ribadito dalle varie istituzioni dell'UE titolari di responsabilità in questo settore chiave dell'economia;

B.  considerando che la proposta di revisione della direttiva sui sistemi di garanzia dei depositi (DGS) è stata adottata dalla Commissione in data 12 luglio 2010 e che il Parlamento, dopo infruttuose trattative con il Consiglio, l'ha votata in prima lettura il 16 febbraio 2012;

C. considerando che la proposta di revisione della direttiva sui sistemi di indennizzo degli investitori è stata adottata dalla Commissione in data 12 luglio 2010 e che il Parlamento, stante la riluttanza del Consiglio ad adottare un approccio generale e ad avviare negoziati, l'ha votata in prima lettura il 16 febbraio 2012;

D. considerando che la Commissione ha adottato le sue proposte di revisione della MiFID il 20 ottobre 2011 e che il Parlamento le ha prontamente esaminate apportando emendamenti il 26 ottobre 2012, appena un anno dopo la loro presentazione; che da allora il Parlamento attende di avviare negoziati con il Consiglio ai fini di un possibile accordo in prima lettura;

E.  considerando che nella sua riunione dell'1-2 marzo il Consiglio europeo aveva concluso che le proposte di revisione della MiFID avrebbero dovuto essere emanate dai colegislatori entro dicembre 2012;

F.  considerando che la Commissione ha adottato la sua proposta sui depositari centrali di titoli (CSDR) in data 7 marzo 2012 e che la commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento, che ha approvato la sua relazione il 4 febbraio 2013, è tuttora in attesa di avviare negoziati con il Consiglio ai fini di un possibile accordo in prima lettura;

G. considerando che l'approvazione della proposta della Commissione per una direttiva concernente la certezza giuridica nella legislazione sui valori mobiliari, originariamente attesa per il 2010, è stata poi inclusa nei Programmi legislativi e di lavoro della Commissione per il 2011 e 2012, senza peraltro essere stata ancora approvata;

H. considerando che la direttiva 2007/64/EC sui servizi di pagamento nel mercato interno prescrive che la Commissione presenti entro il 1° novembre 2012 una relazione sull'attuazione e l'impatto della direttiva, eventualmente accompagnata da una proposta di revisione; che la Commissione non ha ancora presentato né la relazione né la proposta di revisione;

I.   considerando che, nella sua risoluzione sul sistema bancario ombra il Parlamento ha richiesto interventi supplementari per i fondi del mercato monetario, in particolare per migliorarne la resilienza e coprirne i rischi di liquidità; che tali interventi devono tener conto della Raccomandazione del Comitato europeo per il rischio sistemico (CERS), pubblicata poco dopo la risoluzione, di abbandonare i fondi con valore patrimoniale netto costante (CNAV);

J.   considerando che l'articolo 5 della direttiva 2011/89/CE[4] fa obbligo alla Commissione di procedere a una completa revisione della direttiva 2002/87/CE (sui conglomerati finanziari[5]) - affrontando in particolare l'ambito applicativo della direttiva; l'estensione della sua applicabilità ai soggetti non regolamentati; i criteri per l'identificazione dei conglomerati finanziari di proprietà dei gruppi finanziari di maggiori dimensioni; i conglomerati finanziari aventi rilevanza sistemica e l'obbligo degli stress test - e di trasmettere la sua relazione al Parlamento e al Consiglio entro il 31 dicembre 2012, facendola seguire da opportune proposte legislative;

K. considerando che, dopo tale revisione, la Commissione ha pubblicato la sua relazione il 20 dicembre 2012 concludendo che, sebbene le problematiche più rilevanti che potrebbero essere affrontate in una futura revisione della direttiva siano: i criteri per la definizione e identificazione di un conglomerato, l'identificazione dell'entità madre responsabile per il rispetto dei requisiti a livello di gruppo e un enforcement più efficace nei confronti di tale entità, aveva deciso di non formulare una corrispondente proposta legislativa nel 2013;

L.  considerando che la Commissione si impegna a tenere la situazione costantemente sotto controllo per determinare la tempistica appropriata per l'adozione di proposte di revisione della direttiva sui conglomerati finanziari, specie in considerazione degli attuali negoziati su CRD IV e Meccanismo di vigilanza unico (SSM);

M. considerando che in più occasioni la Commissione ha indicato il suo intendimento di pubblicare uno studio completo sull'efficacia e la proporzionalità degli interventi di regolamentazione adottati dall'inizio della crisi finanziaria;

1.  rammenta la sua volontà di completare la prima lettura su almeno tutte le proposte della Commissione in materia di servizi finanziari attualmente in esame, prima della scadenza della legislatura (primavera 2014);

2.  sottolinea che, al fine di rafforzare ulteriormente e al più presto possibile l'efficienza e la solidità dei mercati finanziari dell'Unione, le proposte pendenti della Commissione in materia di servizi finanziari devono essere adottate rapidamente, evitandone l'entrata in vigore tardiva;

3.  si dichiara fermamente persuaso che la stabilità del settore finanziario e il successo di ogni riforma strutturale in questo campo siano una precondizione per la crescita economica sostenibile e l'occupazione nell'Unione europea;

4.  sottolinea che questo Parlamento ha chiaramente dimostrato la sua volontà e capacità di trattare le proposte della Commissione in materia di regolamentazione dei servizi finanziari con rapidità e con tempistiche quanto mai ravvicinate, ad esempio nel quadro dell'SSM, della Solvency II e della revisione MiFID; prevede di adottare lo stesso approccio costruttivo per le prossime proposte della Commissione;

5.  sollecita la Commissione ad accelerare i lavori sulle iniziative legislative in materia di servizi finanziari da essa annunciate negli ultimi anni e tuttora pendenti; invita in particolare la Commissione ad adottare con urgenza la proposta di direttiva sul diritto dei titoli, che registra oltre due anni di ritardo, e a presentare al più presto possibile la revisione, sempre pendente, della direttiva sui servizi di pagamento nel mercato interno; invita la Commissione ad adottare quanto prima possibile una proposta sui fondi comuni monetari tenendo pienamente conto delle pertinenti raccomandazioni del CERS;

6.  è del parere, ora che i negoziati sulla CRD IV e sull'SSM sono conclusi, che le proposte di revisione completa della direttiva del 2002 sui conglomerati finanziari debbano essere presentate dalla Commissione senza alcun indugio;

7.  rammenta l'impegno della Commissione a condurre prima della fine del mandato uno studio, comprendente un'analisi costi-benefici, sull'efficacia e la proporzionalità dei numerosi atti legislativi emanati dall'inizio della crisi finanziaria, studio che dovrà consistere in una valutazione dell'impatto cumulato di tutte le normative finanziarie UE proposte, decise e implementate nell'Unione dall'inizio del mandato; chiede che tale esercizio sia avviato il più presto possibile; lo studio dovrebbe anche valutare l'impatto del mancato completamento dell'Unione bancaria nei vari Stati membri, compresi gli effetti sul debito sovrano;

8.  invita in particolare la Commissione ad adottare al più presto possibile le sue proposte per un regolamento che istituisca un Meccanismo di risoluzione unico (Single Resolution Mechanism) e per il follow-up da dare alle raccomandazioni del Gruppo Liikanen (Gruppo di esperti ad alto livello) sulla riforma strutturale delle banche; sottolinea l'importanza per i colegislatori di esaminare rapidamente queste imminenti proposte (soggette a codecisione), in modo da permettere una rapida entrata in vigore delle misure da esse previste;

9.  invita la Commissione a fare in modo che la sua Analisi annuale della crescita (Annual Growth Survey) rifletta in modo più adeguato gli sviluppi finanziari, come richiesto nelle risoluzioni del Parlamento del 15 dicembre 2011[6] e del 18 aprile 2013[7];

10. sollecita il Consiglio a riaprire i negoziati sui DGS, che sono di cruciale importanza e di diretto interesse per i cittadini dell'Unione europea nonché per la fiducia nel sistema finanziario e per la sua stabilità; rileva che la necessità di approvare rapidamente la relativa proposta è stata recentemente confermata dalla crisi cipriota; rammenta che un fondo europeo unico di garanzia dei depositi caratterizzato da regimi di garanzia operativi e supportato da un adeguato livello di risorse finanziarie, tale dunque da rafforzare la credibilità e da infondere fiducia agli investitori, potrebbe costituire l'obiettivo a lungo termine una volta introdotti un efficace regime di fallimento ordinato (resolution) e un altrettanto efficace meccanismo di vigilanza; sottolinea l'importanza di tali garanzie ai fini del corretto assetto dell'Unione bancaria e del conseguimento della finalità generale della stabilità dei mercati finanziari; ritiene che le proposte relative ai DGS debbano essere approvate parallelamente alla direttiva per l'instaurazione di un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento;

11. si rammarica dell'incapacità e mancanza di determinazione da parte del Consiglio e degli Stati membri di raggiungere gli accordi necessari per dare attuazione agli impegni pubblici per il completamento dell'Unione bancaria;

12. invita il Consiglio ad adottare quanto prima possibile una posizione sulla direttiva concernente i sistemi di indennizzo degli investitori, onde permettere di avviare i negoziati su una materia che ha un impatto concreto sui cittadini dell'Unione normativa in quanto si prefigge di rafforzare la protezione dei singoli investitori;

13. rammenta l'impegno del G20, scaduto a fine 2012, secondo cui tutti i contratti derivati standardizzati over-the-counter (OTC) devono essere negoziati, a seconda dei casi, in borsa o su piattaforme di negoziazione elettroniche e compensati tramite controparti centrali; sollecita pertanto il Consiglio a utilizzare il restante periodo della legislatura per finalizzare il lavoro sulla revisione della MiFID, in modo che la proposta della Commissione possa essere approvata prima delle elezioni europee del maggio 2014;

14. invita il Consiglio a proseguire i lavori sui CSDR per consentire un pronto avvio dei negoziati con il Parlamento e la Commissione e una tempestiva attuazione della normativa prima dell'introduzione di Target2Securities;

15. invita il Consiglio a compiere rapidi progressi verso una trattativa con il Parlamento su altri dossier importanti per la protezione dei consumatori e degli investitori che la competente commissione del Parlamento ha votato o voterà prossimamente in aggiunta alla revisione MiFID, come UCITS V e IMD II;

16. invita il Consiglio a pervenire il più presto possibile a una posizione sulla proposta della Commissione per una direttiva concernente l'instaurazione di un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento, che rappresenta uno strumento essenziale per limitare la futura esposizione dei contribuenti europei al rischio di fallimenti bancari;

17. invita il Consiglio ad assicurare la sua disponibilità a concludere rapidamente i negoziati con il Parlamento su Omnibus/Solvency II, non appena l'Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali avrà approntato la sua valutazione d'impatto delle disposizioni in materia di garanzie di lungo periodo, precedentemente discusse in sede di trilogo; chiede la rapida approvazione delle proposte MAD/MAR;

18. sollecita la Commissione a presentare, in tempo utile perché possano essere esaminante dal Parlamento nel corso dell'attuale legislatura, proposte sui regimi di garanzia assicurativa e su un quadro di risanamento e risoluzione delle crisi degli istituti finanziari diversi dalle banche, che comprendano disposizioni applicabili almeno ai maggiori gruppi assicurativi transfrontalieri e a quelli con un significativo volume di attività non tradizionali e non assicurative;

19. invita il Consiglio a chiarire i criteri in base ai quali si è deciso di proseguire o meno l'esame dei dossier e di spiegare in che modo si è tenuto conto dell'interpendenza fra un dossier e l'altro;

20. invita il Consiglio ad illustrare in dettaglio in che modo raccoglie le risorse necessarie e si adopera per realizzare una transizione più ordinata ed efficiente da una presidenza all'altra;

21. invita il Consiglio, stante l'assenza di progressi in seno ai suoi gruppi di lavoro, ad assumersi la sua responsabilità politica e ad adottare posizioni a maggioranza qualificata, così come previsto dai trattati;

22. sottolinea la responsabilità che hanno i colegislatori di fare tutto il necessario per permettere l'approvazione delle proposte pendenti al più presto possibile e, laddove fattibile e opportuno, prime del termine dell'attuale legislatura;

23. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione.