Proposta di risoluzione - B7-0321/2013Proposta di risoluzione
B7-0321/2013

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulle recenti inondazioni in Europa

26.6.2013 - (2013/2683)(RSP))

presentata a seguito di una dichiarazione della Commissione
a norma dell'articolo 110, paragrafo 2, del regolamento

Constanze Angela Krehl Mojca Kleva Kekuš Vladimír Maňka Kerstin Westphal Peter Simon Pavel Poc a nome del gruppo S&D

Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B7-0319/2013

Procedura : 2013/2683(RSP)
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B7-0321/2013
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B7-0321/2013
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Recenti inondazioni in Europa

Il Parlamento europeo,

–   visti gli articoli 177, paragrafo 1, 191, paragrafo 1, e 196, paragrafo 1 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea,

–   viste la proposta della Commissione concernente il regolamento che istituisce il Fondo di solidarietà dell'Unione europea (FSUE) (COM(2005)0108) e la posizione del Parlamento del 18 maggio 2006[1],

–   viste le sue risoluzioni del 5 settembre 2002 sui disastri causati dalle inondazioni nell'Europa centrale[2], dell'8 settembre 2005 sulle calamità naturali (incendi e inondazioni) verificatesi in Europa nel corso dell'estate[3], del 18 maggio 2006 sulle catastrofi naturali (incendi, siccità e inondazioni) – aspetti inerenti all'agricoltura, aspetti dello sviluppo regionale e aspetti ambientali[4], del 7 settembre 2006 sugli incendi boschivi e le inondazioni[5] e del 17 giugno 2010 sulle inondazioni nei paesi dell'Europa centrale, in particolare Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia, Ungheria e Romania, e in Francia[6],

 

–   visti il Libro bianco della Commissione dal titolo "L'adattamento ai cambiamenti climatici: verso un quadro d'azione europeo" (COM(2009)0147) e la comunicazione della Commissione su un approccio comunitario alla prevenzione delle catastrofi naturali e di origine umana (COM(2009)0082),

–   visto il documento di lavoro della Commissione dal titolo "Regioni 2020 – una valutazione delle sfide future per le regioni dell'UE" (SEC(2008)2868),

–   viste la dichiarazione della Commissione del 24 febbraio 2010 sulla grande catastrofe naturale nella regione autonoma di Madeira, e la sua risoluzione dell'11 marzo 2010 sulla grave catastrofe naturale nella regione autonoma di Madeira e le conseguenze della tempesta "Xynthia" in Europa[7],

–   visto l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,

A. considerando che in vari Stati membri dell'Unione europea si è verificata una grave catastrofe naturale sotto forma di inondazioni;

B.  considerando che tale calamità ha causato gravi danni, in particolare alle infrastrutture, alle imprese e ai terreni agricoli, ha distrutto anche elementi del patrimonio naturale e culturale e ha provocato rischi per la sanità pubblica,

C. considerando che si devono intraprendere lavori di ricostruzione duratura nelle zone distrutte o danneggiate dalla catastrofe per rimediare ai danni economici, sociali e ambientali subiti,

D. considerando che la frequenza, la gravità, la complessità e l'impatto delle catastrofi naturali e di origine umana in Europa sono aumentati rapidamente negli ultimi anni,

1.  esprime partecipazione e solidarietà agli abitanti delle regioni colpite dalla catastrofe; prende atto delle gravi conseguenze economiche, sociali e ambientali ed esprime le sue condoglianze alle famiglie delle vittime;

2.  riconosce l’impegno instancabile profuso dalle squadre di protezione civile per salvare vite umane e contenere i danni nelle zone colpite;

3.  plaude alle azioni degli Stati membri e delle regioni che hanno fornito assistenza alle aree colpite, la solidarietà europea è infatti dimostrata dall'assistenza reciproca nelle situazioni difficili;

4.  invita la Commissione, gli Stati membri e le regioni interessate a rafforzare la capacità di prevenzione, le infrastrutture di contenimento dell'inondazione e di drenaggio al fine di prevenire o limitare i danni causati da precipitazioni molto violente;

5.  invita la Commissione, una volta che le autorità nazionali e regionali abbiano presentato i rispettivi piani di ricostruzione, a prendere immediatamente misure per far sì che le risorse finanziarie necessarie ad ovviare all'impatto della catastrofe siano erogate nel modo più rapido, più efficace e più flessibile da parte del Fondo europeo di solidarietà;

6.       invita la Commissione a presentare immediatamente un regolamento rivisto e semplificato del FSUE che consenta un prefinanziamento in base allo stesso;

7.  esorta la Commissione a mobilitare il Fondo di solidarietà dell’Unione europea; invita la Commissione a sostenere la possibilità di riassegnazione da parte del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), del Fondo sociale europeo (FSE) e del Fondo di coesione negli Stati membri e nelle regioni interessate per cercare di eliminare i danni;

8.  incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi degli Stati membri e alle autorità regionali e locali delle zone colpite.