PROPOSTA DI RISOLUZIONE su una strategia dell'UE per i senzatetto
8.1.2014 - (2013/2994(RSP))
a norma dell'articolo 110, paragrafo 2, del regolamento
Raül Romeva i Rueda, Karima Delli, Rui Tavares, Jean Lambert, Elisabeth Schroedter, Nikos Chrysogelos a nome del gruppo Verts/ALE
Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B7-0008/2014
B7‑0011/2014
Risoluzione del Parlamento europeo su una strategia dell'UE per i senzatetto
Il Parlamento europeo,
– visto il trattato sull'Unione europea, in particolare gli articoli 2 e 3,
– visto il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in particolare l'articolo 9,
– vista la Carta sociale europea riveduta del Consiglio d'Europa, in particolare l'articolo 31,
– vista la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, in particolare l'articolo 34,
– vista la sua dichiarazione del 16 dicembre 2010 su una strategia UE per i senzatetto[1],
– vista la sua risoluzione del 14 settembre 2011 su una strategia dell'UE per i senzatetto[2],
– vista la sua risoluzione dell'11 giugno 2013 sull'edilizia popolare nell'Unione europea[3],
– viste le raccomandazioni finali della Conferenza di consenso europea sui senzatetto del 9 e 10 dicembre 2010,
– visto l'esito della tavola rotonda dei ministri responsabili del problema dei senzatetto, organizzata dalla presidenza irlandese nel marzo 2013,
– viste le conclusioni della 19a riunione informale dei ministri europei responsabili dell'edilizia residenziale del 9 e 10 dicembre 2013,
– viste le conclusioni della tavola rotonda dei ministri dell'UE responsabili in materia di disagio abitativo del 1° marzo 2013, che includono sei principi per definire la politica dell'UE in materia di senzatetto e l'invito alla Commissione a sostenere e facilitare gli sforzi degli Stati membri nella lotta al problema dei senzatetto mediante l'attuazione del pacchetto sugli investimenti sociali dell'UE,
– vista la relazione annuale del 2012 del comitato per la protezione sociale (CPS) dal titolo "Europa sociale: sfide attuali e prospettive", che mette in luce la tendenza generale all'aumento dei senzatetto in gran parte dell'Unione,
– vista la sua risoluzione del 3 luglio 2013 sulla situazione dei diritti fondamentali: norme e pratiche in Ungheria[4], che esorta il governo ungherese ad assumersi le proprie responsabilità nei confronti dei senzatetto e a porre fine alla criminalizzazione delle persone senza fissa dimora,
– visto il parere del Comitato delle regioni sul tema "Verso un'agenda europea per l'edilizia abitativa sociale" dell'ottobre 2011, che invita la Commissione ad attuare senza indugio una strategia dell'UE per i senzatetto, come proposto dal Parlamento nella sua risoluzione del 2011,
– visto il parere del Comitato economico e sociale europeo sul tema "Il problema dei senzatetto" del 27 ottobre 2011, in cui invita la Commissione a mettere a punto una strategia ambiziosa in rapporto al fenomeno dei senzatetto e a sostenere gli Stati membri nello sviluppo di strategie nazionali efficaci,
– visto l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che il problema dei senzatetto continua a essere presente in tutti gli Stati membri e rappresenta un'inaccettabile violazione della dignità umana e dei diritti dell'uomo;
B. considerando che la condizione dei senzatetto costituisce la forma più estrema di povertà e indigenza e che negli ultimi anni ha registrato un aumento praticamente in tutti gli Stati membri;
C. considerando che la povertà e la situazione dei senzatetto non costituiscono un reato e che tale fenomeno non è una scelta di vita;
D. considerando che i paesi più gravemente colpiti dalla crisi economica e finanziaria stanno assistendo a un aumento senza precedenti dei senzatetto, in particolare tra i giovani;
E. considerando che i senzatetto sono diventati un'esplicita priorità della politica dell'UE di lotta alla povertà, nell'ambito della strategia Europa 2020 e del pacchetto d'investimenti sociali dell'UE;
F. considerando che il 14 settembre 2011 il Parlamento ha approvato con una maggioranza schiacciante una risoluzione per una strategia UE integrata, sostenuta da strategie nazionali e regionali, con l'obiettivo a lungo termine di risolvere il problema dei senzatetto;
G. considerando che in occasione della tavola rotonda ministeriale sul tema dei senzatetto tenutasi a Lovanio il 1° marzo 2013 sono stati adottati sei principi in materia;
H. considerando che diversi organi dell'UE, come il Consiglio "Occupazione, politica sociale, salute e consumatori" (EPSCO), il Comitato delle Regioni, il Comitato economico e sociale europeo e il Parlamento, hanno invitato la Commissione a elaborare una strategia dell'UE per i senzatetto o qualcosa di analogo;
I. considerando che, nel corso dell'ultimo decennio, il coordinamento delle politiche per i senzatetto nell'Unione europea ha valorizzato gli sforzi profusi a livello nazionale, regionale e locale nel quadro del metodo aperto di coordinamento in materia di protezione e inclusione sociale e della strategia Europa 2020; che vi è l'esigenza e la richiesta di sviluppare ulteriormente tale lavoro nell'ambito di un approccio più strategico e a lungo termine;
J. considerando che il problema dei senzatetto ha una natura pluridimensionale e richiede quindi una risposta politica articolata;
K. considerando che i metodi incentrati all'alloggio per far fronte al problema dei senzatetto si stanno rivelando sempre più efficaci ai fini di un'integrazione sostenibile;
L. considerando che la strategia Europa 2020 e il suo obiettivo primario di scongiurare per almeno 20 milioni di persone il rischio di povertà ed esclusione sociale entro il 2020 richiedono nuovi sforzi da parte degli Stati membri e dell'UE, anche al fine di ridurre il fenomeno dei senzatetto;
M. considerando che uno degli elementi centrali della strategia Europa 2020 è l'iniziativa faro della piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale, che comprende diverse azioni relative al problema dei senzatetto che tuttavia non sono ancora state attuate;
N. considerando che al problema dei senzatetto è accordata un'attenzione crescente nel quadro del semestre europeo e che diversi Stati membri lo hanno incluso tra le priorità di lotta alla povertà nei rispettivi programmi nazionali di riforma del 2012 e 2013;
O. considerando che l'attuale quadro politico dell'UE e la realtà sociale concreta gettano le basi per un'azione più energica e ambiziosa per quanto concerne il problema dei senzatetto a livello di Unione europea;
P. considerando che la Conferenza di consenso europea del dicembre 2012 fornisce una solida base per un'azione più ambiziosa per quanto riguarda il problema dei senzatetto;
Q. considerando che la responsabilità diretta di far fronte al problema dei senzatetto spetta agli Stati membri e in particolare alle autorità regionali e locali, e che una strategia dell'UE deve svolgere un ruolo complementare;
R. considerando che un ruolo di maggior rilievo per la Commissione è possibile nell'ambito delle sue attuali competenze e nel rispetto del principio di sussidiarietà;
S. considerando che la DG Occupazione si trova nelle migliori condizioni per assumere un ruolo di guida per quanto concerne il problema dei senzatetto, ma è opportuno che diverse altre DG si occupino di tale problema nell'ambito dei rispettivi settori di competenza;
T. considerando che sono sempre più numerosi gli Stati membri che hanno adottato una strategia globale per i senzatetto e che potrebbero trarre beneficio da una cooperazione europea per sviluppare ulteriormente le loro politiche;
U. considerando che in alcuni Stati membri dell'UE le autorità pubbliche hanno adottato misure volte a penalizzare o criminalizzare i senzatetto, le quali non rispettano i diritti fondamentali di queste persone e sono inefficaci e generalmente costose da attuare;
V. considerando che la criminalizzazione dei senzatetto non si addice a una moderna società democratica e penalizza doppiamente le persone già socialmente escluse e povere;
1. esorta la Commissione a elaborare senza ulteriori indugi una strategia dell'UE per i senzatetto sulla base degli orientamenti definiti nella risoluzione del Parlamento del 14 settembre 2011 su una strategia dell'UE per i senzatetto e nelle proposte di altre istituzioni e organi dell'Unione;
2. invita la Commissione a istituire un gruppo di esperti ad alto livello che la sostenga nella preparazione e nell'ulteriore elaborazione di una strategia dell'UE per i senzatetto; sottolinea che tale gruppo di esperti dovrebbe includere i rappresentanti delle principali parti interessate coinvolte nella lotta a tale fenomeno, compresi i responsabili politici nazionali e locali, i ricercatori, le ONG e le persone senza fissa dimora;
3. esorta il Consiglio EPSCO a discutere e sostenere la strategia dell'UE per i senzatetto sulla base di una proposta concreta della Commissione;
4. invita la Commissione a prendere in debita considerazione i riferimenti al problema dei senzatetto nelle raccomandazioni specifiche per paese per gli Stati membri nei quali occorre compiere urgentemente progressi sulla questione dei senzatetto; invita gli Stati membri a includere maggiormente il problema dei senzatetto nei loro programmi nazionali di riforma;
5. invita gli Stati membri a elaborare strategie globali per i senzatetto incentrate sull'alloggio, che pongano un forte accento sulla prevenzione e tengano conto degli orientamenti forniti dalla Commissione nella sua comunicazione dal titolo " Investire nel settore sociale a favore della crescita e della coesione" e nel documento di lavoro dei servizi della Commissione intitolato "Confronting Homelessness in Europe" (Far fronte al problema dei senzatetto in Europa);
6. richiama l'attenzione sulla sua risoluzione del 14 settembre 2011 sul problema dei senzatetto per quanto concerne gli elementi fondamentali di una strategia europea per i senzatetto e invita il Consiglio e la Commissione a conseguire i seguenti elementi:
• il monitoraggio periodico dei progressi effettuati dagli Stati membri riguardo al problema dei senzatetto
• un indicatore europeo sul problema dei senzatetto basato sul modello ETHOS (classificazione europea sull'esclusione abitativa e la condizione di persona senza dimora) per misurare la portata dell'esclusione sociale connessa all'alloggio
• la ricerca e lo sviluppo delle conoscenze sulle politiche e i servizi per i senzatetto, comprese le analisi costo-efficacia
• l'innovazione sociale nelle politiche e nei servizi per i senzatetto, comprese la sperimentazione e lo sviluppo
• il legame con i fondi dell'UE, in particolare il FSE, il FESR e il FEAD;
7. invita la Commissione a ricorrere al programma EaSI (occupazione e innovazione sociale) come principale fonte di finanziamento di una strategia dell'UE per finanziare la ricerca e gli scambi transnazionali e a sviluppare ulteriormente la cooperazione con i principali partner europei quali la FEANTSA (Federazione europea delle associazioni nazionali che si occupano dei senzatetto) e l'HABITACT (Forum europeo di scambio sulle strategie locali per i senzatetto);
8. sottolinea che è necessario che l'innovazione sociale sia sostenuta sia dalla piattaforma europea contro la povertà e l'esclusione sociale sia dal programma quadro di ricerca, al fine di analizzare nuove politiche per migliorare l'accesso agli alloggi e ridurre il fenomeno dei senzatetto;
9. invita gli Stati membri e la presidenza dell'UE a organizzare regolarmente una tavola rotonda europea dei ministri UE responsabili in materia di disagio abitativo, seguendo l'esempio della presidenza irlandese dell'Unione nel marzo 2013; invita la Commissione a fornire un sostegno pratico e finanziario per tale riunione;
10. accoglie con favore i sei principi concordati in occasione della tavola rotonda ministeriale sul problema dei senzatetto, organizzata a Lovanio il 1° marzo 2013 su iniziativa della Presidenza irlandese;
11. invita il comitato per la protezione sociale (CPS) a integrare il problema dei senzatetto nella sua attività di monitoraggio nel quadro della strategia Europa 2020, includendo il monitoraggio dei risultati in materia di protezione sociale, basato sul quadro di valutazione comune, e le relazioni nazionali in materia sociale;
12. invita la Commissione a integrare la questione dei senzatetto in tutti i settori strategici pertinenti dell'UE e la incoraggia a coinvolgere diverse direzioni generali nello sviluppo e nell'attuazione di una strategia dell'UE per i senzatetto sotto la guida della direzione generale per l'Occupazione, gli affari sociali e l'inclusione;
13. invita la Commissione a concentrarsi sui seguenti aspetti come tematiche prioritarie di una strategia dell'UE per i senzatetto:
• metodi incentrati sull'alloggio/che diano l'assoluta priorità all'alloggio per far fronte al problema dei senzatetto in termini di investimento sociale
• il nesso tra la libera circolazione e il problema dei senzatetto
• la qualità dei servizi per i senzatetto
• la prevenzione del problema dei senzatetto
• i giovani senzatetto;
14. ritiene che gli Stati membri e le rispettive autorità locali debbano, in collaborazione con le associazioni degli inquilini, attuare strategie di prevenzione efficaci per impedire gli sfratti, in particolare dei nuclei famigliari più vulnerabili e nei periodi molto freddi, considerando che, al di là del dramma umano che gli sfratti rappresentano, in particolare per le famiglie, per le autorità responsabili è meno oneroso affrontare e prevenire il problema del mancato pagamento degli affitti e degli arretrati;
15. invita la Commissione e il Consiglio a valutare la possibilità di introdurre una garanzia europea per garantire che nessuno nell'Unione europea sia costretto a dormire all'addiaccio a causa della mancanza di servizi (di emergenza) adatti alle proprie necessità; ritiene che una simile garanzia potrebbe ricalcare il modello della "garanzia per i giovani" e utilizzare la stessa struttura di governance;
16. esorta gli Stati membri a sviluppare alloggi sociali e a prezzi accessibili adeguati alle persone più vulnerabili, onde prevenire l'esclusione sociale e il problema dei senzatetto;
17. invita gli Stati membri e le autorità locali e regionali ad adottare misure efficaci ed incentivanti, sulla base di analisi delle esigenze future in termini di alloggi, per contrastare la mancata occupazione di lunga durata degli alloggi, in particolare nelle zone densamente popolate, al fine di lottare contro la speculazione immobiliare e trasformare tali alloggi in alloggi sociali e a prezzi accessibili;
18. esprime preoccupazione per la situazione dei mutui in Spagna, Irlanda e ora in Grecia, in particolare per le ondate di sfratti che provocheranno un numero elevato di senzatetto; ritiene che la riveduta legge spagnola sui mutui non sia coerente con la sentenza della Corte di giustizia europea del 14 marzo 2013; chiede alla Commissione di esortare la Spagna a garantire un recepimento adeguato della direttiva 93/13/CEE; chiede di riformare il settore bancario al fine di soddisfare le esigenze della società vietando il pignoramento della casa per il mancato pagamento dei mutui; raccomanda agli Stati membri di adottare strategie abitative neutre sotto il profilo della proprietà per evitare bolle immobiliari;
19. esorta tanto la Commissione quanto l'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (FRA) a prestare maggiore attenzione agli effetti della povertà estrema sull'accesso e sul godimento dei diritti fondamentali, in quanto l'applicazione del diritto all'alloggio è fondamentale per godere di molti altri diritti, compresi quelli politici e sociali;
20. invita gli Stati membri a utilizzare tutte le risorse disponibili per debellare le peggiori forme di povertà, compreso il problema dei senzatetto; segnala che ridurre la visibilità dei senzatetto comporta un aggravamento della situazione;
21. chiede agli Stati membri di porre immediatamente fine alla criminalizzazione delle persone senza fissa dimora, anche in Polonia, Ungheria e Belgio, e a cambiare le pratiche discriminatorie utilizzate per impedire ai senzatetto di accedere ai servizi sociali e ai centri di accoglienza, in particolare in Inghilterra e nei Paesi Bassi;
22. invita la Commissione a monitorare da vicino tale processo e a pubblicare ove necessario raccomandazioni specifiche per paese, onde garantire il rispetto della dignità umana in tutta l'UE;
23. invita gli Stati membri a porre fine alla violazione dei trattati internazionali sui diritti umani e a rispettare integralmente ogni accordo sottoscritto, tra cui la Carta dei diritti fondamentali, il Patto internazionale delle Nazioni Unite per i diritti civili e politici e la riveduta Carta sociale del Consiglio d'Europa;
24. invita la Commissione a far sì che le sue politiche e le sue raccomandazioni strategiche non sfocino in violazioni dei diritti umani;
25. invita la Commissione e gli Stati membri a incoraggiare lo scambio delle buone pratiche per quanto concerne l'effettiva attuazione del diritto all'alloggio;
26. ritiene che la strategia dell'UE per i senzatetto debba rispettare appieno il trattato (TFUE) che stabilisce "il ruolo essenziale e l'ampio potere discrezionale delle autorità nazionali, regionali e locali di fornire, commissionare e organizzare servizi di interesse economico generale il più vicini possibile alle esigenze degli utenti"; ritiene che la responsabilità della lotta contro il problema dei senzatetto spetti agli Stati membri e che pertanto una strategia dell'UE per i senzatetto dovrebbe sostenere gli Stati membri nell'assumere tale responsabilità nel modo più efficace possibile, rispettando nel contempo integralmente il principio di sussidiarietà;
27. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Comitato delle regioni, al Comitato economico e sociale europeo, al comitato per la protezione sociale nonché al Consiglio d'Europa.
- [1] GU C 169 E del 15.6.2012, pag. 139.
- [2] GU C 51 E del 22.2.2013, pag. 101.
- [3] Testi approvati, P7_TA(2013)0246.
- [4] Testi approvati, P7_TA(2013)0315.