PROPOSTA DI RISOLUZIONE sull'uso di droni armati
24.2.2014 - (2014/2567(RSP))
a norma dell'articolo 110, paragrafo 2, del regolamento
Charles Tannock, Geoffrey Van Orden, Sajjad Karim a nome del gruppo ECR
Il Parlamento europeo,
– viste le relazioni sull'uso di droni armati elaborate dal relatore speciale delle Nazioni Unite sulle esecuzioni extragiudiziali, sommarie o arbitrarie, del 28 maggio 2010 e del 13 settembre 2013, e dal relatore speciale delle Nazioni Unite sulla promozione e la protezione dei diritti umani e delle libertà fondamentali nell’ambito della lotta al terrorismo, del 18 settembre 2013,
– vista la dichiarazione sull'uso di droni armati, rilasciata dal Segretario generale dell'ONU Ban Ki-moon il 13 agosto 2013,
– vista l'audizione del 25 aprile 2013 sulle conseguenze dell'impiego di droni sui diritti umani, organizzata dalla sottocommissione per i diritti dell'uomo del Parlamento, congiuntamente alla sua sottocommissione per la sicurezza e la difesa,
– visto il suo studio del 3 maggio 2013 dal titolo "Conseguenze sui diritti umani dell'utilizzo di droni e robot automatizzati nei conflitti bellici",
– visto l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che l'utilizzo di sistemi aeromobili a pilotaggio remoto (SAPR, di seguito "droni") nelle operazioni militari è aumentato negli ultimi anni poiché la loro tecnologia e le loro capacità sono migliorate;
B. considerando che i droni hanno molti usi e possono essere impiegati come piattaforma di armi, mirando con precisione le forze nemiche che operano tra la popolazione civile e riducendo quindi al minimo le vittime civili innocenti;
C. considerando che i droni sono particolarmente utili per combattere le minacce presenti nella lotta al terrorismo, riducendo al contempo il rischio di vittime militari proprie;
D. considerando che è la stessa efficacia dei droni ad aver generalmente provocato l'opposizione di coloro che non sono ben disposti nei confronti delle operazioni militari occidentali in generale o di particolari campagne, e di coloro che non dispongono di tali capacità;
E. considerando che i droni, come altri sistemi di difesa, devono essere usati in conformità dei pertinenti principi del diritto internazionale, tenendo conto della necessità di ridurre al minimo la possibilità di vittime civili collaterali in conseguenza di operazioni militari;
F. considerando che le potenze occidentali, spesso confrontate a nemici terroristi e ribelli che non hanno alcun riguardo per la vita umana e che deliberatamente abusano e sfruttano i non combattenti, costituiscono un’eccezione nella loro preoccupazione di proteggere le popolazioni civili e ridurre al minimo le vittime civili;
1. esorta i paesi europei, insieme ai loro alleati, a perseverare nella lotta contro il terrorismo, utilizzando tutte le possibili risorse legittime; incoraggia coloro che usano o sviluppano droni ad essere particolarmente consapevoli del diritto internazionale in materia di lotta armata;
2. ritiene che l'uso di droni continuerà ad aumentare in futuro; accoglie con favore le rispettive iniziative degli Stati membri che investono nella ricerca e nello sviluppo di nuovi SAPR e li invita a collaborare in settori che consentano loro di estendere il possibile utilizzo di tali dispositivi;
3. rileva l’esistenza di un programma di collaborazione per lo sviluppo di sistemi aeromobili a pilotaggio remoto che coinvolge vari Stati membri; esorta quindi l'Agenzia europea per la difesa ad agire in modo tale da apportare valore aggiunto, individuando modalità che riducano realmente i costi di sviluppo, come la certificazione, l'inserimento nel traffico aereo e la condivisione delle migliori prassi;
4. esprime profondo rammarico per le conseguenze che gli attacchi operati da droni possono avere sulle popolazioni civili; accoglie con favore gli sforzi volti ad individuare soluzioni tecnologiche a problemi operativi e a ridurre al minimo il rischio di danni collaterali e il rischio che gli attacchi operati da droni a distanza possono costituire per vite innocenti; ritiene che tutti i paesi dovrebbero esercitare una debita moderazione nell'uso di attacchi operati da droni, attacchi che dovrebbero essere mirati con precisione sulla base di un’intelligence aggiornata e corretta;
5. esprime il proprio sostegno nei confronti delle forze armate occidentali impegnate in compiti difficili e pericolosi della lotta al terrorismo e al fanatismo;
6. incarica il suo presidente di trasmettere la presente risoluzione alla vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al SEAE, al Consiglio, ai parlamenti degli Stati membri e alla Commissione.