Proposta di risoluzione - B8-0129/2014Proposta di risoluzione
B8-0129/2014

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sulla situazione in Ucraina e lo stato delle relazioni UE-Russia

16.9.2014 - (2014/2841(RSP))

presentata a seguito di una dichiarazione del vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza
a norma dell'articolo 123, paragrafo 2, del regolamento

Valentinas Mazuronis, Iveta Grigule a nome del gruppo EFDD

Procedura : 2014/2841(RSP)
Ciclo di vita in Aula
Ciclo del documento :  
B8-0129/2014
Testi presentati :
B8-0129/2014
Discussioni :
Testi approvati :

B8‑0129/2014

Risoluzione del Parlamento europeo sulla situazione in Ucraina e lo stato delle relazioni UE-Russia

(2014/2841(RSP))

Il Parlamento europeo,

–       viste le sue precedenti risoluzioni sulla politica europea di vicinato, il partenariato orientale e l'Ucraina,

–       viste le conclusioni concernenti l'Ucraina della riunione straordinaria del Consiglio europeo del 30 agosto 2014,

–       visto l'articolo 123, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.     considerando che le azioni della Russia violano il diritto internazionale e gli obblighi internazionali che incombono alla medesima in virtù della Carta delle Nazioni Unite, dell'Atto finale di Helsinki dell'OSCE e del Memorandum di Budapest sulle garanzie in materia di sicurezza per l'Ucraina;

1.      ribadisce il suo pieno sostegno a favore dell'unità, della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina;

2.      invita il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, a interrompere qualunque sostegno ai separatisti che occupano la parte orientale dell'Ucraina, a ritirare tutte le truppe illegali dal territorio ucraino, a liberare i prigionieri di guerra e a rispettare rigorosamente il piano per il cessate il fuoco, che costituisce la migliore opzione per evitare l'esacerbarsi della situazione e cercare di ripristinare la pace;

3.      invita la missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite, la missione speciale di monitoraggio dell'OSCE nonché altre organizzazioni di difesa dei diritti umani a seguire attivamente la situazione nelle zone di confine dell'Ucraina interessate dal conflitto, in modo da impedire crimini di guerra e altre gravi violazioni dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale;

4.      ritiene che l'Unione europea debba rimanere unita per quanto riguarda il nuovo pacchetto di sanzioni;

5.      prende atto delle nuove decisioni della società russa produttrice di gas Gazprom volte a limitare le forniture di gas ad alcuni Stati membri e ritiene che i paesi europei che ricevono gas russo attraverso il territorio ucraino debbano adottare, con il sostegno della Commissione, tutte le misure possibili per prepararsi in vista di una decisione di interruzione delle forniture di gas;

6.      prende atto delle misure eccezionali adottate dalla Commissione per stabilizzare i mercati agricoli e alimentari dell'Unione, ma ritiene che si debba fare molto di più per alleviare l'impatto delle restrizioni imposte dalla Russia alle importazioni di prodotti dell'UE negli Stati membri che ne sono stati maggiormente colpiti, in particolare gli Stati baltici; fa appello alla solidarietà dell'Unione europea e invita la Commissione a fornire un sostegno specifico al settore agricolo negli Stati membri più gravemente colpiti da dette restrizioni;

7.      invita l'Unione europea e gli Stati membri a fornire all'Ucraina tutto il sostegno possibile e la necessaria consulenza tecnica, in particolare per la preparazione in vista delle prossime elezioni nazionali che si terranno in ottobre, per l'adozione di misure intese a risolvere la sempre più grave crisi economica, per l'attuazione del programma di riforma del governo e per accelerare lo sviluppo delle capacità civili;

8.      incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Servizio europeo per l'azione esterna, al Consiglio, alla Commissione e agli Stati membri nonché al Presidente, al governo e al parlamento dell'Ucraina, e al governo e al parlamento della Federazione russa.