Proposta di risoluzione - B8-0283/2014Proposta di risoluzione
B8-0283/2014

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sui ritardi nell'avvio della politica di coesione per il periodo 2014-2020

24.11.2014 - (2014/2946(RSP))

presentata a seguito dell'interrogazione con richiesta di risposta orale B8-0042/2014
a norma dell'articolo 128, paragrafo 5, del regolamento

Andrew Lewer, Ruža Tomašić, Tomasz Piotr Poręba, James Nicholson, Mirosław Piotrowski a nome del gruppo ECR

Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B8-0278/2014

Procedura : 2014/2946(RSP)
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B8-0283/2014
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B8‑0283/2014

Risoluzione del Parlamento europeo sui ritardi nell'avvio della politica di coesione per il periodo 20142020

(2014/2946(RSP))

Il Parlamento europeo,

–       visto il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio,

–       visto il regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013 del Consiglio che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020,

–       visto il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell'Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2012,

–       vista l'interrogazione con richiesta di risposta orale indirizzata alla Commissione sui ritardi nell'avvio della Politica di coesione per il periodo 2014-2020 (O-000082/2014 – B8‑0042/2014),

–       visti l'articolo 128, paragrafo 5, e l'articolo 123, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.     considerando che la politica di coesione rappresenta la principale politica d'investimento nell'economia reale a livello UE e un collaudato volano per la crescita in Europa, con un bilancio di oltre 350 miliardi di euro fino al 2020;

B.     considerando che mediante la concentrazione tematica dette risorse sono mirate verso un numero limitato di obiettivi strategici che presentano un potenziale di stimolo alla crescita, come l'innovazione e la ricerca, l'agenda digitale, il sostegno alle piccole e medie imprese (PMI) e l'economia a basse emissioni di carbonio, nonché verso la formazione, l'istruzione e le infrastrutture;

C.     considerando che gli accordi di partenariato (AP) e i programmi operativi (PO) sono strumenti strategici per guidare gli investimenti negli Stati membri e nelle regioni, in linea con le finalità generali degli obiettivi di Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva;

D.     considerando che gli articoli 14, 16 e 29 del regolamento (UE) n. 1303/2013 definiscono il calendario per la presentazione e l'adozione degli accordi di partenariato e dei programmi operativi, per cui gli accordi di partenariato avrebbero dovuto essere adottati entro la fine di agosto 2014 e i programmi operativi entro la fine di gennaio 2015;

E.     considerando i palesi ritardi nel processo di programmazione, con un numero assai limitato di programmi operativi (circa 115) di cui si prevede l'adozione alla fine del 20014;

F.     considerando che, su richiesta degli Stati membri, la Commissione ha preparato un documento informale sull'espletamento degli impegni 2014 a titolo dei programmi cofinanziati del Fondo europeo di sviluppo regionale, del Fondo sociale europeo e del Fondo di coesione che non sono adottati dalla Commissione al 31 dicembre 2014;

G.     considerando che per l'adozione dei programmi operativi sono previsti due scenari, che comportano entrambi ulteriori ritardi per quanto riguarda l'avvio dell'attuazione: la procedura di riporto per i programmi considerati "pronti per l'adozione" al 31 dicembre 2014 e la reiscrizione in bilancio dell'assegnazione 2014 non utilizzata per i Fondi strutturali e d'investimento europei – con conseguente revisione tecnica del quadro finanziario pluriennale (QFP) – per i programmi considerati "non pronti per l'adozione" alla fine del 2014;

H.     considerando che, in base al calendario presentato dalla Commissione, i programmi operativi potrebbero essere adottati a titolo della procedura di riporto tra il 15 febbraio e il 31 marzo 2015, e a titolo della procedura di reiscrizione in bilancio dopo il 1° maggio 2015;

I.      considerando che nella politica di coesione, oltre ai ritardi di attuazione nel periodo di programmazione 2014-2020, si registrano anche arretrati legati ai pagamenti nel periodo 2007-2013 e che questi due fattori ne pregiudicano la credibilità;

1.      esprime serissime preoccupazioni riguardo al notevole ritardo nell'attuazione della politica di coesione 2014-2020, pur riconoscendo l'importanza di adottare programmi operativi di alta qualità all'inizio del periodo di programmazione al fine di evitare una successiva riprogrammazione;

2.      sottolinea che gli attuali ritardi mettono alla prova la capacità delle autorità regionali e locali di pianificare e attuare in modo efficace i Fondi strutturali e di investimento europei nel periodo 2014-2020;

3.      sollecita la Commissione e gli Stati membri a mostrare responsabilità e a fare quanto in loro potere per accelerare l'adozione del massimo numero di programmi operativi già nel 2014, nonché per garantire che il maggior numero possibile di programmi siano "pronti per l'adozione" entro il 31 dicembre 2014, al fine di beneficiare della procedura di riporto, a norma dell'articolo 13, paragrafo 2, lettera a), del regolamento finanziario e dell'articolo 4 delle sue modalità di applicazione;

4.      chiede alla Commissione di analizzare tutte le possibilità di razionalizzazione delle sue procedure interne al fine di assicurare che anche i programmi operativi ripresentati dopo il termine del 17 novembre 2014 siano presi in considerazione al fine di concludere la consultazione interservizi entro la fine dell'anno e siano trattati come pronti per l'adozione se soddisfano i requisiti di qualità;

5.      è consapevole che, conformemente all'articolo 19 del regolamento del QFP, la reiscrizione in bilancio nel 2015 degli importi non impegnati relativi al 2014 implica una revisione del medesimo regolamento entro il 1° maggio 2015, la quale, anche se tecnica, deve rispettare la procedura di bilancio pluriennale: una proposta di revisione del quadro finanziario pluriennale presentata della Commissione, l'approvazione del Parlamento e l'adozione all'unanimità in seno al Consiglio; sottolinea inoltre che, affinché i programmi operativi siano adottati, deve essere approvato anche un corrispondente progetto di bilancio rettificativo che copra i rispettivi stanziamenti d'impegno per il 2015, il che comporta, nel migliore dei casi, un ritardo nell'effettivo avvio dell'attuazione di tali programmi fino alla metà del 2015;

6.      invita la Commissione, in considerazione di quanto sopra, a presentare al Parlamento le misure cui prevede di ricorrere per facilitare quanto prima possibile l'attuazione dei programmi operativi, unitamente al calendario da essa previsto;

7.      esprime allarmata preoccupazione per la situazione dell'arretrato dei pagamenti a titolo della politica di coesione per i programmi operativi 2007-2013; sottolinea l'importanza e l'urgenza di raggiungere un accordo in tal senso, sulla base delle nuove proposte della Commissione, entro la fine del 2014;

8.      invita la Commissione a illustrare l'impatto di questi ritardi nei pagamenti sull'avvio dell'attuazione dei nuovi programmi operativi e a proporre soluzioni per limitare il più possibile i danni;

9.      incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Comitato delle regioni, al Comitato economico e sociale europeo nonché alle altre istituzioni competenti.