Proposta di risoluzione - B8-0352/2014Proposta di risoluzione
B8-0352/2014

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sul settore siderurgico nell'UE: tutela dei lavoratori e dell'industria

10.12.2014 - (2014/2976(RSP))

presentata a seguito di una dichiarazione della Commissione
a norma dell'articolo 123, paragrafo 2, del regolamento

Dan Nica, Bernd Lange, Patrizia Toia, Edouard Martin, Theresa Griffin, Miroslav Poche, Martina Werner, Simona Bonafè, Jens Geier, Flavio Zanonato, Adam Gierek, José Blanco López, Caterina Chinnici, Jutta Steinruck, Evelyn Regner, Brando Benifei, Maria Arena, Alessandra Moretti, Elly Schlein, Jonás Fernández, Sorin Moisă a nome del gruppo S&D

Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B8-0352/2014

Procedura : 2014/2976(RSP)
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B8-0352/2014
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B8‑0352/2014

Risoluzione del Parlamento europeo sul settore siderurgico nell'UE: tutela dei lavoratori e dell'industria

(2014/2976(RSP))

Il Parlamento europeo,

–       visto il trattato che istituisce la Comunità europea del carbone e dell'acciaio, che rappresenta la base del trattato sull'Unione europea,

–       vista la comunicazione della Commissione del 14 ottobre 2011 intitolata "Politica industriale: rafforzare la competitività" (COM(2011)0642),

–       vista la comunicazione della Commissione del 10 ottobre 2012 intitolata "Un'industria europea più forte per la crescita e la ripresa economica – Aggiornamento della comunicazione sulla politica industriale" (COM(2012)0582),

–       vista la comunicazione della Commissione dell'11 giugno 2013 intitolata "Piano d'azione per una siderurgia europea competitiva e sostenibile" (COM(2013)0407),

–       vista la sua risoluzione del 4 febbraio 2014 sul piano d'azione per una siderurgia europea competitiva e sostenibile[1],

–       viste le sue precedenti risoluzioni sull'industria siderurgica e la ristrutturazione, il trasferimento e la chiusura di imprese nell'UE,

–       vista la sua risoluzione del 25 novembre 2014 sugli aspetti occupazionali e sociali della strategia Europa 2020[2],

–       vista la sua risoluzione del 15 gennaio 2013 recante raccomandazioni alla Commissione concernenti l'informazione e la consultazione dei lavoratori, l'anticipazione e la gestione delle ristrutturazioni[3],

–       vista l'interrogazione alla Commissione sull'acciaieria Acciai Speciali Terni (AST) (O‑000087/204),

–       visto l'articolo 123, paragrafo 2, del suo regolamento,

Sfide generali

A.     considerando che il settore siderurgico europeo riveste una notevole importanza storica nel processo di integrazione europea e rappresenta la base del valore aggiunto industriale in Europa;

B.     considerando che l'industria siderurgica è essenziale ai fini della crescita e della prosperità in Europa e attualmente soffre di un calo sostanziale della domanda, dal quale deriva una perdita continua di posti di lavoro e di competitività che non è di buon auspicio per la necessaria ripresa dell'economia europea;

C.     considerando che l'Unione europea dovrebbe promuovere una politica di sviluppo della produzione industriale in tutti gli Stati membri allo scopo di garantire posti di lavoro sul territorio dell'Unione e di conseguire l'obiettivo di portare almeno al 20% la quota dell'industria nel PIL entro il 2020;

D.     considerando che fra gli obiettivi dell'UE rientrano il sostegno all'industria siderurgica, l'eliminazione di ostacoli e minacce alla sua competitività e la garanzia che essa sia in grado di adeguarsi all'evoluzione della situazione sui mercati europei ed extraeuropei;

E.     considerando che, negli ultimi anni, l'industria siderurgica ha dovuto affrontare importanti sfide non solo in termini di ristrutturazioni e fusioni industriali, ivi compresi i costi sociali da esse derivanti, ma anche in termini di nuovi requisiti per conseguire gli obiettivi climatici dell'UE, ad esempio attraverso le costruzioni che consentono una riduzione del peso e il grande potenziale del riciclaggio e riutilizzo dei rottami metallici;

F.     considerando che l'industria siderurgica europea si trova di fronte a una crisi degli investimenti che rischia di comprometterne il futuro, ma al tempo stesso si prevede che i materiali metallici svolgeranno un ruolo fondamentale nel fornire soluzioni industriali sostenibili in relazione all'urbanizzazione, alla mobilità e ai cambiamenti demografici;

G.     considerando che con un ridotto aumento della domanda l'Europa passerebbe dall'essere esportatore netto all'essere un importatore netto di acciaio, soprattutto per quanto riguarda i prodotti piani e i prodotti ad elevato valore aggiunto;

Competitività e commercio

H.     considerando che il settore siderurgico si scontra sul mercato mondiale con una forte concorrenza proveniente prevalentemente da paesi terzi, molti dei quali presentano norme sociali e ambientali e livelli di regolamentazione inferiori, e che esso incontra difficoltà sempre maggiori nell'accedere alle materie prime, oltre a dover far fronte a costi più elevati;

I.      considerando che l'industria siderurgica continuerà a ridurre la capacità, nonostante i prezzi europei per i prodotti piani siano già (in modo insostenibile) i più bassi al mondo a causa delle pressioni esercitate dalle importazioni;

J.      considerando che la rilocalizzazione delle emissioni di CO2 costituisce una realtà sin dall'inizio della terza fase del sistema di scambio di quote di emissione dell'UE (ETS) in questo settore;

K.     considerando che i costi energetici rappresentano fino al 40% del totale dei costi operativi e che i prezzi dell'energia elettrica per i consumatori finali industriali dell'UE limitano la competitività delle imprese europee in un mercato globalizzato;

Aspetti sociali

L.     considerando che l'elevato tasso di disoccupazione nell'UE è legato alla contrazione della base produttiva industriale e manifatturiera;

M.    considerando che l'industria siderurgica dell'UE è una fonte occupazionale importante, cui sono attribuibili oltre 350 000 posti di lavoro diretti e altri diversi milioni di posti di lavoro nell'indotto, che include la filiera del riciclaggio;

N.     considerando che l'attuale crisi ha generato un profondo disagio sociale per le regioni e i lavoratori colpiti;

O.     considerando che la situazione di alcune acciaierie in Europa è fonte di gravi preoccupazioni per i lavoratori e le autorità nazionali e locali, anche in virtù del rischio di una riduzione dei volumi di produzione, che si ripercuoterà sulla posizione di mercato delle imprese dell'UE, e della maggiore pressione concorrenziale dovuta a una mancanza di investimenti nella tecnologia e nell'organizzazione aziendale;

P.     considerando che le imprese che attuano ristrutturazioni dovrebbero agire in modo socialmente responsabile, poiché l'esperienza dimostra che non è possibile realizzare una ristrutturazione sostenibile sul piano sociale ed economico senza un sufficiente dialogo sociale, prestando particolare attenzione a informare e consultare i lavoratori, come indicato nella suddetta risoluzione del Parlamento del 15 gennaio 2013;

Q.     considerando che il pieno coinvolgimento delle parti sociali a tutti i livelli e il rafforzamento del dialogo sociale a livello di Unione sono essenziali al fine di salvaguardare gli interessi sia delle imprese siderurgiche che dei lavoratori;

R.     considerando che numerosi stabilimenti, per una capacità complessiva di 20 milioni di tonnellate, sono temporaneamente chiusi da oltre tre anni; che, al tempo stesso, la manodopera in molti stabilimenti in Europa è caratterizzata da lavoratori qualificati in età avanzata che hanno quasi raggiunto l'età pensionabile;

Ricerca e sviluppo / tecnologia

S.     considerando che le industrie ad alta tecnologia – ad esempio nel settore siderurgico – sono considerate un modello di know-how tecnologico che va tutelato, e che è necessario agire immediatamente per impedire che tali imprese siano delocalizzate al di fuori dell'Unione;

T.     considerando che la ricerca e lo sviluppo sono elementi strategici per un'industria che deve trovare il modo di ridurre le proprie emissioni, soprattutto (ma non solo) quelle di CO2;

Sfide

1.      sottolinea che la ripresa economica dell'Europa dipende altamente da una forte industria manifatturiera, nell'ambito della quale l'industria siderurgica svolge un ruolo essenziale, e che la produzione manifatturiera dipende dalla domanda interna e dalla crescita;

2.      esorta la Commissione ad accelerare la preparazione della tabella di marcia per la politica industriale prevista per la prima parte del 2015 in modo da rilanciare la competitività dell'industria europea sul mercato mondiale, al fine di garantire un'effettiva parità di condizioni assicurando, al contempo, norme sociali e ambientali elevate nell'UE e operando ai fini della reciprocità nei paesi terzi;

3.      ritiene che la definizione di ambiziosi obiettivi di reindustrializzazione nell'ambito della revisione intermedia della strategia Europa 2020 rivesta un'importanza fondamentale per conseguire un'autentica politica industriale dell'Unione e rilanciare la sua competitività industriale a livello globale;

4.      invita la Commissione a presentare quanto prima al Parlamento e al Consiglio un quadro armonizzato di misure comuni volto a sostituire l'attuale sistema di incentivi, in modo da garantire parità di condizioni nel mercato interno;

5.      esorta la Commissione a studiare la posizione strategica dell'industria siderurgica europea nel mondo, giacché la produzione di acciaio è considerata un elemento strategico in numerosi paesi, nonché a elaborare una tabella di marcia specifica e chiara per le iniziative a medio e lungo termine che intende proporre a sostegno dell'industria siderurgica in Europa; sottolinea la necessità che tale tabella di marcia preveda il coinvolgimento tempestivo e completo delle parti sociali a tutti i livelli;

6.      chiede alla Commissione di fornire, a breve termine, una relazione sulle principali sfide che l'industria siderurgica in Europa deve affrontare, compresi gli aspetti sociali, economici e ambientali; ricorda a tale proposito che, in seguito alla scadenza del trattato che istituisce la Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA), la Commissione ha facoltà di affrontare le ripercussioni sul piano economico e sociale degli sviluppi nell'industria siderurgica europea; invita la Commissione a tener conto delle esperienze positive acquisite, in particolare per quanto concerne le riflessioni strategiche tripartite e la ricerca;

7.      chiede che sia ripristinato con urgenza il gruppo ad alto livello sull'acciaio nel quadro del collegio dei commissari eletto di recente, e che sia organizzata una riunione in tale contesto per informare i soggetti interessati in merito ai progressi conseguiti nell'attuazione delle 40 azioni delineate nel piano d'azione per la siderurgia della Commissione;

8.      si rammarica tuttavia per il limitato campo di intervento del gruppo ad alto livello sull'acciaio, sia per quanto riguarda il processo di consultazione sia in termini di risultati concreti; ritiene indispensabile che le autorità regionali e locali nonché i sindacati che rappresentano le regioni in cui si trovano gli stabilimenti siderurgici siano direttamente coinvolti nei lavori del gruppo ad alto livello sull'acciaio, agevolando e promuovendo la partecipazione delle regioni europee in cui sono stabilite le imprese siderurgiche, al fine di promuovere la cooperazione e lo scambio d'informazioni e di migliori prassi tra i principali soggetti interessati negli Stati membri; chiede a tale gruppo ad alto livello una maggiore efficacia e risultati dimostrabili;

9.      sottolinea la necessità di esaminare come sia possibile affrontare la crisi degli investimenti al fine di trasformare l'industria europea in un settore sostenibile e redditizio, tenendo conto del fatto che gli investimenti nel settore siderurgico sono caratterizzati da rendimenti a lungo termine e che tale questione deve pertanto essere affrontata in modo specifico nel piano Juncker;

10.    sottolinea che è essenziale fornire sostegno indiretto al settore siderurgico, ivi compreso lo sviluppo strategico dei principali settori utilizzatori di acciaio, creando in tal modo incentivi per processi di produzione efficienti ed equi, rafforzando il mercato interno e incentivando lo sviluppo di competenze;

11.    invita la Commissione a verificare se l'applicazione delle norme sulla concorrenza abbia portato a soluzioni ingiuste nel mercato siderurgico europeo che potrebbero avere effetti negativi sulla sua efficienza e, in tal caso, esorta la Commissione a presentare misure correttive nonché a impedire che situazioni simili si ripresentino in futuro; sottolinea che le decisioni e le misure correttive della Commissione nell'ambito del diritto della concorrenza non dovrebbero compromettere la redditività economica dei singoli stabilimenti siderurgici, soprattutto in un contesto di accresciuta concorrenza mondiale; aggiunge che la Commissione dovrebbe adoperarsi altresì per proteggere le principali infrastrutture industriali e la capacità di produzione dalle attività di frazionamento dei beni;

12.    esorta la Commissione a garantire che l'attuale regime di aiuti di Stato per le industrie ad alta intensità energetica non crei distorsioni nel mercato interno, assicurando in tal modo condizioni di parità per le imprese; è del parere che le industrie ad alta intensità energetica necessitino di un quadro stabile per gli investimenti per poter garantire un elevato livello di occupazione;

13.    ritiene che le misure positive proposte consentirebbero all'industria siderurgica di accrescere la propria competitività a livello internazionale, dimostrando che i prodotti siderurgici dell'UE rispettano norme sociali, ambientali ed economiche più elevate rispetto a quelli prodotti altrove e mettendo in evidenza la qualità dei produttori di acciaio dell'Unione, cosa che al tempo stesso migliorerebbe la percezione dei consumatori;

Commercio e competitività

14.    esorta la Commissione ad attribuire maggiore importanza alla politica industriale adottando misure atte a consentire un rilancio della competitività dell'industria europea nel mercato globale, e a garantire un'effettiva parità di condizioni per tutti gli operatori economici;

15.    invita la Commissione a garantire che i futuri accordi commerciali prevedano disposizioni volte a migliorare in maniera significativa le opportunità di esportazione e l'accesso ai mercati per l'acciaio e i prodotti siderurgici europei; sottolinea la necessità di avviare negoziati con i partner commerciali che vantano volumi particolarmente elevati di importazioni nell'UE allo scopo di introdurre restrizioni quantitative; sottolinea che vi può essere un commercio equo dei prodotti siderurgici soltanto rispettando i diritti fondamentali dei lavoratori e le norme ambientali, e osserva che le importazioni a prezzi di dumping danno origine a una concorrenza sleale, soprattutto nei confronti dei produttori di acciaio inossidabile in Europa; evidenzia l'urgente necessità di modernizzare gli strumenti di difesa commerciale dell'Unione e invita la Commissione a incoraggiare gli Stati membri affinché intraprendano azioni concrete per portare avanti tale processo di modernizzazione, assicurando in tal modo una concorrenza leale e consentendo all'UE di adottare misure tempestive e proporzionate nella lotta contro le pratiche commerciali sleali;

16.    chiede alla Commissione di esaminare la fattibilità di un adeguamento del carbonio alla frontiera (pagamento delle quote ETS per l'acciaio proveniente da paesi terzi) al fine di creare parità di condizioni in termini di emissioni di CO2, ponendo in tal modo fine al fenomeno della rilocalizzazione delle emissioni di CO2;

17.    sottolinea che le elevate norme europee in materia di protezione ambientale e del clima potrebbero diventare norme internazionali, garantendo in tal modo condizioni di concorrenza eque;

18.    invita la Commissione ad adottare misure concrete per ridurre il costo dell'energia e delle materie prime nel medio e lungo termine, soprattutto per le industrie ad alta intensità di energia e di materie prime, e a incoraggiare lo scambio tra gli Stati membri delle migliori prassi in materia di riduzione del prezzo dell'energia;

19.    invita la Commissione a organizzare annualmente una riunione tematica con altri comparti industriali ad alta intensità energetica dedicata, ad esempio, alle politiche in materia di concorrenza, energia o clima, dal momento che molti dei problemi del settore siderurgico riguardano anche altre industrie ad alta intensità energetica;

20.    invita la Commissione a seguire attentamente i futuri sviluppi relativi a tutti i siti di produzione di acciaio onde assicurare che la competitività del settore siderurgico europeo e il suo impatto sull'occupazione non siano messi a rischio, la esorta inoltre a individuare misure volte a promuovere stabilimenti e posti di lavoro sostenibili;

Aspetti sociali

21.    sottolinea l'importanza di un attento monitoraggio degli sviluppi in corso da parte della Commissione al fine di salvaguardare il patrimonio industriale e i lavoratori interessati; rammenta la necessità di investire nell'istruzione e nella formazione dei lavoratori, aspetto che dovrebbe essere promosso dalle parti sociali e sostenuto dalle autorità pubbliche;

22.    sottolinea che la contrazione della domanda non deve condurre a una situazione di concorrenza sleale a livello occupazionale tra gli Stati membri; chiede pertanto una soluzione paneuropea che porti al mantenimento e alla creazione di posti di lavoro di qualità e dell'attività industriale nelle regioni europee;

23.    sottolinea la necessità di anticipare la possibile riapertura degli stabilimenti temporaneamente chiusi mediante un programma di formazione per i lavoratori che saranno in futuro impiegati in tali stabilimenti;

24.    è favorevole alla promozione di un programma di trasferimento del know-how per consentire ai lavoratori qualificati più anziani di trasmettere le loro conoscenze e competenze ai nuovi assunti negli stabilimenti siderurgici europei;

25.    sottolinea che le imprese europee dovrebbero applicare le norme dell'Unione in materia di responsabilità sociale delle imprese e partecipazione dei lavoratori anche nei paesi terzi;

26.    evidenzia che il coinvolgimento dei lavoratori nelle misure di innovazione e ristrutturazione rappresenta la migliore garanzia di successo economico e invita pertanto la Commissione a creare una piattaforma, con la partecipazione delle parti sociali, per fornire consulenza in merito al piano d'azione europeo per la siderurgia nonché provvedere all'attuazione e al monitoraggio dello stesso;

27.    invita la Commissione a razionalizzare l'utilizzo dei pertinenti fondi dell'UE, quali il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) e il Fondo sociale europeo (FSE), e degli strumenti politici dell'Unione per attenuare i costi sociali dell'adeguamento e garantire che le competenze in questione siano mantenute e sviluppate ai fini della futura competitività del settore;

28.    propone che i proventi della vendita delle quote gratuite delle imprese siano interamente reinvestiti nell'economia a basse emissioni di carbonio (attrezzature, tecnologie, ricerca e sviluppo, formazione dei lavoratori);

Ricerca e sviluppo / tecnologia

29.    evidenzia la necessità di investire nella ricerca e nell'innovazione, poiché sono elementi essenziali per il rilancio e il rinnovamento dell'economia europea in generale e dell'industria siderurgica in particolare, che è basata su lunghi cicli di vita e un grande potenziale in termini di riciclaggio; accenna, in tale contesto, alle attuali e nuove tecnologie di riduzione del minerale di ferro basate sull'idrogeno, che sono potenzialmente in grado di ridurre o eliminare una grande quantità di emissioni di anidride carbonica; chiede l'istituzione e la promozione di un marchio distintivo per i prodotti siderurgici equi "made in Europe";

30.    sottolinea, a tale proposito, l'importanza fondamentale dei programmi Orizzonte 2020 e SPIRE (Processi industriali sostenibili attraverso l'uso efficiente delle risorse e l'efficienza energetica), unitamente alla necessità che la Banca europea per gli investimenti finanzi i programmi in materia di ricerca e innovazione più rischiosi;

31.    invita la Commissione ad attuare una politica di innovazione ambiziosa, che consenta lo sviluppo di prodotti innovativi di elevata qualità e ad alta efficienza energetica permettendo all'Unione di affermarsi nell'ambito della crescente concorrenza internazionale; sottolinea che l'innovazione nei nuovi prodotti, come i prodotti in acciaio di massa, tra cui le lamiere di acciaio ad alta resistenza per la produzione automobilistica nonché l'acciaio alto legato caratterizzato da diverse proprietà fisiche e chimiche, come pure nei nuovi processi produttivi, in particolare la tecnologia a idrogeno e la rifusione, è essenziale ai fini del miglioramento della competitività dell'industria siderurgica europea rispetto ai fornitori di paesi terzi, e che tale ambito dovrebbe essere oggetto di un sostegno particolare;

32.    invita altresì la Commissione a garantire che il sistema ETS tenga conto dei progressi tecnologici, come ad esempio la riduzione delle emissioni di CO2 grazie all'utilizzo di gas arricchiti con elementi contenenti vettori energetici che vengono soffiati attraverso gli ugelli negli altiforni e mediante un uso più efficiente dei gas di scarico riscaldati degli altiforni nelle tecnologie energetiche e nei processi metallurgici;

33.    sostiene il finanziamento dei progetti pilota industriali destinati a ridurre le emissioni di CO2 al fine di soddisfare l'urgente necessità di una transizione verso un'economia sostenibile e decarbonizzata basata sull'efficienza energetica, sulle energie rinnovabili e su infrastrutture intelligenti, e a trasformare la tecnologia di produzione di acciaio a emissioni di CO2 ultraridotte (ULCOS) in uno strumento di politica industriale efficiente sul piano energetico e ambientale; osserva che tale approccio comporterebbe la promozione di cluster per la cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCS), sostenendo la costruzione di infrastrutture concentrate attorno agli impianti industriali, tra cui i siti di produzione siderurgica;

34.    invita la Commissione ad attuare quanto prima l'iniziativa SustSteel proposta nel piano d'azione per la siderurgia e pienamente sostenuta dal Parlamento, dal Comitato economico e sociale e dal Comitato delle regioni;

35.    incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione e al Consiglio nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri.