presentata a seguito di una dichiarazione del vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza
a norma dell'articolo 123, paragrafo 2, del regolamento
sulla situazione in Ucraina (2014/2965(RSP))
Valentinas Mazuronis, Kristina Winberg, Peter Lundgren
a nome del gruppo EFDD
Risoluzione del Parlamento europeo sulla situazione in Ucraina(2014/2965(RSP))
B8‑0025/2015
Il Parlamento europeo,
– viste le sue precedenti risoluzioni sulla politica europea di vicinato, il partenariato orientale e l'Ucraina,
– viste le conclusioni sull'Ucraina della riunione del Consiglio europeo del 18 dicembre 2014,
– visto l'articolo 123, paragrafo 2, del suo regolamento,
A. considerando che le azioni della Russia in Crimea e nell'Ucraina orientale violano il diritto internazionale e gli obblighi internazionali che incombono alla Russia in virtù della Carta delle Nazioni Unite, dell'Atto finale di Helsinki dell'OSCE e del Memorandum di Budapest sulle garanzie in materia di sicurezza per l'Ucraina;
B. considerando che l'accordo di cessate il fuoco firmato a Minsk il 5 settembre 2014 è stato violato a più riprese;
C. considerando che la Russia continua a inviare supporto militare e logistico ai separatisti nell'Ucraina orientale sotto forma di convogli illegali;
D. considerando che, secondo l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari, dall'inizio delle ostilità nell'aprile 2014 oltre 4 000 persone sono morte e più di 1 milione sono state costrette ad abbandonare le loro case nell'est dell'Ucraina;
E. considerando che alcune organizzazioni internazionali per i diritti umani attive in Crimea segnalano un aumento degli abusi dei diritti umani nei confronti dei tatari di Crimea, degli ucraini che hanno rifiutato la cittadinanza russa e dei giornalisti;
F. considerando che le elezioni parlamentari svoltesi in Ucraina il 26 ottobre 2014 sono state dichiarate libere ed eque dalle organizzazioni internazionali che le hanno osservate;
1. esprime profondo sostegno e ammirazione per il coraggio mostrato dal popolo ucraino in questo difficile momento;
2. ribadisce il suo pieno sostegno a favore dell'unità, della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina; sottolinea che la comunità internazionale non riconoscerà l'annessione illegale della Crimea e di Sebastopoli;
3. invita tutte le parti coinvolte nel conflitto ad applicare pienamente e incondizionatamente il protocollo di Minsk e il relativo memorandum onde garantire il conseguimento di un cessate il fuoco, nell'ottica di gettare le basi per un autentico processo di pace e giungere a una soluzione diplomatica sostenibile della crisi;
4. esorta vivamente la Russia a porre fine a qualsiasi forma di sostegno a favore dei separatisti che occupano la regione orientale dell'Ucraina, a ritirare tutte le truppe illegali dal territorio ucraino e a permettere all'OSCE di monitorare senza ostacoli l'intera frontiera tra Ucraina e Russia;
5. esprime profonda preoccupazione per il peggioramento della situazione umanitaria e dei diritti umani nell'Ucraina orientale e in Crimea; invita tutte le parti a garantire un accesso libero e immediato agli operatori umanitari e ai pertinenti meccanismi delle organizzazioni internazionali per i diritti umani, in modo che possano monitorare attivamente la situazione e fornire assistenza;
6. sostiene fermamente il piano di riforma del nuovo governo ucraino e auspica che quest'ultimo utilizzerà il forte mandato politico conferitogli dal popolo ucraino e il sostegno della maggioranza di cui gode in parlamento per introdurre e attuare rapidamente le quanto mai necessarie riforme politiche ed economiche;
7. invita l'Unione europea e la comunità internazionale a fornire all'Ucraina tutto il sostegno possibile e la necessaria consulenza tecnica per agevolare l'attuazione di un pacchetto globale di riforme, che dovrebbe incentrarsi su una serie di misure intese a rafforzare lo Stato di diritto, l'efficienza del governo nazionali e dei governi locali, la lotta alla corruzione e la trasparenza degli appalti pubblici, oltre a prevedere una riforma delle autonomie che possa avvicinare il processo decisionale al popolo ucraino;
8. ritiene che la Commissione e gli Stati membri dovrebbero lavorare congiuntamente per intensificare i contatti interpersonali con l'Ucraina e incoraggiare le giovani generazioni e la società civile a sfruttare appieno le possibilità offerte dalla partecipazione dell'Ucraina ai pertinenti strumenti dell'UE;
9. condanna il numero senza precedenti di violazioni dello spazio aereo e di intrusioni marittime commesse dalla Russia nella regione del mar Baltico e del mar del Nord;
10. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Servizio europeo per l'azione esterna, al Consiglio, alla Commissione e agli Stati membri nonché al Presidente, al governo e al parlamento dell'Ucraina, e al governo e al parlamento della Federazione russa.