PROPOSTA DI RISOLUZIONE sul riconoscimento da parte della Turchia del genocidio perpetrato nel 1915 nei confronti degli armeni che vivevano nel paese
29.1.2015
Gerolf Annemans, Marine Le Pen, Louis Aliot, Marie-Christine Arnautu, Nicolas Bay, Dominique Bilde, Marie-Christine Boutonnet, Steeve Briois, Mirreille D'Ornano, Edouard Ferrand, Sylvie Goddyn, Jean-François Jalkh, Gilles Lebreton, Philippe Loiseau, Dominique Martin, Joëlle Mélin, Bernard Monot, Sophie Montel, Florian Philippot, Jean-Luc Schaffhauser, Mylène Troszczynski
Matteo Salvini, Mara Bizzoto, Mario Borghezio, Gianluca Buonanno, Lorenzo Fontana, Marcel de Graaff, Hans Jansen, Olaf Stuger,
Harald Vilimsky, Vicky Maeijer
B8‑0096/2015
Proposta di risoluzione del Parlamento europeo sul riconoscimento da parte della Turchia del genocidio perpetrato nel 1915 nei confronti degli armeni che vivevano nel paese
Il Parlamento europeo,
– visto l'articolo 133 del suo regolamento,
– visti i numerosi studi e dati storici sulla situazione della popolazione armena in Turchia all'inizio del XX secolo,
– vista la convenzione delle Nazioni Unite per la prevenzione e la repressione del delitto di genocidio, che definisce la nozione di genocidio,
– vista la risoluzione del Parlamento europeo del 18 giugno 1987 su una soluzione politica della questione armena,
– viste le successive risoluzioni del Parlamento, in cui quest'ultimo si esprime, in maggiore o minore misura, a favore del riconoscimento del genocidio degli armeni nel 1915,
A. considerando che tali risoluzioni non hanno ancora portato il governo turco a riconoscere il genocidio;
B. considerando che, un secolo dopo tali eventi, è giunto il momento di avviare la riconciliazione;
1. chiede al governo turco di riconoscere ufficialmente il genocidio perpetrato nel 1915 dall'ultimo governo dell'Impero ottomano nei confronti degli armeni che vivevano in Turchia;
2. incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al governo turco, al governo armeno, alla Commissione, al Consiglio e ai presidenti del parlamento della Repubblica di Turchia e del parlamento della Repubblica di Armenia.