Proposta di risoluzione - B8-0099/2015Proposta di risoluzione
B8-0099/2015

PROPOSTA DI RISOLUZIONE sul rinnovo del mandato del Forum sulla governance di Internet

4.2.2015 - (2015/2526(RSP))

presentata a seguito di una dichiarazione della Commissione
a norma dell'articolo 123, paragrafo 2, del regolamento

Pilar del Castillo Vera, Sabine Verheyen, Jerzy Buzek, Michał Boni, Róża Gräfin von Thun und Hohenstein a nome del gruppo PPE
Dan Nica, Petra Kammerevert, Renato Soru, José Blanco López, Nicola Danti, Miroslav Poche a nome del gruppo S&D
Kaja Kallas, Dita Charanzová, Morten Helveg Petersen, Pavel Telička, Marietje Schaake, Filiz Hyusmenova a nome del gruppo ALDE

Vedasi anche la proposta di risoluzione comune RC-B8-0099/2015


Procedura : 2015/2526(RSP)
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B8-0099/2015
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B8-0099/2015
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B8‑0099/2015

Risoluzione del Parlamento europeo sul rinnovo del mandato del Forum sulla governance di Internet

(2015/2526(RSP))

Il Parlamento europeo,

–       vista la sua risoluzione del 23 giugno 2005 sulla società dell'informazione[1],

–       vista la sua risoluzione del 14 marzo 2006 su un modello europeo di società dell'informazione per la crescita e l'occupazione[2],

–       vista la sua risoluzione del 14 gennaio 2008 sul secondo Forum sulla governance di Internet[3],

–       visti la dichiarazione di principi e il piano d'azione del Vertice mondiale sulla società dell'informazione (WSIS) adottati a Ginevra il 12 dicembre 2003,

–       vista la comunicazione della Commissione, del 13 luglio 2014, dal titolo "Verso un partenariato mondiale nella società dell'informazione: tradurre in pratica i principi di Ginevra" (COM(2004)0480),

–       visti l'Impegno e l'Agenda di Tunisi per la società dell'informazione adottati a Tunisi il 18 novembre 2005,

–       vista la comunicazione della Commissione, del 27 aprile 2006, intitolata "Verso un partenariato mondiale nella società dell'informazione: dopo la fase di Tunisi del Vertice mondiale sulla società dell'informazione (WSIS)" (COM(2006)0181),

–       vista la sua risoluzione del 15 giugno 2010 sulla governance di Internet: le prossime tappe[4],

–       vista la dichiarazione del vertice multipartecipativo NetMundial presentata il 24 aprile 2014,

–       vista la comunicazione della Commissione dal titolo "Governance e politica di internet – Il ruolo dell'Europa nel forgiare il futuro della governance di internet" (COM(2014)0072),

–       vista la dichiarazione comune rilasciata dalla delegazione dell'UE al Forum sulla governance di Internet tenutosi a Istanbul dal 2 al 5 settembre 2014,

–       visto l'articolo 123, paragrafo 2, del suo regolamento,

A.     considerando che il Forum sulla governance di Internet (IGF) si prefigge di dare attuazione al mandato conferitogli dal Vertice mondiale sulla società dell'informazione (WSIS) per quanto riguarda l'instaurazione di un dialogo politico democratico, trasparente e multipartecipativo attraverso l'organizzazione di fora;

B.     considerando che il ruolo e la funzione principali dell'IGF consistono nel promuovere discussioni lungimiranti su un'ampia gamma di questioni relative alla governance di Internet e, ove opportuno, rivolgere raccomandazioni alla comunità internazionale;

C.     considerando che il 20 dicembre 2010 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha deciso di prorogare il mandato dell'IGF di altri cinque anni;

D.     considerando che l'Assemblea generale delle Nazioni Unite discuterà e deciderà in merito all'ulteriore rinnovo del mandato dell'IGF nel corso del 2015;

E.     considerando che nel 2005 il Parlamento ha inviato una delegazione ad hoc presso il WSIS e da allora ha continuato a inviarne una a ogni successiva riunione annuale dell'IGF;

F.     considerando che le delegazioni ad hoc inviate dal Parlamento hanno svolto un ruolo fondamentale per quanto concerne la promozione dei valori europei e l'interazione con le organizzazioni della società civile e i rappresentanti dei parlamenti nazionali presenti a tali eventi, in collaborazione con la Commissione;

G.     considerando che Internet rappresenta la colonna portante del mercato unico digitale e promuove, tra l'altro, l'innovazione, la crescita, gli scambi commerciali, la democrazia, la diversità culturale e i diritti umani;

H.     considerando che, secondo le previsioni, la crescita legata all'economia di Internet sarà pari a circa l'11 % nell'UE, mentre il contributo al PIL dovrebbe aumentare passando dal 3,8 % del 2010 al 5,7 % del 2016;

I.      considerando che in una rete Internet aperta tutti i diritti e le libertà di cui le persone godono offline dovrebbero valere anche online;

J.      considerando che nel marzo 2014 l'organo del dipartimento statunitense del Commercio preposto alle telecomunicazioni e all'informazione (National Telecommunications and Information Administration, NTIA) ha comunicato l'intenzione di trasferire le funzioni di vigilanza di Internet dell'autorità per l'assegnazione degli indirizzi IP (Internet Assigned Numbers Authority, IANA) alla comunità multipartecipativa globale prima della scadenza, nel settembre 2015, del contratto in essere tra la NTIA e l'ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers, organizzazione responsabile dell'amministrazione del sistema di nomi di dominio a livello mondiale); che è opportuno trovare quanto prima una soluzione equilibrata alla transizione, in grado di creare un sistema che non sia soggetto a intercettazioni e a manipolazioni e continui quindi ad assicurare la stabilità di Internet;

K.     considerando che nell'aprile 2014 il vertice multipartecipativo globale NetMundial sul futuro della governance di Internet ha messo a punto una serie di principi sulla governance di Internet e una tabella di marcia per il futuro sviluppo dell'ecosistema di Internet, a cui hanno praticamente aderito tutte le parti interessate;

L.     considerando che le principali priorità dell'Unione europea durante il nono IGF tenutosi nel settembre 2014 e dal tema generale "Connecting Continents for Enhanced Multistakeholder Internet Governance" (Collegare i continenti per ottenere una migliore governance multipartecipativa di Internet) sono state di estendere l'accesso alla rete a livello globale, mantenere Internet quale risorsa globale, aperta e comune, garantire l'accesso non discriminatorio alla conoscenza, assicurare una maggiore responsabilità e trasparenza nel modello multipartecipativo di governance di Internet, respingere l'idea di un controllo di Internet da parte dello Stato nonché riconoscere la non negoziabilità delle libertà fondamentali e dei diritti umani, i quali devono essere tutelati online;

M.    considerando che nel febbraio 2014 la Commissione ha approvato una comunicazione sulla politica e la governance di Internet;

N.     considerando che il 27 novembre 2014 i ministri dei Trasporti, delle telecomunicazioni e dell'energia dell'UE hanno approvato le conclusioni del Consiglio che sottolineavano l'importanza di una posizione europea coordinata in materia di governance di Internet;

1.      reputa che, sebbene l'IGF non adotti conclusioni formali, sia responsabilità dell'Unione europea sostenere tale processo e accrescere l'impatto degli scambi in sede di discussione programmatica, in quanto ciò offre un contesto positivo e concreto per definire il futuro di Internet sulla base di un approccio multipartecipativo;

2.      sottolinea che il Parlamento deve continuare a partecipare con una nutrita delegazione alle riunioni future dell'IGF onde contribuire efficacemente alla formulazione di un approccio europeo coerente e globale insieme agli Stati membri e alla Commissione; riconosce il valore di una collaborazione rafforzata con la Commissione;

3.      evidenzia la necessità di migliorare l'accesso a Internet a livello globale e mette in risalto il fatto che l'IGF deve continuare a essere quanto più inclusivo possibile;

4.      sottolinea che si possono già trarre lezioni utili dai fruttuosi scambi avvenuti nell'ambito degli IGF svoltisi finora, e si possono applicare nella pratica, in particolare per quanto riguarda gli aspetti normativi delle comunicazioni elettroniche e le problematiche legate alla riservatezza e alla sicurezza dei dati; pone l'accento sulla necessità di garantire una rete aperta e indipendente quale risorsa globale e comune, un futuro accesso non discriminatorio alla conoscenza che si basi sulle iniziative e le esigenze delle parti interessate e la libertà di espressione;

5.      mette in risalto l'importanza di continuare a profondere sforzi a favore della tutela giuridica della neutralità della rete quale prerequisito essenziale per salvaguardare la libertà di informazione e di espressione, favorire la crescita e l'occupazione tramite la creazione di opportunità di innovazione e di business legate a Internet, nonché promuovere e tutelare la diversità culturale e linguistica in modo ottimale per tutti;

6.      ribadisce il suo fermo impegno nei confronti del modello multipartecipativo di governance di Internet; invita la Commissione, gli Stati membri e tutte le competenti parti interessate a rafforzare ulteriormente la sostenibilità del modello in parola, facendo sì che gli attori e i processi a livello nazionale, regionale e internazionale siano più inclusivi, trasparenti e responsabili;

7.      sottolinea che le libertà fondamentali e i diritti umani non sono negoziabili e devono essere tutelati sia online che offline; deplora il fatto che alcuni paesi tentino di frenare la connettività globale dei loro cittadini per mezzo della censura e di altre restrizioni, adducendo motivazioni legate alla sicurezza; respinge nettamente l'idea di un controllo di Internet da parte dello Stato e di una sorveglianza di massa del Web;

8.      mette in evidenza l'importanza socio-economica del diritto online alla riservatezza e al controllo da parte dell'utente dei propri dati personali; ritiene che tali diritti siano fondamentali per garantire una rete Internet democratica e parità di condizioni sul Web per le imprese;

9.      sottolinea l'importanza di completare l'internazionalizzazione delle funzioni e delle organizzazioni di base di Internet; accoglie con favore l'impegno espresso dal governo USA nel marzo 2014 a rendere globali le funzioni della IANA; evidenzia l'importanza di una piena assunzione di responsabilità e trasparenza dell'ICANN;

10.    attira l'attenzione sull'esistenza di un termine fisso per il completamento dei negoziati su una nuova governance di Internet, che fornirà una soluzione a lungo termine per la stabilità e la sicurezza del Web, dal momento che nel settembre 2015 giungerà a scadenza il contratto in essere tra l'ICANN e il governo degli Stati Uniti in materia di vigilanza sulle funzioni della IANA;

11.    invita le istituzioni dell'Unione interessate a intensificare gli sforzi volti a favorire la conclusione di un nuovo accordo tempestivo su un modello multipartecipativo per una nuova governance di Internet;

12.    invita le istituzioni dell'Unione interessate a dare priorità all'IGF nella loro agenda e a continuare a sostenerne finanziariamente la segreteria; accoglie favorevolmente le iniziative come la "Friends of the IGF Fund" (Amici del Fondo IGF) della Fondazione Tides e la "IGF Support Association" (Associazione a sostegno dell'IGF), finalizzate alla raccolta di fondi;

13.    chiede all'Assemblea generale delle Nazioni Unite di rinnovare il mandato dell'IGF, di rafforzare le sue risorse e di continuare a utilizzare il modello multipartecipativo di governance di Internet;

14.    incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, agli Stati membri e ai parlamenti nazionali.